Sabato sera 24 aprile.
Organizzo la macchina per caricare la bici sul tetto. Solo una. My Bros is out of the game. La sua escursione in bike salta. La spalla è ancora dolorante dopo la caduta di lunedì scorso. Quando sono sotto il portone di casa vedo ric che mi dice che non ha senso caricare la mia bike sul tetto. C'è posto sul pick-up.
Andiamo da Enrico per metterci d'accordo, e ne approfittiamo per mettere mano ad un paio di bikes che hanno bisogno di manutenzione. Porto anche la mia bike da Enrico, smonto il portabici dal tetto della mia macchine e ciao.
Torno a casa, doccia, cena e relax. Con Stefy ci diciamo: "Poi prepariamo i bagagli per domani." Ci mettiamo davanti alla tivvù a chiacchierare.
Non voglio annoiare nessuno, ma per farla corta, siamo andati a dormire alle due.
Domenica mattina 25 aprile, ore 6.00.
La sveglia è una martellata sulla tempia. Per fortuna Stefy è previdente e dopo quindici minuti suona anche la sua. Per fortuna.
Colazione abbondante, caffè, torta, yougurt, musli. Carichiamo i bagagli e facciamo il giro per prendere gli altri passeggeri. MG si sveglia quando telefoniamo per dirle di scendere. Non ha avuto la sua martellata sulla tempia. Poco male, passiamo a prendere prima il bros. Pochi minuti e siamo nuovamente sotto casa di MG. La troviamo fuori ad aspettare. Veloce!!!
Il resto della carovana è pronto che aspetta noi. Si parte. Quattro gradi, che caldo! Il viaggio scorre liscio come l'
olio. Traffico prossimo allo zero. Tra due chiacchiere e due risatine siamo a fare pausa colazione. Mezz'ora e saremo al famoso Cozza Village Resort.
Questa è una casa privata!
Google earth indica un punto preciso. Zappallì. Noi seguiamo la nostra cometa e passato il centro abitato di Loiri entriamo nell'ingresso di un piazzale.
Una pesa per i mezzi, una cisterna, un capannone, il carrello di un trattore, ed infondo una casa. Arriva il nostro convoglio di quattro macchine, Angiolino con la sua macchina e dopo un minuto carpitz. In macchina.
In un minuto nel cortile arrivano sei macchine. La padrona di casa chiede spiegazioni e inizia ad urlare "Questa è una casa privata". Arriva col suo pick up anche il padrone di casa col latte appena munto. Ci guardiamo in faccia. Ognuno pensa di avere sbagliato, ma tutti siamo sicuri di aver seguito la giusta traccia. Il fatto che siamo li in tanti è la dimostrazione che non possiamo aver sbagliato. Angiolino sfodera il telefono e in una frazione di secondo risolve tutto. Il Cozzaro ci indica la strada. Ci scusiamo e salutiamo la coppia.
Il Cozza Village Bike and Horses Resort è li vicino, ma sull'altra strada. Parcheggiamo ci salutiamo e ci baciamo. Scarichiamo le bikes e ci avviciniamo all'ombelico del mondo. Un gazebo con attorno tanto ben di Dio. Caffè, torta, dolci di tutti i tipi.
A due passi c'è anche il TOTEM. Un bancale di cozze all'ombra di un'olivastro. La liturgia prevede che il TOTEM non possa essere lasciato solo neanche un'attimo. Deve essere vegliato. Quando la gente andrà via dovrà portare un pò di TOTEM con sè.
Vicino a noi, la carovana degli escursionisti è pronta. Le macchine sono in fila con i loro equipaggi. Sembra la partenza di una prova speciale del Rally di Sardegna.
Sky è il nostro capo. Lo si capisce subito. Raduna il suo gregge a forza di urla e in un minuto siamo pronti a partire. Lo coadiuvano carpitz e DD81. Più altri locals...
I primi chilometri su asfalto filano via lisci e veloci. Siamo immersi in un paesaggio di vigne. La natura petinata dall'uomo. Grande ordine e senso di tranquillità...
Dura poco, finisce l'asfalto e inizia la "Strada dei pellegrini di San Paolo di Monti". Dopo un primo tratto in piano, ci accorgiamo che il cammino E' la penitenza. Finisce il piano e inizia la salita. Dopo un guado IL MURO. Una rampa al 139%. Come il rapporto deficit/pil dell'Italia. Ho capito come si sentono gli italiani. Gli scoppia la testa. Poverini...
Faccio tutta la salita in compagnia di Angiolino, alla fine ci raggiunge Ullallà. Dovevo iniziare a capire qualcosa, ma non ero lucido abbastanza.
