Deluso, molto molto deluso...

Simo_4x4

Biker serius
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O ecco questo sintetizza bene quello che volevo dire e come la penso...ok che noi con le bici non dobbiamo andare a 200 all' ora, ma è anche vero che chi va a piedi come dice giò oltre a guardarsi la punta delle scarpe magari un occhio intorno lo butta anche, oltre che usare un orecchio per sentire i rumori che ci circondano...le regole ci sono per tutti, dato che i sentieri sono aperti a tutti pedoni e ciclisti, rispettiamo TUTTI le stesse regole...


Perchè dici di no ??? Scusami in fin dei conti vero che non c'è un codice scritto per i sentieri, ma non è la stessa cosa ??? Se non avessimo un codice della strada, mica potremmo viaggiare in mezzo a una statale a 20 all' ora....no la cosa logica sarebbe in ogni caso stare sul margine destro della carreggiata per non creare situazioni di pericolo per me e per gli altri...(come prescrive il codice della strada)....sbaglio ???

Idem per la caccia, verissimo e sacrosanto che è il cacciatore ad avere mille occhi e prestare tutte le attenzioni del caso, ma se io sono a piedi lungo un sentiero, se mi avvicino a dei cacciatori magari cerco di farmi sentire di far notare la mia presenza in modo che sappiano che ci sono anche io...(la mia ragione mi dice questo...)....sbaglio anche qui ???


No no percarità non è questione di pretendere diritti che non abbiamo o ragioni che non ci spettano, però non mi sembra neanche giusto che i nostri diritti che realmente abbiamo (quindi nel nostro caso poter usufruire civilmente anche noi di questo sentiero) vengano calpestati....senza pretendere altro...


Vero in quel momento eravamo arrabbiati perchè avevamo appena iniziato e rischiavamo di aver già finito e probabilmente abbiamo usato le parole sbagliate, dicendo è un percorso per le bici, probabilmente non abbiamo pensato molto a ciò che si è detto, anche in parte causa di una nostra ignoranza, pensando (dato che ci sono salti e parabole lungo il percorso) che potesse essere un percorso solo per noi...
poi però sempre senza usare toni scortesi o maleducati, li abbiamo avvisati di fare attenzione e non mettersi in situazioni di pericolo....per tutta risposta siamo stati trattati male....tutto qui...


Quotone !!!! In fin dei conti anche noi abbiamo la possibilità di usufruire dei sentieri come gli escursionisti.....ne abbiamo diritto quanto loro (se non ci son divieti specifici)e se riteniamo di venire messi in condizioni di paricolo da altri utenti glielo possiamo CIVILMENTE fare presente, come dicevi sopra senza creare polemiche e discussioni inutili che possano danneggiare tutto il movimento ovviamente !!! Ma comunque non ci vedo nulla di male...


Oh ragazzi sia chiaro non voglio nella maniera più assoluta fare polemiche in questo topic, voglio solo che sia un semplice e sereno scambio di opinioni, come è stato fino ad ora !!! mi fa piacere sapere cosa pensate al riguardo di questa situazione :)
 

alemanduca

Biker superis
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aggiungo che sui divieti bisognerebbe fare più chiarezza:

nel 2010 ho verificato di persona dei cartelli di divieto esplicito ed implicito per le bici posti precisamente uno sulla salita che va dal lago di misurina al monte piana e l'altro sotto il monte verzegnis (tolmezzo-udine) nelle vicinanze della cava del marmo.

il divieto di transito in una zona demaniale non militare non è ammissibile, diverso è se si tratta di proprietà privata, comunque da dimostrare.
quindi limitare (semplicemente con un cartello) una strada bianca od asfaltata solo ad uso pedoni o fuoristrada potrebbe non essere legittimo

mi piacerebbe sapere in piemonte dove abbiano cominciato a mettere cartelli di divieto ai velocipedi (da meana al colle delle finestre dove comincia lo sterrato c'è il cartello di divieto per i quad, ma sono un altro mezzo)


 

sembola

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Permettimi: quali regole? OK se parliamo di educazione e rispetto, ma se parliamo di regole vere e proprie dobbiamo far riferimento a leggi vere e proprie, nazionali o regionali.


