discesa su curva lunga e ripida su ghiaia ?

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SCUBIKER

Biker poeticus
14/10/08
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Da quello che dici mi sembra sempre di più che il problema sia nella bici.
100 mm non sono molti se il freno di ritorno non lavora bene, che gomme usi? almeno 2,10? hai provato un attacco da 60mm e reggisella arretrato?
Si fa fatica a indicare in un post quanto spostare il peso sul posteriore o sull'anteriore, dipende dal percorso e dall'assetto del biker sulla bici. Cmq al contrario di quello che puo sembrare, per non far ondeggiare il manubrio bisogna non tenerlo forte ma in maniera più elastica possibile.

Le gomme sono le maxxis crossmark 2,10, ottime sull'asciutto, un pò meno sul bagnato. Prima, per timore di pizzicare, le tenevo a pressioni troppo elevate (2,8 ant. 3,00 post. ed io peso sui 74 kg) adesso le ho abbassate a 2,4 ant e 2,6 post e la differenza di tenuta già si sente e non escludo di abbassarle ancora leggermente (es: 2,2 e 2,4), così come non escludo di acquistare per l'inverno coperture un pò più larghe (es: 2,25).
Per quanto riguarda l'attacco, al momento di cambiarlo, ho provato anche il 90mm, ma ho avuto la sensazione di sentirmi un pò troppo "rattrappito" in avanti e così ho preso il 100mm, che tra l'altro non pregiudica il comportamento della bici in salita.
Per il manubrio seguirò il consiglio.
Grazie
 

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Biker poeticus
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il sistema che da' il vantaggio piu' immediato alla tua sicurezza in queste situazioni, secondo me, e' guardare lontano
e' contronatura, in un certo senso, perche' non viene spontaneo guardare decine di metri piu' avanti quando sei preoccupatissimo da quello che ti sta passando sotto le ruote in quel momento, ma del resto e' proprio qui il trucco

quello che ti passa sotto le ruote non ti deve interessare, sia perche' ormai e' tardi per preoccuparsene (ormai ci sei sopra o stai per) sia perche' in realta' ha un influenza molto ridotta sulla tua effettiva stabilita' e sicurezza:

cio' che davvero determina la tua stabilita' in curva (dato un terreno non esageratamente sconnesso) e' il tuo equilibrio
e il tuo equilibrio aumenta esponenzialmente se guardi lontano: a livello inconscio hai piu' punti di riferimento per l'equilibrio, e a livello conscio riesci a prevedere con maggior anticipo gli ostacoli e le difficolta' che stai per affrontare

insomma, prima di stare a levare mezza atmosfera dalle gomme o 15 millimetri dalla pipa, io ti consiglio di provare cosi'
vedrai che la differenza e' tanta, e si nota fin da subito

Quello che dici è molto vero, in effetti ho notato anch'io che certe volte sono riuscito a fare lo stesso passaggio veloce e senza troppi timori, mentre la volta successiva magari mi veniva da inchiodare. Inizialmente non mi rendevo conto del perchè, poi ho notato che le volte in cui mi lanciavo con meno remore tenevo lo sguardo fisso in avanti, mentre le altre volte guardavo dove "pestava" la ruota! E giù a frenare :!:! Il difficile però è far finta di niente e continuare mentre sotto le ruote succede di tutto.
Quindi penso tu abbia ragione a dire che a livello psicologico il guardare avanti aiuta molto, ma anche a livello tecnico credo si possa fare qualcosa.
Grazie dei consigli
 

Walks-Astray

Biker grossissimus
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non devi lanciarti senza remore o far finta di niente: devi semplicemente preoccuparti delle cose quando e' utile farlo, ovvero quando ancora sono lontane, quando puoi scegliere la traiettoria giusta, impostare la velocita' adatta, etc
quando e' ormai troppo tardi, preoccuparsene serve solo a peggiorare le cose, e se te ne sei preoccupato abbastanza prima, non dovresti aver problemi

questo non e' un consiglio psicologico, affatto
e' un consiglio prettamente tecnico
il fatto che tu pensi il contrario indica che ne hai molto bisogno : D
 

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Biker poeticus
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Sicuramente, come dici tu, scegliere in anticipo il tracciato ed i punti dove passare fa parte della tecnica e giustamente questo deve essere fatto in tempo in modo da impostare sempre la traiettoria migliore perchè dopo è troppo tardi. Quello che volevo dire è che se uno si concentra su questo e continua ad andare avanti va tutto bene, se però viene distratto da ciò che succede sotto la bici e non riesce a fare ameno di guardare il punto critico in cui sta passando (sebbene sia stato già osservato da lontano al momento di scegliere la traiettoria), può arrivare un blocco psicologico che induce a rallentare, talvolta anche in modo esagerato, peggiorando le cose. E' un pò come quando uno si trova in alto (Es: su un albero, su un tetto, su una parete di una montagna,...) e ti consigliano di non guardare in basso proprio per evitare che arrivi il panico da vertigine.
Grazie dei consigli, dalle bici che hai vedo che fai anche DH e quindi di tecnica sicuramente te ne intendi e prendo per giusto ciò che mi dici.
 

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beh non devi credere a me perche' c'ho scritto "turner" nel profilo : D

basta che chiedi a chiunque faccia questo sport da un po' di anni, oppure guarda dove guardano i big nei video

oppure guardati "fundamentals", ne parlano anche li'
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Bell'articolo, molto interessante e esplicativo.
Il "pompaggio" però si può fare solo in curve con appoggio, farlo su una sterrata ghiaiata mi sa che ti parte via la bici.

E' qui che la maggioranza della gente sbaglia. Quando guidi una bici con un po più di escursione (dai 140 in su) ti accorgi che non è più sufficiente impostare la piega. Pompando la bici aumenti moltissimo il carico sulle gomme e quindi il grip. Puoi quindi prendere le curve a velocità molto più alte.
Ovviamente la tecnica di pompaggio va bene per curve piuttosto strette e non esageratamente lunghe. E' infatti fisicamente impossibile tenere compressa la bici su curve molto lunghe (tipo strada bianca). In questi case è sufficiente impostare correttamente la piega.
Tra l'altro sulla ghiaia, pompare la bici è un'ottima tecnica. Se tieni il peso correttamente, anche se perdi grip andrai in derapata (e con un po di esperienza riesci a controllarla). Con la vecchia Scott 125mm e gomme Continetala a mescola dura e con una tassellatura non molto pronunciata riuscivo a fare i tornanti su strade bianche derapando con anteriore e posteriore (ora con gomme più artgliate diventa più difficile). Imparare a gestire correttamente una derapata è ultile oltre a fare il gadano, anche per recuperare in caso di sbandata inaspettata.

Anche il discorso di caricare più l'anteriore è molto legato alle geometrie della bici, con una front da xc in forte contropendenza c'è il rischio che ti parta davanti.

E' vero. Su una bici da XC il peso è già caricato in avanti di suo. Su una bici FR sarà necessario avanzare maggiormente.
 

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