Premesso che io non vado in pianura e non vado su asfalto e anche le sterrate carrozzabili se posso le evito, quindi solo sentieri e magari nemmeno quelli...
Nello
zaino idrico metto sempre il multiattrezzo che non si sa mai.
Camera d'aria nel sottosella, pompa ovviamente, k-way antipioggia e felpetta anche d'estate.
Mi fermo sulla felpetta. Metti che ti capita un guaio brutto su qualche sentiero poco frequentato (quelli dove vado io non li frequenta nessuno...), metti che ti rompi (toccarsi prego) e non riesci a muoverti. Metti che per una ragione o l'altra ti ritrovi (in montagna, in quota) col buio. Che devi passare la notte. Se non hai da coprirti il freddo ti ammazza. Quindi felpetta, felpetta, e non solo: accendino, che in caso di guai seri è un oggetto vitale, e magari pure un berretto (non ditemi che pesa).
Chiaro uso uno zaino con un minimo di capienza, ma con le fasce chiuse bene non balla e funge anche da paraschiena.
Cellulare ovviamente, è da idioti non averlo in questi casi, semmai non portatelo al cinema... ma soprattutto in linea di massima c'è sempre qualcuno che sa che giro sto facendo e che sa entro che ora devo tornare. Se ho più di un'ora di ritardo e non avviso, prima cerchino di chiamarmi, poi chiamino il soccorso alpino! Beh, mai successo, ma basta una volta nella vita, no?
Casco e guanti è ovvio, li tengo sempre addosso, non nello zaino.
Poi vabbè chiaro la tenda, un fornelletto con pentolame vario, sacco a pelo, materassino autogonfiante, tavolino e seggiolina pieghevole, amaca tascabile... scherzo, scherzo.
Per le uscite visto dove abiti non hai che l'imbarazzo della scelta... io comincerei aumentando un pelo i km in piano (fino a 50-60), e magari la media, e quando ci stai dentro senza collassare cominci ad attaccare le salite. Vai per gradi, senza fretta, badando molto al
modo in cui vai piuttosto che al chilometraggio. Io uso un buffo parametro per capire che posso aumentare: è quando riesco a fare quello che prima mi spaccava canticchiando ad alta voce... significa che ho abbastanza fiato ed energie per aggiungere ulteriore distanza/dislivello.
Altra cosa, non sottovalutare mai la discesa. Anche per quella serve energia, allenamento nelle braccia e nelle mani, nelle gambe anche se hai una full. E lucidità mentale. Le conseguenze di una discesa da "cotti" possono essere assai peggiori che scoppiare in salita, detto da uno che ha imparato la lezione a sue spese.
Happy Trails!