Ogni local che ci capita sotto tiro, ci dice che c'è un'altro strappetto, dopo quella curva, poi spiana, ma alla fine viene il bello. Chiudo gli occhi, tengo duro e penso agli italiani. Spingono in salita ma non vanno da nessuna parte. Come me...
Al trecentesimo cancello mi fermo. La pendenza vince le mie gambe. Mi siedo su una roccia e prendo fiato. Passano Angiolino e Ullallà. In sella. Forti. Altro segnale. Ignorato.
Pochi metri e siamo in cima. Tutto sommato era una salita semplice... :)
Seduto su una roccia c'è l'Oracolo. E' Sky. Freschissimo e riposato. Impassibile. Ci da qualche minuto di pausa che spendiamo a riparare catene, fare foto, diagnosticare guasti ai
freni e guardare le selle altrui.
Tirato il fiato, l'Oracolo si alza, ci raduna, e pronuncia poche parole. Vanno interpretate. "Da questa parte si arriva a San Paolo con cinquecento metri di asfalto, da quest'altra, quattro chilometri di asfalto e poi una discesa niente male". Il gregge, in quanto gregge, è unito. DISCESA! DISCESA! DISCESA!
L'asfalto chiarisce tutto. Angiolino e Ullallà mi seguono ad una spanna. Vogliono accarezzare la mia sella cow. Mooolto fetish... Mi sembra di capire che vogliano accarezzare anche altro. Forse le manopole... Ho paura e tremo. Dissimulo con qualche battuta, ma ho paura... Dovevo capirlo prima che erano due tori col testosterone a mille! :)
Imbocchiamo la discesa. Discesa? Il letto di un ruscello... non ci sono traiettorie, si scende tutti in fila tra rocce smosse grandi come palloni da calcio. Se esci dall'unica linea, ci pensano le ginestre e i rovi. Li ha sistemati Sky per tenere in ordine il gregge.
San Paolo è meta di un pellegrinaggio. E' un posto davvero bello e tranquillo. La chiesa è costruita interamente di cantonetti di granito. Alcuni di noi entrano e pregano. Qualcuno per essere sopravvissuto alla salita, altri per la discesa. Altri ancora per la salita e la discesa.
Pausa e si riparte. Ci aspetta un tratto mangiaebevi. Molto divertente. Discese e rilanci continui. Percorriamo una carrareccia. Erba al centro e due traiettorie. Alla fine possiamo ricostruire la scena del crimine. Chi è sceso nella traiettoria di destra ha il braccio destro morso, chi è sceso a sinistra, porta i segni di ginestre e rovi sul braccio sinistro. Ma sembra che nessuno se ne curi.
Ultimo guado evvia!
Ci pensa ric a frenare l'entusiasmo. Buca!
Ci affolliamo sulla sua ruota, quando ci rialziamo siamo soli.
Ma saranno andati a destra o sinistra? Vado a vedere, come un Apache guardo le tracce. Io dico sinistra. Ci pensa carpitz a salvarci. Con Sardrock arriva da destra. Ma allora io cosa ho visto?
I salvatori ci tirano il collo con rapporti lunghi e ci riportano in gruppo. Sky continua a fare il suo dovere con grande
cura e ci dice che ora è tutta una discesa fino al Cozza Village Bike and Beer Resort. Stiamo attenti al traffico! Tutti annuiamo e tutti scendiamo a palla tagliando le curve.
Arrivati a destinazione mi accorgo che il parcheggio è strapieno! Non avrei mai immaginato.
Questi di Terranova, organizzano un evento MEGA. Una festa campestre per grandi e piccoli.
Tavoli ovunque. Ho fame. Non mi cambio. Abbandono la bike su un bidone della spazzatura e mi dirigo verso i tavoli. Il mio afrore acre mi permette di avere tanto spazio intorno a me... Mangio e mangio tanto, in allegra compagnia. Le cozze arrivano in un nastro trasportatore. La birra con un birrodotto. Tutto grande!
Assalto al tavolo dei dolci e chiacchiere. Uno del gruppo spontaneo che si è creato nel dopopranzo, dice di avere un'amico che per lavoro smista i pulcini per sesso. Gli tocca il culo... Grande!!! ;)))
Quando vado via porto con me il pezzo di Totem che mi compete, ma soprattutto mi porto a casa il ricordo di una giornata bella, soleggiata, con una compagnia straordinaria e il buonumore che solo la bella gente sa mettere addosso.
Grazie!
Ciao!