Consigli per un lunghissimo viaggio in bici...

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Oskarsson88

Biker novus
7/2/10
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Firenze
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Ciao a tutti!!
Mi presento, sono un ragazzo di 21 anni che ha intenzione di fare un'importante avventura quest'estate, per la precisione un giro dell'Europa che dovrebbe durare circa 3 mesi.
Il viaggio ho intenzione di farlo da solo; in ogni caso, ho già fatto un paio di esperienze, anche se ben più brevi, in passato.
Avrei però bisogni di tanti tantissimi consigli!!

L'intenzione è di partire da Firenze e arrivare fino in Scandinavia e poi forse riscendere dai Paesi Baltici per tornare indietro.

Una delle domande...

Io ho una MTB abbastanza buona, però non sarei sicuro se è la bici più adatta a fare un viaggio così. Sarebbe meglio una bici da cicloescursionismo??

E' possibile dormire in tenda all'aperto nei paesi Scandinavi?? E se si quali sono i rischi??

Qualcuno di voi ha già fatto lunghi viaggi anche un po' all'avventura?? Che consigli mi date??

La cosa che più mi spaventa son gli alloggi, dato che l'intenzione sarebbe di spendere il meno possibile.
Quindi la tenda è una delle soluzioni, però mi piacerebbe aver pareri da chi ha già fatto qualcosa del genere.
Inoltre pensate sia possibile dormire in abbazie, monasteri, parrocchie e simili??

Spero mi possiate dare qualche spunto... grazie mille!!!!
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Su per i monti
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Ciao!
Io sono stato lo scorso anno in Danimarca, partendo da casa mia e usando parzialmente il treno.
Io vado via sempre all'avventura, l'unica cosa che preparo è l'eventuale biglietto del treno all'andata.
Non sono stato via così tanto come prevedi tu, ma qualche consiglio posso dartelo.
Oltrepassato il confine in Austria e Germania puoi trovare alloggi di ogni tipo anche parecchio economici, campeggi e ostelli o camere private.
Molto dipende dalle località, a volte non si trova quel che si vorrebbe, ma la scelta è veramente ampia.
Invece la Danimarca è piuttosto cara, in tutti i sensi.
Ci sono dei campeggi, ma per lo più sono attrezzati per camper.
Ma il problema più grosso è il clima, fresco e parecchio umido, io ho avuto grande fortuna trovando solo un giorno di pioggia, ma almeno la sera sono riuscito ad asciugare tutto in albergo, nell'unico albergo che avevo trovato (a che prezzo pero!).
Ho visto gente dormire sotto un ponte della ferrovia, ma erano in più ciclisti, da solo non lo farei.
Non ho la minima idea se ci siano possibilità di alloggio in parrocchie e strutture simili, inoltre le distanze tra un posto e l'altro sono parecchio maggiori rispetto all'Italia.

Per la bici la mtb è ottima, consiglierei una forcella rigida e gomme semislick.
La preparazione del mezzo deve essere maniacale, i componenti robusti e affidabili.
Obbligatori i parafanghi, se piove eviti almeno l'acqua che vien su da sotto.

Per ora mi fermo qua, ma segui il racconto del mio viaggio che sto pubblicando proprio qui.
 

Oskarsson88

Biker novus
7/2/10
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Grazie per la risposta ottomilainsù!!

Comunque io per la tenda avrei inteso di piantarla da qualche parte all'aperto e non nei campeggi, dato che, se non mi sbaglio, in Scandinavia questa cosa è legale.

Infatti l'obiettivo direi che è spendere poco, ma se possibile non spendere proprio, non tanto per taccagneria, ma dato che è un viaggio di 90 giorni e io sono un semplice studente, anche dormire ogni notte in ostello a prezzi relativamente bassi, alla lunga diventa costoso.

E la tenda mi pare una delle soluzioni migliori.

Così come ho sentito dire che in parrocchie e abbazie si può dormire a pochissimo, ma non ho trovato altre informazioni.

Lo stesso vale per gli ecovillaggi e le comuni, che possono ospitare gratuitamente in cambio di qualche aiutino, ma ho enormi difficoltà a rintracciarle.

Ho anche pensato a dormire negli aeroporti.

Spendere danaro per dormire vorrei farlo quando non c'è davvero altra alternativa! Forse è pura utopia, ma il mio viaggio lo sogno all'avventura totale, poi forse rimarrò deluso...

