Da Trieste a Reggio Calabria in mountain bike

foox

Biker serius
4/5/08
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firenze
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ho piacere di sentir parlare del vostro giro,perke io vorrei fare piu o meno lo stesso tragitto .solo ke io parto da roma direzione santiago e poi giu fino a malaga quindi vorrei passare su per gli appennini. sapresti consigliarmi una buona cartina e qualke dritta?
che spettacolo! io questa estate volrvo fare il cammino francese per santiago,e per un attimo mi era balenato di partire in bici da casa(firenze) pero' in un mese di ferie sarei un po a rischio.
 

Doctor bike

Biker infernalis
19/9/06
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Etnean Threejobs - Kanalikkyo: l'ombelico del mond
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Bike
Devinci Django
Bell'iniziativa....vediamo se ci si aggrega per un pò nella tratta siciliana:i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t:

Ci si aggrega certamente. L'umile sottoscritto (in quanto socio della sezione di Bronte - CT) e Rocco Chinnici (CAIPalermo) sono i responsabili (:nunsacci:) regionali della spedizione sicula che il 4 ottobre raggiungerà Reggio per incontrare il gruppo proveniente dallo stivale. Stiamo pianificando l'avvicinamento al capoluogo calabro organizzando i gruppi che dalla west e dalla east coast della Trinacria si riuniranno in località PELOritana da definire per proseguire insieme la maxipedalata. Come già detto da bike8000, STAY TUNED! :il-saggi:

Roberto Origlio
CAIBronte
http://www.caibronte.it
[email protected]
335 6436778
 

Jossua3

Biker tremendus
18/10/07
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bella Li! questa si che una grande notizia...
avrei qualche appunto sulle faq, mi sembrano più una campagna promozionale del CAI che vere "domande frequenti", le cose più importanti sono un po' tralasciate o ridotte in maniera sintetica...
abbigliamento e ricambi sopratutto in montagna sono essenziali come il cibo, e ho visto che alcune tappe si fermano in rifugio, prenotare per tempo permette di non dover dormire all'addiaccio o cancellare la tappa..
comunque c'è ancora tempo per svolgere questo lavoro, ma sono contento dell'iniziativa "titanica", mi piacerebbe poterlo fare tutto, ma mi dovrò accontentare delle tappe lombarde.

grazie ancora per aver creato questa maratona epica dei monti italiani
 

Jossua3

Biker tremendus
18/10/07
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ciao!
una precisazione, non voglio creare nessuna polemica o qualcosa di simile, anche perchè considero questa come la madre di tutte le iniziative pro mtb, e con immenso dispiacere non potrò partecipare dall'inizio alla fine.
ho sempre sognato di poter prendere la mtb e di scorrazzare per giorni su e giù per il nostro versante alpino e questa manifestazione mi da almeno la possibilità di partecipare ad alcune tappe e socializzare con altri appassionati .
non ho nessuna domanda in particolare da farvi, ma credo che sia anche nelle vostre intenzioni di aggregare gente diversa per questa manifestazione,
quindi ci sarà chi ha dimestichezza con tutte le situazioni (soprattutto in montagna) e chi è semplicemente un'avventuriero allo sbaraglio..
una crisi in bici ha un risultato implacabile sul ciclista (pluri esperienza personale), quindi le voci abbigliamento, attrezzatura non dovrebbero essere così generiche...
il coprirsi e il nutrirsi durante le tappe in quota è fondamentale forse più dell'attrezzatura necessarie alle piccole riparazioni.

una domanda la devo fare ma i non soci posso aggregarsi??
perché questa faq non lo chiarisce
"Soci CAI / non soci ? La manifestazione è rivolta ai soci del CAI, che sono automaticamente coperti da
assicurazione tramite la quota sociale 2009 – FATEVI SOCI DEL CAI !"

