Difficoltà tecnica inaffidabile alla sezione itinerari.

Mirco_83

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Premesso, uso parecchio la sezione 'Itinerari' e mi piace molto.
Utilizzo sia le tracce degli altri utenti, sia cerco di caricarne di mie.

Quando lo faccio (intendo, caricare tracce) cerco di seguire delle regole non scritte:
- cerco di farlo in maniera fantasiosa e non banale
- cerco di farlo con tracce diverse tra loro
- cerco di farlo che siano veramente mtb e non simil-mtb/bdc
- ma sopratutto, cerco di descriverle in maniera reale, utilizzando criteri 'universali', non personali.

Invece, mi trovo a volte a cimentarmi su percorsi definiti difficili, ma obiettivamente fattibili con una front da qualsiasi biker medio. La Singletrail-Skala sembra non la guardi nessuno...

Non è possibile, cercare di uniformare maggiormente questa scala di difficoltà tra i vari itinerari, magari solo mettendola maggiormente in rilievo in maniera tale che tutti possano averla di riferimento?
 

ciakki

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concordo pienamente, uso tantissimo la sezione e non c'è un metro di misura attendibile. Ci vorrebbe una linea di riferimento in maniera che all'inserimento della traccia sia chiaro e semplice come valutarla.
 

ciakki

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Se ne potrebbe anche pensare uno da zero, insomma, esperienza qui non manca...

Anche perchè legarsi ad una riduttiva scala che ingloba in una sola possibilità piu variabili (Penzenza, fondo, ostacoli ecc ecc) è impreciso a priori. Sarebbe utile poter magari con dei checkbox e con dei campi da compilare al momento dell'inserimento della traccia creare un riassuntino tecnico che in un lampo farebbe capire la tipologia del giro senza implicare nè la lettura dell'eventuale riassiunto nè la valutazione soggettiva dell'uploadatore
 

sembola

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Inventarsi exnovo una scala di difficoltà è a mio parere inutile, ne esistono di già pronte che possono essere utilizzata, per esempio quella citata da Marco o quella del CAI.

Ad ogni modo esistono dei grossi problemi di uniformità anche in presenza di una scala di difficoltà codificata, perchè gli utenti tendono sempre a soggettivizzare la scala di classificazione. In altre parole, continueranno in larga parte a definire "difficile" quello che trovano difficile per sè, indipendentemente che si tratti di un S1 o un S3. Chi usa le mappe derivate da OpenStreetMap sa cosa intendo, ci sono dei precisi parametri ma si trovano spesso sentieri marcati come "S5" (difficoltà estrema) quando a malapena sono un "S2".
 

ciakki

Biker serius
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Si ma torno a dire, il problema è quello, riassumere la valutazione ad una categoria. Se invece la valutazione resta visibile tramite delle scelte fatte durante la compilazione secondo me sarebbe molto efficace... ad es:

Descrizione traccia: blablabla
Link gps: link
Mappa: mappa

Valutazione tecnica:
Pendenza: Discese che richiedono il fuorisella (scelta da un menu a tendina)
Fondo: Terriccio compatto con radici (scelta da un menu a tendina)
Ostacoli: Tratto da percorrere a piedi a causa di una frana
Salti: No (scelta a casella)
Drop: Si (scelta a casella) Di piccole dimensioni (scelta da un menu a tendina)

e via dicendo.. non so se rendo l'idea...
 

Mirco_83

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Ad ogni modo esistono dei grossi problemi di uniformità anche in presenza di una scala di difficoltà codificata, perchè gli utenti tendono sempre a soggettivizzare la scala di classificazione.
.......

Non lo discuto...
Basti vedere i commenti in alcuni itinerari, che da una parte vengono definiti libidine pure, dall'altra vengono definiti durissimi ed impraticabili.
Considerato che quest forum è frequentato da biker che spaziano dalle front in 26 al DH, teoricamente quando la difficoltà tecnica è superiore al livello medio già dovrebbe essere il limite per le bici da xc, ma non è così.
Forse una buona base di partenza potrebbe già essere questa, far capire che se sei al limite con una xc da 100mm, gomme da 2.0, senza bash,ecc.. e non ti chiami Brumotti... non deve essere per forza un itinerario difficile.

