Giro effettuato!!!!!!
Confermo quanto detto da Fg "
[URL]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=65282[/URL] " e aggiungo che, oggi, la discesa delle Marane fa CAGAREEEEEE!!!!!!
Ma partiamo dall'inizio:
siamo saliti sulla carrareccia che parte da Bagnaturo, per abbreviare l'ascesa, fino al Colle delle Vacche (non sapendo cosa ci aspettasse sopra, abbiamo preferito appunto accorciare il tempo di salita) tempo impiegato circa 1 ora e 45 (ma con calma ed anche alcune soste per vedere tratti di sentiero che intersecano la carrareccia). -FOTO 1-. La carraceccia è con fondo misto terra/breccia; all'inizio un pò più breccioso e "instabile ma cmq pedalabilissimo" anche se con molta pendenza. Successivamente si alternano tratti più o meno ripidi - FOTO 3- su rettilinei che man mano che si sale diventano sempre più brevi e ripidi raccordati da tornanti dove a volte il fondo è più breccioso che in altri -FOTO 4-. In questo periodo per 3/4 della salita è abbastanza ombroso, in estate un pò meno, l'ultimo tratto è scoperto.
Una volta arrivati al Ristorante (proprietaria gentilissima ed informatissima sui sentieri della zona in quanto organizzatrice di escursioni), dove c'è una fonte "con un pino solitario" -FOTO 5-, si prosegue sull'unica carrareccia che sale nel bosco con fondo sassoso/ghiaioso molto ripido all'inizio - FOTO 6B- e poi più dolce e con fondo un pò più compatto, fino al bivio sulla dx (poco visibile) contrassegnato da un cartello giallo e dalla segnalazione (sbiadita) su di un masso del sentiero 6A (noi l'abbiamo saltato e siamo saliti di almeno altri 200 mt slm - la carrareccia sale fino a 1550 al rifugio Iaccio Rosso - eppoi siamo ridiscesi fino al bivio su indicazione della prop. del risto).
Si sale in single track per circa 10 min con bici in spalla data l'elevata pendenza poi rimpiana e diventa pedalabile in un susseguirsi di saliscendi più o meno accentuati ma sempre in salita. E' tutto single track con tratti molto esposti -FOTO 6- (okkio che a dx cè il vuoto nel senso lettarale del termine) alternati a brevi tratti max 50 mt da fare a piedi causa rocce e pendenza elevata ma nulla di preoccupante d'altronde è un giro AM. E' tutto sottobosco ad eccezzione dei brevi ma frequanti tratti esposti -FOTO 8-8B. La visuale sulla vallata è spettacolare ed anche il sentiero è fantastico. Il fondo è il classico sottobosco terroso con alcune radici e qualche roccia, ma essendo molto "battuto" e prevalentemente sotto pineta (no foglie ma solo aghi di pino e qualche pignetta) è abbsatanza pulito e spesso invoglia alla velocità più di quanto sia consentito dal bun senso.
Da q. 1100 del ristorante si arriva a q. 1380 circa di un ampio fontanile -FOTO 9-; il tratto poco prima è molto ripido e da fare assolutamente a piedi per circa 50 metri.
Lasciato il fontanile, si prosegue alla sua dx verso il bosco -FOTO 9B-; per i primi 200 metri il fondo è molto accidentato con tanti massi e poco pedalible ma in leggerissima discesa. Man mano che si prosegue i massi scompaiono e si entra nel pieno del sottobosco non più di pini e larici ma di querce, faggi ed altro (boh) -FOTO 10- . La traccia all'inizio ben visibile a volte diventa appena percepibile, causa folgiame, e si sviluppa sempre in leggera escesa fino ad una radura dove aumenta di pendenza e ben più evidente. Giunti ad un bivio contrassegnato da un grosso masso e dalle indicazioni del sentiero 6A, si segue la traccia alla dx che porta alla chiesetta di San Pietro diruta posta su "cucuzzolo" senza alberi e che sovrasta tutta la vallata -FOTO 101-102-103-104-105-106-107.
Per il ritorno abbiamo due possibilità: o si torna indietro sullo stesso sentiero fatto all'andata oppure si scende verso le "Marane". Noi abbiamo optato per la seconda per "provare" un altro percorso ma, ahimè, erroneamente.
Il sentiero per i primi due Km circa è stupendo,-FOTO 108- tutto single track, con media pendenza molto divertente: saliscendi, curve e controcurve, radici, sassi...uno spettacolo.....e man mano aumenta di mendenza.
Troppo bello per essere vero (pensavamo, caxxo se continua così fino alla fine sono circa 8 Km di discesa da goduria e urloooo). Purtroppo dopo circa un paio di Km, il single track giunge ad una carrareccia; contrassegnata come sentiero "8-Marane", con fondo ghiaioso/sassoso molto instabile e di una certa pendenza, solcata da canali formatisi per lo scorrimento dell'acqua ed in alcuni tratti anche profondi 40 cm. Il fondo totalmente instabile e con la pendenza che ha, non consente di scendere che con i
freni rirati....se si mollano i freni anche solo un pò, non ci si ferma più....anche con il posteriore bloccato si continua a scendere e se si esagera con l'anteriore, o si inchioda e scivola via lungo le sconnessioni presenti rischiando rovinose cadute o tende ad impuntarsi non appena c'è qualche sasso un pò più grosso della media con rischio ribaltamento.
Fortunatamente ogni tanto, la carrareccia è intersecata da single track che la tagliano longitudinalmente ed anche se sono anch'essi abbastanza ripidi, sono certamente più divertenti della carrareccia. Purtroppo la intersecano solo tre volte ovvero si evitano tre rettilinei molto ripidi e relativi tornanti.
L'ultimo tratto del single track è abbastanza lungo ma "ripido e dritto per dirtto" e solo alla fina degrada leggermente e diventa appena sinuoso (qualche curvetta) per poi rincrociare di nuovo la carrareccia.
Si sbuca subito prima di "Fonted'Amore", sotto l'eremo di S.Onofrio.
Come ogni buon giro che si rispetti ci siamo dimenticati sia il Km che l'altimetro.
Riassumendo, si parte da Bagnaturo a q. 350 per arrivare a 1100 in Km. 8/9 (casa delle Vacche) e 1400 in altri 3/4 Km(Chiesetta San Pietro) per un totale di circa 3ore e 1/2 di ascesa. La discesa è di crica 7/8 Km di cui circa 2 Km in single track fantastico e i restanti su carrareccia sassosa sfondata (ODIOSA) e tratti di single track. Le distanze sono moooltoooo approssimative, essendo stimate sulla carta, almeno per quanto riguarda dalla Casa delle Vacche alla Chiesetta.
NB: la carraeccia è assolutamente INFATTIBILE in salita, si tratterebbe di percorrere 6/7 Km in salita per un dislivello di 1100 con bici in spalla, perchè il fondo sassoso/ghiaioso e la pendenza non permettono assolutamente di stare in bici , il tutto solcato da bei canali creati dall'acqua anche abbastanza profondi.
Percui il giro o lo si fà così come lo abbiamo fatto noi o diventerà una via crucis se preso dalle Marane.