Siamo rientrati proprio ieri in serata da un weekend a Davos con altri ragazzi del forum Toscana.
La cittadina è molto carina, il paesaggio è eccezionale e ci sono biciclette ovunque. Con la Davos Inclusive Card più un supplemento giornaliero di 10 franchi svizzeri si ha accesso praticamente a tutti i mezzi di trasporto e di risalita pubblici della zona, per sè e per la propria biga (più altri servizi e privilegi accessori che non abbiamo utilizzato). La trail tolerance poi è come descritta nell'articolo, pochi colpi di campanello e c'è subito pista libera più saluto, anche se non sono mancati pochi casi isolati di escursionisti che non si spostavano e appena sfiorati per evitare di finire a valle con la propria biga prima del previsto ricambiavano con una serie di imprecazioni in tedesco (si parla comunque di 2/3 casi sulle centinaia di escursionisti incrociati).
Abbiamo fatti i primi 4 sentieri del Bahnentour. I primi due molto belli e anche ben segnalati perchè coincidenti con i sentieri promossi 'ufficialmente' come i sentieri mtb di Davos, Il numero quattro molto bello anche lui, ma solo una volta trovato, visto che segnalato solo come per sentiero per escursionisti e anche in maniera decisamente scarsa. Il terzo, dopo essere riuscito a scovarlo con le non poche difficoltà di sopra, non ce lo siamo potuto godere a pieno perchè pieno di tratti, i più belli e in single track, vietati espressamente alle biciclette
,con tanto di cartelli minatori, da aggirare su stradoni sterrati non proprio gratificanti. In linea di massima siamo rimasti quindi piuttosto delusi dalla segnaletica inesistente di quello che viene promosso turisticamente come tour ufficiale con tanto di sito e depliant disponibile in tutti i punti di promozione turistica di Davos (tutto questo per la parte di tour che abbiamo affrontato di persona).
Per chi volesse intraprenderlo, visto che comunque una volta scovati i sentieri meritano eccome, consiglio assolutamente di munirsi di traccia e navigatore gps e/o di studiare molto bene il percorso su carta per evitare di finire su uno stradone bianco con pendenze indicibili e pasticche dei
freni in fiamme alla ricerca di un cartello inesistente per il single-track dei sogni.