Discese tecniche. Come affrontarle?

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cinna

Biker tremendus
13/4/07
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Bergamo
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Enduro 29
Bella Cinna!!!
minkia come sei modesto!!!!!!
Piff e Nenko non vi fidate: va molto meglio di quello che dice!!! ;-)
o-o

Non è questione di modestia o meno...
Il margine di miglioramento per uno che gira solo o con pochi altri al suo livello è impensabile... assicuro che scendere dietro ad uno come il "gentil Labby" consente una crescita incredibile, soprattutto nelle prime 10 uscite...
La prima volta con i big era l'11 ott 2008, e abbiamo fatto un sentiero che io avevo già fatto altre 2 volte.... per loro era la prima volta... loro l'han fatto quasi tutto in sella... io ho fatto almeno 10 passaggi a piedi... lo abbiamo rifatto il 07 febb 2009 (dopo 7 uscite con i big)... tutto in sella tranne un solo passaggio, che tutti abbiamo (ora mi ci posso mettere anche io) fatto a piedi...

Relativamente a quel che dice Labby, non è che io vado meglio di quel che dico, ma rispetto ad altri del gruppo al momento più rinuciatari di me, è che loro son caduti di recente e io no... l'aspetto psicologico non è assolutamente trascurabile.
 

nenko81

Biker superis
9/10/08
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Roma
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Bianchi camaleonte c sport2
ciao,
ho avuto i tuoi stessi problemi e timori fino non molto tempo fa (questione di mesi).
Non so se son migliorato gran che, ma passaggi dove prima scendevo per farli a piedi senza nemmeno pensarci, ora li faccio in discreta tranquillità senza pensarci...
Quantomeno per me stesso, son migliorato, e tutto sommato continuo a non pensarci :)
Quindi, qualche mia impressione:

1. cerca il più possibile di uscire con qualcuno più bravo di te. Per almeno tre motivi: a) guardando quello che fa lui e come lo fa, impari; b) se ci esci spesso, capisci quale sia il gap che ti spara da lui per cui dove lui passa traquillo tu passi discretamente, dove lui passa discretamente tu stai attento, dove lui ci pensa due volte tu la fai a piedi; c) se sei solo sei molto rinunciatario, mentre se sei in gruppo lo spirito di competizione e l'orgoglio ti fanno osare qualche cosa di più...

2. la sella bassa fa la differenza, parecchio anche dal pdv psicologico... è una rottura, ma non esitare ad abbassarla... se pensi che in un certo passaggio ce la puoi fare anche con la sella alzata, fermati ed abbassala..

3. cerca di fare i passaggio critivi ad una velocità superiore a quella attuale... nel mio caso inizialmente le affrontavo piano a modi trial... il trial viene dopo, inizialmente non hai abbastanza confidenza e manico con il mezzo per fare il tecnico nel passaggi tecnici; per cui fai l'orso... un po' di velocità in più da maggiore sicurezza e controllo, e poi il punto incazzato finisce prima se vai più veloce, no?!

4. il mezzo fa la differenza, o quantomeno l'approccio che hai con la tua mtb. di quella che avevo prima non mi fidavo. immeritatamente, perchè quella bici è in grado di affrontare tutti i percorsi che faccio ora senza batter ciglio... sia la precedente sia l'attuale ritengo siano sulla carta al di sopra delle mie attuali capacità, ma con la prima non mi sentivo a mio agio.. no so perchè, ma passando alla nuova è cambiato mondo.. chi usciva con me da prima è passato dallo starmi appresso a non riuscire a tenere il passo dalla prima curva, il tutto da un giorno all'altro. non è la bici.. son io... il tuo limite sei tu, non il mezzo, non il pecorso...

5. considera che inizialmente i tuoi margini di crescita sono notevoli, per cui rotto il blocco mentale che ti frena le soddisfazioni sono veramente notevoli... occhio però, a meno che tu abbia una dote innata, quelli che son più bravi di te lo saranno sempre, per cui non strafare...

l'unico inconveniente di tutto cui è che per un po' sarai sempre l'ultimo (fino a che si aggrega uno nuovo adepto)... io personalmente mi sento un po' a disagio, soprattutto quando si è in molti... mi devono aspettare, visto che per non intralciare parto ultimo e perdo pure terreno, alla fine arrivo rigido come un baccalà, sudato e indolenzito mentre gli altri son li che se la ridono, passano ostacoli su una ruota dove tu te la sei fatta un po' sotto... ma buona parte dei passaggi che fanno loro, li hai fatti anche tu, mentre prima li facevi a piedi e scivolavi pure!! e questo ti basta!!

queste son le mie esperienze/impressioni...
spero ti siano d'aiuto...

