....per il resto leggi la mia firma.
Mi sa che io parto svantaggiata, allora, ho talmente paura che non cado mai. Per cadere bisogna consapevolmente provare qualcosa al proprio limite...
....per il resto leggi la mia firma.
Mi sa che io parto svantaggiata, allora, ho talmente paura che non cado mai. Per cadere bisogna consapevolmente provare qualcosa al proprio limite...
Sicuramente, ma ci sono alcune precisazioni da fare:Io sono arrivato al punto di riuscire a fare qualche breve tratto "lasciando un po' andare i freni", nel senso di far scorrere la bici, scegliere la traiettoria, galleggiare sugli ostacoli, ecc.; il problema è che la cosa mi consuma talmente tante energie nervose che non riesco a fare più di un paio di tratti tecnici in questo modo. In pratica una lunga discesa la spezzetto in tante piccole parti, e alla fine arrivo sfinito.
Dite che provando e riprovando posso migliorare?
Ragazzi approfitto per una domanda visto l'argomento....premetto che vado in mtb da 3 mesi, in bdc da 20 anni, mi trovo in estrema difficoltà a gestire alcuni tratti in discesa sterrata, esempio:
A ozzano emilia tipo via del pilastrino in discesa tratto nel bosco con pendenza abbastanza marcata,in single trail con il fondo scavato a V abbastanza profondo (40 - 50cm a occhio), lungo diciamo un 40 - 50 mt con il fosso continuo lungo il sentiero....di stare ai bordi io non me la sento perchè ho paura di scivolare dentro e poi il bordo è veramente quasi inesistente!
Ad oggi mi fermo e scendo, piccola sconfitta che mi brucia abbastanza...avete qualche consiglio da darmi ?
Non si può stare dentro al fosso e saltarci fuori quando finisce? credo sia la cosa più semplice da fare...
Io sono arrivato al punto di riuscire a fare qualche breve tratto "lasciando un po' andare i freni", nel senso di far scorrere la bici, scegliere la traiettoria, galleggiare sugli ostacoli, ecc.; il problema è che la cosa mi consuma talmente tante energie nervose che non riesco a fare più di un paio di tratti tecnici in questo modo. In pratica una lunga discesa la spezzetto in tante piccole parti, e alla fine arrivo sfinito.
Dite che provando e riprovando posso migliorare?
Ragazzi approfitto per una domanda visto l'argomento....premetto che vado in mtb da 3 mesi, in bdc da 20 anni, mi trovo in estrema difficoltà a gestire alcuni tratti in discesa sterrata, esempio:
A ozzano emilia tipo via del pilastrino in discesa tratto nel bosco con pendenza abbastanza marcata,in single trail con il fondo scavato a V abbastanza profondo (40 - 50cm a occhio), lungo diciamo un 40 - 50 mt con il fosso continuo lungo il sentiero....di stare ai bordi io non me la sento perchè ho paura di scivolare dentro e poi il bordo è veramente quasi inesistente!
Ad oggi mi fermo e scendo, piccola sconfitta che mi brucia abbastanza...avete qualche consiglio da darmi ?
Sicuramente, ma ci sono alcune precisazioni da fare:
1) la teoria la devi avere ben chiara, e possibilmente devi avere qualcuno che ti aiuta osservando la tua posizione, in modo che ti possa correggere gli errori prima che diventino abitudine
2) per quanto tu possa girare, farai sempre poche discese: a me serve moltissimo - ma proprio moltissimo - andare in bike park. Paghi il giornaliero, ti fai 7-10 discese, e se la prima volta scendi teso e impacciato, già alla seconda vai meglio! Scegli i giorni con meno affluenza, ti risparmierai l'ansia da "missile-in-schiena-oddio-dove-mi-sposto" che avevo io le prime volte. Ovviamente, ripeti le linee facili o medie fino alla nausea, non buttarti sulle nere preso dall'entusiasmo... non subito, almeno!
Secondo me, sì. Ogni bike park ha anche delle linee facili, e la tua bici è perfettamente adatta a percorrerle. Sicuramente non è adatta a fare gap di 5 m, ma prima della bici, in quel caso, bisogna valutare le doti del rider!Io ho una RR 9.1 (full da 120 con ammo di qualità medio/bassa e geometrie abbastanza XC). Non sono mai stato in un bike park, ma ho sempre pensato che non fosse adatto a bici come la mia. Mi sbaglio?