Consigli tecnica di guida su ghiaione?

freesby

Biker velocissimus
14/9/12
2.614
1.218
0
Pinerolo
Visita sito
Bike
Giant trance 1 29
Pressione, gomme, ruote, sospensioni, ecc. sono importanti ma se perdi anteriore vuol dire che scendi con la vecchia tecnica peso dietro o persino del fuori sella. Cerca di avanzare verso il manubrio abbassando il busto, gomiti alti e larghi, gambe piegate e larghe. La bici si deve muovere sotto di te molto, e devi cercare di surfare, la velocità non puoi controllarla fino in fondo ma devi trovare quella giusta, rallentando non solo frenando, ma spigolando. Il problema della caduta è che alleggerisci troppo avanti e ti irrigidisci. Una messa a punto del mezzo aumenta il feeling, ma il trucco è la corretta distribuzione dei pesi sulle ruote e una guida dinamica.
Mi hai rubato le parole di bocca!
 

Ciccio

Biker velocissimus
15/11/02
2.464
1.372
0
53
Nonantola (MO)
Visita sito
Bike
Orbea Laufey H-LTD, Scott Scale 965
Il mio suggerimento per fare 'ghianoning' (come lo chiamavano nostri amici friulani): cerca di stare centrale con la posizione del corpo, e sopratutto lascia un poco di libertà al manubrio: voglio dire, la ruota cercherà di intrufolarsi tra i sassi, non essere troppo rigido sul manubrio ma accompagnalo quando ha piccole deviazioni (ma piccole, eh!).
Poi, visto il terreno, tieni ben gonfie le camere d'aria!
Buone pedalate a tutti!
 

iron.mike83

Redazione
10/7/07
1.539
1.619
0
Soraga di Fassa
Visita sito
Bike
Trek Fuel EX
Citofonare @iron
Citofonare @iron.mike83 ;-)

Direi che ha gia' detto tutto @drmale , oltre all'importanza della distribuzione del peso che deve rimanere centrale (se e' molto ripido va bene arretrare un po' ma non troppo) anche la frenata e' fondamentale, il freno anteriore dev'essere leggermente pinzato, non devi mai arrivare al bloccaggio, mentre col posteriore puoi andarci piu deciso cosi' da mantenere la velocita' controllata. Se il sentiero e' molto ripido la tendenza e' quella appunto di frenare troppo e spostare il peso all'indietro ma e' sbagliato, il consiglio che posso darti e' di studiare il sentiero e andare a frenare con molta decisione nei punti dove vedi che il terreno offre maggior grip oppure nel punto dove e' poco pendente per poi tornare a lasciarla correre dove e' impossibile fare altrimenti, anche in curva la tendenza e' quella che le ruote scappano via, usa qualsiasi cosa che vedi sul sentiero che ti possa aiutare, tipo una traiettoria piu ampia, un taglio, una "spondina", il tronco di un albero :))): ...cercale traiettorie piu' semplici ed efficaci!
 

AlexV

Biker paradisiacus
22/1/16
6.021
5.036
0
Como
Visita sito
Bike
Radon Slide 140
usa qualsiasi cosa che vedi sul sentiero che ti possa aiutare, tipo una traiettoria piu ampia, un taglio, una "spondina", il tronco di un albero :))):
Ho provato, ma devo aver sbagliato qualcosa: la bici la curva l'ha fatta, ma io sono rimasto attaccato al tronco. :-|

(a 3 anni di distanza c'è una cicatrice a ricordarmi tutti i giorni il dettaglio :pirletto:)
 