Nel caso specifico, sì. L'articolo del CdS citato (la precedenza va a chi sale) vale per i veicoli (la bici lo è, i pedoni non lo sono) e sulle strade (ed i sentieri non sono strade).


Certo che no, nel dubbio meglio farsi sentire. Ma se non ti fai sentire ed il cacciatore se ne lamenta è nel torto marcio: esattamente come un biker che trovasse un escursionista dietro alla curva e per evitarlo si stampasse in un albero. Ma non perchè gli escursionisti abbiano "diritti superiori", ma semplicemente perchè il biker (involontariamente) ha violato un principio di prudenza (previsto esplicitamente anche nel CdS) che prescrive di tenere una velocità tale da evitare pericoli a persone o cose e di arrestarsi davanti ad un ostacolo prevedibile. Difficile sostenere che su sentiero, destinato per sua stessa natura al passaggio di persone, un escursionista sia un ostacolo non prevedibile

Ripeto, a volte si incontrano maleducati anche tra gli escursionisti (la stupidità è trasversale), e comprendo che non sia gradevole. Però mi pare meglio evitare toni ed argomentazioni che quando vengono invocati a nostro danno ci fanno giustamente saltare la mosca al naso (come il cacciatore che dice "qui non ci dovete stare")


Il Forum serve per scambiarsi opinioni

nel 2010 ho verificato di persona dei cartelli di divieto esplicito ed implicito per le bici posti precisamente uno sulla salita che va dal lago di misurina al monte piana...
Stabilito con delibera comunale. Ce ne sono altri, derivanti dal regolamento del Parco delle Dolomiti di Sesto, su tutti i sentieri che scendono dal Rifugio Locatelli in val Fiscalina e Val di Landro.

il divieto di transito in una zona demaniale non militare non è ammissibile
Altrochè se è ammissibile, a patto che sia stabilita in modo conforme alla legge, nel senso che ci dev'essere una regolare delibera dell'ente che gestisce il territorio o una precisa norma legislativa o regolamentare. Vedi appunto i casi specificati.

... diverso è se si tratta di proprietà privata, comunque da dimostrare.
quindi limitare (semplicemente con un cartello) una strada bianca od asfaltata solo ad uso pedoni o fuoristrada potrebbe non essere legittimo
La cosa diventa un po' complessa, perchè quello che conta non è tanto la natura del terreno ma della viabilità, che quando è pubblica o di uso pubblico è automaticamente percorribile da tutti. Viceversa, il proprietario privato può chiudere il transito senza dover dare spiegazioni (mentre il proprietario pubblico deve spiegare perchè nelle opportune sedi).
 

BobsHaero

Biker tremendus
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La cosa mi lascia perplesso. premetto che essendo di nord milano non ho mai avuto il piacere di girare sulla collina in questione, non so che tipo di regolamentazioni vi siano. Io però porto la mia esperienza, dove parecchie volte mi son trovato a frequentare i sentieri di montagna con la bici e a piedi. sono un camminatore, sempre stato, da quando posso camminare faccio escursioni, mi sono avvicinato alla mtb da un paio d'anni. io rispetto il fatto che se trovi degli escursionisti sotto un salto ti puoi spaventare, e di primo acchito si tende a dare la colpa a loro. a maggior ragione se qualcuno a te caro si fa male. è però scorretto discuterci con toni quali quelli scritti nel tuo primo post, perchè comunque si è tutti fruitori a pari titolo del posto. certo però che anche i pedoni devono porre la massima cautela, come anchio ho sempre fatto su sentieri che so essere frequentati da bikers o da skyrunners. per seguire l'analogia con la caccia, un territorio adibito alla caccia è segnalato.. così come un posto (che a quanto ho capito) è adibito e attrezzato per salti e quindi specifico per le bici.. così come nella caccia, se mi avventuro in un territorio adibito a questa pratica nella stagione venatoria mi aspetto che un cacciatore eventuale stia piu che attento a dove spara, allo stesso modo pongo attenzione a far riconoscere la mia presenza come una specie protetta, come qualcuno da non sparare. se sento spari mi ci allontano(non perhè devo, ma perchè posso e non mi costa nulla), se vedo qualcuno lo chiamo..un'ombra nel bosco può essere confusa, un'ombra che parla è umana..aiuto così il cacciatore nella sua attenzione alla prudenza, costa poco e ci guadagnamo tutti. ora, se io mi avventuro in un posto frequentato da bikers(e non mi dire che non lo si sa), sono conscio che vi sono dei limiti fisici al controllo della bici: posso frenare in aria un salto? posso prendere un salto con una velocità così ridotta da non creare pericolo se mi sbuca dal nulla qualcuno? è ovvio che la risposta sia no. quindi è ovvio che in alcune situazioni non sia il biker a dover fare qualcosa. non perchè non è tenuto a mantenere un comportamento di rispetto e prudenza, ma perchè oltre un certo livello può far poco o nulla.. detto questo, io, sia da pedone che da biker, non andrei spavaldamente a copula in giro, dicendo "non è vietato quindi lo faccio". farei tutto appena al limite della prudenza, perchè è li il divertimento, e fin dove so che è corretto e possibile andare. detto questo, mi dispiace per la tua ragazza. e l'educazione di certa gente lascia a desiderare..se una si fa male perchè io in qualche modo la intralcio, prima la soccorro e poi chiedo scusa. indipendentemente da colpe o mica colpe..
 