Comunque sto progettando già adesso, dato che mi rendo conto non sia facile il progetto...

E più consigli e spunti mi dato in questo senso, e più mi date un grande aiuto!!
 

il bue

Biker novus
23/9/09
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Vimodrone
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Ciao Oskarsson,
purtroppo adesso devo scappare in ufficio e conto di darti qualche tip a fine giornata (ho viaggiato un bel po' in Europa con la mia bici). Per il momento datti un'occhiata a www.couchsurfing.org che ti permette di trovare buone delle soluzioni gratuite per l'alloggio (e spesso anche per il vitto) in tutta Europa.

Ciao
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Interessante la possibilità del "couchsurfing"!
Vedo solo una possibile controindicazione: per chi come me è abituato a viaggiare alla giornata, ovvero si arriva dove si arriva, questo sistema invece richiederebbe di programmare con un minimo di cura il viaggio, vale a dire che un eventuale imprevisto farebbe saltare la meta, sarebbe una difficoltà in più.

In pratica per un lungo viaggio occorre trovare un accesso a internet per seguire eventuali variazioni.

Avevo sentito vagamente, mi pare una notizia in tv, di questo metodo, credo che me lo segnerò perchè in fondo neanche a me piace spendere tanto per spendere, sarà anche "vacanza" ma a tutto c'è un limite.
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Ho anche pensato a dormire negli aeroporti.

Io ho dormito una notte nella stazione di Kufstein, al confine tra Austria e Germania.
Alle 00:30 hanno chiuso la stazione, mi hanno lasciato dentro senza problemi, avvertendomi solo di non uscire sennò non sarei più potuto rientrare.
Alle 5:00 hanno riaperto, il treno partiva alle 5:30.
Tutto Ok.

Altri "compagni di viaggio" (semplicemente stavamo percorrendo la stessa tratta) da Monaco avevano preso il treno per Innsbruck. Alle 6:30 circa a Innsbruck stavano ancora beatamente dormendo nei loro sacchi a pelo in una saletta d'attesa della stazione, in compagnia delle loro biciclette.
 

il bue

Biker novus
23/9/09
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Vimodrone
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Rubo un po' di tempo al lavoro; ma d'altra parte la bici è più importante! :-)

La scorsa estate ho raggiunto Capo Nord partendo dalla punta più meridionale delle isole Lofoten. Avevo con me tenda, sacco a pelo, materassino autogonfiante e pentolino (oltre a una "cambiata" tecnica e un unico completo da "civile").

E' vero, in Scandinavia puoi piantare la tenda ovunque, purchè ad almeno 150 metri dall'abitazione più vicina. Dopotutto gli spazi sono così sterminati (e la popolazione così esigua) che davvero puoi permetterti di dire "questo posto mi piace, mi fermo qui" senza porti mai nessun problema.

In Norvegia (notoriamente più cara del resto d'Europa) ho prevalentemente dormito nei campeggi (diffusissimi a tutte le latitudini) spendendo da 12 a 18 euro per una piazzola. La doccia in genere è a pagamento (1,50 euro). Lavatrice e asciugatrice a 2,50 euro l'una. Ogni campeggio ha una cucina libera dove ti puoi preparare una zuppa calda. In un paio di occasioni sono stato costretto a fare campeggio libero (in posti splendidi ed unici), ma, a parte il paesaggio sublime e la sensazione di libertà assoluta, il giorno dopo ho pagato la scelta: il fatto di non potermi fare una doccia calda e di non godere di un minimo di comfort (e costretto a mangiare cibi freddi), ha pesato sulle prestazioni fisiche (e psichiche) durante la tappa successiva. E poi in estate, il tempo in Europa non è sempre bello come qui da noi.. Svegliarsi al mattino in tenda sotto una pioggia scrosciante (dopo una notte scomoda passata per terra a temperature non sempre ottimali e col pensiero agli 80 o 100 km che ti aspettano) non ti mette addosso tantissima grinta.. (ma, come succede in questi casi, sono proprio queste le situazioni che ricordo con più piacere, proprio perchè sono state le più difficili!). Avendo con me un cellulare capace di collegarsi al web in wifi (spesso gratuita nei campeggi o nei pressi degli uffici turistici - anche quando questi sono chiusi) di tanto in tanto ho pianificato le tappe successive (campeggi, traghetti) con uno o due giorni di anticipo. Alcuni compagni di avventura (conosciuti lungo il percorso e reincontrati magari dopo giorni) programmavano con un paio di giorni di anticipo le loro soste tramite "couchsurfing": tieni presente che di tanto in tanto ti fermerai un giorno in una città (per riposare il fisico e riacquistare fiducia nelle tue forze :-) e a quel punto, piuttosto che spendere troppi soldi presso gli alberghi, potresti godere del conforto di una soluzione "familiare" in cui tutto quello che ti verrà chiesto è di lavarti i piatti e/o di badare all'ordine della stanza o del divano che ti verranno concessi. Questi miei occasionali compagni di avventura si sono sempre trovati bene.

