COSA SAREBBE MILANO CON SOLO BICICLETTE???

l'altro giorno ho visto un signore distinto in giacca e cravatta in viale certosa a Milano che stava mettendo nel baule della sua auto una bicicletta pieghevole e da lì mi son chiesto:"perchè a Milano non adottano una politica di utilizzo delle biciclette per spostarsi nella città ovvero arrivare in macchina fino ai parcheggi tipo Lampugnano, Molino Dorino etc. e poi in sicure piste ciclabili arrivare in centro visto che la distanza tra periferia e centro non è così lunga"
Se ci pensate dalla periferia al centro ci sono mediamente 5km. che in macchina ci metti circa 30 minuti se nn c'è traffico
In biciclette ci impiegherai +o- 15 minuti in più nn produci smog e ti tieni in allenamento.
Vi faccio un'altro esempio: se viale certosa e corso sempione (che è composto da controviali e viale centrale) i controviali fossero ad esclusivo utilizzo delle biciclette e quindi in tutta sicurezza la gente non la utilizzerebbe??

io sogno una Milano come Amsterdam o senza andare troppo lontano come Padova o .....
cosa ne pensate ????


+ piste ciclabili meno auto
 
scherzi a parte, mi sembra purtroppo troppo difficile far capire a chi usa la macchina tutti i giorni da 20 anni che potrebbe benissimo risparmiare e fare del bene all'ambiente solo utilizzando una semplice bicicletta...

utilizzare parte della strada destinandola alle bici avrebbe il solo risultato di bloccare ulteriormente il traffico-->maggiore smog nell'aria...:?

a sto punto la migliore delle proposte sarebbe chiudere il centro alle auto, magari aprirlo alle auto con + di 2 persone a bordo (e ti posso dire che ce ne sono ben poche...)
Vi sarebbe però cmq il problema di chi con la macchina ci lavora ed è costretto a spostarsi parecchio all'interno della città
 

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vitto67 ha scritto:
l'altro giorno ho visto un signore distinto in giacca e cravatta in viale certosa a Milano che stava mettendo nel baule della sua auto una bicicletta pieghevole e da lì mi son chiesto:"perchè a Milano non adottano una politica di utilizzo delle biciclette per spostarsi nella città ovvero arrivare in macchina fino ai parcheggi tipo Lampugnano, Molino Dorino etc. e poi in sicure piste ciclabili arrivare in centro visto che la distanza tra periferia e centro non è così lunga"
Se ci pensate dalla periferia al centro ci sono mediamente 5km. che in macchina ci metti circa 30 minuti se nn c'è traffico
In biciclette ci impiegherai +o- 15 minuti in più nn produci smog e ti tieni in allenamento.
Vi faccio un'altro esempio: se viale certosa e corso sempione (che è composto da controviali e viale centrale) i controviali fossero ad esclusivo utilizzo delle biciclette e quindi in tutta sicurezza la gente non la utilizzerebbe??

io sogno una Milano come Amsterdam o senza andare troppo lontano come Padova o .....
cosa ne pensate ????


+ piste ciclabili meno auto

I controviali è assurdo: li le auto ci devono per forza arrivare per entrare dai cancelli... Però il contrario si può fare :-?

In nl ci ho vissuto per un anno...
Credimi non è solo una questione di avere sempre la pista ciclabile...
Se tu devi andare da X a Y in a piedi ci impieghi 8 minuti, in auto 30 e in bici 3. Come si realizza ciò? Semplice: un sistema viario basato su "celle" chiuse che comunicano SOLO con il Ring (circonvalazione) e con la circonvallazione interna, il nucleo centrale ciclopedonale, alcune rare strade che permettono l'accesso da fuori fino alla Circ. interna, viabilità interna delle "celle" con parecchi sensi unici, dossi, strade senza uscita, il tutto condito con il limite fisso a 30 Km/h; le strade di comunicazione urbana sono con limiti a 50 o 70 Km/h e un autovelox ad ogni incrocio. In questo modo non puoi andare forte nelle singole "celle" (grandi alcuni isolati) e non puoi correre sulle altre strade. Le intersezioni tra pista ciclabile e strada veicolare sono al 40% dei casi con precedenza per le bici, il 50% è regolato da semaforo e solo il 10% delle volte hanno la precedenza le auto. Io ho provato a vedere la strada vuota e la pista ciclabile con la coda al semaforo, cosa che in Italia sembra surreale.
Va aggiunto che in nl il costo del biglietto dei mezzi di trasporto pubblico è decisamente caro e che conviene usarli solo agli studenti olandesi (che hanno diritto al trasporto gratis).