robobo

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Condivido, infatti quando si percorrono percorsi non ufficiali bisogna sempre partire dal presupposto di aver torto in partenza e dare sempre ragione agli altri, soprattutto per non creare attriti inutili e dannosi a tutto il movimento.
Magari non capisco bene cosa intendi come "percorsi non ufficiali" ... ma se intendi percorsi già esistenti e modificati da alcuni con salti rampe ecc.... io sono dell'idea che il danno al movimento è già stato fatto ampiamente con la creazioni di tali strutture....!!!!


Diverso è il discorso sui bike park ufficiali, dove si è dalla parte della ragione e i pedoni non ci devono essere. Se ti insultano si è autorizzati a rispondere a tono.
Sono d'accordo!!! Una discliplina discesistica che prevede velocità, salti ecc.... va fatta soltanto su sentieri specifici segnalati e adibiti a quello e basta....
Un pò lo stesso discorso della discesa libera su una pista da sci .... la fai solo se chiudi la pista e di gente intorno non ne hai!!!
La mtb merita pari rispetto di tutte le altre forme di escursionismo in montagna
Certo parole sante!!!
Se parliamo di escursioni delle difficoltà più disparate che rispettino la montagna e tutti gli altri fruitori, mi trovi pienamente d'accordo ....
....ci è arrivato anche il cai, finalmente....
Forse sarebbe meglio dire "una parte del CAI" ... la fatica comunque è stata tanta e non è ancora finita ...
 

sembola

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per seguire l'analogia con la caccia, un territorio adibito alla caccia è segnalato...
Non è esatto. L'unico caso in cui è obbligatoria la segnalazione è negli appostamenti fissi, nei casi della caccia vagante o in battuta agli ungulati non esiste una norma di legge che imponga la segnalazione, sebbene capita che ce ne siano, sia ad iniziativa della Provincia o dei cacciatori stessi.


... così come un posto (che a quanto ho capito) è adibito e attrezzato per salti e quindi specifico per le bici.. ...
Questa è una deduzione non corretta, che inficia tutto il ragionamento successivo. A parte che senza autorizzazioni salti e passarelle sono abusive e che di sentieri "specifici" per le bici non ce ne sono, in ogni caso occorrerebbe che fossero esplicitamente tabellati, come avviene in Francia nei bikepark montani. Allora sì, tutti sanno che il sentiero è specifico per le bici e non ci si deve andare a piedi.


Come ho scritto in precedenza, a livello di buonsenso sono d'accordo, a patto che la prudenza venga prestata in primis da chi pratica un'attività pericolosa e che tale "pericolo" non venga invocato per impedire l'accesso (dove legittimo, ovviamente). Altrimenti facciamo due pesi e due misure, ci arrabbiamo con i cacciatori che ci impediscono di praticare la nostra attività e poi pretendiamo che gli altri non pratichino la loro.

ora, se io mi avventuro in un posto frequentato da bikers(e non mi dire che non lo si sa)......
Vedi sopra, il "lo si sa" non vale una effettiva riserva per le bici ed una effettiva tabellatura.