In Europa Centrale potrai sicuramente trovare tante convenientissime soluzioni in camere private, soprattutto se sceglierai di fermarti in paesini e frazioni (dove, fra l'altro, potrai mangiare ruspante a prezzi molto contenuti e dove sperimenterai la sensazione di essere l'unico turista apparso dopo anni in quella comunità :-) Posso dirti che, per mia esperienza diretta, in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria e Austria si riesce a spendere davvero poco fra privat zimmer e gasthof (ma sempre almeno 15 o 20 - o 30! - euro al giorno). Se vuoi puntare sui campeggi, allora devi procurarti una mappa europea dei campeggi e portartela dietro: fra un campeggio e l'altro ci possono essere anche 80 o 100 km di distanza, è imprescindibile un minimo di pianificazione.

Quindi il consiglio che posso darti è quello di prepararti a sostare/dormire nei modi più diversi, prediligendo il campeggio libero (alternandolo con quello a pagamento) e ricorrendo a camere private (gratuite e a pagamento) in quei casi in cui il tempo meteo non ti dà alternative o quando è la tua testa, oltre che il tuo fisico, a chiedertelo. Altro consiglio è quello di dotarti di un mini-fornello da campeggio, di quelli davvero minimali: in questo modo, acquistando le zuppe pronte nei supermercati lungo la via, saprai di essere sempre abbastanza autonomo (è una consapevolezza che aiuta la testa e quindi la resa fisica). E inoltre risparmi un bel po'. E poi è importante la tua "officina": oltre ad un paio di camere d'aria di scorta con relativi cavicchi per levare il copertone, valuta la possibilità di portarti alcuni raggi di riserva, un tendiraggi e uno smagliacatene (se ti sembra eccessivo, considera che mi è capitato di percorrere 300 km attraversando solo 4 paesini e senza incontrare nessuna officina). Dimenticavo! Necessari anche i cavetti freni di scorta con gli attrezzi necessari per montarli. Infine procurati tappi di cera per le orecchie e una mascherina copriocchi: non saprai mai in quali condizioni dovrai cercar di dormire la sera :-)

La MTB giusta? Non posso che consigliarti un mezzo robusto e semplice, quindi una front con cantilever o v-brake sarebbe perfetta. Doppia borraccia e portapacchi in ferro (se si spacca lo fai risaldare) o alluminio (più leggero). Borse impermeabili (può anche diluviare e tu bagnarti fradicio, ma sai che hai sempre a disposizione un ricambio sicuramente asciutto).

Chiudo qui (per ora) questa sequela disorganizzata di pensieri (mi scuso per questo, ma la voglia di raccontare le proprie esperienze è sempre troppo grande). L'ultima cosa che ti dico è che "da solo" farai solo una cosa: partire. Il resto del viaggio lo condividerai giorno dopo giorno con molta più gente di quella che oggi riesci ad immaginare.

Su http://www.facebook.com/notes/alessandro-giancane/nordkapp-2009-travel-plan/112666431234 trovi il travel plan del mio viaggio a Capo Nord (un giorno lo pubblicherò su questo forum).
 
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ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Sottoscrivo anche le virgole!

Mi viene in mente una cosuccia, apparentemente secondaria: la prima settimana sarà quella decisiva, specie se non si è mai affrontato un viaggio in solitaria.
Dopo due - tre giorni potrebbe assalirti un certo sconforto, per qualsiasi motivo, è una sensazione difficile da descrivere ma mi è capitata nel primo viaggio in solitaria.
Occorre resistere, far buon viso a cattivo gioco, poi passa tutto e non ci si vorrebbe fermare più.
L'anno scorso ho terminato il giro solo perchè dovevo rientrare, altrimenti avrei proseguito rientrando in Italia tutto in bicicletta invece che in treno!

