ciao , come da oggetto ...sono un principiante e mi son letto molti post sulle discese ...frenare prima ok ma dopo riprendo velocita' se non freno ...saro' duro di comprendonio mah !
eh, il punto e' che solitamente le piste di discesa non passano per strade carrabili con curve lunghe 100 metri
chiaramente se c'e' una curva lunghissima, puo' darsi che tu debba frenare per forza...
ma per quanto sia lunga, e' cmq quasi sempre possibile rallentare abbastanza in entrata da non aver bisogno di frenare in percorrenza
in ogni caso una curva del genere probabilmente non e' tanto stretta da farti cadere se freni un pochino... basta fare attenzione e cercare magari di stare in punti dove c'e' meno ghiaia
quoto tutto....e magari per un po + di sicurezza...il piede interno alla curva giù nn farebbe male....poi quelli tanto sono stili di guidaNon sono un esperto quindi prendi i miei consigli per quel che sono, poi magari interverranno Bikers più esperti a correggermi.
Io faccio così:
-Freno posteriore sempre pinzato ma non troppo da bloccare
-Freno anteriore dosato Q.B. stando attento che se blocchi finisci a terra
- sguardo sempre verso la fine della curva e non davanti alla bici
- frissare con lo sguardo dove si vuole passare e non sull'ostacolo che vuoi evitare (se no di sicuro lo centri)
- braccio interno alla curva teso e braccio esterno flesso
- peso del corpo esterno curva
-........gomme sgonfie
quoto tutto....e magari per un po + di sicurezza...il piede interno alla curva giù nn farebbe male....poi quelli tanto sono stili di guida
ho letto anche dell'importanza del pneumatico anteriore e della sua pressione (piu' sgonfio ? )
troppo sgonfio "prende sotto" ed e' peggio
si infatti,non devono essere gonfissimi,anke perchè il risultato sarebbe come andare sul ghiaccio,io di solito nell'xc le tengo a 2.5 (non so il nome della grandezza..psi??)e in dh le tengo a 1.9-2.0 l'anteriore,e leggermente + gonfio il posterioreho letto anche dell'importanza del pneumatico anteriore e della sua pressione (piu' sgonfio ? )
Leggi questo mio articolo:
http://www.27gears.it/tecnica-di-guida/388/tecnica-di-guida-la-curva-base/#more-388
dovresti trovare le risposte...
Sì, in effetti il manubrio lontano incide sulla stabilità e soprattutto sull'agilità. E' per questo che tempo fa ho sostituito l'attacco da 120 con uno da 100 e la bici è senz'altro più guidabile. La forcella (Manitou R7 100 mm) poi lavora molto bene e copia il terreno senza problemi, così come l'ammortizzatore posteriore, tuttavia a velocità sostenute su terreni sconnessi o nelle curve su terreni sdrucciolevoli (come ghiaia o brecciolino), la bici inevitabilmente sobbalza e perde aderenza e l'anteriore comincia ad ondeggiare, sembra di fare un rodeo e tenerla non è facile. Ed ecco che arriva la paura di cadere e farsi male (sulle pietre non è piacevole) ed inevitabilmente attacco a frenare anche più del dovuto . La domanda quindi è sempre la stessa: c'è qualche tecnica particolare che aiuta a sentirsi stabili ed a controllare bene la bici in modo da allontanare la paura di cadere e permettere di scendere velocemente ? seguendo quanto letto in un libro, sposto il peso all'indietro sulla ruota posteriore in modo che l'anteriore scivoli meglio sugli ostacoli, ma ho l'impressione che questo, oltre a rendere meno guidabile ed agile la bici, renda più difficile il non far ondeggiare il manubrio .
il sistema che da' il vantaggio piu' immediato alla tua sicurezza in queste situazioni, secondo me, e' guardare lontano
e' contronatura, in un certo senso, perche' non viene spontaneo guardare decine di metri piu' avanti quando sei preoccupatissimo da quello che ti sta passando sotto le ruote in quel momento, ma del resto e' proprio qui il trucco
...