Sentite un po' cosa recita, fra le altre cose, il "Regolamento regionale per la promozione e la tutela delle discipline sportive della montagna" ( regione Lombardia ), Sezione V - comportamento degli utenti, Art. 57 - Regole generali:
1. E’ fatto obbligo ai praticanti dello sci di rispettare le seguenti regole di comportamento:
a) ogni sciatore deve comportarsi in modo da non costituire pericolo per l'incolumità altrui o provocare danno a persone e cose, adeguando l'andatura tenuta alle proprie capacità tecniche, alle condizioni ambientali e della pista affrontata;
b) lo sciatore è tenuto a conoscere e a rispettare le prescrizioni imposte dalla segnaletica posta lungo le piste di sci e alle stazioni di partenza e arrivo degli impianti di risalita;
c) ogni pista di sci da discesa o da fondo può essere percorsa con l’attrezzo o con gli attrezzi al cui uso la pista è destinata;
d) e’ vietato salire, scendere o comunque percorrere a piedi, ovvero con altro mezzo diverso dagli sci, dal monosci o dallo snowboard, le piste di sci da discesa o da fondo, fatta eccezione per i mezzi di soccorso e di servizio, nonché per il personale addetto o autorizzato;
e) e’ altresì vietato salire lungo le piste di sci da discesa con attrezzature da sci alpinismo o da sci escursionismo;
f) la salita, la discesa o il percorso a piedi di una pista da sci sono consentiti solo nei casi di assoluta necessità e a condizione che siano effettuati lungo i bordi della medesima pista;
g) lo sciatore deve agire nella consapevolezza che lo sci comporta una certa dose di rischio e che una non consona preparazione fisica/mentale, l'utilizzo di una attrezzatura non adeguata rispetto alle proprie capacità o non idonea rispetto alle condizioni ambientali e comportamenti scorretti possono causare dei danni a sé stesso e a terzi, di cui è direttamente responsabile;
h) chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente;
i) ogni persona coinvolta in un incidente, sia da protagonista sia da testimone, sia responsabile sia non, è tenuto a fornire le proprie generalità;
j) è obbligatorio seguire i consigli sul comportamento o le prescrizioni stabilite dal gestore dell’impianto di risalita, riportati sugli appositi cartelli;
k) ogni sciatore deve avere le conoscenze tecniche richieste per utilizzare gli impianti e per sciare sulla pista scelta;
l) se sul percorso è in svolgimento una competizione organizzata, lasciare libera la pista fino al termine della gara;
m) è vietato l’accesso e la permanenza sulle piste chiuse ai sensi dell’art. 55, commi 1,2, e 3.
Io non sono un amante delle risalite a pelli delle piste, se appena posso preferisco farlo in ambienti più selvaggi, però mi pare che ancora una volta siamo al delirio legislativo. Sarei curioso di sapere quali motivazioni logiche abbiano portato ad una tale restrizione. Qualcuno tirerà in ballo motivazioni legate alla sicurezza, ma rammenterei che chi risale le piste con le pelli lo fa a bordo pista, quindi senza intralciare chi scende. La presunta pericolosità legata al fatto che si procede in senso inverso ( anche questa ho già sentito ) tecnicamente è un nonsenso, in quanto la velocità di salita è totalmente trascurabile rispetto a quella di discesa, e quindi lo sciatore che risale può essere paragonato ad uno fermo a bordopista, cosa non vietata. Essendo vietato inoltre l'accesso alle piste chiuse, immagino che la risalita sia vietata anche al di fuori degli orari di apertura degli impianti.
Vogliamo fare un discorso serio in fatto di sicurezza? Perchè non diciamo che il potenziamento degli impianti di risalita, aggiunto a piste sempre più lisce, ha portato negli ultimi anni ad avere sempre più gente e sempre più veloce sulle piste? Perchè non rivedere un modello scellerato di sviluppo del turismo grazie al quale si hanno picchi assurdi di presenze durante pochi giorni della stagione e piste semi-deserte per la rimanente parte? Perchè non considerare che la penuria di precipitazioni degli ultimi anni spesso porta all'apertura di poche piste sulle quali inevitabilmente si ammassano gli sciatori?
Insomma, di carne al fuoco ce ne sarebbe, ma guarda caso ancora una volta si adottano provvedimenti-farsa che colpiscono chi non porta la pecunia... :???:
Che a qualcuno dia fastidio che sempre più gente, stanca della ressa e di percorsi "addomesticati" e con neve finta ( leggi artificiale ), si stia spostando verso il mondo dello scialpinismo?
