Finché dura faccio l'operaio. Purtroppo il figlio del capo che gli è subentrato
in azienda sembra vivere nel magico mondo di OZ e sta mandando tutto a rotoli.
Dopo 29 anni nella stessa fabbrica, per colpa di un incompetente,è in forse
il futuro di azienda e operai.
Workman Muto
E' la stessa cosa capitata a me...azienda leader a livello mondiale presente sul mercato da quasi 40 anni...è passata in mano a 2 balde giovani figlie,scontrose,capricciose,viziate e una capra in confronto è Einstein...mettiamoci pure la sfiga della crisi,ma in pochi anni l'organico da 120 persone è passato a una 40ina...e con la ''classe'' dirigenziale che abbiamo non prevedo prospettive rosee...il tutto per delle persone veramente incompetenti e che si credon dio in terra...
Hey Luca, ma lavori in fabbrica da me? Non me ne ero mai accorto.
Scherzi a parte, sembra proprio la mia storia.
Finché dura faccio l'operaio. Purtroppo il figlio del capo che gli è subentrato
in azienda sembra vivere nel magico mondo di OZ e sta mandando tutto a rotoli.
Dopo 29 anni nella stessa fabbrica, per colpa di un incompetente,è in forse
il futuro di azienda e operai.
Workman Muto
E' la stessa cosa capitata a me...azienda leader a livello mondiale presente sul mercato da quasi 40 anni...è passata in mano a 2 balde giovani figlie,scontrose,capricciose,viziate e una capra in confronto è Einstein...mettiamoci pure la sfiga della crisi,ma in pochi anni l'organico da 120 persone è passato a una 40ina...e con la ''classe'' dirigenziale che abbiamo non prevedo prospettive rosee...il tutto per delle persone veramente incompetenti e che si credon dio in terra...
Non posso che essere d'accordo.Il vero dramma italiano non è l'avvicendamento generazionale che potrebbe annientare un'azienda che ha prosperato per decenni, ma il fatto che ad un azienda che muore non corrispondono sufficienti "nascite"!
Con uno dei suoi vari personaggi Antonio Albanese recitava: "Mio nonno ha costruito il capannone.... mio padre ha ingrandito il capannone...... io ho ingrandito il capannone..... mio figlio si droga!". Le aziende sono come gli organismi biologici: nascono, crescono, si evolvono, alcune vivono moltissimo, altre pochissimo.... ma l'importante è che per ogni azienda che chiude ne nascano almeno un paio, per offrire nuovi posti di lavoro e nuove opportunità a giovani e meno giovani.
Chi apre un'azienda in Italia oggi (e riesce a farla funzionare) dovrebbe essere insignito con la medaglia d'oro, perchè l'intero sistema fa di tutto per mettergli i bastoni fra le ruote.
Il vero dramma italiano non è l'avvicendamento generazionale che potrebbe annientare un'azienda che ha prosperato per decenni, ma il fatto che ad un azienda che muore non corrispondono sufficienti "nascite"!
Con uno dei suoi vari personaggi Antonio Albanese recitava: "Mio nonno ha costruito il capannone.... mio padre ha ingrandito il capannone...... io ho ingrandito il capannone..... mio figlio si droga!". Le aziende sono come gli organismi biologici: nascono, crescono, si evolvono, alcune vivono moltissimo, altre pochissimo.... ma l'importante è che per ogni azienda che chiude ne nascano almeno un paio, per offrire nuovi posti di lavoro e nuove opportunità a giovani e meno giovani.
Chi apre un'azienda in Italia oggi (e riesce a farla funzionare) dovrebbe essere insignito con la medaglia d'oro, perchè l'intero sistema fa di tutto per mettergli i bastoni fra le ruote.
