Buongiorno a tutti
mi sto rendendo conto sempre di più di avere oggettive difficoltà di guida in discesa, perlomeno rispetto alla media dei biker presenti domenica scorsa ad una banale granfondo amatoriale non competitiva.
La prima cosa da rilevare è che su terreno appena appena smosso o viscido non riesco quasi mai a chiudere una curva mantenendo la traiettoria impostata in entrata: ho sempre la tendenza ad allargarla, poiché non percepisco sufficiente grip sulla ruota anteriore da sentirmi sicuro per procedere con la linea originale. La cosa si è manifestata palesemente durante la gara, con altri concorrenti che mi superavano all'interno curva molto più veloci di me e con una traiettoria nettamente più stretta, oltretutto sullo sporco, ma mi dà noia anche nei miei giri in tranquillità.
La mia seconda difficoltà si verifica quando devo affrontare tratti particolarmente ripidi, in cui ho costantemente la sensazione di ribaltarmi in avanti, perciò arretro molto col corpo, con l'effetto di scaricare eccessivamente la ruota anteriore e perdere qualsivoglia direzionalità e possibilità di superare gli ostacoli, sui quali mi pianto e sono obbligato a posare i piedi a terra per non cadere.
Ora, la mia mtb è una classica 26" da xc abbastanza puro, e suppongo sia della giusta taglia (sono alto 178, ha l'ov da 595mm). Al momento è montata con manubrio flat da 66cm e pipa da 100 negativa di 6gradi senza nessuno spessore sotto, quindi dovrebbe essere parecchio caricato l'anteriore. Con questo suppongo che si spieghi la forte tendenza al ribaltamento, e penso che si risolverebbe sostituendo l'attacco manubrio con uno più corto. Tuttavia, da quel che so, questa modifica, portando il peso più indietro rispetto alla ruota anteriore, la scaricherebbe ulteriormente, aggravando il primo problema.
Chiedo a voi consiglio sul da farsi per migliorare la situazione, specialmente per quanto riguarda la prima questione. In curva mi sforzo di mantenere una posizione avanzata, con il piede esterno basso e le braccia un po' piegate, quindi, pur essendo io generalmente un incapace, non penso di sbagliare clamorosamente i fondamentali, ed un avantreno più avanzato di così credo sia difficile averlo (se mettessi una pipa con inclinazione ulteriormente negativa non ci arriverei più con le braccia, probabilmente).
Per aggiungere informazioni, la forca è una sid, con un sag tarato al 20%, gate quasi tutto chiuso e rebound a metà corsa (questi ultimi due parametri impostati abbastanza a caso, onestamente). Il copertone anteriore è un continental speed king 2.1 vecchio modello, del quale effettivamente non so quanto fidarmi (http://www.conti-online.com/www/linkableblob/bicycle_de_en/7038290/data/speedking_uv-data.gif), e lo tengo a 1.8bar, latticizzato.
Io peso vestito da bici 63kg.
Ringrazio chiunque voglia esprimere un proprio parere in merito, e mi scuso per il post chilometrico
mi sto rendendo conto sempre di più di avere oggettive difficoltà di guida in discesa, perlomeno rispetto alla media dei biker presenti domenica scorsa ad una banale granfondo amatoriale non competitiva.
La prima cosa da rilevare è che su terreno appena appena smosso o viscido non riesco quasi mai a chiudere una curva mantenendo la traiettoria impostata in entrata: ho sempre la tendenza ad allargarla, poiché non percepisco sufficiente grip sulla ruota anteriore da sentirmi sicuro per procedere con la linea originale. La cosa si è manifestata palesemente durante la gara, con altri concorrenti che mi superavano all'interno curva molto più veloci di me e con una traiettoria nettamente più stretta, oltretutto sullo sporco, ma mi dà noia anche nei miei giri in tranquillità.
La mia seconda difficoltà si verifica quando devo affrontare tratti particolarmente ripidi, in cui ho costantemente la sensazione di ribaltarmi in avanti, perciò arretro molto col corpo, con l'effetto di scaricare eccessivamente la ruota anteriore e perdere qualsivoglia direzionalità e possibilità di superare gli ostacoli, sui quali mi pianto e sono obbligato a posare i piedi a terra per non cadere.
Ora, la mia mtb è una classica 26" da xc abbastanza puro, e suppongo sia della giusta taglia (sono alto 178, ha l'ov da 595mm). Al momento è montata con manubrio flat da 66cm e pipa da 100 negativa di 6gradi senza nessuno spessore sotto, quindi dovrebbe essere parecchio caricato l'anteriore. Con questo suppongo che si spieghi la forte tendenza al ribaltamento, e penso che si risolverebbe sostituendo l'attacco manubrio con uno più corto. Tuttavia, da quel che so, questa modifica, portando il peso più indietro rispetto alla ruota anteriore, la scaricherebbe ulteriormente, aggravando il primo problema.
Chiedo a voi consiglio sul da farsi per migliorare la situazione, specialmente per quanto riguarda la prima questione. In curva mi sforzo di mantenere una posizione avanzata, con il piede esterno basso e le braccia un po' piegate, quindi, pur essendo io generalmente un incapace, non penso di sbagliare clamorosamente i fondamentali, ed un avantreno più avanzato di così credo sia difficile averlo (se mettessi una pipa con inclinazione ulteriormente negativa non ci arriverei più con le braccia, probabilmente).
Per aggiungere informazioni, la forca è una sid, con un sag tarato al 20%, gate quasi tutto chiuso e rebound a metà corsa (questi ultimi due parametri impostati abbastanza a caso, onestamente). Il copertone anteriore è un continental speed king 2.1 vecchio modello, del quale effettivamente non so quanto fidarmi (http://www.conti-online.com/www/linkableblob/bicycle_de_en/7038290/data/speedking_uv-data.gif), e lo tengo a 1.8bar, latticizzato.
Io peso vestito da bici 63kg.
Ringrazio chiunque voglia esprimere un proprio parere in merito, e mi scuso per il post chilometrico