Io conosco di vista uno che è partito dal Peròn (Sedico, Belluno) ed è arrivato fino a Capo Nord, passando per Austria, Germania, Polonia, Russia, Paesi Baltici, Finlandia.
Il passaggio in Polonia e ancor più in Russia è stato piuttosto critico, in Russia ha rischiato due volte di essere rapinato...
 

il bue

Biker novus
23/9/09
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ottomilainsù;3642002 ha scritto:
Mi viene in mente una cosuccia, apparentemente secondaria: la prima settimana sarà quella decisiva, specie se non si è mai affrontato un viaggio in solitaria.
Dopo due - tre giorni potrebbe assalirti un certo sconforto, per qualsiasi motivo, è una sensazione difficile da descrivere ma mi è capitata nel primo viaggio in solitaria.
Occorre resistere, far buon viso a cattivo gioco, poi passa tutto e non ci si vorrebbe fermare più.

Vero, verissimo! Forse è la "scoperta" più.. inaspettata e preziosa che ho fatto nell'intero viaggio. Dopo i primi 6 giorni di pedalata, arrivato a Tromso, stavo per mollare.. ero stanco e non avevo in quel momento vicino a me il fidato compagno di viaggio che ho avuto in altre occasioni e che sicuramente in momenti come quello non mi avrebbe permesso di buttarmi troppo giù. E' bastato inserire un giorno di sosta inizialmente non previsto nell'itinerario (in un campeggio a 1 km dal centro cittadino - bucato completo, sveglia "tarda" alle 9:00 e birra in un locale su vista porto) per rinvigorirmi più di quanto mi aspettassi: la settimana successiva, infatti, ero talmente convinto e.. "padrone" della situazione che sentivo che avrei potuto continuare molto molto a lungo :-)
Quindi quoto in pieno ottomilainsù!
 

Freeride Biker

Biker serius
8/10/07
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Italia
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Da appassionato di bici e di avventure vi faccio i complimenti per le vostre imprese in mtb!!
ci vuole gran coraggio per fare dei viaggi cosi lunghi in mtb in solitaria,oltre a tanta organizzazione, preparazione,ecc.ecc..Penso che viaggi di questo genere siano delle vere esperienze che ti insegnano tanto nella vita.
Anche a me piacerebbe fare un'esperienza simile..l'anno scorso con un amico avevamo pensato di fare un cost to cost,partendo dal confine dell'Italia con la Francia fino a Gibilterra,attraversando la Francia e la Spagna..poi per vari problemi,e per mancanza di esperienza ci siamo fatti solo una vacanza in campeggio nei pressi di Genova,accontentantoci di andare su e giù per le montagne liguri in mtb...Ma il tarlo in testa di fare un tour è rimasto.Infatti mi sto allenando sulle lunghe distanze ultimamente proprio per tenermi pronto..:medita:
 

Freeride Biker

Biker serius
8/10/07
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Italia
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Ciao a tutti!!
Mi presento, sono un ragazzo di 21 anni che ha intenzione di fare un'importante avventura quest'estate, per la precisione un giro dell'Europa che dovrebbe durare circa 3 mesi.
Il viaggio ho intenzione di farlo da solo; in ogni caso, ho già fatto un paio di esperienze, anche se ben più brevi, in passato.
Avrei però bisogni di tanti tantissimi consigli!!

L'intenzione è di partire da Firenze e arrivare fino in Scandinavia e poi forse riscendere dai Paesi Baltici per tornare indietro.

Una delle domande...

Io ho una MTB abbastanza buona, però non sarei sicuro se è la bici più adatta a fare un viaggio così. Sarebbe meglio una bici da cicloescursionismo??

E' possibile dormire in tenda all'aperto nei paesi Scandinavi?? E se si quali sono i rischi??

Qualcuno di voi ha già fatto lunghi viaggi anche un po' all'avventura?? Che consigli mi date??

La cosa che più mi spaventa son gli alloggi, dato che l'intenzione sarebbe di spendere il meno possibile.
Quindi la tenda è una delle soluzioni, però mi piacerebbe aver pareri da chi ha già fatto qualcosa del genere.
Inoltre pensate sia possibile dormire in abbazie, monasteri, parrocchie e simili??

Spero mi possiate dare qualche spunto... grazie mille!!!!

