È pieno di piccoli produttori che hanno telai in acciaio soprattutto da enduro/AM. In Europa sono almeno una decina, in buona parte inglesi ma non solo. Google is your friend.
È chiaro che il peso è determinante: non trovi telai da MTB in acciao sotto i 2.5 kg, più spesso sono sui 2.7 / 3.0 kg. In lega di titanio scendi di un kg ma il prezzo è praticamente il doppio se non il triplo. In lega di alluminio il peso è simile che con la lega di titanio ma il costo è enormemente inferiore. Con ambo le leghe difficilmente avrai mai problemi di corrosione. In composito scendi come minimo di un altro mezzo kg abbondante. Numeri ovviamente indicativi che variano di uno o due etti a seconda della destinazione d'uso.
L'acciaio è longevo se ben trattato. Ci sono bici degli anni 40 che hanno un velo di ruggine e pedalano ancora, non è quello il problema.
Una cosa è fuori discussione: puoi fare un po' ciò che vuoi con i metalli a disposizione. Questo per dire che va un po' sfatato il mito del telaio in acciaio morbido vs il telaio in alluminio come una putrella (Klein docet). A seconda degli spessori e delle geometrie è vero anche il contrario. Rimane però un certo fascino per l'acciaio che fa sopravvivere quella nicchia di produttori e di clienti, vuoi anche per quei tubi sottili che con le geometrie moderne fanno sembrare le misure ancora più lunghe e snelle.
Difficilmente ci sarà un ritorno dell'acciaio su larga scala (perlomeno per le bici). Il costo della materia prima è diverso e la bauxite da cui si estrae è così presente nella crosta terrestre da renderlo l'elemento più diffuso dopo il silicio. Peraltro produrre alluminio costa il doppio dell'energia che produrre acciaio, ma si spera che andando verso una trasformazione di energia sulle rinnovabili la questione perda peso. Lo stesso mondo dell'automobile, ancora molto legato all'acciaio, dovrà giocoforza spostarsi verso l'alluminio per questioni di leggerezza, e già ora ne assorbe il 40 % di quello utilizzato su scala nazionale.