News Decreto viabilità forestale: tanto rumore per nulla

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elgrinta

Biker extra
23/2/11
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Sesto Fiorentino
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X-caliber 9 - 2019
Quelle stesse testate che un anno fa, in questo periodo, sentenziavano che non si poteva uscire dal comune in zona rossa durante un giro in bici?
Esattamente. E' per questo che io, personalmente, non ho mai creduto davvero a quella notizia ma ho pensato che era come minimo una cattiva interpretazione. E infatti, come puoi leggere nel mio commento, ho scritto che ormai siamo pieni di giornalai più che giornalisti. Ma sinceramente non me la sento di fare il maestrino con chi ci ha creduto.... p.s. .... il fatto stesso che sia stata necessaria una precisazione ufficiale del Ministero, la dice lunga... un po' i "giornalai" un po' la scrittura frettolosa di chi ha steso al norma e la frittata è fatta.
 

paolos55

Biker novus
17/12/21
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SAN SEVERINO MARCHE
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Atala B-Cross
A me questo chiarimento non pare tanto pertinente.

Prima viene citato il l'art. 9 del testo unico in materia di foreste e filiere forestali (d.lgs. 34/2018), quasi come se già lì si prevedessero divieti simili. Sono andato a leggermelo (non lo riporto qui per non fare uno sproloquio) ma contiene delle disposizioni di principio sullo scopo delle strade forestali, nulla dice riguardo a possibili divieti.

Poi scrivono che sta alle legioni disciplinare i vari aspetti....e ok, ci sta, ma il decreto emanato dal governo questo prevede:
"Indipendentemente dal titolo di proprietà, la viabilità forestale e silvo-pastorale e le opere connesse come definite al successivo art. 3 sono vietate al transito ordinario e non sono soggette alle disposizioni discendenti dagli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Le regioni disciplinano le modalità di utilizzo, gestione e fruizione tenendo conto delle necessità correlate all’attività di gestione silvo-pastorale e alla tutela ambientale e paesaggistica.".

Per quello che riesco a interpretare leggendolo la norma intanto vieta il transito di qualsiasi tipo di veicolo, poi sta alle regioni adottare una disciplina diversa. Che letto altrimenti si può tradurre come "in generale non puoi andare in bici su nessun tipo di forestale possibile e immaginabile, poi sta a te spulciarti 20 possibili discipline regionali diverse e capire se nel tuo caso è consentito". E non mi sembra proprio il massimo....diciamo che se lo potevano risparmiare.

Poi chiaramente, si tratta di un divieto senza sanzione che comunque non verrà mai applicato quindi alla fine ciascuno fa un po' come gli pare (as usual)....
ciao, non sono un Avvocato ma comunque la lettura di questo d.m. mi pare chiara: "SONO VIETATE AL TRANSITO ORDINARIO"; inoltre lo Stato prevale sulle Regioni, quindi credo che esse non possano statuire in senso contrario... Ora mi chiedo: ma qualcuno legge ciò che ha scritto prima di firmarlo??
 

Boogerd

Biker novus
17/12/21
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71043, Manfredonia, provincia di Foggia, Italia
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Cannondale FSI
A me questo chiarimento non pare tanto pertinente.

Prima viene citato il l'art. 9 del testo unico in materia di foreste e filiere forestali (d.lgs. 34/2018), quasi come se già lì si prevedessero divieti simili. Sono andato a leggermelo (non lo riporto qui per non fare uno sproloquio) ma contiene delle disposizioni di principio sullo scopo delle strade forestali, nulla dice riguardo a possibili divieti.

Poi scrivono che sta alle legioni disciplinare i vari aspetti....e ok, ci sta, ma il decreto emanato dal governo questo prevede:
"Indipendentemente dal titolo di proprietà, la viabilità forestale e silvo-pastorale e le opere connesse come definite al successivo art. 3 sono vietate al transito ordinario e non sono soggette alle disposizioni discendenti dagli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Le regioni disciplinano le modalità di utilizzo, gestione e fruizione tenendo conto delle necessità correlate all’attività di gestione silvo-pastorale e alla tutela ambientale e paesaggistica.".

Per quello che riesco a interpretare leggendolo la norma intanto vieta il transito di qualsiasi tipo di veicolo, poi sta alle regioni adottare una disciplina diversa. Che letto altrimenti si può tradurre come "in generale non puoi andare in bici su nessun tipo di forestale possibile e immaginabile, poi sta a te spulciarti 20 possibili discipline regionali diverse e capire se nel tuo caso è consentito". E non mi sembra proprio il massimo....diciamo che se lo potevano risparmiare.