Un consiglio che posso darti è quello di darti delle mete giornaliere...dividersi il tragitto in tappe ad esempio da 70/80 km quotidiane dovrebbe essere psicologicamente più valido,in modo da vivere giorno per giorno l'avventura..
 

Oskarsson88

Biker novus
7/2/10
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Firenze
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:mrgreen:Ragazzi, mi mettete una grandissima gioia!! E' proprio bello poter parlare con gente che ha fatto esperienze di questo tipo, e mi siete di grandissimo aiuto!!

Il sito di Couchsurfing, mi ero dimenticato di scriverlo, ma lo conosco già e sono già iscritto, anche se non l'ho ancora sperimentato!!

Quindi, da quanto ho capito (correggetemi se sbaglio), spesso è possibile dormire anche nelle stazioni dei treni? Questa sarebbe un'ottima svolta.

Sul campeggio libero in Scandinavia quali sarebbero i rischi?? Tipo la fauna locale o qualche ubriacone potrebbero costituire un pericolo concreto o si tratta solo di immaginazione??

Proprio nessuno che abbia pensato/provato a dormire in:

Abbazie
Monasteri
Parrocchie
Conventi

?? Da quanto ho sentito dire sono gratuiti o quasi, solo che non riesco a trovare nè siti nè libri che mi confermino questo e mi aiutino a ritrovarli in Europa.

Un altro vantaggio è quello che conosco un po' di persone per l'Europa che mi posson dare una mano; quello è sicuramente utile.

Poi so che esistono tanti Campi Internazionali di Volontariato per giovani in Europa. Anche quella l'avevo inserita come opzione notte.

Poi poi poi... ecco! Non sono sicuro, una volta arrivato a Helsinki, se riscendere da Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia.
Che mi dite?? Sono belli da vedere?? E in quanto alla sicurezza com'è?? A me affascinano tantissimo ad "orecchio" però ho anche un po' di incertezze...
Di sicuro Bielorussia e Russia le escludo dato che ho letto che sono abbastanza pericolose.

Altra cosa... come faccio a farvi vedere la mia bici per capire se va bene? E' una Bianchi del 2006, con ammortizzatori davanti e telaio in alluminio 6000. Basta questo per capire se è adatta oppure metto una foto??
In teoria non sarebbero meglio le bici cosiddette "ibride" che sono un mix tra MTB e bici da corsa??

Ah, giusto! Un'altra cosa che mi era venuta in mente, era anche se era possibile attenuare le spese del viaggio guadagnando qualcosa durante... qualcuno di voi l'ha fatto?? Pensate sia possibile??

Per quanto riguarda la solitudine... beh l'ho messa in conto questa cosa, e ammetto di aver un po' paura. Ma forse è proprio questo il bello, anche il disagio o la solitudine aiutano e servono a capirsi e migliorare, per questo se arrivano li accetto più che volentieri, anche se conto poi di incontrare anche molte persone durante...

Credo che al momento abbia esaurito le domande... :-)
 

ignaziomtb

Biker serius
30/3/09
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Gallipoli
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Un consiglio che posso darti è quello di darti delle mete giornaliere...dividersi il tragitto in tappe ad esempio da 70/80 km quotidiane dovrebbe essere psicologicamente più valido,in modo da vivere giorno per giorno l'avventura..

Concordo nel programmare almeno le prime 10 tappe, ti darà la possibilità di poter pensare a come affrontare quelle successive. 70/80 Km non sono male, poi se cominci a prendere la gamba e il percorso te lo consente potrai man mano aggiungere qualche chilometro in più ogni giorno. Anche io sto programmando un viaggio in aprile, ma ho scelto (dopo diverse elucubrazioni) di restare in Italia pittosto che ,come prima esperienza, imbattermi nell'ignoto più totale....anche perchè sono del parere che la nostra sia una nazione stupenda!
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Quante domande!

Dormire nelle stazioni dei treni: non ho idea se sia una pratica fattibile ovunque, certamente le stazioni nelle grandi città sono aperte quasi sempre 24h/24 quindi si trova sempre un posto dove stare.
Certo che quella volta m'è andata di lusso, ero già pronto a farmela di notte fino ad Innsbruck mettendo su la pila e via per la ciclabile!

