le foto le ho messe le topic "mostra la tua creatura"
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?p=7225274#post7225274
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Ne esistevano anche ai tempi di reggisella ammortizzati, ricordo Cane Creek e Rock Shox per esempio. Senz'altro non erano evoluti quanto gli attuali ma c'erano.
Scusa ma perché le front e le full non dovrebbero essere vintage ? Nel 1993 (tanto per citare un anno) già esistevano modelli di entrambe le tipologie.
Ciao, so che c'è un topic dedicato, però visto che ho una vintage anch'io posto qui la domanda:
qualcuno di voi, visto che di norma le vintage non sono né front né full (ovviamente) ha montato il canotto reggisella ammortizzato?
Io ne ho ordinato uno dal sivende, con relativo adattatore perché il canotto della mia è da 29mm, ora invece si trovano solo da 25,4 - 27,2 o 30,6 mm.
Vista la spesa (18 € di canotto ed altri 7/8 € di adattatore) mi sono incuriosito ed ho voluto provare.
Dovrebbe arrivare per fine settimana
Grazie flogistus!
esatto hai risolto il mio dubbio..in realtà proprio dove ci dovrebbe essere il pezzo che tu consigli di saldare c'è un buchino..magari rico a montarci un pezzo con cui arrivo direttamente con la guaina..
altrimenti come da te consigliato V-brake con relativa leva e ne guadagno anche in frenata
Io ho un canotto reggisella ammortizzato della Cane Creek (meccanismo a parallelogrammo, non telescopico)... l'ho usato per soddisfazione per qualche anno su una front, ma penso che a breve lo venderò per i motivi che adesso spiego.
Come prima cosa non è sostitutivo delle sospensioni, nel senso che serve "solo" a migliorare il comfort, ma ovviamente non migliora la guida (per esempio, la tenuta sullo sconnesso rimane precaria).
Per quanto riguarda il comfort, il reggisella telescopico è utile sopratutto a chi usa la bici saltuariamente e quindi non ha il fondoschiena abituato ad una lunga permanenza in sella.
Fino a qualche tempo fa io rientravo in questa categoria e usando il Cane Creek riuscivo a fare uscite di qualche ora senza avere particolari fastidi al fondoschiena. Senza avevo qualche indolenzimento in più.
Poi però ho iniziato ad uscire regolarmente (... per la verità sopratutto in bici da corsa) e dopo un po' mi son deciso a togliere il reggisella ammortizzato dalla MTB. Sarà che ho pure cambiato sella, sarà che uso pantaloncini con fondello migliore, sarà che esco in bici più spesso, ma a fine uscita il mio fondoschiena non ha risentito della mancanza del reggisella ammortizzato.
Quindi... il reggisella ammortizzato funziona bene, filtra tutto, ed è utile sopratutto per chi esce poco in bici, non è giovanissimo o sente fastidi alla schiena durante le uscite in bici.
Visto che non rientro in queste categorie, penso che lo venderò.
in alcuni video mi sembra di averne visti ammortizzati.......ma non insisto data la mia inesperienza nel settorequelli che fanno downihll o enduro non hanno un reggisella ammortizzato.................. si può solo regolare in altezza, lo abbassano del tutto.................
in alcuni video mi sembra di averne visti ammortizzati.......ma non insisto data la mia inesperienza nel settore
Ti ringrazio per la risposta;
sicuramente prenderò una forcella nuova;
siccome quella che ho ora (del tipo che si trova sui cataloghi bernardi o rms) non mi ha mai convinto più di tanto, non so se prendere una forcella aheadset, che forse è più robusta.
Io ho un canotto reggisella ammortizzato della Cane Creek (meccanismo a parallelogrammo, non telescopico)... l'ho usato per soddisfazione per qualche anno su una front, ma penso che a breve lo venderò per i motivi che adesso spiego.
Come prima cosa non è sostitutivo delle sospensioni, nel senso che serve "solo" a migliorare il comfort, ma ovviamente non migliora la guida (per esempio, la tenuta sullo sconnesso rimane precaria).
Per quanto riguarda il comfort, il reggisella telescopico è utile sopratutto a chi usa la bici saltuariamente e quindi non ha il fondoschiena abituato ad una lunga permanenza in sella.
Fino a qualche tempo fa io rientravo in questa categoria e usando il Cane Creek riuscivo a fare uscite di qualche ora senza avere particolari fastidi al fondoschiena. Senza avevo qualche indolenzimento in più.
Poi però ho iniziato ad uscire regolarmente (... per la verità sopratutto in bici da corsa) e dopo un po' mi son deciso a togliere il reggisella ammortizzato dalla MTB. Sarà che ho pure cambiato sella, sarà che uso pantaloncini con fondello migliore, sarà che esco in bici più spesso, ma a fine uscita il mio fondoschiena non ha risentito della mancanza del reggisella ammortizzato.
Quindi... il reggisella ammortizzato funziona bene, filtra tutto, ed è utile sopratutto per chi esce poco in bici, non è giovanissimo o sente fastidi alla schiena durante le uscite in bici.