Poi chiaramente, si tratta di un divieto senza sanzione che comunque non verrà mai applicato quindi alla fine ciascuno fa un po' come gli pare (as usual)....
Concordo, ed aggiungo, da esperto del diritto che (rispondendo anche ad altri commenti) in questo caso
l'analfabetismo non è dei giornalisti, ma del legislatore. E anche del Mipaaf.
Il chiarimento del Ministero è un salto mortale con quadruplo avvitamento carpiato, ma con ingresso in acqua di panza.
L'art. 1 comma 2 prevede sì la possibilità delle Regioni di "integrare le disposizioni del presente provvedimento... "ma "purchè non venga diminuito il livello di tutela...". Quindi, le Regioni hanno uno spazio residuale molto molto limitato, che di certo non può comportare il superamento del generale divieto di transito. Divieto che per assurdo tocca pure le proprietà private!!
Vero che si tratta di un divieto senza sanzione..(per adesso).....
E' chiaro che se si continua a far scrivere le norme alle stesse persone che scrivevano i DPCM (ricordate la questione dell'attività sportiva con le faq su facebook?) i risultati non potranno che continuare ad essere pessimi.
 

Ugofilosa

Biker novus
17/12/21
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ciao, non sono un Avvocato ma comunque la lettura di questo d.m. mi pare chiara: "SONO VIETATE AL TRANSITO ORDINARIO"; inoltre lo Stato prevale sulle Regioni, quindi credo che esse non possano statuire in senso contrario... Ora mi chiedo: ma qualcuno legge ciò che ha scritto prima di firmarlo??
Qualcuno che ha capito finalmente l'ho trovato!!! Grazie Paolo!!!
Il problema è dato da questo, il transito su strade a fondo naturale è vietato, possono accedere solo i veicoli destinati alle attività agrosilvopastorali a prescindere dal titolo di proprietà... In più, nei sentieri con meno di 2 metri di carreggiata, neanche gli agrosilvopastorali posso transitare col trattore, ma devono andare a piedi o a cavallo...
PS: la foto sul mio sito è scattata durante una gara in Grecia, in piena prova cronometrata
Se ho offeso qualcuno con l'esempio degli Indiani d'America, posso citare gli antichi romani che gestivano l'impero con DIVIDI ET IMPERA.
 

Ugofilosa

Biker novus
17/12/21
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Aggiungo qualche riga per delineare il profilo di un motoescursionista, non siamo vandali, irrispettosi verso flora, fauna e altri fruitori dei boschi, mi dispiace che abbiate avuto pessimo esempi, ma, credetemi, dentro quei caschi ci sono persone come voi, non degli Unni al seguito di Attila. Purtroppo le mele marce ci sono ovunque, a cominciare da quei coglioni con le moto da cross (quelle senza targa e faro destinate alle piste chiuse al traffico), quelli che non rallentano in prossimità di altre persone o di bestiame, che fanno polvere vicino alle case, etc etc, ma vi assicuro che sono una microscopica parte di un mondo di appassionati educati e rispettosi. Organizzo 25 eventi l'anno in tutta Europa e in Nord Africa (perdere il mio patrimonio di sentieri autorizzati a mezzo V.I.A. mi bruciava tanto), in 7 anni non abbiamo mai avuto neanche una multa per divieto di sosta, i miei associati sono benvoluti dalle Autorità comunali o di vari enti parco ed abbiamo permessi rinnovati di anno in anno con me, loro presidente che ricevo targhe, encomi e ringraziamenti per aver portato un nuovo tipo di turismo. Inoltre ho ideato, organizzato e realizzato i soccorsi in moto durante il sisma di Amatrice, sono stato premiato dal CIO come atleta dell'anno 2016 per aver messo a disposizione della comunità le mie doti da atleta (siamo sportivi anche noi). Da pilota ho vinto 7 titoli italiani e 4 europei ed ho trasformato la mia passione in lavoro. Ultimamente sto facendo un'opera di convincimento con i gruppi di 4x4 che sono una rovina quando si piazzano in un bosco e tanto vanno via quando lo arano del tutto o spaccano qualche semiasse... Sto convincendo loro di provare a viaggiare in off-road con me, senza traumatizzare la natura. È nostro impegno segnalare ed isolare i delinquenti in moto e auto che non rispettano il prossimo e la natura, cerchiamo di educarli alla pacifica convivenza. Basta davvero poco, come rallentare, a volte spegnere il motore quando si incontrano gruppi a piedi, a cavallo o in bici, rispettare il transito di mandrie e greggi. Altra battaglia è far inasprire le sanzioni per chi va in giro senza targa, si sentono onnipotenti e sono il peggiore esempio per tutta una categoria. Ma, Ve lo ripeto, non siamo tutti così. Grazie
 

