Deluso, molto molto deluso...

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Si è vero, non conosco assolutamente la realtà della collina torinese .... ma è innegabile che la proliferazione di quelli che io chiamo bike park "abusivi" (....se non ti piace il termine suggeriscimi tu come chiamarli) sia all'ordine del giorno; la cosa che più mi fà arrabbiare è che solitamente queste brillanti opere di ingegneria, vengano realizzate su sentieri già esistenti e spesso segnati....

Essendo che l'ambiente CAI lo conosco abbastanza bene, mi sembra proprio strano che una sezione CAI, possa prendere accordi per la realizzazione di qualsiasi "bike park" o comunque prenda accordi che vadano nella direzione di modificare un percorso con relativa costruzione di strutture artificiali!!!

Anche se andiamo un po OT, ci tengo a spiegare un po la situazione...

Definirli bike park adesso è un'esagerazione. I lavori che riguardano la collina sono prevalentemente di pulizia: tracce preesistenti o nuove vengono pulite, allargate, vengono lisciate le sponde dei canyon in cui passano per sfruttarle cone parabole, ecc. I salti sfruttando dossi o cambi di pendenza naturali, al limite piccoli movimenti di terra per aggiustare i kick, rarissimi i casi di salti artificiali.
Se vogliamo chiamarli bike park, chiamiamoli così ma non si deve pensare certo a chissà che cosa: i veri bike park sono tutt'altra cosa di una traccia allargata e liberata dai rovi: prevedono strutture e grossi movimenti di terra.
Per questo imho non si devono considerare assolutamente percorsi ad uso esclusivo delle bici, ne tantomeno bike park ma vanno considerati come dei normalissimi sentieri e si devono applicare le normali regole di prudenza che si applicano quando si gira su un sentiero naturale. Con molta probabilità un pedone non si rende neanche conto che il percorso è stato sistemato e praticato da bikers, essendo quasi sempre gli interventi poco invasivi e visibili (volutamente).

In collina, come chiunque gira dovrebbe sapere, ci sono dei precisi limiti su quello che è consentito realizzare o meno e nessuno dovrebbe mettersi a realizzare nulla di nuovo senza approvazione di chi questi percorsi gli ha realizzati, li cura e gestisce i rapporti con i proprietari e i vari enti.

L'unico percorso maggiormente lavorato qui è la chiesetta, che comprende anche alcune strutture in legno. Però è un caso a parte, è un percorso quasi ufficiale e riconosciuto, che prevede tra l'altro anche una variante pedonale che corre parallela al percorso per bici opportunamente segnata (segnali di pericolo agli incroci, ecc).

Il resto non è altro che tracce naturali preesistenti ripulite dalle erbacce e i salti che ci sono non sono altro che gobbe di terra leggermente lavorate.

Riguardo agli accordi evidentemente non sei informato bene. Lo stesso cai nella comunicazione che aveva affisso qualche anno fa, riguardante la diatriba della chiesetta 2 ha citato espressamente di accordi presi riguardo al percorso per MTB delal chiesetta, secondo cui non doveva proseguire oltre la strada (la questione era appunto quella).

Insomma non so quali siano le voci che girano in ambiente CAI, ma secondo me c'è gente che tende a gonfiare molto la questione. Non capisco solo che vantaggio ne tragga (odio verso chi pratica FR/DH? Odio verso la MTB?).
 
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robobo

Biker tremendus
5/12/07
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Savona
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Anche se andiamo un po OT, ci tengo a spiegare un po la situazione...

Definirli bike park adesso è un'esagerazione. I lavori che riguardano la collina sono prevalentemente di pulizia: tracce preesistenti o nuove vengono pulite, allargate, vengono lisciate le sponde dei canyon in cui passano per sfruttarle cone parabole, ecc. I salti sfruttando dossi o cambi di pendenza naturali, al limite piccoli movimenti di terra per aggiustare i kick, rarissimi i casi di salti artificiali.
Se vogliamo chiamarli bike park, chiamiamoli così ma non si deve pensare certo a chissà che cosa: i veri bike park sono tutt'altra cosa di una traccia allargata e liberata dai rovi: prevedono strutture e grossi movimenti di terra.
Per questo imho non si devono considerare assolutamente percorsi ad uso esclusivo delle bici, ne tantomeno bike park ma vanno considerati come dei normalissimi sentieri e si devono applicare le normali regole di prudenza che si applicano quando si gira su un sentiero naturale. Con molta probabilità un pedone non si rende neanche conto che il percorso è stato sistemato e praticato da bikers, essendo quasi sempre gli interventi poco invasivi e visibili (volutamente).

In collina, come chiunque gira dovrebbe sapere, ci sono dei precisi limiti su quello che è consentito realizzare o meno e nessuno dovrebbe mettersi a realizzare nulla di nuovo senza approvazione di chi questi percorsi gli ha realizzati, li cura e gestisce i rapporti con i proprietari e i vari enti.

