Sabato scorso... parto verso le dieci e trenta (furbo vero... c'era già un caldo che si stiantava) in direzione Pontassieve (tanto bitume). Dopo Pontassieve, sono salito su per Carbonile e Paterno (da cui la strada sterra). Sono sbucato sulla strada asfaltata che collega Vallombrosa alla Consuma. Sono andato a Vallombrosa e da lì sono salito in Secchieta. Non appagato, sono andato verso la Croce del Pratomagno: prima in leggera discesa, poi in salita (8-10%) fino al bar Giocondo, dove sono arrivato in piena crisi di fame, con gambe vuote e mal di testa. Da Giocondo mi sono fatto un primo panino col prosciutto, poi un pisolino di 40', poi un secondo panino e un caffè doppio. Terrorizzato dal ritorno (specialmente dall'idea della salita per tornare in Secchieta), mi sono rimesso in marcia senza arrivare alla croce (sigh, mi sento un fallito). In Secchieta, sono sceso da un altro sentiero fino a riprendere la strada da cui sono salito. Alla fine, sono arrivato a casa (Firenze, zona Piazza San Marco) dopo 8 ore in sella e 130 Km sulla schiena e nelle gambe.
Ho bevuto 7,5 litri d'acqua (fortuna che ogni tanto c'è qualche fontanella).
Sono andato a dormire alle nove di sera, cotto come un fegatello di maiale. I crampi mi hanno dato tregua solo ieri pomeriggio. Il guaio è che già ora lo rifarei! La sensazione è simile a quando finisci la 111 Km della Dolomiti S.B., anche se lì i ritmi sono altri e sei sempre in gruppo...
Spero di non avervi annoiato.
Saluti
Bernardo
Ho bevuto 7,5 litri d'acqua (fortuna che ogni tanto c'è qualche fontanella).
Sono andato a dormire alle nove di sera, cotto come un fegatello di maiale. I crampi mi hanno dato tregua solo ieri pomeriggio. Il guaio è che già ora lo rifarei! La sensazione è simile a quando finisci la 111 Km della Dolomiti S.B., anche se lì i ritmi sono altri e sei sempre in gruppo...
Spero di non avervi annoiato.
Saluti
Bernardo