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Anche io provengo dalle arti marziali, le quali mi sono costate il regno dei cieli per entrambe le spalle; sostanzialmente è verissimo che per prima cosa si impara come cadere senza farsi male (gestire la caduta = gestire l'impatto e il dolore = ridurre paura e ansie), tuttavia quando usciamo in bici difficilmente proviamo e riproviamo e riproviamo ancora a cadere.

Per quanto riguarda le mani avanti: salvano la faccia, ma si rischia di rompere i polsi e lussare gomiti e spalle (esperienza di vita!) soprattutto se cadi dall'alto. Cadere come i piloti di motoGP (portare il mento verso lo sterno, rimanere morbidi, allargare braccia e gambe per rimanere sulla scivolata ed evitare di rotolare come un tronco) sarebbe molto efficace, tuttavia, come detto da qualcun altro, la strada vera (e il fuoristrada) è piena di ostacoli pericolosi e inoltre le velocità che uno ha in bicicletta (soprattutto in street e in rampa) favorisce maggiormente il "tonfo" a terra piuttosto che la lunga scivolata.

Quindi: 1) una muscolatura tonica e reattiva protegge le ossa da fratture, 2) un buon riscaldamento previene strappi e contratture (che molto spesso sono causate da movimenti inconsulti per evitare di cadere all'ultimo momento), 3) protezioni, protezioni, protezioni !