Credo che l'immagine che mi ha colpito e fatto pensare di più sia stata l'ambulanza ferma allo stop con la pista ciclabile.

In Italia si potrebbero attraversare le grandi citta con buona parte del loro interland quasi esclusivamente in bici, noi abbiamo un buon clima, qui non piove tutti i giorni, per poterlo fare però ci vorrebbero la volontà politica e, soprattutto, l'opinione pubblica favorevole. Quando gli italiani penseranno che è meglio lasciare a casa l'adorata auto? Quanti di voi rinunciano alle 4 ruote quando devono fare anche spostamenti di solo 1-2 Km? Chi va al supermercato in bici? Ho paura di conoscere le risposte...

La scorsa settimana parlavo con una sig.ra in un rifugio (era una avventrice) del blocco parziale del traffico, lei era scocciata che ci fosse il blocco, convinta che fosse del tutto inutile ma al contempo contenta di non aver trovato fila per andare al lavoro e mi raccontava che di solito per percorrere 1-2 Km ci impiega 30 minuti di auto... Quando le ho chiesto perché non lo faccia normalmente in bici mi ha guardato come se fossi pazzo, mi ha detto che ci impiegerebbe di meno, ha detto che è impensabile che ci vada in bici, ha abbozzato scuse del tipo fa freddo, c'è traffico, sono vecchia (avrà avuto circa 45 anni),... Il, purtroppo, divertente era che nessuna delle scuse che avanzava convinceva neppure lei stessa ma che il fatto di usare l'auto per lei era una sorta di credo, un assioma, qualcosa di per forza vero e giusto senza necessità ne possibilità di avere una spiegazione razionale.
La cosa veramente allucinante era la sua opinione in merito alla soluzione da adottare al posto delle targhe alterne: continuare ad utilizzare liberamente tutte le auto avendo la consapevolezza del fatto che si sta inquinando (quindi distruggendo l'ambiente). Che senso ha tutto ciò? Se so che buttando per terra un bicchiere questo si romperà toccando il suolo allora all'impatto resterà intero?
Coloro che invece si difendono dicendo che è colpa delle istituzioni, delle case automobilistiche e dei petrolieri non credo siano migliori della sig.ra di cui ho raccontato: quasi tutti non fanno, e non vogliono fare, niente in prima persona, credendo che sia sempre colpa di qualcun'altro e che ci sia una sorta di giustizia divina che deve intervenire per sistemare (Piove! Governo ladro)...
 

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crock ha scritto:
scherzi a parte, mi sembra purtroppo troppo difficile far capire a chi usa la macchina tutti i giorni da 20 anni che potrebbe benissimo risparmiare e fare del bene all'ambiente solo utilizzando una semplice bicicletta...

utilizzare parte della strada destinandola alle bici avrebbe il solo risultato di bloccare ulteriormente il traffico-->maggiore smog nell'aria...:?

a sto punto la migliore delle proposte sarebbe chiudere il centro alle auto, magari aprirlo alle auto con + di 2 persone a bordo (e ti posso dire che ce ne sono ben poche...)
Vi sarebbe però cmq il problema di chi con la macchina ci lavora ed è costretto a spostarsi parecchio all'interno della città