L'unico percorso maggiormente lavorato qui è la chiesetta, che comprende anche alcune strutture in legno. Però è un caso a parte, è un percorso quasi ufficiale e riconosciuto, che prevede tra l'altro anche una variante pedonale che corre parallela al percorso per bici opportunamente segnata (segnali di pericolo agli incroci, ecc).

Il resto non è altro che tracce naturali preesistenti ripulite dalle erbacce e i salti che ci sono non sono altro che gobbe di terra leggermente lavorate.

Riguardo agli accordi evidentemente non sei informato bene. Lo stesso cai nella comunicazione che aveva affisso qualche anno fa, riguardante la diatriba della chiesetta 2 ha citato espressamente di accordi presi riguardo al percorso per MTB delal chiesetta, secondo cui non doveva proseguire oltre la strada (la questione era appunto quella).

Insomma non so quali siano le voci che girano in ambiente CAI, ma secondo me c'è gente che tende a gonfiare molto la questione. Non capisco solo che vantaggio ne tragga (odio verso chi pratica FR/DH? Odio verso la MTB?).
Chiudo l'OT ribadendo che il mio era un discorso generale non riferito al caso specifico della collina torinese.... Quindi non sò di che sentieri parli nè tantomeno quando tu generalizzi e parli di comunicazioni CAI a cosa tu ti riferisca: sezione(?) commissione mtb(?) singolo socio (?)...boh!!!
La posizione del movimento per l'utilizzo della mtb all'interno del CAI la puoi facilmente leggere andando sul sito www.mtbcai.it.
 

bikerciuc

Biker infernalis
si bè poi in un Paese dove anche per andare al cesso ti servono perlomeno 25 tipi di autorizzazione rilasciati da altrettanti enti di competenza credo che le "autorizzazioni verbali" siano quantomeno risibili come 'canone di legalizzazione' di opere di modifica forestale, boschiva o quant'altro.

con ciò non intendo mettermi in polemica con quanti, per divertisi e per passione costruiscono un piccolo drop e nel frattempo mantengono aperti i sentieri...cosa peraltro nobile e da incoraggiare (la pulizia dei sentieri)... però la mia riflessione è: se costruisco un salto, poi non è che posso pretendere che la gente lo prenda piano con la bike per rispettare i pedoni... se è un salto presuppone una certa velocità, cosa che contraddice gli enfatici richiami alla prudenza dei singoli nella condotta di guida....

forse il richiamo dovrebbe essere di questo tipo: vuoi saltare? nulla di male, metti un tuo amico a valle a controllare che nessuna nonnina/suorina/bambinello/asinello possa correre dei rischi o farli correre a te e poi...buon divertimento! Questa forse è prudenza.

Poi però, per cortesia, non nascondiamoci dietro a un dito dato che in un'altra sezione del forum si celebrava la costruzione di un pistino per dirt/jump o checazzoneso assolutamente segreto, talmente segreto che un altro noto e simpaticissimo esponente di questo forum lo aveva ampiamente documentato audiovisivamente...
 

Salgomasudo

Biker grossissimus
25/6/03
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Torino
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Chiudo l'OT ribadendo che il mio era un discorso generale non riferito al caso specifico della collina torinese.... Quindi non sò di che sentieri parli nè tantomeno quando tu generalizzi e parli di comunicazioni CAI a cosa tu ti riferisca: sezione(?) commissione mtb(?) singolo socio (?)...boh!!!
La posizione del movimento per l'utilizzo della mtb all'interno del CAI la puoi facilmente leggere andando sul sito www.mtbcai.it.

La comunicazione alla quale si riferisce Daniel era quella della Sezione di Moncalieri, "territorialmente " competente su quel versante della collina torinese, che espressamente indicava il sentiero "chiesetta" come riservato alle bici, sulla base di specifici accordi intervenuti, affissa all'inizio del sentiero che vietava il transito ai pedoni.

Evidentemente e, aggiungo, fortunatamente non tutte le sezioni utilizzano lo stesso metro a dimostrazione che il sapersi adeguare alla realtà circostante impedisce di commettere errori generalizzati.

Detto questo, non ho letto tutto il 3d, ma solo i messaggi iniziali del "bocia" di turno che ha scambiato i sentieri della collina per un bike park, commettendo l'ennesimo stupido errore di tutti quelli che sono convinti di poter fare ciò che vogliono solo perchè abituati a poterlo fare (e il nostro panorama politico-istituzionale evidentemente supporta questi comportamenti) senza pensare che la minchiata di uno solo rischia di ripercuotersi su tutti gli altri.
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
12.249
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Torino
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La comunicazione alla quale si riferisce Daniel era quella della Sezione di Moncalieri, "territorialmente " competente su quel versante della collina torinese, che espressamente indicava il sentiero "chiesetta" come riservato alle bici, sulla base di specifici accordi intervenuti, affissa all'inizio del sentiero che vietava il transito ai pedoni.