(al solito son prolisso e logorroico... per fortuna mi ci metto raramente)
ciao


ciao e grazie per l'incoraggiamento di cui ho fatto tesoro! per ora...:smile: il tutto sta nel mettere in pratica tutto ciò che mi è stato consigliato,e vi giuro che prima o poi lo farò! non sono il tipo che ama la competizione, pedalo, quando arrivo arrivo, conosco i miei limiti, e sento che piano piano si stanno allargando, ma è tutta questione di allenamento fisico e mentale che mi permettono di divertirmi, e chissà, un giorno gareggiare! ma torniamo a bomba! principalmente sono un lupo solitario, mi piace uscire con amici, ma anche da solo, quando voglio fermarmi mi fermo, quando voglio girare giro, quando vedo uno sterrato mi ci butto, e cosi via! per quanto riguarda il sentirsi più sicuri in compagnia sono d'accordo, ma se il tuo compagno si caga addosso come te è tutto inutile :smile:
non mi piace ne il DH ne il freeride, escono un pò fuori dal mio concetto di bicicletta, lo vedo più come uno sport estremo, che alla fine è, ma non voglio disdegnare qualche discesina carina, e qualche single track da poter gestire in tutta tranquillità! io credo che la mia paura nasca dal fatto che non potendo togliere il piede dal pedale perchè agganciato, ci sia il pericolo di caduta, quindi ho deciso di partire con pedali flat doppio uso, e vedere come va! proprio davanti casa mia ci sono delle colline dove poter effettuare qualche bel discesone, sia d'erba sia di fango asciugato che crea forse il terreno adatto per poter fare qualche prova di equilibrio! non sono sicuro che la full che ho me lo possa permettere, ma la vedo abbastanza resistente da poter reggere un'eventuale caduta (eventuale....sicura caduta) :smile:
grazie a tutti per le risp, ora che ci penso ho anche le protezioni che usavo in pista con la minimoto, magari le metto non si sa mai!
 

Piff91

Biker extra
23/10/08
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Laives (BZ)
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Grazie per le informazioni su come poter fare. Cercherò di metterle in pratica al più presto. Non vedo l'ora di riuscire anche nei passaggi più tecnici, ma si sa che piano piano viene tutto da se e ovviamente dopo molta pratica (e secondo me cadute anche).
 

GattoQ

Biker paradisiacus
14/4/04
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OnOne Inbred 29" - Rewel 27,5 + Scapin Blato Gravelizzata + Marin Eldridge Grade (90's) da viaggio - OnOne Inbred 29"
Non ho letto tutte le pagine dell'argomento..
ma io faccio così:
premetto che in discesa sono un "salamino" ed ho paura ma spesso le discese tecniche (purchè non siano follie da salto..) mi stimolano abbastanza.
Ho la sella fissa su bici front e quindi non abbasso nulla e cerco di guidare spostando il peso oltre la sella;
talvolta mi appoggio con la pancia sulla sella e questo consente in certi passaggi di poter mollare anche un piede (per appoggiarsi o spingere,o deviare un ostacolo..) senza perdere il controllo della bike l'equilibrio e poter riaggarciare il pedale prontamente (SPD).
Essendo io un poco alto mi succede che in tratti tecnici e ripidi arrivi a spostare il mio peso troppo sull'anteriore...
allora uso la tecnica di cui sopra.

Questo tipo di guida è assolutamente personale e da addito a qualche sorriso..
macchisenefrega! Io vado più sicuro così.

Un modo divertente di fare pratica è quello di scendere gli scalini dei centri storici dei paesini di collina, quelli magari che hanno il passo "d'asino", più lunghi e meno alti.

Discese tipo questa (anche se il fondo è abbastanza percorribile..)...?
 

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arientam

Biker urlandum
6/4/05
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Novara-Torino
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Ok, già questo ti preclude le discese veramente tecniche :spetteguless:


Bhè, non direi che la tua osservazione sia una regola..

Faccio Xcountry e di certo non mi metto a tirar giù la sella prima di una discesa, e devo dire che qualche pezzo tecnico (esempio discese al pistino da freeride di Maggiora, per chi loconoscesse) me lo posso permetterer e con discreti risultati e velocità sostenute, ovviamente evitando i salti, ma facendo comunque discese al limite del ribaltamento...

