Difficoltà a reperire questi raggi!

magickala

Biker perfektus
11/5/09
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Mantova e Torbole
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Credo ci siano grossisti in Italia che li abbiano sempre avuti al pronto... questi raggi ed i vari ricambi Shimano... chiaramente rifornendosi nell'area tedesca.

Se volete segnalare al vs. negoziante uno di quelli che evadono addirittura in giornata gli ordini ricevuti, ma non sempre tali segnalazioni sono benvolute... a volte sono i negozianti stessi ad essere un po' diffidenti (o pigri?), con Bike Point Meran tel. 0473.270994 dovreste poter fare solo bella figura.

Buona fortuna,

Questo discorso è interessante, ma se il negoziante si rifornisce da questi grossisti la garanzia è comunque valida ?
Ma importano anche bici ? Ho visto il loro sito e sembrerebbe di sì
 

MBAction

Aziende
16/9/06
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-1
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Treviso
www.mbaction.it
Questo discorso è interessante, ma se il negoziante si rifornisce da questi grossisti la garanzia è comunque valida ?
Ma importano anche bici ? Ho visto il loro sito e sembrerebbe di sì

Non conosco il dettaglio operativo, ma credo che la garanzia la facciano direttamente loro. Sono comunque "staccati" dall'attività di negozio, anche se proprietà ed indirizzo sono i medesimi... ma si tratta di due imprese diverse. Una vende al pubblico le solite "cose di negozio" e l'altra vende invece solo una selezione di componentistica ai "soli rivenditori" di settore (quindi non bici e non al pubblico). Quello che so è che ha risolto in passato molti problemi del genere... quindi perdiamo più tempo noi a parlarne che il negozio a ricevere domani stesso via UPS il ricambio.

La mentalità del "tempo reale" non è ancora universalmente diffusa tra i rivenditori in Italia... e diversi si sono abituati a far passare più volte un cliente... tenendolo in attesa... Negli USA, per fare un esempio, la struttura più grande (QBP... che tratta oltre 300 marchi diversi ed altrettanti addetti) ha scatenato un putiferio a suo tempo, quando ha elevato il minimo d'ordine a 150 dollari... proprio perché stufi dei tanti piccoli ordini generati dal fatto che alcuni negozianti ne piazzassero anche più di uno nella stessa giornata...
QBP ha naturalmente sempre evaso in giornata tutti gli ordini ricevuti entro le ore 14... e la sua straordinaria gestione ha obbligato me, molllllti anni fa, ad incontrare proprio negli USA sia il titolare di Shimano Italia che quello di QBP stessa, Steve Flagg, nel tentativo di "equiparare" il sistema in Italia o rimuovere i blocchi export esistenti (vendor restriction). La cosa è finita anche in una doppia pagina di Bicycle Retailer (organo di stampa degli operatori USA) ma alla fine hanno purtroppo rimosso solo l'allora Int'l Sales Manager di QBP, il caro Sean Collins che non so più dove sia finito.
Il vento però sta finalmente cambiando... come (credo) tu abbia letto nel mio editoriale ;-)

Ciao,
 

magickala

Biker perfektus
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Non conosco il dettaglio operativo, ma credo che la garanzia la facciano direttamente loro. Sono comunque "staccati" dall'attività di negozio, anche se proprietà ed indirizzo sono i medesimi... ma si tratta di due imprese diverse. Una vende al pubblico le solite "cose di negozio" e l'altra vende invece solo una selezione di componentistica ai "soli rivenditori" di settore (quindi non bici e non al pubblico). Quello che so è che ha risolto in passato molti problemi del genere... quindi perdiamo più tempo noi a parlarne che il negozio a ricevere domani stesso via UPS il ricambio.

La mentalità del "tempo reale" non è ancora universalmente diffusa tra i rivenditori in Italia... e diversi si sono abituati a far passare più volte un cliente... tenendolo in attesa... Negli USA, per fare un esempio, la struttura più grande (QBP... che tratta oltre 300 marchi diversi ed altrettanti addetti) ha scatenato un putiferio a suo tempo, quando ha elevato il minimo d'ordine a 150 dollari... proprio perché stufi dei tanti piccoli ordini generati dal fatto che alcuni negozianti ne piazzassero anche più di uno nella stessa giornata...
QBP ha naturalmente sempre evaso in giornata tutti gli ordini ricevuti entro le ore 14... e la sua straordinaria gestione ha obbligato me, molllllti anni fa, ad incontrare proprio negli USA sia il titolare di Shimano Italia che quello di QBP stessa, Steve Flagg, nel tentativo di "equiparare" il sistema in Italia o rimuovere i blocchi export esistenti (vendor restriction). La cosa è finita anche in una doppia pagina di Bicycle Retailer (organo di stampa degli operatori USA) ma alla fine hanno purtroppo rimosso solo l'allora Int'l Sales Manager di QBP, il caro Sean Collins che non so più dove sia finito.
Il vento però sta finalmente cambiando... come (credo) tu abbia letto nel mio editoriale ;-)

Ciao,

In effetti il tuo editoriale è la prima cosa che leggo appena mi arriva il giornale e la notizia l'ho proprio letta lì.
La questione è comunque molto interessante perchè potrebbe aprire nuove vie di commercio anche nel mercato italiano (a mio modo di vedere), il quesito che mi pongo è però come si potrebbero rapportare le ditte produttrici di bici (e non parlo per fare un esempio di Specy che distribuisce le bici autonomamente).
Se ad esempio un grossista volesse importare e vendere (tanto per citare una marca) una Foes come si muoverebbe la ditta produttrice visto che in Italia l'importazione e distribuzione è affidata ad una ditta in esclusiva ?
E al contrario secondo te ha senso al giorno d'oggi cercare di diventare importatore e distributore in esclusiva di bici (ovviamente per i marchi liberi da contratti) in virtù di quanto detto sopra ?
 

