Non sapevo se postare qui o nella sezione dedicata alle forcelle. Spero di non aver sbagliato.
Più che una denuncia (anche perché la vicenda non è ancora finita), è una richiesta di aiuto ai mtbers del forum su come comportarmi per raggiungere il lieto fine della vicenda.
La mia RR8.2 mostrò i primi segni di cedimento della forcella dal comando del blocco, che mi aveva costretto a svitare la vite per la regolazione della guaina del poplock al manubrio, per compensare una diminuita sensibilità del comando, causa di un'improvvisa impossibilità a bloccare la forcella senza la modifica. Due settimane dopo ho sentito un rumore provenire dalla forcella e osservandola ho riscontrato un gioco oltre a un trafilaggio importante di olio da entrambi gli steli.
Porto la bici al Decathlon di Porto D'Ascoli (a 50km da casa), dove alla reception una ragazza si da gentilmente da fare per accettare per accettare la pratica di assistenza nonostante avessi dimenticato scontrino e tessera Decathlon a casa.
Parlo con un tecnico, che ascolta i problemi riscontrati. Mi spiega che per la forcella, la bici devono spedirla ad un laboratorio centrale, per via dei tentativi di far passare in garanzia degli strapazzi eccessivi da parte di alcuni clienti.
Apriamo la pratica, lascio la bici e me ne vado. Dopo qualche giorno vengo contattato per andare a ritirare la bici. Torno al Deca, consegno la ricevuta della pratica al tecnico, che tira giù la mia bici dai ganci e mi saluta, ma gli anelli di olio intorno agli steli erano decisamente troppo evidenti per non notarli. Controllo se c'è gioco, c'è ancora.
La mia bici ha girato mezza Italia nei cassoni degli spedizionieri per spostare il morsetto sul comando del blocco forcella, mezzo cm più in alto sul filo del comando al manubrio, in modo da cercare di nascondere il problema.
Il tecnico con cui mi relazionavo ha cominciato un giro di telefonate infinito, finché qualcuno dall'altra parte ha deciso che avrei dovuto portarmi via la bici e riportarla in caso di problemi.
Vedendo che a questo punto mi stavo visibilmente inalberando, non mi ha lasciato nemmeno rispondere e ha ripreso a telefonare ancora.
Una situazione piuttosto stressante ammetto, durata un'ora e mezza. Alla fine mi hanno consegnato un buono sconto di 20 euro per il disturbo e hanno riaperto una nuova pratica che rispedirà di nuovo la mia bici a questo laboratorio.
Un viaggio a vuoto, mezza giornata di lavoro persa e una grossa preoccupazione. Per questo chiedo un consiglio a voi.
Vista la scarsa competenza dimostrata fin'ora, mi preoccupa la loro capacità di giudizio nel decidere se la mia forcella debba essere riparata in garanzia o meno.
Conosco l'uso che ho fatto della bici ovviamente e quindi so di non meritare eventualmente di sobbarcarmi la spesa.
Come posso comportarmi per mettermi al sicuro da un tale rischio?
Grazie.
Più che una denuncia (anche perché la vicenda non è ancora finita), è una richiesta di aiuto ai mtbers del forum su come comportarmi per raggiungere il lieto fine della vicenda.
La mia RR8.2 mostrò i primi segni di cedimento della forcella dal comando del blocco, che mi aveva costretto a svitare la vite per la regolazione della guaina del poplock al manubrio, per compensare una diminuita sensibilità del comando, causa di un'improvvisa impossibilità a bloccare la forcella senza la modifica. Due settimane dopo ho sentito un rumore provenire dalla forcella e osservandola ho riscontrato un gioco oltre a un trafilaggio importante di olio da entrambi gli steli.
Porto la bici al Decathlon di Porto D'Ascoli (a 50km da casa), dove alla reception una ragazza si da gentilmente da fare per accettare per accettare la pratica di assistenza nonostante avessi dimenticato scontrino e tessera Decathlon a casa.
Parlo con un tecnico, che ascolta i problemi riscontrati. Mi spiega che per la forcella, la bici devono spedirla ad un laboratorio centrale, per via dei tentativi di far passare in garanzia degli strapazzi eccessivi da parte di alcuni clienti.
Apriamo la pratica, lascio la bici e me ne vado. Dopo qualche giorno vengo contattato per andare a ritirare la bici. Torno al Deca, consegno la ricevuta della pratica al tecnico, che tira giù la mia bici dai ganci e mi saluta, ma gli anelli di olio intorno agli steli erano decisamente troppo evidenti per non notarli. Controllo se c'è gioco, c'è ancora.
La mia bici ha girato mezza Italia nei cassoni degli spedizionieri per spostare il morsetto sul comando del blocco forcella, mezzo cm più in alto sul filo del comando al manubrio, in modo da cercare di nascondere il problema.
Il tecnico con cui mi relazionavo ha cominciato un giro di telefonate infinito, finché qualcuno dall'altra parte ha deciso che avrei dovuto portarmi via la bici e riportarla in caso di problemi.
Vedendo che a questo punto mi stavo visibilmente inalberando, non mi ha lasciato nemmeno rispondere e ha ripreso a telefonare ancora.
Una situazione piuttosto stressante ammetto, durata un'ora e mezza. Alla fine mi hanno consegnato un buono sconto di 20 euro per il disturbo e hanno riaperto una nuova pratica che rispedirà di nuovo la mia bici a questo laboratorio.
Un viaggio a vuoto, mezza giornata di lavoro persa e una grossa preoccupazione. Per questo chiedo un consiglio a voi.
Vista la scarsa competenza dimostrata fin'ora, mi preoccupa la loro capacità di giudizio nel decidere se la mia forcella debba essere riparata in garanzia o meno.
Conosco l'uso che ho fatto della bici ovviamente e quindi so di non meritare eventualmente di sobbarcarmi la spesa.
Come posso comportarmi per mettermi al sicuro da un tale rischio?
Grazie.