discesa su curva lunga e ripida su ghiaia ?

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Walks-Astray

Biker grossissimus
21/8/05
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Londra
www.imperialcollege.ac.uk
eh, il punto e' che solitamente le piste di discesa non passano per strade carrabili con curve lunghe 100 metri

chiaramente se c'e' una curva lunghissima, puo' darsi che tu debba frenare per forza...
ma per quanto sia lunga, e' cmq quasi sempre possibile rallentare abbastanza in entrata da non aver bisogno di frenare in percorrenza

in ogni caso una curva del genere probabilmente non e' tanto stretta da farti cadere se freni un pochino... basta fare attenzione e cercare magari di stare in punti dove c'e' meno ghiaia
 

dani1960

Biker popularis
29/8/08
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bari
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eh, il punto e' che solitamente le piste di discesa non passano per strade carrabili con curve lunghe 100 metri

chiaramente se c'e' una curva lunghissima, puo' darsi che tu debba frenare per forza...
ma per quanto sia lunga, e' cmq quasi sempre possibile rallentare abbastanza in entrata da non aver bisogno di frenare in percorrenza

in ogni caso una curva del genere probabilmente non e' tanto stretta da farti cadere se freni un pochino... basta fare attenzione e cercare magari di stare in punti dove c'e' meno ghiaia

certo di farla l'ho fatta rallentando tantissimo e frenando continuamente...imboccandola quasi da fermo :paur: ...ma un principiante cos'altro potrebbe fare ?:medita:
 

Zio Brocco

Biker serius
7/9/08
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Ravenna
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Non sono un esperto quindi prendi i miei consigli per quel che sono, poi magari interverranno Bikers più esperti a correggermi.

Io faccio così:
-Freno posteriore sempre pinzato ma non troppo da bloccare
-Freno anteriore dosato Q.B. stando attento che se blocchi finisci a terra
- sguardo sempre verso la fine della curva e non davanti alla bici
- frissare con lo sguardo dove si vuole passare e non sull'ostacolo che vuoi evitare (se no di sicuro lo centri)
- braccio interno alla curva teso e braccio esterno flesso
- peso del corpo esterno curva
-........gomme sgonfie
 

Disco_Stu

Biker cesareus
15/10/07
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Città di Castello(PG)
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Non sono un esperto quindi prendi i miei consigli per quel che sono, poi magari interverranno Bikers più esperti a correggermi.

Io faccio così:
-Freno posteriore sempre pinzato ma non troppo da bloccare
-Freno anteriore dosato Q.B. stando attento che se blocchi finisci a terra
- sguardo sempre verso la fine della curva e non davanti alla bici
- frissare con lo sguardo dove si vuole passare e non sull'ostacolo che vuoi evitare (se no di sicuro lo centri)
- braccio interno alla curva teso e braccio esterno flesso
- peso del corpo esterno curva
-........gomme sgonfie
quoto tutto....e magari per un po + di sicurezza...il piede interno alla curva giù nn farebbe male....poi quelli tanto sono stili di guida:celopiùg:
 

Zio Brocco

Biker serius
7/9/08
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Ravenna
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Bell'articolo, molto interessante e esplicativo.
Il "pompaggio" però si può fare solo in curve con appoggio, farlo su una sterrata ghiaiata mi sa che ti parte via la bici.
Anche il discorso di caricare più l'anteriore è molto legato alle geometrie della bici, con una front da xc in forte contropendenza c'è il rischio che ti parta davanti.
Come giustamente dici tu ci vuole molta pratica e poi le cose vengono da sole, anche perchè le curve e le situazioni sono sempre diverse.
 

SCUBIKER

Biker poeticus
14/10/08
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Sinalunga (SI)
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Salve, anch'io ho un problema analogo. Non temo le condizioni del terreno, sia che si tratti di discese tecniche o ripide, il blocco psicologico invece arriva quando decido di affrontarle a velocità sostenuta, in particolare mi capita nelle lunghe discese sulla ghiaia o nelle discese piene di buche, avvallamenti e pietre smosse. Comincio a sentire la bici che sobbalza, l'anteriore che oscilla nervosamente e faccio fatica a domarlo con le braccia, la ruota che rischia di incastrarsi, poi le pietre smosse che mi fanno scivolare le ruote di lato, i canaletti formati dalla pioggia che "guidano" la bici dove vogliono loro come fossi su binari e se cerco di uscirne la sento scivolare di lato. Sulle pietraie mi sembra di finire a terra da un momento all'altro, sulla ghiaia e sul brecciolino invece le ruote hanno un'aderenza precaria e quindi l'attenzione deve essere elevata (ho assistito ad un incidente grave durante una gara!). Le cose peggiorano quando in fondo alla discesa arriva la curva, il che mi destabilizza ancora di più, sento di avere un controllo precario sull'anteriore e finisco col frenare anche più del dovuto. Così vedo gli altri biker sorpassarmi velocemente ed è una situazione piuttosto frustrante.
Insomma, finchè la velocità è ragionevole non ho nessun problema, ma se decido di aumentarla divento insicuro e legato, e la paura di cadere è forte. Sgonfiando le gomme le cose vanno un pò meglio, ma non basta. A voi capita? Come riuscite a mantenervi in sella ad alte velocità sui tracciati più sconnessi e pietrosi? Che consigli potete darmi per migliorare? Tecniche particolari?
 

Zio Brocco

Biker serius
7/9/08
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Ravenna
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Secondo me dipende molto dagli ammortizzatori, dal peso del corpo e dalla geometria della bici, con il manubrio basso e lontano è più difficile tenere il controllo in discesa.
Io non sono un gran manico ma invece sono le situazioni in cui ho meno paura, forse perchè vengo dalle moto e ho imparato a filtrare con le gambe e le braccia senza aggrapparmi.
 