L'unico vero modo per riuscire a fare qualcosa è arrivare alla pressoché totale paralisi del traffico auto: per X tempo ci saranno recidivi che decideranno di passare 3-4 ore ogni mattino per andare al lavoro in auto ma in questo modo si potrà intaccare lo zoccolo duro che con altri sistemi occuperà ogni posto auto in centro, ogni corsia, anche la 4, 5, 6,.. 1000 su ogni strada costruita, specialmente se più larga e con una maggiore portata.
Bisogna far in modo che i veicoli privati restino però imbottigliati senza ostruire il passaggio dei mezzi pubblici e senza ostruire le vie ciclabili, fa niente se per fare questo vadano per ogni senso di marcia una corsia per i mezzi pubblici, una per le bici e una per i pedoni, se ne resteranno ancora saranno per le auto se no fa niente, un'altra cosa utile sono i sensi unici con tanto di pista ciclabile in entrambe le direzioni (o al limite in un direzione bici e altro assieme e nell'altra solo bici) in modo da avere una permeabilità ciclopedonale totale.
 

stilgar

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quoto in pieno, pixel!!!!

io abito a cirimido, piccolo centro di 2000 abitanti.

Da confine a confine sarà 1 km e vi posso assicurare che conosco persone che abitano e lavorano nel paese in cui vivo e si spostano in macchina....addirittura una coppia (marito e moglie) che lavora nello stesso posto usa due macchine distinte, solo perchè una fa part time :smile: :smile: :smile:

magari milano fosse bici only, io ci lavoro e pur avendo smesso di fumare sono convinto che i miei polmoni assomiglino più ad un autostrada con tutto il catrame che respiro 5 giorni alla settimana.
 

Ned

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pixel ha scritto:
Quanti di voi rinunciano alle 4 ruote quando devono fare anche spostamenti di solo 1-2 Km? Chi va al supermercato in bici? Ho paura di conoscere le risposte...

Io, da buon spatentato, mi pappo in media 150-200 km di spostamenti urbani al mese :prost:

Per il resto il problema non è solo nella mentalità delle persone.
Partiamo innanzitutto dal presupposto che noi siamo tutti appassionati pedalatori, ma molta gente non lo è.
Poi aggiungiamo il fatto che spesso le strade sono campi minati a causa di buche, tombini, binari... Inoltre il traffico è un problema, anche solo passare le file di auto ferme al semaforo a motore acceso ( :???: ) certi giorni è una tortura... Ovviamente se ci fossero più bici le macchine diminuirebbero, ma tant'è... Insomma finchè non si investirà seriamente in infrastrutture nelle medio-grandi città la gente continuerà a farsi i 2 km in macchina; sbagliando, ma con un sacco di alibi a calmare la coscienza...

Sennò c'e' sempre il metodo Grillo, radicale ma infallibilile: benzina a 10 euro al litro. Così si che i sivende farebbero i miliardi :mrgreen: :ueh:
 

dendra

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premettendo che chi scrive è ...chiaramente un appassionato di biciclette......ma parlando di alibi a calmare la coscienza...se piove il computer dove lo metto?
La borsa degli attrezzi degli operai pesa parecchio per la bici....
Chi può usare la bici è già da ora libero di farlo, certo i rischi sono troppi e allora la libertà di andare in bici si "incarta" un po'...
 

boicottaiquad

Biker superioris
non so come va a Milano però l 'argomento mi piace :
lo stile di vita determina l 'uso del mezzo , arrivare in ufficio vestiti da ciclisti
si può fare se c' è un locale adibito a spogliatoio e doccia , occorre più tempo
bisogna cambiarsi più volte . I problemi sorgono quando si fanno gli straordinari , peggiora il tempo , insorge il raffreddore e non cito tutti quelli derivati dal traffico e mancanza di piste ciclabili .
Se fai un lavoro dove non hai contatto con il pubblico in teoria potresti anche
non farti la doccia e risparmi tempo.
Esiste l 'incognita dove metto la bici perchè non me la rubino .
 

stilgar

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dendra ha scritto:
premettendo che chi scrive è ...chiaramente un appassionato di biciclette......ma parlando di alibi a calmare la coscienza...se piove il computer dove lo metto?
La borsa degli attrezzi degli operai pesa parecchio per la bici....
Chi può usare la bici è già da ora libero di farlo, certo i rischi sono troppi e allora la libertà di andare in bici si "incarta" un po'...