paolos55

Biker novus
17/12/21
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SAN SEVERINO MARCHE
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Atala B-Cross
Concordo, ed aggiungo, da esperto del diritto che (rispondendo anche ad altri commenti) in questo caso
l'analfabetismo non è dei giornalisti, ma del legislatore. E anche del Mipaaf.
Il chiarimento del Ministero è un salto mortale con quadruplo avvitamento carpiato, ma con ingresso in acqua di panza.
L'art. 1 comma 2 prevede sì la possibilità delle Regioni di "integrare le disposizioni del presente provvedimento... "ma "purchè non venga diminuito il livello di tutela...". Quindi, le Regioni hanno uno spazio residuale molto molto limitato, che di certo non può comportare il superamento del generale divieto di transito. Divieto che per assurdo tocca pure le proprietà private!!
Vero che si tratta di un divieto senza sanzione..(per adesso).....
E' chiaro che se si continua a far scrivere le norme alle stesse persone che scrivevano i DPCM (ricordate la questione dell'attività sportiva con le faq su facebook?) i risultati non potranno che continuare ad essere pessimi.
Tranquillo, le Regioni saranno attivissime e celerissime nello stabilire le sanzioni... Le faq sulla attività sportiva, quanti insulti mi sono preso dagli altri ciclisti! Purtroppo però avevo ragione :-(
 

paolos55

Biker novus
17/12/21
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SAN SEVERINO MARCHE
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Atala B-Cross
Qualcuno che ha capito finalmente l'ho trovato!!! Grazie Paolo!!!
Il problema è dato da questo, il transito su strade a fondo naturale è vietato, possono accedere solo i veicoli destinati alle attività agrosilvopastorali a prescindere dal titolo di proprietà... In più, nei sentieri con meno di 2 metri di carreggiata, neanche gli agrosilvopastorali posso transitare col trattore, ma devono andare a piedi o a cavallo...
PS: la foto sul mio sito è scattata durante una gara in Grecia, in piena prova cronometrata
Se ho offeso qualcuno con l'esempio degli Indiani d'America, posso citare gli antichi romani che gestivano l'impero con DIVIDI ET IMPERA.
Prego, di nulla! Purtroppo ognuno ha i governanti che si merita, me lo ricorderò quando (non si sa) torneremo a votare, nel frattempo spero di non beccare multe a iosa scorrazzando per i boschi in bici e (temo) a piedi :azz-se-m:
 

Gligio

Biker superioris
17/10/10
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Bibbiena (AR)
www.mtbcasentino.it
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Canyon Spectral
Concordo, ed aggiungo, da esperto del diritto che (rispondendo anche ad altri commenti) in questo caso
l'analfabetismo non è dei giornalisti, ma del legislatore. E anche del Mipaaf.
Il chiarimento del Ministero è un salto mortale con quadruplo avvitamento carpiato, ma con ingresso in acqua di panza.
L'art. 1 comma 2 prevede sì la possibilità delle Regioni di "integrare le disposizioni del presente provvedimento... "ma "purchè non venga diminuito il livello di tutela...". Quindi, le Regioni hanno uno spazio residuale molto molto limitato, che di certo non può comportare il superamento del generale divieto di transito. Divieto che per assurdo tocca pure le proprietà private!!
Vero che si tratta di un divieto senza sanzione..(per adesso).....
E' chiaro che se si continua a far scrivere le norme alle stesse persone che scrivevano i DPCM (ricordate la questione dell'attività sportiva con le faq su facebook?) i risultati non potranno che continuare ad essere pessimi.
"Indipendentemente dal titolo di proprieta', la viabilita' forestale e silvo-pastorale e le opere connesse come definite al
successivo art. 3 sono vietate al transito ordinario
". Significa che sono interdette al traffico ordinario, quello delle strade normali. Ma le regioni possono consentire un traffico non ordinario. Faccio un esempio di possibile traffico non ordinario: pedoni e biciclette. Fine delle paranoie.
 