Tu che vai in bici ne sei conscio, un escursionista può perfino ignorare che si possano fare i salti con le bici. E qualcosa si può fare, per esempio mandare uno avanti a controllare che la zona sia libera e poi far scendere gli altri, o saltare solo se la visibilità consente di vedere che il sentiero è libero
Onestamente, nel malaugurato caso di incidente seguito da una controversia è una giustificazione che non reggerebbe nel modo più assoluto.
 

Simo_4x4

Biker serius
22/1/08
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@Sembola ti rispondo in grassetto dentro al Quote così ti rispondo pezzo per pezzo che resta più ordinato ;)


Vero il primo approccio è stato con toni sbagliati da parte nostra, per i vari motivi che ho già detto e abbiamo sbagliato, poi quotone per tutto il resto !!! difatti se vado in una zona di caccia (e spesso ci sono i cartelli area faunistico venatoria) nel periodo di caccia, se sento spari non mi costa nulla allontanarmi o farmi sentire e rendere visibile dai cacciatori, ne guadagnamo tutti...idem per il pedone se incrocia delle bici, a maggior ragione se gliene è appena passata una davanti, non gli costa nulla mettersi in condizioni di essere visto o farsi sentire...per l'educazione di certa gente non si può far nulla purtroppo...se non cercare di evitare noi certe situazioni, il fatto che non siano intervenuti in soccorso, è perchè penso che non si siano resi conto che è caduta, perchè è successo qualche metro dopo averli sorpassati e in pratica gli davano le spalle....detto questo anche io mi comporterei così, presto soccorso e chiedo scusa...colpa o non colpa...e ci si trova a metà strada
 

BobsHaero

Biker tremendus
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ti rispondo anchio pezzo per pezzo in grassetto, egregio=)

l'estate scorsa mi trovavo a gromo, agli spiazzi, dove c'è un bike park,con un bel singletrack che corre parallelo a larghe piste da sci dove in estate si fan grigliate e ci sono oratori e scout in gita. tuttavia è un bike park con risalita meccanizzata e attrezzato per le bici. nell'affrontare il singletrack, andando giu, lo ammetto, un po a cannone, dopo una parabolica cieca mi trovo davanti un gruppo di 30 ragazzi che risalivano il singletrack. con non poca difficoltà ho messo la bici di traverso e mi sono fermato a qualche metro dai ragazzi, per altro scivolando all'indietro. la suora apripista mi ha dato dello sciacallo e dello sconsiderato. mi voleva denunciare per tentato omicidio. e non sto scherzando. io non ci ho discusso, anzi, dopo aver chiarito la questione, spiegato pacatamente le mie ragioni, entrambi ci siamo chiesti scusa, e ho stretto la mano a tutti i ragazzi chiedendo ad ognuno scusa, e sentendomi rispondere scusada ognuno. gli ho consigliato prudenza, e mi ha assicurato sarebbe risalita dal sentiero adibito ai pedoni, la volta successiva. questo lo racconto per dire che fortunatamente, nonostante lo spavento iniziale, con poche buone parole e un po di cordialità, capendo gli altri usufruitori della montagna, si può risolvere ogni problema. appena risalito li ho trovati al rifugio e mi hanno offerto il caffe. =)
 

Simo_4x4

Biker serius
22/1/08
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Ecco e così dovrebbe sempre essere.....purtroppo a volte per mille variabili diverse non va così, come è successo a noi...abbiamo sbagliato approccio e la situazione non è migliorata, niente stretta di mano e niente scuse...in parte è colpa nostra, ma non è che siano stati più cortesi loro, anche quando noi abbiamo addolcito i toni...