mah, se piove non usi la bici ma i mezzi pubblici e milano è abbastanza decente come mezzi (paragonandola ad una città come roma almeno). gli operai si muovono con vetture di servizio per le quali si potrebbe ricorrere a permessi o restrizioni (tipo almeno 2 operai per auto...), poi sul fatto che milano è gia libera per le bici, ma penso sia più pericoloso fare la red bull rampage con la graziella :smile: :smile:

l'auto è una condizione mentale, conosco colleghi che hanno la metropolitana fuori dalla porta di casa ma per 5 km preferisce usare l'auto, oppure mal sopporta utilizzare 2 mezzi (che so bus + metro, metro + tram).

ad esempio io che lavoro a milano (e abito fuori...) uso 1 treno, 1 metro (cadorna - precotto) ed un bus......totale 1h e 45 min circa.

ripeto, l'auto è una condizione mentale, basta convincersi che qualche volta si può rinunciare.....
 

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Ned ha scritto:
Io, da buon spatentato, mi pappo in media 150-200 km di spostamenti urbani al mese :prost:
Grande :-? Però non cambiare dopo il tesserino rosa :cool:
Ned ha scritto:
Per il resto il problema non è solo nella mentalità delle persone.
Partiamo innanzitutto dal presupposto che noi siamo tutti appassionati pedalatori, ma molta gente non lo è.
Poi aggiungiamo il fatto che spesso le strade sono campi minati a causa di buche, tombini, binari... Inoltre il traffico è un problema, anche solo passare le file di auto ferme al semaforo a motore acceso ( :???: ) certi giorni è una tortura... Ovviamente se ci fossero più bici le macchine diminuirebbero, ma tant'è... Insomma finchè non si investirà seriamente in infrastrutture nelle medio-grandi città la gente continuerà a farsi i 2 km in macchina; sbagliando, ma con un sacco di alibi a calmare la coscienza...
Cosa intendi per infrastrutture medio grandi?
Ned ha scritto:
Sennò c'e' sempre il metodo Grillo, radicale ma infallibilile: benzina a 10 euro al litro. Così si che i sivende farebbero i miliardi :mrgreen: :ueh:
10 € magari no però io sarei per eliminare la tassa di possesso e per andare a caricare una sorta di equivalente sul carburante così, finalmente, pagherebbe tanto chi usa tanto la strada, l'aria, l'ambiente...
 

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dendra ha scritto:
premettendo che chi scrive è ...chiaramente un appassionato di biciclette......ma parlando di alibi a calmare la coscienza...se piove il computer dove lo metto?
La borsa degli attrezzi degli operai pesa parecchio per la bici....
Chi può usare la bici è già da ora libero di farlo, certo i rischi sono troppi e allora la libertà di andare in bici si "incarta" un po'...

Per il pc e altre cose esistono i bauletti posteriori da mettere sul portapacchi (come quelli per le moto), li il pc non soffre e hanno una discreta capacità e portata. Tra l'altro si possono chiudere a chiave e non entra l'acqua.

Se per operai intendi i tecnici che si muovono col furgoncino perché hanno dentro l'officina e i ricambi (dall'idraulico all'elettricista all'uomo telecom per intersi) hai ragione, loro non possono fare tutto in bici, avrebbero bisogno di aggeggi tipo quello di gattonero e sono giustificabili.
Se però il traffico fosse formato solo da loro circolerebbero solo veicoli commerciali... Che percentuale coprono nel normale traffico cittadino?
 

Ned

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pixel ha scritto:
Ned ha scritto:
Io, da buon spatentato, mi pappo in media 150-200 km di spostamenti urbani al mese :prost:
Grande :-? Però non cambiare dopo il tesserino rosa :cool:
Per gli spostamenti in Monza continuero' sicuramente con la bici, senza dubbio!

pixel ha scritto:
Ned ha scritto:
Insomma finchè non si investirà seriamente in infrastrutture nelle medio-grandi città la gente continuerà a farsi i 2 km in macchina; sbagliando, ma con un sacco di alibi a calmare la coscienza...
Cosa intendi per infrastrutture medio grandi?
:-x :-x