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tylerdurden71

Biker tremendus
16/9/11
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Udine
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Buongiorno a tutti, sono Ugo Filosa, il Motociclista che ha lanciato la petizione su change.org al fine di sensibilizzare i 3 ministri firmatari del decreto a fare prima chiarezza e poi un passo indietro. Credo che la precisazione del ministero sia un buon risultato, ma resta la spada di Damocle puntata sulle NOSTRE teste a causa della tabella esplicativa che CHIARAMENTE indica il passaggio ESCLUSIVO a pedoni ed animali. Quindi nessun veicolo, a cominciare dalle bici, cosa che gia accade in alcune zone d'Italia. Mi ha fatto sorridere l'atteggiamento ironico di Toniolo nei miei riguardi, le sue interpretazioni sono totalmente personali, senza fondamento giuridico, resta una tabella ministeriale valida che deve essere modificata per la salvezza degli sport che pratichiamo. A tal proposito, ieri ho tenuto una riunione a Bologna per fondare un'associazione di promozione sociale che sarà un'associazione di categoria a difesa dei diritti dei praticanti il turismo a due ruote, ciclisti e motociclisti, a cui spero vogliate aderire in un prossimo futuro. Questi decreti e proposte di legge sono frutto di pressioni politiche da parte del CAI che è risaputo non volere neanche le bici sui "suoi" percorsi e che conta su 600.000 associati/elettori, noi siamo divisi in svariate federazioni, svariati enti di promozione e una miriade di lupi solitari, tutti, troppo spesso, si limitano a gestire il proprio orticello senza pensare ad un bene comune. Capisco gli attriti tra appassionati di bici e quelli di moto, ognuno vede il suo sport come il migliore, ma sono chiacchiere da bar, perché il rispetto reciproco è fondamentale non solo tra di noi, ma nella vita. Sono stato l'ideatore, organizzatore e realizzatore dei soccorsi in moto ad Amatrice, collaboro con la protezione civile per il recupero di persone scomparse e per la vigilanza boschiva, oltre alla continua geolocalizzazione di rifiuti nei boschi, tra cui figurano spessissimo le carte di migliaia di barrette energetiche e rifiuti da pic-nic dei santissimi escursionisti. In ogni categoria esistono le mele marce, nessuno ha il diritto di erigersi a Santo...
Quindi, prendete in considerazione di fare fronte comune con noi e spingere politicamente per una regolamentazione seria e nazionale della fruizione della viabilità a fondo naturale che consiste nel 70% della totale rete stradale italiana. Ieri in riunione è stato fatto un esempio lampante, inerente la vittoria del piccolo esercito inglese nella conquista d'America, attaccavano una tribù alla volta, distruggendola, se le varie tribù di indiani si fossero messe d'accordo, l'esercito inglese sarebbe stato annientato in una settimana. Prima che ci rinchiudano in qualche "riserva", vi invito a ragionare sull'argomento. Sono a vostra disposizione. [email protected]
Un cosa che non dobbiamo assolutamente fare è associare cicliti e motociclisti. Avere due ruote non ci accomuna per nulla, dovete smetterla di tentare di portarci dalla vostra per solo interesse. Per me le moto i sentieri nemmeno devono vederli, sono stufo di trovare trail distrutti da chi dice che non fa danni.
 

Ugofilosa

Biker novus
17/12/21
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Moto
Un cosa che non dobbiamo assolutamente fare è associare cicliti e motociclisti. Avere due ruote non ci accomuna per nulla, dovete smetterla di tentare di portarci dalla vostra per solo interesse. Per me le moto i sentieri nemmeno devono vederli, sono stufo di trovare trail distrutti da chi dice che non fa danni.
Ecco l'esempio di chi bada al proprio orticello e si sente Santo... Sicuro di essere "senza peccato"?
 

tylerdurden71

Biker tremendus
16/9/11
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Udine
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Ecco l'esempio di chi bada al proprio orticello e si sente Santo... Sicuro di essere "senza peccato"?
Di peccatti ne ho fatti, e per questi ho anche pagato. Comunque le moto e i sentieri non sono compatibili, e farò sempre di tutto per fare in modo che queste non ci possano entrare. Il tentativo di sfruttare il settore bici per i vostri scopi non deve passare, 2 ruote non ci accomunano per niente. L'unico lavoro che dobbiamo fare noi ciclisti è quello di trovare un modo di convivere con i pedoni e disincentivando l'uso di mezzi inquinanti, rumorosi e dannosi come le moto.
 

akko69

Biker poeticus
12/11/04
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Alessandria
www.akko69.altervista.org
anni fa facevo fuoristrada.
con il gruppo abbiamo ripulito strade interpoderali non più utilizzate ma regolarmente mappate e censite. chiesto sempre tutte le organizzazioni del caso per le uscite, controllato durante i raduni che non ci fossero creatini che facevano danni semplicemente perchè avevano 200cv nel motore, ma in ogni caso abbiamo passato giorni a ripristinare sentieri.
alla fine, per disperazione abbiamo affittato un terreno e girato solo lì, perché comunque avere un motore e poca testa fa sempre danni...
meglio girare per boschi con la mtb/emtb!
 

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