E quoto tutto il resto che hai detto prima in grassetto !!!
 

alemanduca

Biker superis
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mi fai la gentilezza di linkarmi o inviarmi email di questo regolamento? così lo leggo ed interpreto? sul sito parco naturale dolomiti di sesto non lo trovo. forse di enti a statuto speciale sei più esperto tu

grazie

giò


Stabilito con delibera comunale. Ce ne sono altri, derivanti dal regolamento del Parco delle Dolomiti di Sesto, su tutti i sentieri che scendono dal Rifugio Locatelli in val Fiscalina e Val di Landro.
 

sembola

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Simo4x4 ha scritto:
Si però nel caso citato anche se non è una legge scritta si può benissimo applicare anche sui sentieri, come tutte le altre, il fatto che siano sentieri e non strade non cambia il modo di comportarsi...
Ma non comporta un obbligo di legge, come invece prescrive il codice della strada tra veicoli in montagna. Se un escursionista che scende non dà la precedenza ad un altro escursionista che sale, come il buonsenso e l' "etichetta" vorrebbero, non è che puoi fargli la multa. Ripeto, la maleducazione, per quanto fastidiosa, non è un reato


Simo4x4 ha scritto:
non diamo per scontato che se sono un pedone su un sentiero, tutti sappiano per certo che io sono dietro l' angolo, come il biker non deve dar per scontato che il sentiero sia sicuramente sgombro...
Ed è qui che casca l'asino. Se su un percorso aperto al pubblico esci da una curva e non sei in grado di fermarti sei in torto a prescindere, perchè evidentemente hai una velocità superiore a quella considerata sicura per evitare ostacoli prevedibili. Ed un escursionista su un sentiero è decisamente prevedibile, non è una mucca scappata dalla stalla o un cacciatore in vespa (successo ad un mio amico).


Il percorso dove Simo4x4 ha avuto l'" inconveniente" è esattamente questo. Io per sentiero "specifico" indico un percorso realizzato appositamente per la percorrenza ciclistica ed opportunamente segnalato come percorribile solo dalle biciclette, dove i ragionamenti che tu e Simo4x4 fate avrebbero piena validità.



BobsHaero ha scritto:
uno che sa per certo che non c'è neanche un cartello, sa anche che ci sono i salti, e dove ci sono salti ci sono bikers.
Di nuovo, è un sillogismo che (Dio ce ne scampi) se arrivasse in un tribunale, durerebbe quanto un gatto sull' Aurelia.
Non basta che ci sia UN cartello, ce ne devono essere molti.
Ma non è questo il problema, visto che di sentieri riservati alla bici in forma ufficiale o ufficiosa NON ce ne sono. Il problema è, di nuovo, che è totalmente errato pretendere che la presenza di un salto (che il 99,9999% della popolazione non sa cosa sia) automaticamente sposti la responsabilità di ciò che avviene sul sentiero sul pedone. Ripeto, i discorsi da bar sono una cosa, le questioni legali tutt'altra.


BobsHaero ha scritto:
...uno che sa che non ci son cartelli ha girato abbastanza il territorio in esame da sapere che ci sono bikers. e comunque ci potrebbero essere: non ci sono cartelli che lo vietano, sbaglio?
Ci sono però leggi che vietano di mettere in pericolo l'altrui incolumità . Se fai un salto (o semplicemente esci da una curva cieca) e prendi qualcuno ne rispondi civilmente e penalmente, anche se non c'è da nessuna parte un "divieto di salto".


Sia chiaro che in quanto ho scritto finora non c'è nessun "giudizio morale", ma solo una puntualizzazione su alcuni aspetti che a volte ad alcuni di noi tendono a sfuggire. Io stesso un sacco di volte mi faccio prendere dal piacere del percorso senza riflettere che posso incontrare "qualcosa" dietro la curva... ed in effetti una volta c'ho trovato una scrofa sopra al quintale
 

bikerciuc

Biker infernalis
sentieri per pedoni..sentieri per bikers...

per i motociclisti nulla?

e un bel sentiero per i quad...

e poi uno anche per quelli che ci hanno il fuoristrada e adesso sono costretti a fare il percorso 'guida estrema' nel poco ameno piazzale del ristorante dove finisce il raduno...

voglio un sentiero per quelli che spingono la carriola con il nonno dentro...

uno per quelli che salgono

un altro per quelli che scendono

ed uno a senso unico che così posso aprire a palla ...