Comunque le solite cose, in primis piste ciclabili SERIE
(a Monza ne hanno messe alcune a lato strada: negozianti infuriati perchè non ci sono più percheggi, bici che investono la gente che scende dai pullman e macchine in mezzo. A Berlino, per esempio, ci sono marciapiedi un poco più larghi con ciclabile incorporata... il primo giorno, colto alla sprovvista, ci finivo sempre in mezzo :oops: . Fatte così IMO hanno più senso, ed infatti c'era 1/5 del traffico e una marea di bici)

pixel ha scritto:
Ned ha scritto:
Sennò c'e' sempre il metodo Grillo, radicale ma infallibilile: benzina a 10 euro al litro. Così si che i sivende farebbero i miliardi :mrgreen: :ueh:
10 € magari no però io sarei per eliminare la tassa di possesso e per andare a caricare una sorta di equivalente sul carburante così, finalmente, pagherebbe tanto chi usa tanto la strada, l'aria, l'ambiente...

... e si svilupperebbero motori alternativi, ad oggi esistenti sulla carta ma stranamente poco incentivati ed utilizzati/utilizzabili :???: [/b]
 

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mcapri ha scritto:
non so come va a Milano però l 'argomento mi piace :
lo stile di vita determina l 'uso del mezzo , arrivare in ufficio vestiti da ciclisti
si può fare se c' è un locale adibito a spogliatoio e doccia , occorre più tempo
bisogna cambiarsi più volte . I problemi sorgono quando si fanno gli straordinari , peggiora il tempo , insorge il raffreddore e non cito tutti quelli derivati dal traffico e mancanza di piste ciclabili .
Se fai un lavoro dove non hai contatto con il pubblico in teoria potresti anche
non farti la doccia e risparmi tempo.
Esiste l 'incognita dove metto la bici perchè non me la rubino .

In realtà il tuo modo di pensare è tipico italiano e molto poco duch %$))

Quando vai al lavoro devi percorrere 40 Km a velocità gara XC? Devi fare una granfondo? Io suppongo di no.

Se è come credo, non hai la necessità di usare abbigliamento tecnico e un banale abito antipioggia come quelli della Agu ( www.agu.com ).
Pak_groen_100x_2.jpg

Ho conosciuto anche gente italiana che viveva in nl da un paio d'anni che si recava sul posto di lavoro tutti i giorni percorrendo anche 20 Km (più altrettanti al ritorno) con ogni tempo (ma lo standard li è pioggia e vento).

L'abito che ho indicato non è un capo tecnico ma va considerato al pari di un ombrello (l'ho indicato perché lo possiedo e lo conosco bene, se non ricordo male costa sui 50 € pantaloni e giacca con cappuccio, lo usavo anche a piedi perché con pioggia e vento l'ombrello era inutile), è totalmente impermeabile ma molto poco traspirante, è largo e lo si può comodamente indossare perfino sopra alla giacca. Coprendo sia sopra che sotto consente una volta a destinazione di essere tolto lasciando l'abbigliamento sottostante in ordine. Tutto ciò chiaramente se si è andata a velocità turistica non se si è fatta la gran fondo Casa-Ufficio e si è lavati di sudore.
 

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Ned ha scritto:
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Io, da buon spatentato, mi pappo in media 150-200 km di spostamenti urbani al mese :prost:
Grande :-? Però non cambiare dopo il tesserino rosa :cool:
Per gli spostamenti in Monza continuero' sicuramente con la bici, senza dubbio!
:-x :-o :-x
Ned ha scritto:
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Ned ha scritto:
Insomma finchè non si investirà seriamente in infrastrutture nelle medio-grandi città la gente continuerà a farsi i 2 km in macchina; sbagliando, ma con un sacco di alibi a calmare la coscienza...
Cosa intendi per infrastrutture medio grandi?
:-x :-x