ciao e grazie ancora
Jossua3 - dario
 

bike8000

Biker novus
12/7/05
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Chiarisco la questione "partecipazione per i non soci" .
Essi potranno partecipare pagando l'assicurazione infortuni secondo le modalità che verranno pubblicizzate nel sito e sullo Scarpone.
Le tariffe si aggireranno sui 3 euro per persona e per giorno, quindi se intendete partecipare a molte tappe conviene di gran lunga iscriversi al CAI anche perché in tal modo godrete dello sconto nei molti rifugi CAI impiegati come posto tappa (pernottamento per notte a 8,50 euro anziché 17).
Altra cosa importante : i minorenni NON saranno accettati se non accompagnati da un familiare maggiorenne.
Buon allenamento a tutti
 

bike8000

Biker novus
12/7/05
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Finalmente il gran giorno è arrivato, domenica 5 luglio inizieremo a pedalare da piazza Unità d'Italia a Trieste per arrivare a Reggio Calabria il 4 ottobre, dopo 91 tappe e 4500 chilometri.
Per vedere il diario della manifestazione o avere altre info consultate il sito

http://www.mtbcai.it/cce/pedalaitalia.asp

Buone pedalate a tutti

il Club Alpino Italiano
 

bike8000

Biker novus
12/7/05
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cari amici, il PedalaItalia avanza, grazie alla collaborazione di tutti e alla fortuna del bel tempo !
i nostri bikers sono arrivati ieri sera a Macugnaga: domani si affronterà il colle del Turlo in una tappa mista camminatori-cicloescursionisti guidata dal papà del CamminaItalia Teresio Valsesia.

Trovate il diario aggiornato sino al 26 luglio alla pagina web

http://www.mtbcai.it/cce/pedalaitalia.asp

visitatela spesso , così il contatore sale, e fatela visitare anche ai vostri amici !!!

Buone escursioni a tutti.

Claudio Coppola
(Club Alpino Italiano)
 

bike8000

Biker novus
12/7/05
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Il 4 settembre il PedalaItalia è entrato nel Parco delle Foreste Casentinesi, dopo 62 tappe pedalate serenamente e senza incidenti: i partecipanti hanno avuto l'onore di essere accompagnati dal Corpo Forestale dello Stato, che di recente ha costituito uno speciale reparto di guardie in mountain bike.
Mancano meno di trenta tappe per arrivare a Reggio Calabria , partecipate numerosi in Appennino centale e meridionale, attraverso parchi e luoghi di grande suggestione.

Per vedere il diario della manifestazione o avere altre info consultate il sito

http://www.mtbcai.it/cce/pedalaitalia.asp

Buone pedalate a tutti
 

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bike8000

Biker novus
12/7/05
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Il PedalaItalia è arrivato a Reggio Calabria !

A dieci anni dal secondo CamminaItalia, tocca alle nostre mountain bike percorrere tutta l'Italia, in un ideale gemellaggio tra gli escursionisti con gli scarponi e quelli con le ruote, sempre all'insegna del motto “godere dell’ambiente e dei panorami, conoscere e vivere da vicino la montagna, amarla e rispettarla”... Questa era la presentazione iniziale della grande staffetta cicloescursionistica che si è svolta per ben tre mesi lungo tutte le montagne italiane, con 92 tappe per 4500 chilometri, un dislivello complessivo di 150000 metri, 52 sezioni e centinaia di soci coinvolti nell’organizzazione delle tappe, che ringraziamo calorosamente da queste pagine .