drmale

Biker perfektus
17/7/09
2.961
3.129
0
Brescia
Visita sito
Bike
Oiz&Rise, RM Altitude, StbCubeAttain, GaryFisherProcaliber1991, BMWr65Cust+AfricaTwin1100
Direi che ha gia' detto tutto @drmale , oltre all'importanza della distribuzione del peso che deve rimanere centrale (se e' molto ripido va bene arretrare un po' ma non troppo) anche la frenata e' fondamentale, il freno anteriore dev'essere leggermente pinzato, non devi mai arrivare al bloccaggio, mentre col posteriore puoi andarci piu deciso cosi' da mantenere la velocita' controllata. Se il sentiero e' molto ripido la tendenza e' quella appunto di frenare troppo e spostare il peso all'indietro ma e' sbagliato, il consiglio che posso darti e' di studiare il sentiero e andare a frenare con molta decisione nei punti dove vedi che il terreno offre maggior grip oppure nel punto dove e' poco pendente per poi tornare a lasciarla correre dove e' impossibile fare altrimenti, anche in curva la tendenza e' quella che le ruote scappano via, usa qualsiasi cosa che vedi sul sentiero che ti possa aiutare, tipo una traiettoria piu ampia, un taglio, una "spondina", il tronco di un albero :))): ...cercale traiettorie piu' semplici ed efficaci!
Giustissimo tutto, ma... il problema è che bisogna tentare di interiorizzare queste cose e superare la paura. Perché la paura aumenta la tensione, e tende a guidare in posizione difensiva. In alcuni casi andare in bici è come sciare, non puoi decidere tu la velocità o la traiettoria, devi saper scegliere il momento giusto per rallentare o curvare, ma la scelta è in base al terreno.
 

Vins213

Biker poeticus
2/9/18
3.951
2.501
0
33
Visita sito
Bike
ex Salsa Bucksaw carbon set 26, 27.5+, 29
Lo step finale è questo! Una volta presa confidenza diventa una droga

Vedi l'allegato 401344
Ma che figata! Mi piacerebbe farlo con le 26x4, peccato che non ho questi percorsi da me

il problema è che bisogna tentare di interiorizzare queste cose e superare la paura.
Un altro problema è l'insicurezza, più sei insicuro e più la bici NON fa quel che vuoi...come giusto che sia :mrgreen:
Decisione e determinazione, se si cade ci si riprova subito tipo MotoGP...però cadute easy senza cicatrici :-P:
 
  • Mi piace
Reactions: iron.mike83

andrea peter luciano

Biker serius
27/3/10
256
133
0
Brugherio
Visita sito
Bike
Stumpjumper Comp EVO 2023 - Cannondale Jekyll 4 2018
Giustissimo tutto, ma... il problema è che bisogna tentare di interiorizzare queste cose e superare la paura. Perché la paura aumenta la tensione, e tende a guidare in posizione difensiva. In alcuni casi andare in bici è come sciare, non puoi decidere tu la velocità o la traiettoria, devi saper scegliere il momento giusto per rallentare o curvare, ma la scelta è in base al terreno.
E' qua, il problema: non bisogna arrivare ad avere paura! Per non avere fifa, non è necessario coraggio o incoscienza, ma esperienza, ci si arriva con il tempo. Incominciando, le cose bisogna farle per gradi, con fare le cose più tranquille (dopo aver fatto i soliti esercizi di base, anche solo in un parcheggio) curando però molto la parte di corretta tecnica di guida. Poi man mano, si alza l'asticella, stupendosi, come stando "giusti" in bici, si riescano a fare cose con una scioltezza, che prima mettevano in grandissima tensione.
 
Ultima modifica:
  • Mi piace
Reactions: Mutant

drmale

Biker perfektus
17/7/09
2.961
3.129
0
Brescia
Visita sito
Bike
Oiz&Rise, RM Altitude, StbCubeAttain, GaryFisherProcaliber1991, BMWr65Cust+AfricaTwin1100
E' qual il problema: non bisogna arrivare ad avere paura! Per non avere fifa, non è necessario coraggio o incoscienza, ma esperienza, ci si arriva con il tempo. Incominciando, le cose bisogna farle per gradi, con fare le cose più tranquille (dopo aver fatto i soliti esercizi di base, anche solo in un parcheggio) curando però molto la parte di corretta tecnica di guida. Poi man mano, si alza l'asticella, stupendosi, come stando "giusti" in bici, si riescano a fare cose con una scioltezza, che prima mettevano in grandissima tensione.
Fosse così facile. Diciamo che i meccanismi psichici non interagiscono tra loro in modo elementare, ma troppo spesso in modo paradossale. È uno dei motivi dell'alta fallibilità delle teorie e prassi psicologiche e pedagogiche. Certamente in generale un corso di guida in mtb fatto bene aiuta molto. Innanzi tutto fornisce la tecnica, che non è che tutti siamo nati imparati, e quindi elimina le cadute e le insicurezze dovute agli errori. Però poi insorge il lato fobico dell'istinto di sopravvivenza. Di fronte a qualcosa che ci fa paura la capacità di applicare le conoscenze apprese diminuisce. Le percezioni non sono solo dati ricevuti da un elaboratore centrale, ma influiscono realmente sul programma. Non sono mai solo dati, ma dei quasi-costrutti, si comportano da modificatori che alterano i nostri meccanismi, fino a incepparli. Il vuoto, il ripido, la pietra tagliente, lo scivoloso, in alcuni portano un messaggio di minaccia superiore, di un potenziale in grado di alterare i legami che tengono insieme i processi alla base delle nostre capacità. Evocano l'ultimo atto delle nostre difese, non la fuga, ma la paralisi, la simulazione della morte. Ovviamente la grandezza dell'umano sta nelle differenze a me fa paura il vuoto e te un ragno, con l'esito per entrambi di perdere le capacità di adattamento alla situazione.
1.000.000 a chiunque legga per la consulenza. Giro Iban in mp. Grazie, rilascio regolare fattura, senza fattura sconto del 30% :il-saggi:
 

