DH ITALIA.... dove siamo e dove stiamo andando.

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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teora

Biker poeticus
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rimini
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in base al titolo "DH dove siamo e dove stiamo andando" lascerei la parola ai numeri.
Più che con andorra ho fatto il paragone con val di sole 2015 che mi sembrava più corretto anche se con un livello un pochino più alto

val di sole (2015) 2016

4X:
Pozzoni (6°) 22°

DH:
vernassa (27°) 53°
colombo (43°) 31°
caire (46°) 40°
milani (NQ) 89°
vonKleb. (NQ) 36°

revell i(1° jr) NQ
bianciotto 7° jr


se con qualche sega mentale ci basiamo solo sui risultati di vernassa colombo e caire che hanno concluso entrambe le gare, otteniamo:
2015 - 27°+43°+46°= 116
2016 - 31°+40°+53°= 124
ovvero siamo peggiorati sia come miglior risultato che come "totale"

ovviamente è un dato che lascia il tempo che trova però, anche se io un piccolo miglioramento in realtà lo vedo, non credo si possa parlare di deciso passo avanti e prestazioni eccezionali.
Volendo ho i dati anche degli anni precedenti, ma il grafico è sempre lì, senza picchi o mutazioni degne di nota con ad es Suding in media 25°/30°, Milivinti 45°/50° ecc

presente lo scorso anno per la coppa del mondo e quest anno per il mondiale in val di sole, quest'anno pippo marani ha messo qualche tratto un po piu cazzuto rispetto lo scorso anno forse e per quello che sono peggiorati i risultati, cmq a me piace da matti sta pista e vedere minnar finita la discesa mettersi ghiaccio agli avambracci la dice tutta di cosa si prova.
 

teora

Biker poeticus
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sembola;7965858 Potrebbe essere per esempio che in Francia ci siano tanti bp proprio perchè c'è un movimento più numeroso...[/QUOTE ha scritto:
il movimento e piu numeroso anche perche i bike vengono tenuti degnamente, aggiornati, modificati ogni anno e durante la stagione. da noi ce ne sono alcuni che una volta tracciati l unica cosa che gli viene fatta e dare una soffiata alle foglie in primavera.
non entro poi nelle classiche diatribe tra naturalisti, ecologisti ecc.
 

sembola

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Bike
una nera e l'altra pure
il movimento e piu numeroso anche perche i bike vengono tenuti degnamente, aggiornati, modificati ogni anno e durante la stagione. da noi ce ne sono alcuni che una volta tracciati l unica cosa che gli viene fatta e dare una soffiata alle foglie in primavera.

Una cosa è la correlazione, un'altra è la causalità.

La correlazione è quando due fenomeni sono legati tra loro: è evidente che un movimento gravity numeroso non può esistere senza i bike park, così com'è chiaro che tanti bike park non possono sopravvivere senza un numero sufficiente di clienti.

Altra cosa è definire un rapporto di causa/effetto, cioè individuare cosa provoca cosa. Può essere che avere tanti bp abbia fatto crescere il movimento, ma potrebbe essere anche l'opposto, cioè che avere tanta domanda abbia stimolato l'offerta. Può essere perfino che i due fenomeni siano connessi in modo misto...

Quello che continuo a non capire è come la presenza di bike park dovrebbe influenzare i risultati agonistici della DH.
Sicuramente può allargare la base per il reclutamento agonistico, e se indirizzata in questo senso fornire impianti per gli allenamenti. Ma se il problema è di tipo tecnico, di capacità da far crescere, di mentalità da acquisire, di difficoltà economiche, di certo la presenza dei bike park non può avere un effetto sui risultati agonistici.
 

kristian

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nel mondo..
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La presenza di certi tipi di bike park incide eccome...
I park cazzuti con "ostacoli da coppa del mondo" esistono all'estero da quasi 20 anni, quando da noi si correva al "ciocco".. ( non è vero ma è per rendere l idea )

Insomma...uno sciatore che va forte in coppa , siciliano, non si è visto mai...