Questo spirito ha dunque animato i partecipanti che han dato vita ad un fantastico passaggio dei due testimoni, la bandiera tricolore italiana e quella con l’aquila azzurra del CAI, attraverso l’intero arco alpino e lungo tutta la dorsale appenninica: molte sezioni hanno organizzato incontri con i sindaci e le autorità locali, la RAI ha ripreso in due occasioni la carovana, nell’Alta Val Tanaro lungo la famosa Via del Sale e a Forca di Presta nel gruppo dei Sibillini, innumerevoli sono state le immagini scattate dai partecipanti, già pubblicate nel sito
http://www.mtbcai.it/cce/pedalaitalia.asp
Un dato per primo : non vi sono stati incidenti di sorta e già questo è un successo in una manifestazione così lunga; il tempo atmosferico è stato abbastanza favorevole ed ha permesso il regolare svolgimento di quasi tutte le tappe. Si è partiti in 30 da Trieste per avere poi quasi sempre da 5 a 10 soci pedalanti ogni giorno, con punte di 30 in alcune occasioni : dimostrazione evidente che in quasi tute le sezioni vi sono soci che praticano il cicloescursionismo . La collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, che di recente ha istituito un servizio di pattuglie in mountain bike, e quella, non realizzata per mancanza di tempo, ma progettata per il futuro, con le squadre di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, lasciano ben sperare positivi sviluppi per le future edizioni: in questa ottica si inquadra la realizzazione dell’archivio dei percorsi di ogni tappa mappati con il GPS ed eventualmente anche la tabellazione dell’intero tracciato, sfruttando la segnaletica già esistente.

L’arrivo a Reggio Calabria il 4 ottobre è stato a dir poco grandioso, anche perché le sezioni calabresi han fatto un lavoro eccezionale coinvolgendo sia i soci camminatori che numerose realtà esterne al CAI : il risultato si è visto con 200 ciclisti che han percorso le rive dello Stretto sino all’Arena sulla riva del mare per la gran festa finale, riscaldati da un caldo sole ottobrino (e qualcuno ha fatto persino il bagno!).

Arrivederci a tutti per l’edizione numero 2 (fra qualche anno) che sarà ancora migliore della prima !


Claudio Coppola
CCE-Gruppo Lavoro Cicloescursionismo
 

stefania valsecchi

Biker novus
2/5/13
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Lecco
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Leggo solo ora di questo progetto: è andato in porto ?
Vorrei attraversare gli Appennini in MTB dalla Liguria fino a Reggio Calabria e sto cercando notizie per il percorso.
Potete aiutarmi ? Grazie,
Steppo

Da Trieste a Reggio Calabria in mountain bike



Il Gruppo cicloescursionismo in mountain bike del CAI presenta: estate 2009: in sella con il PedalaItalia "da Trieste a Reggio Calabria in mountain bike"

[Comunicato stampa] - A dieci anni dal secondo CamminaItalia, tocca alle nostre mountain bike percorrere tutta l'Italia, in un ideale gemellaggio tra gli escursionisti con gli scarponi e quelli con le ruote, sempre all'insegna del motto “godere dell’ambiente e dei panorami, conoscere e vivere da vicino la montagna, amarla e rispettarla”... Ecco il messaggio che scaturisce dalla grande manifestazione, approvata il 10 gennaio scorso dalla CCE, che si svolgerà dal 5 luglio al 4 ottobre lungo tutte le Alpi e gli Appennini, guidata a turno da decine di sezioni del nostro Sodalizio, che si passeranno il testimone dalla città giuliana sino al capoluogo sullo Stretto di Messina.
90 tappe per 4500 chilometri, un dislivello complessivo di 110000 metri, partecipazione libera per i soci CAI, centinaia di soci coinvolti come direttori di tappa, un grande appuntamento ideato per promuovere il cicloescursionismo in stile CAI e privilegiare chi in montagna sale e scende lentamente. L’itinerario parte dunque da Trieste traversando il Carso sul lato italiano, poi risale la valle dell’Isonzo in territorio sloveno e, oltrepassata Tarvisio, segue la cresta delle Alpi Carniche, a cavallo del confine con l’Austria, sino a Dobbiaco: sono luoghi di grande suggestione, tra i quali ricordo la vista del golfo di Trieste, l’azzurro delle gelide acque isontine, la Achomitzer Alm, Forni Avoltri, i fischi delle marmotte prima del passo Silvella; avanti dunque con le Dolomiti di Fanes, i passi Gardena e Sella, saliti per carrarecce, l’alpe di Siusi, Bolzano ed il gruppo di Brenta.