SCUBIKER

Biker poeticus
14/10/08
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Sinalunga (SI)
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Sì, in effetti il manubrio lontano incide sulla stabilità e soprattutto sull'agilità. E' per questo che tempo fa ho sostituito l'attacco da 120 con uno da 100 e la bici è senz'altro più guidabile. La forcella (Manitou R7 100 mm) poi lavora molto bene e copia il terreno senza problemi, così come l'ammortizzatore posteriore, tuttavia a velocità sostenute su terreni sconnessi o nelle curve su terreni sdrucciolevoli (come ghiaia o brecciolino), la bici inevitabilmente sobbalza e perde aderenza e l'anteriore comincia ad ondeggiare, sembra di fare un rodeo e tenerla non è facile. Ed ecco che arriva la paura di cadere e farsi male (sulle pietre non è piacevole) ed inevitabilmente attacco a frenare anche più del dovuto :maremmac:. La domanda quindi è sempre la stessa: c'è qualche tecnica particolare che aiuta a sentirsi stabili ed a controllare bene la bici in modo da allontanare la paura di cadere e permettere di scendere velocemente :help:? seguendo quanto letto in un libro, sposto il peso all'indietro sulla ruota posteriore in modo che l'anteriore scivoli meglio sugli ostacoli, ma ho l'impressione che questo, oltre a rendere meno guidabile ed agile la bici, renda più difficile il non far ondeggiare il manubrio :nunsacci:.
 

Aran Benjo

Biker popularis
19/10/08
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PD
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Io non sono un funambolo della discesa ma il peso sulla ruota posteriore lo porto solo ed esclusivamente quando la discesa è ripidissima ed avverto la sensazione di ribaltarmi in avanti. Diversamente da queste situazioni preferisco caricare leggermente l'anteriore, per me l'aderenza della ruota ant. è tutto!!
 

Zio Brocco

Biker serius
7/9/08
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Ravenna
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Sì, in effetti il manubrio lontano incide sulla stabilità e soprattutto sull'agilità. E' per questo che tempo fa ho sostituito l'attacco da 120 con uno da 100 e la bici è senz'altro più guidabile. La forcella (Manitou R7 100 mm) poi lavora molto bene e copia il terreno senza problemi, così come l'ammortizzatore posteriore, tuttavia a velocità sostenute su terreni sconnessi o nelle curve su terreni sdrucciolevoli (come ghiaia o brecciolino), la bici inevitabilmente sobbalza e perde aderenza e l'anteriore comincia ad ondeggiare, sembra di fare un rodeo e tenerla non è facile. Ed ecco che arriva la paura di cadere e farsi male (sulle pietre non è piacevole) ed inevitabilmente attacco a frenare anche più del dovuto :maremmac:. La domanda quindi è sempre la stessa: c'è qualche tecnica particolare che aiuta a sentirsi stabili ed a controllare bene la bici in modo da allontanare la paura di cadere e permettere di scendere velocemente :help:? seguendo quanto letto in un libro, sposto il peso all'indietro sulla ruota posteriore in modo che l'anteriore scivoli meglio sugli ostacoli, ma ho l'impressione che questo, oltre a rendere meno guidabile ed agile la bici, renda più difficile il non far ondeggiare il manubrio :nunsacci:.

Da quello che dici mi sembra sempre di più che il problema sia nella bici.
100 mm non sono molti se il freno di ritorno non lavora bene, che gomme usi? almeno 2,10? hai provato un attacco da 60mm e reggisella arretrato?
Si fa fatica a indicare in un post quanto spostare il peso sul posteriore o sull'anteriore, dipende dal percorso e dall'assetto del biker sulla bici. Cmq al contrario di quello che puo sembrare, per non far ondeggiare il manubrio bisogna non tenerlo forte ma in maniera più elastica possibile.
 

Walks-Astray

Biker grossissimus
21/8/05
5.747
-2
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40
Londra
www.imperialcollege.ac.uk
il sistema che da' il vantaggio piu' immediato alla tua sicurezza in queste situazioni, secondo me, e' guardare lontano
e' contronatura, in un certo senso, perche' non viene spontaneo guardare decine di metri piu' avanti quando sei preoccupatissimo da quello che ti sta passando sotto le ruote in quel momento, ma del resto e' proprio qui il trucco

quello che ti passa sotto le ruote non ti deve interessare, sia perche' ormai e' tardi per preoccuparsene (ormai ci sei sopra o stai per) sia perche' in realta' ha un influenza molto ridotta sulla tua effettiva stabilita' e sicurezza:

cio' che davvero determina la tua stabilita' in curva (dato un terreno non esageratamente sconnesso) e' il tuo equilibrio
e il tuo equilibrio aumenta esponenzialmente se guardi lontano: a livello inconscio hai piu' punti di riferimento per l'equilibrio, e a livello conscio riesci a prevedere con maggior anticipo gli ostacoli e le difficolta' che stai per affrontare

insomma, prima di stare a levare mezza atmosfera dalle gomme o 15 millimetri dalla pipa, io ti consiglio di provare cosi'
vedrai che la differenza e' tanta, e si nota fin da subito
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
3.502
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il sistema che da' il vantaggio piu' immediato alla tua sicurezza in queste situazioni, secondo me, e' guardare lontano
e' contronatura, in un certo senso, perche' non viene spontaneo guardare decine di metri piu' avanti quando sei preoccupatissimo da quello che ti sta passando sotto le ruote in quel momento, ma del resto e' proprio qui il trucco

...

Stra-quo-to. Aggiungo: impostarla larga, guardare avanti e puntare lo sguardo alla corda (MGP style), le chiappe "in ascolto" sul posteriore ;-)
 

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