andrea peter luciano

Biker serius
27/3/10
256
133
0
Brugherio
Visita sito
Bike
Stumpjumper Comp EVO 2023 - Cannondale Jekyll 4 2018
Fosse così facile. Diciamo che i meccanismi psichici non interagiscono tra loro in modo elementare, ma troppo spesso in modo paradossale. È uno dei motivi dell'alta fallibilità delle teorie e prassi psicologiche e pedagogiche. Certamente in generale un corso di guida in mtb fatto bene aiuta molto. Innanzi tutto fornisce la tecnica, che non è che tutti siamo nati imparati, e quindi elimina le cadute e le insicurezze dovute agli errori. Però poi insorge il lato fobico dell'istinto di sopravvivenza. Di fronte a qualcosa che ci fa paura la capacità di applicare le conoscenze apprese diminuisce. Le percezioni non sono solo dati ricevuti da un elaboratore centrale, ma influiscono realmente sul programma. Non sono mai solo dati, ma dei quasi-costrutti, si comportano da modificatori che alterano i nostri meccanismi, fino a incepparli. Il vuoto, il ripido, la pietra tagliente, lo scivoloso, in alcuni portano un messaggio di minaccia superiore, di un potenziale in grado di alterare i legami che tengono insieme i processi alla base delle nostre capacità. Evocano l'ultimo atto delle nostre difese, non la fuga, ma la paralisi, la simulazione della morte. Ovviamente la grandezza dell'umano sta nelle differenze a me fa paura il vuoto e te un ragno, con l'esito per entrambi di perdere le capacità di adattamento alla situazione.
1.000.000 a chiunque legga per la consulenza. Giro Iban in mp. Grazie, rilascio regolare fattura, senza fattura sconto del 30% :il-saggi:


Ho semplicemente detto, che non bisogna avere paura, non perché sfegatati, ma perché si deve incominciare dalle cose + semplici, affrontando le difficoltà con progressione. Nel momento che ci si sente + sicuri e tranquilli, (in quanto il "gesto tecnico" viene naturale, senza doverci pensare), aumentata l'esperienza, viene poi naturale "osare" (sempre scientemente, in quanto si osa se si è sicuri di farlo) di più.

Ovviamente non è una cosa che fai dall'oggi al domani, ed è questa la parte difficile: bisogna avere pazienza e costanza. A me personalmente, ci sono voluti almeno 3 annetti per rendermi un pò sciolto e sicuro anche fuori dalla cosiddetta zona di confort.
Andare con gente capace che Ti corregge la tecnica aiuta poi tantissimo.
 
Ultima modifica:

bertofa

Biker serius
12/9/13
168
57
0
Trento
www.byebiketrentino.com
Bike
Giant; Genesis
"Mani leggere, piedi pesanti": i gomti allargati ti aiutano a caricare l'anteriore stando centrato e "dentro" la bici, i talloni abbassati stabilizzano la bici. E ogni tanto "pompa": aiuta la bici a stare sul terreno.