Visto che non rientro in queste categorie, penso che lo venderò.
io ho parecchie bici vintage, le ho usate tutte comprandole in questi ultimi anni per togliermi la voglia di super bici che negli anni 90 era impossibile da avere (soldi), ma da quando ho preso la mia ultima 29er non riesco più a salirci sopra, per me la storia delle 26 è finita! le uso solo per giretti tranquilli o raduni, per divertirmi in sicurezza preferisco le ruote più grandi (29er o 27)
N.B. per me le bici vintage sono Klein, merlin, mantis, yeti, specy (solo epic), moots e non le varie pininfarina, bianchi, atala o rimarchiata in acciaio del negozio sotto casa.........
beh versatilissima una 26 rigida nel fuoristrada, ti preclude qualsiasi giro cicloalpinistico e divertimento in qualsiasi discesa.Le 26 rigide si arrampicano meglio, sono più reattive, versatili e robuste (anche per escursionismo e viaggi).
definisci telaio costruito bene, perchè quelli odierni sono costruiti alla cacchio ? bluff commerciali ? complotto ?Poi se il telaio era disegnato e costruito bene, e il resto della bici allestita come si deve, secondo me ancora oggi ci sono vintage che possono smascherare molti bluff commerciali moderni.
non scriviamo castronerie, la mia FRM del 1999 tubazioni easton elite che segnava 9kg, componentistica wr compositi, Sram, tutto top di gamma è lontana anni luce dalla versatilità, dalla velocità dal divertimento che mi da la mia attuale 29" da 9kg, sia in salita che in discesa, e la FRM del 1999 per portarla a 9kg ho speso un capitale.Oggi per avere la stessa "qualità concreta" di una vintage su una moderna 29 devi spendere un bel po'. Certo se parli di ammortizzatori l'evoluzione è stata evidente. Ma di molte innovazioni ti accorgi solo guardando il listino prezzi.
beh versatilissima una 26 rigida nel fuoristrada, ti preclude qualsiasi giro cicloalpinistico e divertimento in qualsiasi discesa.
definisci telaio costruito bene, perchè quelli odierni sono costruiti alla cacchio ? bluff commerciali ? complotto ?
non scriviamo castronerie, la mia FRM del 1999 tubazioni easton elite che segnava 9kg, componentistica wr compositi, Sram, tutto top di gamma è lontana anni luce dalla versatilità, dalla velocità dal divertimento che mi da la mia attuale 29" da 9kg, sia in salita che in discesa, e la FRM del 1999 per portarla a 9kg ho speso un capitale.
siamo su mtb forum, più versatile rispetto ad una MTB moderna non lo è, figurati che c'è chi sostiene che le fat bikes sono versatilissime, insomma vedo esagerazioni da entrambi i punti di vista.Mi sono infilato in un ginepraio?
può darsi che una vintage rigida da 26 mi precluda le discese in caduta libera con l'arresto all'ultimo istante, come d'altra parte una moderna biammortizzata da downhill ti precluderà le prestazioni su strada o lunghe pedalate escursionistiche dove i dischi e gli ammortizzatori non servono a molto.
Per questo non ho scritto io "versatilissima" ma "più versatile" in relazione anche all'escursionismo, al viaggio e all'uso quotidiano in genere, anche sportivo ma non agonistico ovviamente.
non penso sia difficile costruire un telaio bene, altra cosa in quel periodo costruire un telaio come Yeti, Ritchey o Rocky mountain, un'altra cosa come prestigio, cura dei particolari e sopratutto valore sul mercato.Un telaio costruito bene dal mio punto di vista è uno tipo i "quad butted cr-mo" che faceva giant quando ancora non esistevano le geometrie slope e le smanie di leggerezza ma si puntava su robustezza e durata, telai pesantucci per chi cerca le prestazioni con bici da 9kg, ma piuttosto difficili da rompere e inflessibili anche se caricati con borse molto pesanti come nell'uso quotidiano può spesso capitare. Era la moda del secolo scorso.
ma siamo su mtb forum o su escursioni o ciclabili in bici.it ?Ma tutto sommato, ripeto, se la posizione in sella è ancora giusta per quello che ci vuoi fare (lunghe escursioni senza guardare il cronometro, week end in campeggio, una trentina di km al giorno fra strada e sentieri, andarci a lavorare...), se i tubi sono saldati bene e l'acciaio era di qualità, oggi con 50 euro porti a casa delle vecchie glorie ancora scorrevoli, versatili, reattive e robuste sebbene senza serie sterzo coniche, perni passanti, pressfit, non so quanti pignoni, impianti idraulici, ecc...
Tutta roba fondamentale per chi è disposto a spendere per avere le prestazioni vincenti o focalizza l'utilizzo su una specialità (solo downhill, freeride...). Ma per chi pedala con altri obiettivi, magari la vecchia gloria è ancora la scelta più intelligente.
Sono cambiati per ragioni di marketing e per fare spazio agli ammortizzatori o alle ruote più grandi (o per realizzare modelli specificamente destinati a particolari discipline).le geometrie dei telai sono cambiate enormemente negli ultimi 10 anni, figuriamoci negli ultimi 30 anni..