In questi casi, la migliore posizione è quella che si ottiene spostando il baricentro il più indietro possibile, arrivando anche a toccare quasi la pancia sulla sella..(come dice GattoQ)..
 

spreaste

Biker superis
30/12/05
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rovello porro
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se mi permetti, dopo aver analizzato che la discesa sia "sicura" nel senso che non ci sono burroni o alberi contro i quali ti possa schiantare, o massi giganteschi, ti suggerirei di buttarti perchè più ci pensi e più ti fai prendere dalle paure. quando è capitato a me poi mi sono reso conto che alla fine non era così brutta. ricordo ancora che ero sul ciclio di un discesone e non sapevo che fare, e ovviamente non facevo niente, poi mi si è affiancato un tizio con una enduro e l'ho visto scendere a 1000 all'ora, alchè mi sono detto "beh io non andrò mica così veloce" e mi sono lasciato andare... spettacolare!! ovviamente sono ritornato in cima e l'ho rifatto altre volte. le volte successive prendevo la rincorsa....

Quoto al 100%.....

1) inannzi tutto è importante una buona presa sul manubrio, un solo dito (l'iindice) sul freno basta il medio è importante che chiuda sulla manopola essendo il dito più forte;
2) guardare sempre 10 metri avanti, cosi da scegliera anticipatamente la traettoria migliore;
3)peso indietro, braccia leggermente flesse;
4)non pensarci su più di tanto..anche perchè maggiore è l'indecisione e i tentennamenti minore sarà la velocità e quindi sarà più difficile mantenere l'equilibrio.....quindi lasciare scorrere la bici
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Methanol
Dipende da cosa si intende per tecnico. Oltre un certo livello di difficoltà sono abbastanza convinto che lo sia.

Ne abbiam già parlato altrove, oltre un certo livello di difficoltà non è + solo una questione di sella, ma di geometrie del telaio, componenti ecc.ecc......(con la Scale certe cose non si fanno e punto, ricordi che si era detto?)

Pur tenendo in considerazione il mezzo meccanico, la mia impostazione mentale resta però quella espressa qua sotto da Danybiker88, in particolare il passaggio espresso in rosso.


.................................

............La guida sul tecnico si impara solo con la pratica. Inizi da cose più semplici e poi mano a mano aumenti la difficoltà.
Il segreto, oltre alla giusta tecnica è non avere paura e focalizzare l'attenzione sulla buona riuscita del passaggio. Se tu cominci a pensare adesso cado e mi faccio male cadrai perchè il tuo cervello inconsciamente cercherà di realizzare quello che hai pensato. Un po come la tecnica del punta lo sguardo dove vuoi mettere la gomma, insomma.

Il resto, sgancio non sgancio, compressione lenta/compressione veloce, ritorno, forcella da 150 o da 160 gomme da 2,5 o da 2,35 conta pochissimo. Quello che fa la differenza è solo rf esclusivamente il manico. Quindi se non riesci a fare qualcosa non è colpa della bici, della forcella o della gomma. E' solo colpa tua e l'unico modo per chiudere quel passaggino è migliorando le proprie abilità.
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Valtellina
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Cube Stereo 29
Ne abbiam già parlato altrove, oltre un certo livello di difficoltà non è + solo una questione di sella, ma di geometrie del telaio, componenti ecc.ecc......(con la Scale certe cose non si fanno e punto, ricordi che si era detto?)...

Tutto vero, ma a parità di mezzo ed abilità del biker la sella bassa permette di affrontare passaggi non fattibili con la sella alta. Questo vale per tutti, dal ciclista della domenica ad Hans Rey (che infatti in discesa abbassa la sella).
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Tutto vero, ma a parità di mezzo ed abilità del biker la sella bassa permette di affrontare passaggi non fattibili con la sella alta. Questo vale per tutti, dal ciclista della domenica ad Hans Rey (che infatti in discesa abbassa la sella).

E' certamente così.
Il primo limite a quello che ognuno di noi non sa fare sta nella nostra testa. Poi tutta una serie di accorgimenti, a cominciare dalla sella, possono di volta in volta essere utili/necessari/indispensabili per la buona riuscita di quel che si vuole fare.
Piuttosto, tu cosa consiglieresti per migliorare nelle discese veloci? Per capirci quelle che generalmente si trovano nelle Gf e nelle Marathon?
E' solo questione di coraggio?
 

Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
Membro dello Staff
Diretur
16/6/03
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Bhè, non direi che la tua osservazione sia una regola..
Faccio Xcountry e di certo non mi metto a tirar giù la sella prima di una discesa, e devo dire che qualche pezzo tecnico (esempio discese al pistino da freeride di Maggiora, per chi loconoscesse) me lo posso permetterer e con discreti risultati e velocità sostenute, ovviamente evitando i salti, ma facendo comunque discese al limite del ribaltamento...
In questi casi, la migliore posizione è quella che si ottiene spostando il baricentro il più indietro possibile, arrivando anche a toccare quasi la pancia sulla sella..(come dice GattoQ)..

