Ci divertiremo sicuramente. Perchè dentro a quelle biglie di plastica c'erano le foto dei miti del ciclismo di quei tempi, come Eddy Merckx o Felice Gimondi. Oppure mostri scomparsi ma indimenticati della F1, come Villeneuve o Pironi, sulle loro Ferrari rosso fuoco nr.27 e 28. E ora, pare incredibile, ma ci siamo veramente noi. Adolescenti di 30, 40, 50, 60 anni che non hanno scelto lo sport come lavoro, ma che ne hanno fatto comunque uno stile di vita. Eterni ragazzi che hanno nel cuore la mountain bike ed una manciata di terra che sa di mar Ligure, di Alpi e di Appennini. Che pensano che anche nel bosco sotto casa si possa inventare una Gardaland personale.
Perchè con quella pala e secchiello o zappa e rastrello si diventa tutti ingegneri, architetti, carpentieri e muratori, anche se si è fatto giurisprudenza.
Ci si trasforma in costruttori senza età della propria variante dei Sogni, inventori di tracce ed emozioni da condividere con i propri amici di ogni età,provenienza geografica, estrazione sociale.
E quei chilometri di sentiero e metri di dislivello distruggono avambracci,cosce e copertoni ma cementano amicizie.
E su quelle tracce percorse a perdifiato nella nostra biglia di plastica, che ci sia la pioggia oppure il sole, od un candido manto di neve, continuiamo ad inseguire velocissimi nuovi ed infiniti chilometri di sogni.