Gente che va nei boschi armata di zappe,pale segacci chiodi martelli e senza, non dico lo straccio di un'autorizzazione (sarei curioso di sentiere in merito a certe opere il parere di un forestale), ma talvolta nemmeno senza il permesso del proprietario del fondo, scava, erige, modifica...

Il nodo è questo. Il mondo non è il nostro autodromo nè la nostra pista.
La pratica della mtb su sentiero, a causa della tipologia del sentiero (normalmanete facile a piedi quand'anche abbastanza tosto in bici), prevede, talvolta persino sulle piste dei bike park, l'incontro con la fetta dell'escursionismo pedestre meno preparato tecnicamente e culturalmente...

caro Danybiker la culona non si sposta dal sentiero vedendoti scendere non perchè non voglia lasciarti il passo ma perchè non ha la minima idea di dove potersi mettere dato che ai lati ci sono sponde scivolose o un po' di orrenda vegetazione e ragnatele, insetti e diosolosaqualialtreschifezze...

Il martellamento mediatico che ci vuole tutti sportivi prevede che molti, una volta comprati i capi di abbigliamento tecnico minimi indispensabili per la disciplina, si improvvisino camminatori o quant'altro. In realtà il percorso culturale da compiere è un lungo cammino iniziatico da intraprendere con molta umiltà, forse, persino con un' ombra di 'atavico terrore' per i segreti della montagna e del bosco...
 

sembola

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Tano

Biker tremendus
Ritengo importante e nodale la questione pericolo "prevedibile" e "non prevedibile".
In una zona non a vista, come può essere il dietro di una curva o l'area di atterraggio di un drop/salto, a mio parere è prevedibile che ci possa essere qualche cosa che non vada.
Mi è successo mille e mille volte in tutte le varie attività motorie che ho praticato fino ad oggi è la precauzione mi ha sempre dato ragione.
Ad esempio nel caso della mtb ti puoi ritrovare l'albero o il masso caduto che il giorno prima non c'era, il danno/scherzetto fatto da qualcuno, o peggio chi cammina, va a funghi, va in bici, ecc.
Ti puoi fare male rompere la bici, o peggio puoi fare male a qualche altro.
Il fatto è, che dove non c'è visibilità è un fatto "prevedibile" trovare qualche cosa che non ci piace e che non va, ed essendo appunto prevedibile dobbiamo regolarci con la nostra velocità in modo da poterci fermare in tempo utile e in sicurezza per noi e gli altri.
Solo dopo una ricognizione preventiva si può eventualmente "mollare" un po'..., consci però che la "sfiga" esiste comunque e il masso, pedone, ecc. ce lo possiamo ritrovare anche se abbiamo visionato pochi secondi prima...
Anche i pro lo fanno, in qualsiasi sport.
Ecco secondo me la questione della piena responsabilità di chi in bici investe qualcuno a piedi.
 
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Danybiker88

Redazione
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Attenzione, probabilmente non conosci la realtà della collina torinese... I percorsi realizzati in collina non sono stati realizzati da 4 bikers che un giorno prendono in mano la pala, la motosega e cominciano a costruire a caso...
Sebbene non si tratti di percorsi ufficiali di bike park sono stati presi comunque accordi (verbali, non scritti quindi legalmente inesistenti) con i proprietari dei terreni e anche con il CAI. Il fatto che si sia sempre lavorato nell'obra è che fino ad un anno fa la legislazione sull'argomento era inesistente e nessuno voleva assumersi la responsabilità di realizzare percorsi per un'attivita rischiosa come il FR (per la legislazione italiana ci sono un sacco di responsabilità se uno si schianta sul mio percorso, anche se è un cretino e si è fatto male per una sua imperizia).
Purtroppo, anche per paura che il gioco possa finire, con il terrore di divieti generalizzati spesso minacciati, con la consapevolezza di non avere nessun rappresentate autorevole, noi bikers in collina non abbiamo mai di fatto cercato di legalizzare i tracciati realizzati negli anni con accordi "sottobanco", ma questo non vuol dire che si costruisca senza seguire regole precise e di pacifica convivenza e rispetto con gli altri.

In molti strumentalizzano questa situazione per far valere le loro tesi anti mtb, ma la realtà è questa (per lo meno nei casi che conosco direttamente).