Evidentemente e, aggiungo, fortunatamente non tutte le sezioni utilizzano lo stesso metro a dimostrazione che il sapersi adeguare alla realtà circostante impedisce di commettere errori generalizzati.

Si, però non è nulla di ufficiale.
Cioè in realtà non c'è alcun divieto, ma un semplice accordo: le bici passano di qua, i pedoni di la. In pratica se investi un pedone sulla chiesetta comunque hai torto e allo stesso tempo nessuno può vietare ad un pedone di scendere dalla chiesetta sul percorso delle bici (come nessuno ti può impedire di scendere in bici dalla traccia pedonale).

Il succo del discorso resta comunque che ci si può tranquillamente divertire, ma con prudenza, sapendo che qualche incauto pedone si può sempre trovare lungo i sentieri (anche quelli preparati), specialmente nei WE e quindi regolarsi di conseguenza.
Non mi sembra nulla di così complicato da mettere in pratica... Basta un po di sale in zucca.
 

Little Eagle

Biker superis
1/11/08
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Western Alps
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La questione "percorsi dh e fr" sulla Collina di Torino è vecchia di anni. La Sezione CAI di Moncalieri gestisce una serie di Sentieri nel'ambito del Coordinamento Sentieri della Collina: si trovò di fronte a opere abusive realizzate lungo un sentiero da essa sistemato e segnalato con fondi pubblici e destinato ad attività didattiche, cui seguì un esposto. Furono fatte riunioni e controriunioni, da cui emerse l'assoluta buona fede di chi realizzò il percorso ma anche l'ignoranza normativa in materia. Così furono presi accordi informali per "concedere" il percorso della chiesetta. Informali perché i terreni sono privati e nessuno - né CAI né Comune - può autorizzare interventi a casa d'altri, inoltre ci sono vincoli paesistici e idrogeologici che richiedono ben altri iter autorizzativi.

L'esperienza insegna che, dove c'è dialogo e buon senso, si possono accontentare le esigenze di tutti.
Tranquillizzo quindi Robobo: il CAI (Commissione LPV dell'epoca compresa) c'entra ed era, anzi è assolutamente informato della cosa e pienamente consenziente (infatti fu ritirato l'esposto).

Il sentiero oggetto di questo 3d però non rientra in alcuno di questi accordi (non che io sappia) e quindi è del tutto abusivo.

Altri hanno già sottolineato il rischio di chiusura della collina alle mtb a seguito di comportamenti non corretti (Parco Rimembranza docet). Purtroppo i bike park - quelli veri - sono in montagna, dove ci sono i comprensori sciistici e quindi sono impraticabili in questa stagione. Un bike park in Collina di Torino è impensabile per questioni di proprietà private (i proprietari chiudono persino i sentieri segnalati e riportati sulle carte edite con fondi comunali... e nessuno può impedirglielo).
In somma, visto che viviamo in un contesto di equilibri delicati, usiamo buon senso e non provochiamo azioni ostili contro di noi.
 

Tano

Biker tremendus
...
Il sentiero oggetto di questo 3d però non rientra in alcuno di questi accordi (non che io sappia) e quindi è del tutto abusivo.
...
Sono d'accordo e confermo con quanto scrive Little, ma questa affermazione qui sopra non è corretta.
Il sentiero certamente non rientra negli accordi della "chiesetta", ma rientra su altri accordi che ovviamente Little non conosce.
Accordi con i quali e appunto si mantiene quello stato di equilibrio descritto da Danybiker e che cerchiamo di controllare.
 

DANX

Biker paradisiacus
4/5/04
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MiraFiat
danxfotoblog.blogspot.com
I sentieri della collina sono principalmente per i pedoni, poi per le bici (tranne l'1 e quello vicino che parte dai ripetitori accanto al Faro della V.), quindi bisogna sempre assicurarsi che non ci sia gente a piedi, è impossibile poter scendere a manetta dall'inizio alla fine.
In questo caso, a meno che gli escursionisti a piedi non avessero occupato tutto il sentiero, non si può avere ragione, certo disturba la loro reazione che non è da gente aperta che ama stare all'aria aperta..ma più da automobilisti sclerati!
Ora sta bene la ragazza?
 

nicusor

Biker serius
24/5/11
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± Torino
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scusate mi intrometto nella discussione per una domanda: ci sono delle mappe dei sentieri, ufficialmente praticabili e non alle mtb? attualmente so che da qualche parte nel parco della rimembranza c'è un area apposta, ogni tanto leggo sentiero xyz, ma niente di più, e le ricerche che avevo fatto non mi hanno portato a nulla... grazie
 

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