Sulla lunghezza delle tappe tutto è relativo, perchè dipende da una infinità di fattori.
Tappe pianeggianti consentono lunghe percorrenze, l'estate scorsa non sono sceso sotto ai 100 km, con punte di 200 km.
Qualche anno prima affrontai 4 tappe di seguito per un crescendo da 150 a 180 km con parecchie salite e scollinamenti, ma poi mi dovetti fermare al quito giorno dopo 50 km per una fitta ad un muscolo che passò dopo un paio di giorni di riposo con spostamenti in treno.
Poi capita la tappa breve perchè si visitano località che meritano una sosta, anche questo ci vuole.

La persona che in un mese si fece da Belluno a Capo Nord pianificò con cura ogni tappa, viaggiando a medie di 130 - 160 km al giorno e anche più, in pratica dei posti attraversati ha visto ben poco.

Io invece preferisco andare avanti come capita, cerco di partire prestino al mattino e fermarmi più tardi possibile a volte (anche troppo :mrgreen: ).

Quanto alla bici, se hai modo di farmi vedere delle foto ti posso dare qualche consiglio.

Per giri così lunghi il mezzo deve essere preparato con la massima cura perchè una eventuale rottura potrebbe comportare uno stop dalle conseguenze spesso più psicologiche che reali.
Non serve che sia il top di gamma, ma nemmeno deve essere una bici scadente.
Prima di partire è opportuno dare una revisione generale a tutto, rilubrificare mozzi, sterzo, movimenti del cambio, guaine e leve dei freni.
Tutte le viti vanno serrate al massimo possibile, con le vibrazioni qualcosa può sempre allentarsi.
Devi essere in grado di provvedere ad eventuali riparazioni di emergenza che perlomeno ti consentano di toglierti d'impaccio e raggiungere il centro abitato più vicino.

Soprattutto le ruote devono essere robuste e non certo leggere, raggi da 2 mm (con nippli in ottone) tesi al punto giusto e ben assestati, calcola che con il sovraccarico potrebbero cedere con facilità.
Mi successe nel 2003 di rompere parecchi raggi, per fortuna trovai degli ottimi negozi che rimediarono subito alla cosa.
Capito l'errore, avevo mal considerato la corretta tensione dei raggi, erano troppo lenti e quindi cedettero per fatica, in seguito montai io stesso le ruote con raggi di provata qualità (i classici DT) e non ebbi più alcun problema.

Ancora una cosa: portati una boccetta d'olio per lubrificare la catena, va benissimo anche dell'olio motore, dovesse piovere ti ritroveresti in men che non si dica con la catena a secco... e attento ai terreni sabbiosi, quest'estate ho fatto fuori catena e pignoni, che erano quasi nuovi, le coronesi sono salvate ma non so quanto dureranno ancora.
Tutti componenti Shimano XT tra l'altro.

Per questo sconsiglio le bici ibride, vanno un po' meglio ma sono troppo delicate, chi le ha usate in modo un po' intenso ha scassato ruote e raggi con frequenza notevole.
 

Oskarsson88

Biker novus
7/2/10
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Ok grazie ancora dei consigli, avrò poi anche tempo e modo di rielaborarli e naturalmente attuarli poi prima del viaggio!!

E darò anche un'occhiata all'altro forum ;-)

Dovrei esser riuscito a mettere la bici in allegato... cosa ne pensate?? E' una Limited Edition del 2006; l'ho pagata nuova 255 Euri...
 

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ottomilainsu

Biker assatanatus
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La bici potrebbe essere adatta, tieni conto che la dovrai dotare di:
- parafanghi
- portapacchi anteriore e posteriore
- attacchi per luci

Tutte le parti vanno fissate con cura e possibilmente collaudate facendo un percorso un po' sconnesso, sotto carico, per controllarne la tenuta; secondo me almeno 200 km fatti anche in più momenti sono un rodaggio utile per scoprire eventuali magagne.

Pensando alla lunghezza del viaggio che vuoi affrontare dovrai mettere in conto una notevole usura della bici.
Non so che mozzi ha la tua bici, ti posso dire però che quelli saranno i componenti più soggetti a creare problemi assieme a pedali e trasmissione.
Nel mio viaggio di quest'anno ho fatto fuori catena e pignoni, i mozzi e la serie sterzo li ho completamente reingrassati dopo il ritorno.
La mia bici è di classe abbastanza elevata, la componentistica è quasi tutta Shimano Deore XT e, per quanto abbia ormai 9 anni d'uso (qualche pezzo è più recente), è ancora in eccellente stato.
In questo senso i componenti di gamma elevata si distinguono nettamente da quelli più economici, la durata è molto ma molto più elevata, beninteso con una adeguata manutenzione.