Vero, a patto che oltre che ripido il tratto non abbia anche sassi o buche (la mia idea di "tecnico") altrimenti la pancia te la fai blu di lividi...

Sempre considerando biker dalle capacità "medie". Ce ne sono alcuni che con bici rigide da xc e sella alta scendono ovunque lo stesso.
 

GattoQ

Biker paradisiacus
14/4/04
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Cesenatico
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OnOne Inbred 29" - Rewel 27,5 + Scapin Blato Gravelizzata + Marin Eldridge Grade (90's) da viaggio - OnOne Inbred 29"
Vero, a patto che oltre che ripido il tratto non abbia anche sassi o buche (la mia idea di "tecnico") altrimenti la pancia te la fai blu di lividi...
In alcuni casi, al termine della discesa, si avverte un bel ed inusuale dolore agli addominali...
a me capita, non certo per gli addominali "prestanti"
quanto per la posizione che utilizzo spesso in questi casi.
 

muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
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Cube Stereo 29
...Piuttosto, tu cosa consiglieresti per migliorare nelle discese veloci? Per capirci quelle che generalmente si trovano nelle Gf e nelle Marathon?
E' solo questione di coraggio?

Francamente non credo di essere la persona più indicata alla quale chiedere consiglio sulla tecnica di guida sul veloce :smile:
Una cosa però te la posso dire: il solo coraggio senza tecnica ti manda dritto in ortopedia.
 

recidivo

Biker serius
Porto la mia esperienza, in quanto ho avuto, più o meno, lo stesso approccio.

Anch'io nel tecnico andavo un po' in tilt con gli attacchi, e siccome ho subito capito che con la MTB mi sarei divertito nel tecnico, ho provato con i flat. E francamente da allora ho iniziato a divertirmi veramente. Da allora (ott 2008), sono migliorato tantissimo nella guida. Dove prima mi fermavo a valutare attentamente, ora mi butto giù a capofitto.

Nel frattempo, provando ad avvicinare il limite, ho fatto anche vari capitomboli, e tantissimi altri scampati per un pelo. Se avessi avuto gli agganci, sicuramente non li avrei passati tutti indenne. Come invece è avvenuto.

Alcuni consigli, che credo utili in quanto arrivano da un profano, sono questi:
- Se credi possa aiutarti, prova a mettere dei semplici pedali senza attacco. Saranno molto utili per la psiche.
- Valuta sempre bene la situazione, sopratutto le traiettorie.
- Prevedi da che parte buttarti nel caso andasse proprio male male.
- Abbassa la sella, così da permettere un più facile equilibrio del peso. Ma non troppo, perchè sentire la sella tra le gambe è importante per controllare la bici. Dopo poco, vedrai, scenderai dagli stessi ripidoni con la sella alta.
- Le ruote girando, creano l'effetto giroscopico, che è in sostanza quello che tiene in piedi bici e moto. Più le ruote girano lentamente e più la stabilità diminuisce. In pratica, non scendere troppo piano in quanto la bici avrà una stabilità quasi nulla.
- Fai molta pratica con l'uso dei freni, imparando a gestire il grip. Ti stupirà lo scoprire quanto grip ti può garantire l'anterione nei ripidoni. Il posteriore invece servirà solo ad equilibrare la traiettoria.
- Però fai molta attenzione a non esagerare con il freno anteriore, in quanto basta un sasso od una radice per innescare un inizio di ribaltamento. Il tutto, ovviamente, deve essere gestito a seconda del fondo.
- Prova, prova e riprova, dapprima sulle discese facilie poi via via difficili.

Vedrai, sarà molto divertente.
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Sul discorso sella alta e tecnico si è già discusso. C'è chi dice che si può fare tutto con la sella alta, e chi come me o Muldox che sosteniamo che con la sella alta certi passaggi sono fisicamente impossibili. A sella alta non riesci a trasferire il peso senza alzare il baricentro. Se ad esempio c'è un ripido con poi un gradone come fai con la sella alta? Devi trasferire rapidamente il peso in avanti per non far impennare la bici e con la sella alta non puoi fisicamente fare il movimento in rapidità...

Comunque se è vero che su passaggi abbastanza semplici con la sella alta riesci a cavartela buttando tutto il peso indietro e attaccandoti al manubrio, è anche vero che se si tratta di tratti veramente tecnici (non quelli di un pistino o un ripido in terra battuta) l'unica conseguenza di questa tecnica è la caduta (impunto o anteriore che decolla).