Avere posti di un certo livello, dove correre, allenarsi incide eccome.... da noi, si corre un campionato italiano su tracciati, diciamo un po anomali, e ringraziamo tutti gli organizzatori per gli sforzi che fanno ed il livello attuale...
Fino a pochi anni fa, si facevano prove "italiane" su piste come città di castello, che per carità di dio, divertente , bravissimi tutti, ma poi, vinco li, vado ad affacciarmi in coppa ci trovo un road Gap, una parabolica da prendere a 60 all'ora che non sapevamo che esistesse, ed invece "picchietto " dalla Francia ne ha 100 nel bike park sotto casa..
 

aug

Biker superis
La presenza di certi tipi di bike park incide eccome...
I park cazzuti con "ostacoli da coppa del mondo" esistono all'estero da quasi 20 anni, quando da noi si correva al "ciocco".. ( non è vero ma è per rendere l idea )

Insomma...uno sciatore che va forte in coppa , siciliano, non si è visto mai...

Avere posti di un certo livello, dove correre, allenarsi incide eccome.... da noi, si corre un campionato italiano su tracciati, diciamo un po anomali, e ringraziamo tutti gli organizzatori per gli sforzi che fanno ed il livello attuale...
Fino a pochi anni fa, si facevano prove "italiane" su piste come città di castello, che per carità di dio, divertente , bravissimi tutti, ma poi, vinco li, vado ad affacciarmi in coppa ci trovo un road Gap, una parabolica da prendere a 60 all'ora che non sapevamo che esistesse, ed invece "picchietto " dalla Francia ne ha 100 nel bike park sotto casa..

Concordo.

Il discorso non è se è nato prima l' uovo o la gallina.
E' evidente che nessuno investe in un Bike Park se non ha una certa sicurezza circa l' affluenza minima e/o una previsione di buon sviluppo.
D' altronde è anche vero che senza Bike Park e/o impianti diversi è molto difficile allargare il numero degli utenti.
Le cose vanno assieme e possono svilupparsi solo parallelamente.
Quello che manca è invece una visione più ampia - a livello istituzionale ! - delle possibilità sportive ed educative di tali impianti : credo che un pump track artificiale (come quello di 4Guimps a Val di Sole) dovrebbe/potrebbe trovare spazio in ogni cortile di scuola.
E sicuramente costerebbe meno delle decine di campi di calcio inutilizzati !

Detto questo , credo che il Bike Park permetta di allargare il numero dei praticanti e quindi - di conseguenza - la possibilità di scovare un "talento".
( magari abbiamo in casa un Loic Bruni che stà giocando a calcio nella squadra della parrocchia,perchè non ha mai avuto l' occasione di salire su una bici ? )

Aug
 

sembola

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Allora la questione non è tanto "avere tanti bike park" quanto "avere bike park con percorsi difficili". Basterebbe spiegarsi meglio in prima battuta ;-)

La questione della base di praticanti indubbiamente esiste ma è di difficile soluzione. Per gli impianti, certo, ma anche per la mentalià imperante in Italia. La pump track in ogni paese puoi anche farla, poi però devi tenerla chiusa a chiave e farla usare solo ai soci dell' ASD che gestisce e solo alla presenza dell' istruttore (qualificato!) per evitare di trovarsi citato in tribunale fosse mai che un pargolo si smusasse per terra...

Detto questo però se il problema è strutturale non capisco perchè dare addosso al settore tecnico. Se ci sono dei talenti che "valgono" potenzialmente i primi dieci posti in WC e non li si valorizza ok, la colpa è dei tecnici. Ma se il materiale umano non c'è o chi ha delle qualità preferisce altri sport che gli diano possibilità economiche non vedo cosa possa farci un dirigente o un tecnico...
 

teora

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Fino a pochi anni fa, si facevano prove "italiane" su piste come città di castello, che per carità di dio, divertente , bravissimi tutti, ma poi, vinco li, vado ad affacciarmi in coppa ci trovo un road Gap, una parabolica da prendere a 60 all'ora che non sapevamo che esistesse, ed invece "picchietto " dalla Francia ne ha 100 nel bike park sotto casa..