Assolutamente d'accordo. I sentieri non sono dei tracciati fettucciati dove poter scannare a 1000 all'ora e bisogna comportarsi in modo da non arrecare pericolo agli altri utenti, moderando ad esempio la velocità. Bisogna sempre avere un certo margine di sicurezza e nel dubbio rallentare e controllare.
 

BobsHaero

Biker tremendus
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inizio col ringraziarti per la tua saggia e esaustiva esperienza, che come dici tu, spostando il discorso su prospettive differenti da quelle che un 20enne a digiuno di questioni legali potrebbe avere. tuttavia sono del parere che, seppur la legge vada seguita sempre, la legge prioritaria sia quella della logica e del buon senso.

quello che dici è corretto e va bene, legalmente può funzionare così(poi si sa, la legge va anche interpretata, altrimenti i processi durerebbero poche ore, non pochi lustri, e quindi mi permetto delle riserve su alcune sfumature che tu dai per categoriche, ma non credo sia il caso di polemizzare inutilmente). La tua tesi, semplicisticamente e con tutte le problematiche derivanti da una sintetizzazione, è che la legge sta dalla parte del pedone nel caso un biker durante un salto, o qualsiasi altra cosa, non riesca a prevedere l'arrivo del pedone sulla traiettoria, perchè non ha agito con prudenza. ebbene, a parte che il "livello di prudenza accettabile legislativamente" è abbastanza aleatorio e soggettivo, e già di per sè questo fa cadere la tua "categoricità" su certi passaggi, io credo che non sia così dissimile da un pedone che, in assenza di marciapiede e strisce, attraversi la strada, e venga investito. ora, qualsiasi fosse il livello dell'attenzione dell'automobilista investitore al momento dell'impatto, l'automobilista avrebbe potuto comunque migliorare la propria prudenza. riducendo la velocità(e si può ridurre fino ad un livello appena superiore al creare intralcio, ma in città non ci sono limiti minimi, quindi anche questo è aleatorio), suonando il clacson, abbagliando..fino a non andare in giro nemmeno con la macchina, perchè comunque avrebbe avuto uno spazio di frenata. rispondimi ora su questo, per favore, visto che sei piu esperto di me, qual'è il livello di prudenza che ci tutelerebbe davanti ad un tribunale? (toccandosi i rispettivi sacrosanti gioielli) =)
 

Domingosh

Biker meravigliosus
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è tardi e la risposta sarebbe lunga...e non voglio togliere a Sembola questo piacere

La legge è legge. Dura lex, sed lex, dicevano i latini
Questa è prioritaria in uno stato di diritto. Null'altro
La logica e il buon senso sono norme "etiche" che accompagnano ciascuno di noi. ma non creano e non formulano uno stato/una nazione, un insieme di individui, una collettività, in genere
Per questo, esitono le leggi

La legge, senza fare altri esempi, garantisce principalmente il soggetto più debole, il pedone
Chi ha responsabilità sul tracciato, è la parte restante, qualunque essa sia
Nel nostro caso, noi, biker, siamo tenuti a non avere velocità sostenute e nei casi opportuni, procedere molto lentamente o scendere dal mezzo e procedere a piedi. Che poi nessuno lo faccia, in una curva cieca, è un altro discorso
Ma che tu percorra un sentiero o una scala di una città, il biker, quale utilizzatore di mezzo meccanico, è tenuto a una condotta attenta e irreprensibile


edit. l'ultimo esempio, del pedone "schiacciato" dove non vi sono strisce etc etc è assai poco azzeccato se hai studiato per prendere la patente. E se sei riuscito a prenderla
O almeno, con un esempio simile, la patente non te l'avrebbero mai data
 
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sembola

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@Bobshaero: comprendo le tue obiezioni, ma a livello legale non stanno in piedi in nessun modo.