Spingendo la bici rigorosamente a piedi, dal lago di Tovel si risale al passo del Grostè da cui si divalla su splendide discese sino alla val di Sole; Rabbi, lo Stelvio e Livigno portano in Engadina, per aggirare il massiccio del Bernina sul versante nord, in un paesaggio incantato.
Il lago di Como, con la selvaggia val Codera, l’elvetico Canton Ticino e la val Vigezzo contraddistinguono la parte mediana del segmento alpino: è il preludio che apre le porte del Rosa, da superare attraverso i suoi altissimi colli sul versante sud, il Turlo, l’Olen, la Bettaforca e la Nanaz, sui quali spesso bisogna spingere la bicicletta a piedi, arrampicandosi con fatica su aspri sentieri: ma anche questo fa parte del cicloescursionismo, proprio come nello scialpinismo si portano gli sci in spalla se manca la neve. Dopo il paesaggio segantiniano delle vallate di Torgnon e di Lignan, ecco sua maestà il Bianco, che si può ammirare in tutto il suo splendore pedalando in val Ferret ed in val Veny, seguito dalla traversata del Gran Paradiso per il colle del Nivolet.

Le Alpi Piemontesi, passando per il Sestriere e Limone, portano in vista del Mar Ligure e qui inizia l’Appennino, rivelatosi una miniera di luoghi dall’arcana bellezza e dalla grande sensazione di selvaggio: ecco dunque scorrere sotto le ruote dell’escursionista i monti Liguri, il crinale tosco emiliano, le montagne umbre, giungendo nel cuore segreto d’Italia, i Sibillini misteriosi, il Gran Sasso dolomitico, la Majella dea-madre, il Molise sconosciuto: la Bocca della Selva apre le porte del tanto bistrattato Mezzogiorno, rivelatosi uno scrigno di tesori per la bellezza del Matese, del Taburno, del Partenio, dei Picentini, degli Alburni e del Cervati. L’ultima parte, come si conviene, è davvero un gran finale: Pollino, Orsomarso, Sila Grande e Piccola, Serre ed Aspromonte portano, in un crescendo verdiano di sensazioni ed emozioni, sulla vetta del Montalto, duemila metri più in alto di
Reggio Calabria e dello Stretto, e qui inizia l’ultima discesa, per incontrarsi in un grande abbraccio finale con i soci delle isole che organizzeranno a loro volte ciclotrekking diretti a Reggio.

Claudio Coppola
CCE-Gruppo Lavoro Cicloescursionismo[/QUOTE]
 

climbiker

Biker superioris
8/1/07
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Giulianova (TE)
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Giant Reign
Leggo solo ora di questo progetto: è andato in porto ?
Vorrei attraversare gli Appennini in MTB dalla Liguria fino a Reggio Calabria e sto cercando notizie per il percorso.
Potete aiutarmi ? Grazie,
Steppo

Da Trieste a Reggio Calabria in mountain bike



Il Gruppo cicloescursionismo in mountain bike del CAI presenta: estate 2009: in sella con il PedalaItalia "da Trieste a Reggio Calabria in mountain bike"