All'inizio è controintuitivo, ma più il terreno si fa difficile più devi caricare l'anteriore: busto parallelo al terreno.
 

bertofa

Biker serius
12/9/13
168
57
0
Trento
www.byebiketrentino.com
Bike
Giant; Genesis
Fosse così facile. Diciamo che i meccanismi psichici non interagiscono tra loro in modo elementare, ma troppo spesso in modo paradossale. È uno dei motivi dell'alta fallibilità delle teorie e prassi psicologiche e pedagogiche. Certamente in generale un corso di guida in mtb fatto bene aiuta molto. Innanzi tutto fornisce la tecnica, che non è che tutti siamo nati imparati, e quindi elimina le cadute e le insicurezze dovute agli errori. Però poi insorge il lato fobico dell'istinto di sopravvivenza. Di fronte a qualcosa che ci fa paura la capacità di applicare le conoscenze apprese diminuisce. Le percezioni non sono solo dati ricevuti da un elaboratore centrale, ma influiscono realmente sul programma. Non sono mai solo dati, ma dei quasi-costrutti, si comportano da modificatori che alterano i nostri meccanismi, fino a incepparli. Il vuoto, il ripido, la pietra tagliente, lo scivoloso, in alcuni portano un messaggio di minaccia superiore, di un potenziale in grado di alterare i legami che tengono insieme i processi alla base delle nostre capacità. Evocano l'ultimo atto delle nostre difese, non la fuga, ma la paralisi, la simulazione della morte. Ovviamente la grandezza dell'umano sta nelle differenze a me fa paura il vuoto e te un ragno, con l'esito per entrambi di perdere le capacità di adattamento alla situazione.
1.000.000 a chiunque legga per la consulenza. Giro Iban in mp. Grazie, rilascio regolare fattura, senza fattura sconto del 30% :il-saggi:
Letto tutto: interessante. E' per questo che approcci come la PNL suggeriscono quali pensieri pensare *prima* di affrontare un tratto per noi di spavento: se penso "ho proprio paura di cadere", tutta la mia attenzione, conscia e inconscia, sarà sul cadere...
 

drmale

Biker perfektus
17/7/09
2.961
3.129
0
Brescia
Visita sito
Bike
Oiz&Rise, RM Altitude, StbCubeAttain, GaryFisherProcaliber1991, BMWr65Cust+AfricaTwin1100
Letto tutto: interessante. E' per questo che approcci come la PNL suggeriscono quali pensieri pensare *prima* di affrontare un tratto per noi di spavento: se penso "ho proprio paura di cadere", tutta la mia attenzione, conscia e inconscia, sarà sul cadere...
La PNL sta a quello che ho scritto come Biden a Churchill. Bandler, Grinder, Dilts e compagnia cantante usa tecniche da imbonitori. Metodi di fascinazione che riescono anche a dare risultati, non dubito. La PNL va presa con le pinze, già a partire dal nome. Con la programmazione non ha nulla a che vedere. Già Freud provò con scarsi risultati un tentativo di costruire un IDE psichico per accedere all'inconscio, usando la psicanalisi come framework. Non gli riuscì. Però intuì che il nostro funzionamento psichico è determinato da qualcosa di non cosciente ma strutturato come un linguaggio. Il parallelismo tra la psicanalisi freudiana o lacaniana con la programmazione può essere in qualche modo tentato, la PNL non si colloca al livello di compilazione del programma, non è un framework, a quello dello della configurazione dell'OS. L'uso di tecniche fascinatorie, già noto ai magnetisti, ai maghi e ai santoni, ma anche a imbroglioni e politici, è ampiamente diffuso. Se vuoi ti do un metodo più semplice e sorprendentemente efficace per affrontare le cose che ti fanno paura. Lascia stare pensieri e cazzi e mazzi, ma sorridi. Semplicemente rilassa i muscoli facciali e sorridi. Non importa se devi affrontare una discesa ripida, o un esame, o trovare il modo per portar fuori una ragazza. Sorridi e tutto divenderà più semplice. E ti sorprenderai come i muscoli influiscono sul nostro stato d'animo. Ma da qui a capire come minchia siamo programmati - nemmeno le più avanzate neuro scienze, riescono a capire nulla - ci mancano ancora un bel po' cambi di paradigma.
 