Il mio socio di viaggio in una settimana ha fatto fuori completamente pedali e mozzi, va ben che lui è parecchio pesante, ma l'insieme ciclista + bagagli è stato tale da avere dopo circa 500 km un gioco spropositato sui mozzi.
Di fatto ha dovuto cambiare le ruote al rientro in Italia.
Altro punto debole sono stati i pedali, la gabbia in plastica ha ceduto dopo 200 km circa, fortuna che hanno ceduto di lunedì in prossimità di una cittadina dove abbiamo trovato il necessario ricambio, non più in plastica.
Catena e pignoni soffrono terribilmente lo sporco e la sabbia, difficile poter pulire sempre e bene le cose in un viaggio tanto lungo, io mi sono limitato a mettere olio quando necessario, ma 2000 km sono bastati per far fuori tutto con una usura semplicemente impressionante.
Ha rischiato pure di restare a piedi perchè le filettature del telaio in alluminio dove aveva fissato il portapacchi avevano ceduto, fortunatamente con dei controdadi abbiamo risolto il problema.

Ovviamente dove possibile li consiglio.

Il resto va comunque controllato con cura, come dicevo le viti vanno serrate al meglio e dovrai avere sempre con te gli attrezzi indispensabili per la manutenzione normale e di emergenza.
 

laveladileo

Biker dantescus
12/4/06
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Roma
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Ok grazie ancora dei consigli, avrò poi anche tempo e modo di rielaborarli e naturalmente attuarli poi prima del viaggio!!

E darò anche un'occhiata all'altro forum ;-)

Dovrei esser riuscito a mettere la bici in allegato... cosa ne pensate?? E' una Limited Edition del 2006; l'ho pagata nuova 255 Euri...

per un viaggio del genere, cambierei sicuramente le ruote (o almeno i mozzi) ed anche la forcella.

dalla foto non si vede, che cambi hai??

Ciao e buon viaggio
 

Oskarsson88

Biker novus
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I cambi sono Shimano 7 x 3 !

Che intendi con cambiare forcella?

E comunque come ruote vanno bene queste da MTB (presumo di no) o mettere quelle più sottili e più adatte all'asfalto?
O una via di mezzo piuttosto?

In genere è meglio una bici da corsa o una MTB per fare viaggi così lunghi??
Perchè a me dà l'idea che la MTB sia parecchio lenta, e la cosa un po' mi turba...

Se piove durante il viaggio voi proseguite o no?? Quanto fa male l'acqua alla bici??

:nunsacci:
 

ottomilainsu

Biker assatanatus
15/12/09
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Il mio viaggio lo ho affrontato con la forcella rigida.
Secondo me la forcella ammortizzata, oltre a pesare di più, comporta sempre un certo dispendio di energia in più che alla lunga pesa, ma soprattutto è un componente che ha bisogno di manutenzione e nell'ottica di star via per molto tempo potrebbe creare delle noie.

Le ruote:
- copertoni: sono preferibili gomme semislick o del tutto stradali, l'attrito di rotolamento è molto basso inoltre durano molto di più.
- cerchi e mozzi: controllali bene, mozzi di bassa qualità potrebbero cedere e crearti grossi fastidi.

Nel giro della scorsa estate è venuto con me un amico: dopo neanche 500 km di percorrenza aveva fatto fuori pedali, mozzi e avuto bisogno di tutta una serie di continue regolazioni.
Va ben che lui era parecchio pesante, e sottolineo parecchio (oltre 110 kg), aggiungendo il peso del bagaglio... però nemmeno io scherzo, mi fermo a 85 ma con 25 kg di bagaglio sono un bel macigno.
Io sono arrivato alla fine senza problemi, probabilmente lui avrebbe dovuto cambiare la bici di lì a qualche giorno se avesse deciso di proseguire.

Quanto all'acqua non ci sono grossi problemi, se piove io vado avanti lo stesso a meno che non diluvi, certo la bici ne risente, la catena va oliata tutti i giorni se piove.

La MTB è lenta ma robusta, una bici stradale è più veloce ma molto più delicata, conosco gente che è andata via con le ibride (ruote da 28") e ha rotto proprio le ruote.
 

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