Sfido chiunque a fare passaggi del genere a sella alta:
http://www.trailhunter.de/content/images/tours/frax08/07.jpg
http://www.trailhunter.de/content/images/tours/frax08/08.jpg

Sono convinto che non tutti abbiano l'idea di cosa sia il tecnico, specialmente chi pratica XC o abita in zone collinari. Non è una colpa. Parlando con molti biker di alcuni sentieri dalle nostre parti non pensano neppure che si possano fare in bici.
Per cui diciamo che il concetto di tecnico è relativo all'esperienza e al tipo di percorsi che pratica un biker. Esiste il tecnico di una gara XC e il tecnico di un sentiero che scende da una scarpata rocciosa.

Come sempre tutto è relativo e lo stesso termine indica cose diverse. Da quello che ho capito, il topic trattava del tecnico vero, non di ripidi in terra battuta fattibili anche a sella alta...
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Porto la mia esperienza, in quanto ho avuto, più o meno, lo stesso approccio.

Anch'io nel tecnico andavo un po' in tilt con gli attacchi, e siccome ho subito capito che con la MTB mi sarei divertito nel tecnico, ho provato con i flat. E francamente da allora ho iniziato a divertirmi veramente. Da allora (ott 2008), sono migliorato tantissimo nella guida. Dove prima mi fermavo a valutare attentamente, ora mi butto giù a capofitto.

Nel frattempo, provando ad avvicinare il limite, ho fatto anche vari capitomboli, e tantissimi altri scampati per un pelo. Se avessi avuto gli agganci, sicuramente non li avrei passati tutti indenne. Come invece è avvenuto.

Alcuni consigli, che credo utili in quanto arrivano da un profano, sono questi:
- Se credi possa aiutarti, prova a mettere dei semplici pedali senza attacco. Saranno molto utili per la psiche.

Sono d'accordo con il tuo intervento, però devo dire che la questione al discorso pedali flat/agganci è molto soggettiva. Io che mi sono abituato sin da subito con gli spd, scendo molto meglio con gli agganci. In caso di caduta non ho particolari problemi a sganciarli (se sono dei buoni pedali). Basta tenere la tacchetta al minimo e via.
Sul tecnico tecnico devo ammettere che effettivamente il pedale flat aiuta, ma io mi trovo male sullo sconnesso (tendo a perdere i pedali). Magari con delle scarpe specifiche e dei buoni flat i problema si riduce...

Di voli ne ho fatti, ma quasi sempre mi sono sganciato per tempo dai pedali. Solo l'ultima volta a causa degli shimano 505 mi sono tirato la bici in testa, ma li il merito è in parte alla qualità dei pedali (si sganciano con difficoltà rispetto d altri shimano quali i 520 o 540)
 

mtbstefano

Biker tremendus
6/6/05
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mtbstefano.altervista.org
Sono d'accordo con il tuo intervento, però devo dire che la questione al discorso pedali flat/agganci è molto soggettiva. Io che mi sono abituato sin da subito con gli spd, scendo molto meglio con gli agganci. In caso di caduta non ho particolari problemi a sganciarli (se sono dei buoni pedali). Basta tenere la tacchetta al minimo e via.
Sul tecnico tecnico devo ammettere che effettivamente il pedale flat aiuta, ma io mi trovo male sullo sconnesso (tendo a perdere i pedali). Magari con delle scarpe specifiche e dei buoni flat i problema si riduce...

Beh è chiaro che con i flat ci vogliono scarpe a suola piatta tipo Vans, perchè così i pins entrano nella gomma della suola.
In ogni caso è sempre una questione di abitudine, anch'io ho iniziato ad andare in bici con gli SPD e ora ci sono abituatissimo, anzi paradossalmente in discese veloci essere un tutt'uno con la bici mi dà una bella sensazione di sicurezza...
 

FRWalter

Biker urlandum
17/6/08
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Sulle nuvole
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con gli spd ti viene più facile fare numeri tipo il nosepress o comunque tirare a te la bike quando salti...però devi prenderci la mano a sganciarli appena ne senti la neccessità...ma quello viene poi con un pò di pratica!

per il resto...come hanno detto bene gl'altri sella giù e provare e riprovare!! :celopiùg:

Angolo del cinismo: "tanto se cadi si sganciano da soli"... :mrgreen:

Anche se sono l'ultimo a dover parlare: penso che ce ne siano pochi col "prurito da discesa" che viene a me. Ne sa qualcosa chi mi vende le pastiglie dei freni...
 

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