Comunque le solite cose, in primis piste ciclabili SERIE
(a Monza ne hanno messe alcune a lato strada: negozianti infuriati perchè non ci sono più percheggi, bici che investono la gente che scende dai pullman e macchine in mezzo. A Berlino, per esempio, ci sono marciapiedi un poco più larghi con ciclabile incorporata... il primo giorno, colto alla sprovvista, ci finivo sempre in mezzo :oops: . Fatte così IMO hanno più senso, ed infatti c'era 1/5 del traffico e una marea di bici)
Anche io credo che da noi non vengano fatte piste ciclabili sensate e che la maggior parte è talmente funzionale da far preferire la circolazione sulla normale carreggiata (tipo quando ad ogni strada secondaria rispetto a quella costeggiata la ciclabile ha uno stop). Tuttavia anche la pista ciclabile incorporata nel marciapiede ha il difetto di essere troppo spesso confusa dai pedoni per parte integrante del marciapiede... A tal proposito ti invito a percorrere la pista ciclabile sulla sponda orientale del lago del segrino: in teoria una striscia di asfalto è per le bici mentre l'altra è per i pedoni, in pratica i pedoni invadono tutto... E ho già provato ad avere delle discussioni 8-)
L'ideale è avere una cordonata in più e un accentuato dislivello tra pista ciclabile e marciapiede, l'ideale sarebbe che la pista ciclabile avesse un gradino con la strada pari a quello col marciapiede.
Un altro accorgimento utile sarebbe quello di mantenere il livello della pista ciclabile quando incrocia una carreggiata veicolare alla stessa quota operando il raccordo per quest'ultima in modo che le signore che vanno a fare la spesa (sono un esempio) si accorgano che devono lasciare il passo alle biciclette e che la strada liscia davanti a loro non le porti alla tentazione di andare dritto senza nemmeno rallentare.
Ned ha scritto:
pixel ha scritto:
Ned ha scritto:
Sennò c'e' sempre il metodo Grillo, radicale ma infallibilile: benzina a 10 euro al litro. Così si che i sivende farebbero i miliardi :mrgreen: :ueh:
10 € magari no però io sarei per eliminare la tassa di possesso e per andare a caricare una sorta di equivalente sul carburante così, finalmente, pagherebbe tanto chi usa tanto la strada, l'aria, l'ambiente...

... e si svilupperebbero motori alternativi, ad oggi esistenti sulla carta ma stranamente poco incentivati ed utilizzati/utilizzabili :???: [/b]
Non amo accostare all'argomento i motori alternativi perché sono uno degli alibi migliori per le persone come quella di cui raccontavo nel mio primo post del topic.
 

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mcapri ha scritto:
come la mettiamo quando fa caldo caldo ? e quando è davvero freddo
come in queste settimane ?
il tuo modo di pensare invece è tipico dello studente

Per il quando fa caldo caldo posso confermare che non c'è nulla come l'aria condizionata (sarà per quello che magicamente le FNMT ogni volta eliminano i taf in favore dei treni vecchi senza condizionatori?) ma per il freddo non ti do minimamente ragione.
Penso da studente? Forse, però le persone che ho portato come esempi non lo erano.

mcapri ha scritto:
sempre ad esempio l ' Olanda , è tutta piatta , si possono fare confronti solo
con città in pianura padana , e Berlino , città moderna a dispetto della maggior parte delle nostre !!!

Il confronto era insito già dal primo post del topic, io ho approfondito perché si tratta di una realtà che conosco. Ho visitato anche Berlino ma non ho notato una presenza di bicilette così massiccia, li credo che siano più incisivi i trasporti pubblici, tuttavia non conosco così bene quella città per poterne fare una analisi.
Il topic fa sempre riferimento ad una città in pianura padana, Milano.

Non capisco il senso della questione della modernità di Berlino... Cosa cambia?
Ad ogni modo ci terrei a precisare che la viabilità non ha grandi pretese per essere modificata e che spesso il grosso è fattibile con una buona segnaletica (quindi con poca spesa).

Colgo nei due messaggi una nota di asprezza, spero che tu non te la sia presa per il fatto che amo abbattere gli alibi.
 

Ned

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pixel ha scritto:
. Tuttavia anche la pista ciclabile incorporata nel marciapiede ha il difetto di essere troppo spesso confusa dai pedoni per parte integrante del marciapiede...

Questo perchè sono pochissimo diffuse.
A Berlino quando mi è capitato di passarci sopra un ciclista mi ha scampanellato molto indispettito, come se stessi pisciando su una vetrina, ed infatti poi ho notato come effettivamente le ciclabili fossero sempre libere. Basta farsi entrare in testa che i marciapiedi non sono esclusivamente ad uso dei pedoni. A me sono bastate due scampanellate :cool: :cool:
 

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