nel gravity race di quest'anno si vinceva con bici da enduro.
rispetto per chi organizza il circuito altrimenti sarebbe ancora piu dura per chi vuole cimentarsi con il cronometro ma sono gare dove di certo non puoi formare gente che potrebbe andare a fare coppa del mondo.
il gravitalia non penso a parte un paio di piste sia messo diversamente.

il paragone con la francia e inevitabile per nei loro bike park c è una varieta di percorsi dove puo girare il principante e il pro.
 

teora

Biker poeticus
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Ma se il materiale umano non c'è o chi ha delle qualità preferisce altri sport che gli diano possibilità economiche non vedo cosa possa farci un dirigente o un tecnico...

il materiale umano se non c e lo devi coltivare con promozione e programmazione e ovvio che ci vuole tempo ed è difficile avere tutto e subito. poi subentra anche un discorso di cultura della specialita, da noi un ragazzino lo si spinge a fare ciclismo su strada in altri posti a sei anni fanno salti che sembrano avere le ali.
sul discorso tecnico sembola concordo dirigenti e tecnici se non hanno con cui lavorare non possono fare molto, forse dovrebbe darsi un po piu da fare la federazione
 

kristian

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Allora la questione non è tanto "avere tanti bike park" quanto "avere bike park con percorsi difficili". Basterebbe spiegarsi meglio in prima battuta ;-)

..

era in risposta al grafico postato.... una volta non esistevano i bike park, noi dicevamo la nostra...
poi sono i nati i bike park (alla estero) il downhill si è trasformato, chi poteva calcare certi scenari, si è evoluto insieme la disciplina... noi siamo calati invece..
. da noi i park sono cosa relativamente giovane ... chi ha avuto possibilità di provare alla estero per tempi sostanzialmente lunghi e' tornato veramente con altro stile di guida...
chi ora veste la maglia tricolore, è tornato da un lungo tour in Australia, e con ruspa e Bob cat si e' costruita una pista , per come aveva visto all' estero... perchè qui da noi non c erano se non una o due a seicento km di distanza..
vi assicuro, che per molto tempo chi ci ha girato , ha solo guardato certi Gap,... poi piano piano...e' diventato fattibile

nel gravity race di quest'anno si vinceva con bici da enduro.
rispetto per chi organizza il circuito altrimenti sarebbe ancora piu dura per chi vuole cimentarsi con il cronometro ma sono gare dove di certo non puoi formare gente che potrebbe andare a fare coppa del mondo.
il gravitalia non penso a parte un paio di piste sia messo diversamente.

il paragone con la francia e inevitabile per nei loro bike park c è una varieta di percorsi dove puo girare il principante e il pro.

purtroppo si fa quello che si può. .... anni fa quelle piste si facevano con bici da downhill con gomme da 3 pollici. ... ora i materiali sono migliori, le capacità sono migliori, le consapevolezze di poter fare e scendere in una certa maniera, si sono solidificate, con un enduro ci vinci pure, e se non vi citi accorgi che ci scendi comunque senza problemi..

il discorso dei percorsi è molto significativo, ma è evidente che il territorio italiano, leggi ecc ecc. sono quelle che sono da oggi al domani , non è facile fare wistler sotto casa..

stesso discorso piloti attuali ... credo che siano personaggi validissimi, ma ho l idea che devono risolvere una disequazioni logaritmica, avendo appena studiato le potenze...

tempo al tempo e la politica giusta..... d altronde Roma non fu costruita in un giorno...

naturalmente, tutte opinioni personali
 

aug

Biker superis
(mi piace questa discussione)

Credo sia evidente come non sia possibile avere tutto e subito, ma - essendo la ns. DH uno sport marginale ed in forte ritardo - ci sia bisogno di più tempo.
L' importante, anche se a piccoli passi, è almeno aver preso il sentiero giusto e questo credo si sia verificato in questi ultimi anni.