PS: Scusate il fiume in piena, ma 'ste cose me le fanno girare
1. E’ fatto obbligo ai praticanti dello sci di rispettare le seguenti regole di comportamento:
a) ogni sciatore deve comportarsi in modo da non costituire pericolo per l'incolumità altrui o provocare danno a persone e cose, adeguando l'andatura tenuta alle proprie capacità tecniche, alle condizioni ambientali e della pista affrontata;
b) lo sciatore è tenuto a conoscere e a rispettare le prescrizioni imposte dalla segnaletica posta lungo le piste di sci e alle stazioni di partenza e arrivo degli impianti di risalita;
c) ogni pista di sci da discesa o da fondo può essere percorsa con l’attrezzo o con gli attrezzi al cui uso la pista è destinata;
d) e’ vietato salire, scendere o comunque percorrere a piedi, ovvero con altro mezzo diverso dagli sci, dal monosci o dallo snowboard, le piste di sci da discesa o da fondo, fatta eccezione per i mezzi di soccorso e di servizio, nonché per il personale addetto o autorizzato;
e) e’ altresì vietato salire lungo le piste di sci da discesa con attrezzature da sci alpinismo o da sci escursionismo;
f) la salita, la discesa o il percorso a piedi di una pista da sci sono consentiti solo nei casi di assoluta necessità e a condizione che siano effettuati lungo i bordi della medesima pista;
g) lo sciatore deve agire nella consapevolezza che lo sci comporta una certa dose di rischio e che una non consona preparazione fisica/mentale, l'utilizzo di una attrezzatura non adeguata rispetto alle proprie capacità o non idonea rispetto alle condizioni ambientali e comportamenti scorretti possono causare dei danni a sé stesso e a terzi, di cui è direttamente responsabile;
h) chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente;
i) ogni persona coinvolta in un incidente, sia da protagonista sia da testimone, sia responsabile sia non, è tenuto a fornire le proprie generalità;
j) è obbligatorio seguire i consigli sul comportamento o le prescrizioni stabilite dal gestore dell’impianto di risalita, riportati sugli appositi cartelli;
k) ogni sciatore deve avere le conoscenze tecniche richieste per utilizzare gli impianti e per sciare sulla pista scelta;
l) se sul percorso è in svolgimento una competizione organizzata, lasciare libera la pista fino al termine della gara;
m) è vietato l’accesso e la permanenza sulle piste chiuse ai sensi dell’art. 55, commi 1,2, e 3.
Io non sono un amante delle risalite a pelli delle piste, se appena posso preferisco farlo in ambienti più selvaggi, però mi pare che ancora una volta siamo al delirio legislativo. Sarei curioso di sapere quali motivazioni logiche abbiano portato ad una tale restrizione. Qualcuno tirerà in ballo motivazioni legate alla sicurezza, ma rammenterei che chi risale le piste con le pelli lo fa a bordo pista, quindi senza intralciare chi scende. La presunta pericolosità legata al fatto che si procede in senso inverso ( anche questa ho già sentito ) tecnicamente è un nonsenso, in quanto la velocità di salita è totalmente trascurabile rispetto a quella di discesa, e quindi lo sciatore che risale può essere paragonato ad uno fermo a bordopista, cosa non vietata. Essendo vietato inoltre l'accesso alle piste chiuse, immagino che la risalita sia vietata anche al di fuori degli orari di apertura degli impianti.
Vogliamo fare un discorso serio in fatto di sicurezza? Perchè non diciamo che il potenziamento degli impianti di risalita, aggiunto a piste sempre più lisce, ha portato negli ultimi anni ad avere sempre più gente e sempre più veloce sulle piste? Perchè non rivedere un modello scellerato di sviluppo del turismo grazie al quale si hanno picchi assurdi di presenze durante pochi giorni della stagione e piste semi-deserte per la rimanente parte? Perchè non considerare che la penuria di precipitazioni degli ultimi anni spesso porta all'apertura di poche piste sulle quali inevitabilmente si ammassano gli sciatori?
Insomma, di carne al fuoco ce ne sarebbe, ma guarda caso ancora una volta si adottano provvedimenti-farsa che colpiscono chi non porta la pecunia... :???:
Che a qualcuno dia fastidio che sempre più gente, stanca della ressa e di percorsi "addomesticati" e con neve finta ( leggi artificiale ), si stia spostando verso il mondo dello scialpinismo?
PS: Scusate il fiume in piena, ma 'ste cose me le fanno girare