MBAction

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16/9/06
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magickala, grazie. Cercando di fare un discorso più veloce possibile, per quanto complesso... scusa la fretta... il discorso componenti di prima necessità, come i ricambi trasmissione... il "pane quotidiano", è diverso nelle esigenze pratiche da quello di componenti "anche capriccio" (curve manubrio ricercate, ecc.) ed ancora di più lo è rispetto a quello delle biciclette. In linea di principio dovrebbe e potrebbe esserci sempre un'esclusiva per tutti e tre i casi, ma nel primo di questi si generano problemi se tale esclusiva comporta un monopolio non funzionale (è successo in Italia? Secondo me in parte sì...). A suo tempo, con l'incontro negli USA, io volevo che l'Italia arrivasse allo stesso livello di servizio negli Stati Uniti, quindi o attraverso il distributore esclusivo o per altre vie (autorizzazione a by-passare le restrizioni commerciali in via "ufficiale") ...ma non se n'è fatto nulla ed il grey market (produttori di bici che vendono anche i ricambi a grossisti e negozi) è inevitabilmente dilagato in Europa... con balzelli di prezzo secondo me sconfinanti nell'offensivo per i negozianti seri ed i consumatori...
A suo tempo volevo anche che i distributori di marchi come Shimano e Sram vendessero ai negozi "tutto, tutto, tutto" in imballo After Market, ben diverso da quello OEM, visto che i rivenditori italiani pagavano profumatamente il primo per ricevere spesso invece il secondo... ed almeno questa cosa con il tempo si è sostanzialmente sistemata...
Sono quindi a favore di una liberalizzazione (più grossisti per paese) dei canali commerciali per Shimano e Sram, mentre per il resto rimango a favore delle esclusive per bici e telai... con la necessità di discutere caso per caso invece di tutto quello che c'è in mezzo.

Quanto alla tua domanda finale, che mi aspettavo... visto l'interesse per i meccanismi commerciali, direi che l'attività che citi possa essere intrapresa senz'altro, se la si fa principalmente per passione. Da tutti gli altri punti di vista non ha purtroppo più alcun senso logico.

Good luck,
 

magickala

Biker perfektus
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magickala, grazie. Cercando di fare un discorso più veloce possibile, per quanto complesso... scusa la fretta... il discorso componenti di prima necessità, come i ricambi trasmissione... il "pane quotidiano", è diverso nelle esigenze pratiche da quello di componenti "anche capriccio" (curve manubrio ricercate, ecc.) ed ancora di più lo è rispetto a quello delle biciclette. In linea di principio dovrebbe e potrebbe esserci sempre un'esclusiva per tutti e tre i casi, ma nel primo di questi si generano problemi se tale esclusiva comporta un monopolio non funzionale (è successo in Italia? Secondo me in parte sì...). A suo tempo, con l'incontro negli USA, io volevo che l'Italia arrivasse allo stesso livello di servizio negli Stati Uniti, quindi o attraverso il distributore esclusivo o per altre vie (autorizzazione a by-passare le restrizioni commerciali in via "ufficiale") ...ma non se n'è fatto nulla ed il grey market (produttori di bici che vendono anche i ricambi a grossisti e negozi) è inevitabilmente dilagato in Europa... con balzelli di prezzo secondo me sconfinanti nell'offensivo per i negozianti seri ed i consumatori...
A suo tempo volevo anche che i distributori di marchi come Shimano e Sram vendessero ai negozi "tutto, tutto, tutto" in imballo After Market, ben diverso da quello OEM, visto che i rivenditori italiani pagavano profumatamente il primo per ricevere spesso invece il secondo... ed almeno questa cosa con il tempo si è sostanzialmente sistemata...
Sono quindi a favore di una liberalizzazione (più grossisti per paese) dei canali commerciali per Shimano e Sram, mentre per il resto rimango a favore delle esclusive per bici e telai... con la necessità di discutere caso per caso invece di tutto quello che c'è in mezzo.

Quanto alla tua domanda finale, che mi aspettavo... visto l'interesse per i meccanismi commerciali, direi che l'attività che citi possa essere intrapresa senz'altro, se la si fa principalmente per passione. Da tutti gli altri punti di vista non ha purtroppo più alcun senso logico.

Good luck,

Grazie della risposta molto completa.
Vorrei inoltre chiederti se fosse possibile inviarti un pm per una cosa a cui tengo molto, sempre se non è un disturbo.
Grazie comunque.
 

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