[Comunicato stampa] - A dieci anni dal secondo CamminaItalia, tocca alle nostre mountain bike percorrere tutta l'Italia, in un ideale gemellaggio tra gli escursionisti con gli scarponi e quelli con le ruote, sempre all'insegna del motto “godere dell’ambiente e dei panorami, conoscere e vivere da vicino la montagna, amarla e rispettarla”... Ecco il messaggio che scaturisce dalla grande manifestazione, approvata il 10 gennaio scorso dalla CCE, che si svolgerà dal 5 luglio al 4 ottobre lungo tutte le Alpi e gli Appennini, guidata a turno da decine di sezioni del nostro Sodalizio, che si passeranno il testimone dalla città giuliana sino al capoluogo sullo Stretto di Messina.
90 tappe per 4500 chilometri, un dislivello complessivo di 110000 metri, partecipazione libera per i soci CAI, centinaia di soci coinvolti come direttori di tappa, un grande appuntamento ideato per promuovere il cicloescursionismo in stile CAI e privilegiare chi in montagna sale e scende lentamente. L’itinerario parte dunque da Trieste traversando il Carso sul lato italiano, poi risale la valle dell’Isonzo in territorio sloveno e, oltrepassata Tarvisio, segue la cresta delle Alpi Carniche, a cavallo del confine con l’Austria, sino a Dobbiaco: sono luoghi di grande suggestione, tra i quali ricordo la vista del golfo di Trieste, l’azzurro delle gelide acque isontine, la Achomitzer Alm, Forni Avoltri, i fischi delle marmotte prima del passo Silvella; avanti dunque con le Dolomiti di Fanes, i passi Gardena e Sella, saliti per carrarecce, l’alpe di Siusi, Bolzano ed il gruppo di Brenta.

Spingendo la bici rigorosamente a piedi, dal lago di Tovel si risale al passo del Grostè da cui si divalla su splendide discese sino alla val di Sole; Rabbi, lo Stelvio e Livigno portano in Engadina, per aggirare il massiccio del Bernina sul versante nord, in un paesaggio incantato.
Il lago di Como, con la selvaggia val Codera, l’elvetico Canton Ticino e la val Vigezzo contraddistinguono la parte mediana del segmento alpino: è il preludio che apre le porte del Rosa, da superare attraverso i suoi altissimi colli sul versante sud, il Turlo, l’Olen, la Bettaforca e la Nanaz, sui quali spesso bisogna spingere la bicicletta a piedi, arrampicandosi con fatica su aspri sentieri: ma anche questo fa parte del cicloescursionismo, proprio come nello scialpinismo si portano gli sci in spalla se manca la neve. Dopo il paesaggio segantiniano delle vallate di Torgnon e di Lignan, ecco sua maestà il Bianco, che si può ammirare in tutto il suo splendore pedalando in val Ferret ed in val Veny, seguito dalla traversata del Gran Paradiso per il colle del Nivolet.

Le Alpi Piemontesi, passando per il Sestriere e Limone, portano in vista del Mar Ligure e qui inizia l’Appennino, rivelatosi una miniera di luoghi dall’arcana bellezza e dalla grande sensazione di selvaggio: ecco dunque scorrere sotto le ruote dell’escursionista i monti Liguri, il crinale tosco emiliano, le montagne umbre, giungendo nel cuore segreto d’Italia, i Sibillini misteriosi, il Gran Sasso dolomitico, la Majella dea-madre, il Molise sconosciuto: la Bocca della Selva apre le porte del tanto bistrattato Mezzogiorno, rivelatosi uno scrigno di tesori per la bellezza del Matese, del Taburno, del Partenio, dei Picentini, degli Alburni e del Cervati. L’ultima parte, come si conviene, è davvero un gran finale: Pollino, Orsomarso, Sila Grande e Piccola, Serre ed Aspromonte portano, in un crescendo verdiano di sensazioni ed emozioni, sulla vetta del Montalto, duemila metri più in alto di
Reggio Calabria e dello Stretto, e qui inizia l’ultima discesa, per incontrarsi in un grande abbraccio finale con i soci delle isole che organizzeranno a loro volte ciclotrekking diretti a Reggio.

Claudio Coppola
CCE-Gruppo Lavoro Cicloescursionismo
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Ciao, si il progetto andò in porto e per diverso tempo c'è stato un sito sul quale si potevano trovare informazioni sulle tappe. Ora il sito non c'è più, però c'è una pagina Facebook dove puoi provare a chiedere se è possibile avere quelle informazioni, o altre più dettagliate: https://www.facebook.com/mtbcai
In bocca al lupo!
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