bertofa

Biker serius
12/9/13
168
57
0
Trento
www.byebiketrentino.com
Bike
Giant; Genesis
La PNL sta a quello che ho scritto come Biden a Churchill. Bandler, Grinder, Dilts e compagnia cantante usa tecniche da imbonitori. Metodi di fascinazione che riescono anche a dare risultati, non dubito. La PNL va presa con le pinze, già a partire dal nome. Con la programmazione non ha nulla a che vedere. Già Freud provò con scarsi risultati un tentativo di costruire un IDE psichico per accedere all'inconscio, usando la psicanalisi come framework. Non gli riuscì. Però intuì che il nostro funzionamento psichico è determinato da qualcosa di non cosciente ma strutturato come un linguaggio. Il parallelismo tra la psicanalisi freudiana o lacaniana con la programmazione può essere in qualche modo tentato, la PNL non si colloca al livello di compilazione del programma, non è un framework, a quello dello della configurazione dell'OS. L'uso di tecniche fascinatorie, già noto ai magnetisti, ai maghi e ai santoni, ma anche a imbroglioni e politici, è ampiamente diffuso. Se vuoi ti do un metodo più semplice e sorprendentemente efficace per affrontare le cose che ti fanno paura. Lascia stare pensieri e cazzi e mazzi, ma sorridi. Semplicemente rilassa i muscoli facciali e sorridi. Non importa se devi affrontare una discesa ripida, o un esame, o trovare il modo per portar fuori una ragazza. Sorridi e tutto divenderà più semplice. E ti sorprenderai come i muscoli influiscono sul nostro stato d'animo. Ma da qui a capire come minchia siamo programmati - nemmeno le più avanzate neuro scienze, riescono a capire nulla - ci mancano ancora un bel po' cambi di paradigma.
Mi sono fermato a metà, quando hai maltrattato anche l'italiano: tollero idee diverse dalle mie, meno la tracotanza di chi crede di avere solo ragione. Un'ultima cosa: fai riferimento, e male - e lo dico da un punto di vista storico-scientifico - alla PNL di prima generazione. Ora siamo, da tempo, alla terza.

Buone pedalate
 

drmale

Biker perfektus
17/7/09
2.961
3.129
0
Brescia
Visita sito
Bike
Oiz&Rise, RM Altitude, StbCubeAttain, GaryFisherProcaliber1991, BMWr65Cust+AfricaTwin1100
Mi sono fermato a metà, quando hai maltrattato anche l'italiano: tollero idee diverse dalle mie, meno la tracotanza di chi crede di avere solo ragione. Un'ultima cosa: fai riferimento, e male - e lo dico da un punto di vista storico-scientifico - alla PNL di prima generazione. Ora siamo, da tempo, alla terza.

Buone pedalate
Non vedo dove sta la tracotanza, ho solo preso le distanze tra il mio pensiero e la pnl. L'affermazione che si tratta di una tecnica per imbonitori, è, non solo per me, fattuale, e non è detto che debba essere colta in modo denigratorio. E' così! Non tratto male l'italiano, ti sbagli. Me ne sbatto semplicemente.
Detto questo ti auguro anch'io ottime pedalate e belle discese, senza paura.

PS. non voglio farti cambiare idea sulla pnl, ma sii sempre scettico, non solo sulla pnl, ma su tutte le scienze che si occupano di spiegare del funzionamento psichico.
 

TdmSub

Biker novus
26/7/04
21
7
0
San Bonifacio VR
Visita sito
Io ero terrorizzato dal fondo ghiaioso, poi, dopo un paio di corsi di trcnica di 1° e 2° livello, ora non è che li adoro ma li affronto con maggior consapevolezza. Come altri ti hanno già detto, la centralità del peso è il segreto. Mi ha molto aiutato il seguente esercizio: in piano o leggerissima discesa, ci si mette in piedi sui pedali con gambe leggermente flesse, busto piegato verso il basso, gomiti aperti e cerchi di staccare le mani dal manubrio. In questo modo ti renderai conto se starai caricando troppo sull'anteriore o sul posteriore. Continua a ripetere l'esercizio fintanto che non ti verrà naturale la posizione corretta. Poi, nelle varie discese (iniziando sempre dalle più facili) cerca di capire se saresti in grado di mollare il manubrio
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

Classifica mensile dislivello positivo