Condivisibile,ma anche no...senza offesa,...se io padre vedo che dopo anni di mia fatica e lavoro mio figlio,sta facendo di tutto per rovinarla per sua incapacita' gestionale...prendo il figlio,lo metto da parte e metto pagandolo qualcuno in grado di farlo...non si può mandare a putt@ne una azienda leader nel settore a livello europeo per incompetenza...azzo hanno sulla testa famiglie e persone...'loro' se falliscono 2 soldini li hanno,emigrano in posti dove la moneta vale ancora qualcosa e noi operai ce lo prendiamo in quel posto...per quanto riguarda l'apertura di altre nuove fabbriche ,la vedo come un altra storia,perchè se ce n'è una che va bene devo farla chiudere per incompetenza...in Italia qualcuno ci ha provato,certi operai hanno rilevato l'azienda fallita e chissa' perchè ora funzionano,vuol dire che prima a farle andare c'eran delle emerite teste di c...lo sbaglio di molti imprenditori è di non far partire i figli dal gradino più basso dell'azienda,in modo che si renda conto cosa veramente vuol dire a volte farsi il culo...a partire dall'ufficio son buoni tutti,ad arrivarci per meritocrazia è un altro paio di maniche...
lo sbaglio di molti imprenditori è di non far partire i figli dal gradino più basso dell'azienda,in modo che si renda conto cosa veramente vuol dire a volte farsi il culo...a partire dall'ufficio son buoni tutti,ad arrivarci per meritocrazia è un altro paio di maniche...
Io,perdonami,ma penso altro. Perchè con questo sistema prima che il nostro giovane abbia delle responsabilità fa in tempo ad incanutire: Prima garzone,poi aiuto-qualcosa,poi caporeparto del reparto dei 4 gatti,poi.... si arriva con una classe dirigenziale vecchia i quali risultati sono sotto gli occhi di tutti: mentalità retrogade,nepotismo,conduzioni aziendali ormai superate...
Giovani che sono ai vertici di aziende e imprese ci sono: guardate l'asia (Cina,Coree...) per dirne una.
Poi ci si piange addosso per i giovani che emigrano. Gente che qui (esperienza personale) trova lavoro (se lo trova) come aiuto del vice del vice del vice quando va molto bene,ma ci si accontenta anche di fare lo spazzino pur essendo laureati in lettere (di questi tempi) mentre all'estero scommettono su di te, ti affidano incarichi e responsabilità, insomma ti permettono di esprimerti per quello che vali: un giovane ingegnere dovrebbe progettare,o almeno partecipare alla progettazione di ponti,strade,funzionamento corretto di aziende come ospedali,magazzini etc etc... e non essere il portaborse del capo fino a chissà quando.
Anche perchè la cultura che mi faccio ora,già tra 10 anni sarà meno valida e attuale,figuriamoci tra 20,30,40 anni. Ma a quell'età forse sarò su una "poltrona" intento a progettare il vecchio in un mondo nuovo.
Scusate lo sfogo,senza nessuna polemica [MENTION=80923]Tc70[/MENTION] ma solo il mio punto di vista.
Il vero dramma italiano non è l'avvicendamento generazionale che potrebbe annientare un'azienda che ha prosperato per decenni, ma il fatto che ad un azienda che muore non corrispondono sufficienti "nascite"!
Con uno dei suoi vari personaggi Antonio Albanese recitava: "Mio nonno ha costruito il capannone.... mio padre ha ingrandito il capannone...... io ho ingrandito il capannone..... mio figlio si droga!". Le aziende sono come gli organismi biologici: nascono, crescono, si evolvono, alcune vivono moltissimo, altre pochissimo.... ma l'importante è che per ogni azienda che chiude ne nascano almeno un paio, per offrire nuovi posti di lavoro e nuove opportunità a giovani e meno giovani.Chi apre un'azienda in Italia oggi (e riesce a farla funzionare) dovrebbe essere insignito con la medaglia d'oro, perchè l'intero sistema fa di tutto per mettergli i bastoni fra le ruote.
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