Magari suddividere gli itinerai per categorie?
XC, AM, FR?

O poter dare diritto di replica sulla difficoltà dell'itinerario... :nunsacci:
 

Mirco_83

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Sarebbe da semplificarle ed accorciarle, in maniera da renderle più 'leggibili'..

Se le "accorci" le rendi sì più leggibili ma meno esplicative. I sistemi di classificazione sono sempre un compromesso tra l'essere esaurienti e precisi e l'essere immedati.

Ad ogni modo, insisto sul fatto che anche con un sistema quanto più oggettivo non c'è alcuna garanzia che l'utente vi si attenga scrupolosamente. Giusto prima dell'estate ho fatto un sentiero in Appennino su terra battuta e qualche piccolissimo gradone che su OSM era stato taggato come S5... basta guardare le figure per capire che era eccessivo...
 

sembola

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Sto dicendo che l'affidabilità delle classificazioni dipende dall' accuratezza di chi le realizza.

In ambito professionale, dove è possibile stabilire delle procedure e delle linee guida a cui tutti si devono attenere, l'affidabilità è un obiettivo realizzabile. Nei contenuti generati dagli utenti il risultato è per forze di cose aleatorio, visto che non c'è (e non ci può essere) nessuno in grado di controllare. O meglio, il controllo c'è ma è solo a posteriori ed è rappresentato dai feedback degli utenti, che però non è automatico od obbligatorio, insomma aleatorio a sua volta.

Detto questo l'adozione di una scala legata non alla difficoltà (che è soggettiva) quanto a parametri più oggettivi a mio parere sarebbe positiva. Senza però attendersi risultati eclatanti ;-)
 

ciakki

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ma piu che valutazioni o parametri oggettivi, attraverso dei passaggi forzati come negli esempi che ho fatto.. checkbox e menu a tendina, lì l'unico errore possibile è l'utente che confonde un drop con un salto o un utente che si ricorda male l'uscita... ma non ha nessuna valutazione da fare.
 

sembola

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ma piu che valutazioni o parametri oggettivi, attraverso dei passaggi forzati come negli esempi che ho fatto.. checkbox e menu a tendina, lì l'unico errore possibile è l'utente che confonde un drop con un salto o un utente che si ricorda male l'uscita... ma non ha nessuna valutazione da fare.

Checkbox e menu a tendina devono servire a guidare l'inserimento di parametri che descrivano il percorso in maniera oggettiva: se no siamo da capo...
Senza contare che nessun percorso è omogeneo e quindi un solo parametro sarebbe poco utile a dare un'idea del percorso. Per dire, se c'è una discesa con tre diverse difficoltà, quale ci mettiamo? E se ci sono tre discese, tutte diverse?
L'optimum sarebbe descrivere dettagliatamente il percorso (tipo: "discesa con la prima parte S3 con alcuni drop, poi S1 fino al guado dove inizia una mulattiera scorrevole"). Ma per farlo occorre qualcuno che moderi gli itinerari e costringa gli autori a dettagliarli.
 

ciakki

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Giusto... magari si potrebbe creare un sistema sempre forzato da passaggi, che preveda piu discese e che magari le evidenzi anche nella mappa in maniera da localizzarli fisicamente.

...magari coadiuvato opzionalmente da un commento descrittivo opzionale...
 

ciakki

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beh se si vuole un lavoro fatto bene ci vuole più impegno! penso che chi carica gli itinerari lo fa con una passione tale, che investire un paio di minuti in più per vedere un lavoro fatto molto meglio potrebbe risultare anche stimolante.

se poi il prodotto finito viene presentato e impaginato bene sarebbe l'incentivo migliore!
 

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