Per non essere responsabile dovresti dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare i pericoli prevedibili. Se prendi un pedone su un sentiero, che per definizione è un percorso "pedonale" * non puoi dire che era un ostacolo "non prevedibile". Altra cosa se fosse stato un sentiero esplicitamente e legittimamente riservato alle biciclette, cioè un sentiero chiaramente tabellato/recintato e la cui destinazione d'uso è stata assegnata in maniera ufficiale: a quel punto il biker potrebbe invocare l' "imprevedibilità" e sarebbe l'eventuale pedone danneggiato a dover dimostrare di non aver commesso un'imprudenza entrando sul percorso nonostante gli avvertimenti. Fatte le dovute differenze, il primo caso è analogo a quello di un pedone che attraversa una strada aperta al traffico, il secondo a quello di un pedone che entra in pista durante una gara di kart: i livelli di "prevedibilità" dello stesso evento sono completamente diversi.

Bada bene che ho ustao la parola "dimostrare" non a caso. Dire "non poteva non sapere" non basta, devi provare che era stato chiaramente ed esplicitamente avvisato, non ha senso dire "se non sa cos'è il freeride e cosa sono i salti è un problema suo". Ma questo, l'ho già scritto, non è il nostro caso, visto che il sentiero in questione è ad uso promiscuo e non riservato alle bici.

Tanto per portare un esempio in un ambito diverso, gli automobilisti che dalle mie parti investono cinghiali e caprioli, con danni spesso gravi alle vetture (e purtoppo a volte anche al guidatore ) non vengono risarciti dalle Province (tecnicamente responsabili dei danni provocati dalla fauna) quando sul tratto di strada in questione è presente il cartello di "pericolo animali selvatici". Il pericolo è segnalato, quindi è prevedibile, quindi se prendi il cinghiale significa che non hai agito con sufficiente prudenza.


Per l'ennesima volta, voglio chiarire che non sto dicendo che dobbiamo scendere i single a passo d'uomo o a piedi: io per primo non lo faccio. Quello che sto cercando di spiegare è che quello che a qualcuno di noi sembra evidente può benissimo non esserlo per la legge: penso che sia interesse nostro, sia come singoli biker che come "movimento", conoscere la realtà delle cose in mezzo alle quali pratichiamo il nostro "giochino"




* Codice della Strada, articolo 3 c.48
 

robobo

Biker tremendus
5/12/07
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Savona
www.cicloalpinismo.com
Bike
Transition Scout carbon
Attenzione, probabilmente non conosci la realtà della collina torinese... I percorsi realizzati in collina non sono stati realizzati da 4 bikers che un giorno prendono in mano la pala, la motosega e cominciano a costruire a caso...

Si è vero, non conosco assolutamente la realtà della collina torinese .... ma è innegabile che la proliferazione di quelli che io chiamo bike park "abusivi" (....se non ti piace il termine suggeriscimi tu come chiamarli) sia all'ordine del giorno; la cosa che più mi fà arrabbiare è che solitamente queste brillanti opere di ingegneria, vengano realizzate su sentieri già esistenti e spesso segnati....

Sebbene non si tratti di percorsi ufficiali di bike park sono stati presi comunque accordi (verbali, non scritti quindi legalmente inesistenti) con i proprietari dei terreni e anche con il CAI.

Essendo che l'ambiente CAI lo conosco abbastanza bene, mi sembra proprio strano che una sezione CAI, possa prendere accordi per la realizzazione di qualsiasi "bike park" o comunque prenda accordi che vadano nella direzione di modificare un percorso con relativa costruzione di strutture artificiali!!!
 

ANDREA GAS 23

Biker infernalis
19/10/05
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Alba (CN)
www.oliverovini.com
Vabbè comunque io la vedo così:

Se non sono in un bike park e sono in bici se vedo altri rallento e mi comporto come il buon senso e l'educazione insegna..

Per il resto penso anche che se qualche ragazzo costruisce due passerelle o due sponde per divertirsi all'aria aperta con la bici, anzichè passare la giornata in un centro commerciale, piuttosto che davanti al PC oppure in discoteca a fare del bunga bunga EMO... bisogna esserne contenti e non farsi troppe paranoie...
Idem se il ragazzo come nel mio caso è un po' più cresciuto... salvo oer il fatto che i miei capelli poco si prestano d interpretazioni EMO

Si tratta pur sempre di due pezzi di legno ed un po' di terra... Non parliamo di trafori o cavalcavia .....
 

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