Dopo un periodo di buio assoluto, dopo gli "sprazzi di luce" occasionali di alcuni, dopo i risultati di Suding (ma era uno solo) ....oggi ci avviciniamo ad avere stabilmente 3/4/5 atleti qualificati e talvolta qualcuno nei primi 30.
Inoltre una crescita tecnica e di risultati (anche internazionali nelle categorie giovanili.)
Lo stile, le capacità,la velocità ed i tempi degli allievi di oggi fino a qualche anno dietro erano patrimonio di atleti con ben maggiore esperienza

Tutto questo per dire che : sì si può fare molto di più, i tecnici potrebbero fare di più e meglio, ma avrebbero bisogno di maggior appoggio (soldi) da parte della Federazione.
La Federazione si può convincere velocemente ...a suon di risultati, anche se dovrebbe essere il contrario!
Gravitalia ha fatto e stà facendo un lavoro egregio : non è perfetta, ma è stata sicuramente parte importante nella crescita degli attuali atleti di punta.

Credo che il cambio di passo stia però nel cambio di mentalità dei "parrucconi" che abbiamo ai vertici istituzionali, a partire dai Sindaci, al Provveditore , al residente del Coni ..... un pump track in ogni cortile sarebbe possibile, economico, facile e di egual responsabilità di un campo di calcio !!
E' solo una questione di teste (spesso teste di ....)

Aug
 

sembola

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una nera e l'altra pure
sai Aug, ho il sospetto che i pump track siano un po' come le piste ciclabili : quando hai già un'utenza da mettere sul tavolo degli amministratori pubblici hai qualche speranza di essere ascoltato, quando devi avere la struttura per creare un'utenza diventa molto dura...
 

aug

Biker superis
sai Aug, ho il sospetto che i pump track siano un po' come le piste ciclabili : quando hai già un'utenza da mettere sul tavolo degli amministratori pubblici hai qualche speranza di essere ascoltato, quando devi avere la struttura per creare un'utenza diventa molto dura...

infatti, la mia accusa è proprio questa !
Chi ha la fortuna di avere degli "amministratori" con un minimo di fantasia e di lucidità/lungimiranza ...ha mille occasioni in più di quelli costretti a vivere nella mediocrità.

( E la cosa mi fà andare in bestia ! )

Aug
 

RickyExplorer

Biker novus
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Padova
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infatti, la mia accusa è proprio questa !
Chi ha la fortuna di avere degli "amministratori" con un minimo di fantasia e di lucidità/lungimiranza ...ha mille occasioni in più di quelli costretti a vivere nella mediocrità.

( E la cosa mi fà andare in bestia ! )

Aug
Topic molto interessante!
Vi riporto la mia esperienza a proposito di una pista da pump o più che altrp bmx a padova, dove è possibile girare senza nessuna limitazione, semplicemente ti presenti lì con la tua bici e giri.
Per quanto riguarda la sicurezza c'è un cartello all'entrata che prescive alcune norme, e presumo che la presenza di queste indicazioni sollevi i gestori da ulteriori responsabilità. È un ambiente molto bello, dove anche tanti bambini vanno su e giù dai panettoni divertendosi.
 

aug

Biker superis
Topic molto interessante!
Vi riporto la mia esperienza a proposito di una pista da pump o più che altrp bmx a padova, dove è possibile girare senza nessuna limitazione, semplicemente ti presenti lì con la tua bici e giri.
Per quanto riguarda la sicurezza c'è un cartello all'entrata che prescive alcune norme, e presumo che la presenza di queste indicazioni sollevi i gestori da ulteriori responsabilità. È un ambiente molto bello, dove anche tanti bambini vanno su e giù dai panettoni divertendosi.


Ok = questa è la differenza fra CHI ci mette volontà e cervello e chi amministra per inerzia ( per non dire di peggio).
Quindi a Padova i ragazzetti possono scegliere.
Ad Imperia ( e chissà quanti altri posti) NO : o giocate a calcio o vi drogate, ma zero alternative !!

Su questo dovrebbe intervenire la Federazione in accordo col CONI : sviluppare e promuovere fin dai più piccoli. Ma NON per cercare Campioni, semplicemente per fornire alternative.
Se poi son rose ......

Aug
 

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