A 10 anni abitavo a Venezia dove sono nato, correvo per le strette calli con una Graziella oppure con una bici da cross che mi regaló mio zio ( in comunione d'uso con mio fratello ): il problema è che per regolamento comunale non si può fare pena multe dai vigili, era tutto un fuggi fuggi quando ne vedevamo uno. Una volta ho imboccato una curva ( sono tutte cieche, ci sono i muri... ) con le gomme sgonfie al limite dello stallonamento e ho quasi investito una anziana signora che era solita portare gli avanzi del pesce ai gatti del sestiere ( da noi si chiamano così ): non vi dico quanto "profumato" ero al ritorno a casa... Facevamo le gare fra amici zigzagando fra i passanti sulla strada principale, fermo restando che i genitori non ci permettevano di oltrepassare i ponti che delimitano il quartiere. Una volta ne abbiamo disceso uno su di una bici con i due molloni posteriori ed il sellone lungo, in tre sopra... Nostalgia di gioventù.