vitto67 ha scritto:
l'altro giorno ho visto un signore distinto in giacca e cravatta in viale certosa a Milano che stava mettendo nel baule della sua auto una bicicletta pieghevole e da lì mi son chiesto:"perchè a Milano non adottano una politica di utilizzo delle biciclette per spostarsi nella città ovvero arrivare in macchina fino ai parcheggi tipo Lampugnano, Molino Dorino etc. e poi in sicure piste ciclabili arrivare in centro visto che la distanza tra periferia e centro non è così lunga"
Se ci pensate dalla periferia al centro ci sono mediamente 5km. che in macchina ci metti circa 30 minuti se nn c'è traffico
In biciclette ci impiegherai +o- 15 minuti in più nn produci smog e ti tieni in allenamento.
Vi faccio un'altro esempio: se viale certosa e corso sempione (che è composto da controviali e viale centrale) i controviali fossero ad esclusivo utilizzo delle biciclette e quindi in tutta sicurezza la gente non la utilizzerebbe??
io sogno una Milano come Amsterdam o senza andare troppo lontano come Padova o .....
cosa ne pensate ????
+ piste ciclabili meno auto
I controviali è assurdo: li le auto ci devono per forza arrivare per entrare dai cancelli... Però il contrario si può fare :-?
In nl ci ho vissuto per un anno...
Credimi non è solo una questione di avere sempre la pista ciclabile...
Se tu devi andare da X a Y in a piedi ci impieghi 8 minuti, in auto 30 e in bici 3. Come si realizza ciò? Semplice: un sistema viario basato su "celle" chiuse che comunicano SOLO con il Ring (circonvalazione) e con la circonvallazione interna, il nucleo centrale ciclopedonale, alcune rare strade che permettono l'accesso da fuori fino alla Circ. interna, viabilità interna delle "celle" con parecchi sensi unici, dossi, strade senza uscita, il tutto condito con il limite fisso a 30 Km/h; le strade di comunicazione urbana sono con limiti a 50 o 70 Km/h e un autovelox ad ogni incrocio. In questo modo non puoi andare forte nelle singole "celle" (grandi alcuni isolati) e non puoi correre sulle altre strade. Le intersezioni tra pista ciclabile e strada veicolare sono al 40% dei casi con precedenza per le bici, il 50% è regolato da semaforo e solo il 10% delle volte hanno la precedenza le auto. Io ho provato a vedere la strada vuota e la pista ciclabile con la coda al semaforo, cosa che in Italia sembra surreale.
Va aggiunto che in nl il costo del biglietto dei mezzi di trasporto pubblico è decisamente caro e che conviene usarli solo agli studenti olandesi (che hanno diritto al trasporto gratis).
Credo che l'immagine che mi ha colpito e fatto pensare di più sia stata l'ambulanza ferma allo stop con la pista ciclabile.
In Italia si potrebbero attraversare le grandi citta con buona parte del loro interland quasi esclusivamente in bici, noi abbiamo un buon clima, qui non piove tutti i giorni, per poterlo fare però ci vorrebbero la volontà politica e, soprattutto, l'opinione pubblica favorevole. Quando gli italiani penseranno che è meglio lasciare a casa l'adorata auto? Quanti di voi rinunciano alle 4
ruote quando devono fare anche spostamenti di solo 1-2 Km? Chi va al supermercato in bici? Ho paura di conoscere le risposte...
La scorsa settimana parlavo con una sig.ra in un rifugio (era una avventrice) del blocco parziale del traffico, lei era scocciata che ci fosse il blocco, convinta che fosse del tutto inutile ma al contempo contenta di non aver trovato fila per andare al lavoro e mi raccontava che di solito per percorrere 1-2 Km ci impiega 30 minuti di auto... Quando le ho chiesto perché non lo faccia normalmente in bici mi ha guardato come se fossi pazzo, mi ha detto che ci impiegerebbe di meno, ha detto che è impensabile che ci vada in bici, ha abbozzato scuse del tipo fa freddo, c'è traffico, sono vecchia (avrà avuto circa 45 anni),... Il, purtroppo, divertente era che nessuna delle scuse che avanzava convinceva neppure lei stessa ma che il fatto di usare l'auto per lei era una sorta di credo, un assioma, qualcosa di per forza vero e giusto senza necessità ne possibilità di avere una spiegazione razionale.
La cosa veramente allucinante era la sua opinione in merito alla soluzione da adottare al posto delle targhe alterne: continuare ad utilizzare liberamente tutte le auto avendo la consapevolezza del fatto che si sta inquinando (quindi distruggendo l'ambiente). Che senso ha tutto ciò? Se so che buttando per terra un bicchiere questo si romperà toccando il suolo allora all'impatto resterà intero?
Coloro che invece si difendono dicendo che è colpa delle istituzioni, delle case automobilistiche e dei petrolieri non credo siano migliori della sig.ra di cui ho raccontato: quasi tutti non fanno, e non vogliono fare, niente in prima persona, credendo che sia sempre colpa di qualcun'altro e che ci sia una sorta di giustizia divina che deve intervenire per sistemare (Piove! Governo ladro)...