Credo che il problema sia sempre lo stesso: una volta stanziati i soldi, questi devono essere spesi a tutti i costi, con buona pace di tutte le migliori intenzioni (e convinzioni) ecologinaturalambientaliste. Basta vedere la storia della cartellonistica museo allaperto della grande guerra. Nelle intenzioni iniziali sicuramente apprezzabile (a parte i costi esorbitanti), ma dopo linstallazione della cartellonistica (spesso vandalizzata), non è seguito alcun lavoro di qualificazione dei luoghi segnalati, così che in alcune zone del carso, il turista medio non riuscirebbe a rintracciare nemmeno un pezzo delle trincee segnalate. Pensate, poi, che nellimminenza dellingresso della Slovenia nel territorio Schengen, in prossimità del confine, hanno pensato bene di installare i cartelli aggiuntivi, in quattro lingue, per spiegare che per attraversare il confine era ancora necessario utilizzare i valichi presidiati, muniti di un documento didentità, etc Inutile dire che questa spesa si poteva evitare, installando la cartellonistica dopo ladesione della Slovenia al trattato Schengen (alcuni mesi dopo), ovvero inserendo gli avvertimenti nei cartelli principali. Che dire, poi, delle vasche di pescaggio acqua per gli elicotteri antincendio, costruite qua e là sul carso? Non vengono mai utilizzate e la forestale continua ad usare le vecchie vasche gonfiabili? E le piste forestali che spuntano ogni anno un po ovunque? Vere e proprie autostrade che vengono poi abbandonate allincuria. Quindi, fatte queste premesse, credo sia veramente inutile (per usare un eufemismo) lo sbancamento di Castellazzo, per consentire ai turisti (??) di arrivare con il pullman sino al ciglione carsico ed ammirare il lago di Doberdò, peraltro semi-asciutto per circa sei mesi lanno. A mio modesto avviso, gli amministratori pubblici interessati, dovrebbero cercare di puntare alla realizzazione di percorsi tematici (perché no, anche in MTB, a piedi, a cavallo..), che ripercorrano i luoghi della grande guerra, prevedendo la sistemazione (ed il successivo mantenimento) di alcuni tratti significativi di trincee, di postazioni e caverne, proponendo magari anche la rivisitazione degli scenari della guerra fredda che ha comunque interessato il territorio, attraverso la visita (anche qui previa sistemazione e successivo mantenimento) di alcune delle fortificazioni moderne più significative, che sono tuttora presenti in gran numero e non ancora del tutto distrutte (anzi alcune sono pressoché intatte). Questo, con lutilizzo di guide qualificate e la convenzione con alberghi/ristoranti/agriturismi, dando così una mano alleconomia (con verosimile creazione di nuovi posti di lavoro) e al mantenimento del territorio carsico, senza dover necessariamente ricorrere alla costruzione di cattedrali nel deserto, con effetti devastanti sul territorio, che peraltro, con ogni probabilità, verrà messo a dura prova dalla costruzione della TAV. Scusate la lungaggine e speriamo in bene.
quoto anche io,osservazioni inecepibiliCredo che il problema sia sempre lo stesso: una volta stanziati i soldi, questi devono essere spesi a tutti i costi, con buona pace di tutte le migliori intenzioni (e convinzioni) ecologinaturalambientaliste. Basta vedere la storia della cartellonistica museo allaperto della grande guerra. Nelle intenzioni iniziali sicuramente apprezzabile (a parte i costi esorbitanti), ma dopo linstallazione della cartellonistica (spesso vandalizzata), non è seguito alcun lavoro di qualificazione dei luoghi segnalati, così che in alcune zone del carso, il turista medio non riuscirebbe a rintracciare nemmeno un pezzo delle trincee segnalate. Pensate, poi, che nellimminenza dellingresso della Slovenia nel territorio Schengen, in prossimità del confine, hanno pensato bene di installare i cartelli aggiuntivi, in quattro lingue, per spiegare che per attraversare il confine era ancora necessario utilizzare i valichi presidiati, muniti di un documento didentità, etc Inutile dire che questa spesa si poteva evitare, installando la cartellonistica dopo ladesione della Slovenia al trattato Schengen (alcuni mesi dopo), ovvero inserendo gli avvertimenti nei cartelli principali. Che dire, poi, delle vasche di pescaggio acqua per gli elicotteri antincendio, costruite qua e là sul carso? Non vengono mai utilizzate e la forestale continua ad usare le vecchie vasche gonfiabili? E le piste forestali che spuntano ogni anno un po ovunque? Vere e proprie autostrade che vengono poi abbandonate allincuria. Quindi, fatte queste premesse, credo sia veramente inutile (per usare un eufemismo) lo sbancamento di Castellazzo, per consentire ai turisti (??) di arrivare con il pullman sino al ciglione carsico ed ammirare il lago di Doberdò, peraltro semi-asciutto per circa sei mesi lanno. A mio modesto avviso, gli amministratori pubblici interessati, dovrebbero cercare di puntare alla realizzazione di percorsi tematici (perché no, anche in MTB, a piedi, a cavallo..), che ripercorrano i luoghi della grande guerra, prevedendo la sistemazione (ed il successivo mantenimento) di alcuni tratti significativi di trincee, di postazioni e caverne, proponendo magari anche la rivisitazione degli scenari della guerra fredda che ha comunque interessato il territorio, attraverso la visita (anche qui previa sistemazione e successivo mantenimento) di alcune delle fortificazioni moderne più significative, che sono tuttora presenti in gran numero e non ancora del tutto distrutte (anzi alcune sono pressoché intatte). Questo, con lutilizzo di guide qualificate e la convenzione con alberghi/ristoranti/agriturismi, dando così una mano alleconomia (con verosimile creazione di nuovi posti di lavoro) e al mantenimento del territorio carsico, senza dover necessariamente ricorrere alla costruzione di cattedrali nel deserto, con effetti devastanti sul territorio, che peraltro, con ogni probabilità, verrà messo a dura prova dalla costruzione della TAV. Scusate la lungaggine e speriamo in bene.
Ma i lavori all'acquedotto non riguardano il lato verso Ceroglie?si in un tratto lavorano sull'acquedotto
Come le cime del San Michele sono vietate! Io ci vado sempre, l'ultima volta ho anche incrociato un "forestale" e non mi ha detto niente!