Era lestate del 2000.
In quel periodo eravamo sotto la nefasta ed utopica influenza di SuperMax .
Questo ciclista in erba, scriteriato e dotato di uno smisurato super-ego che gli faceva dimenticare le sue modeste possibilità fisiche , appena iscritto nel ns. RampiGrifo, iniziò a predicare e a fare proseliti per la sua grande passione: lagonismo!
Tanto per darvi unidea del suo livello patologico non avrei difficoltà a credere che farebbe gareggiare la moglie anche per il miglior tempo del travaglio !
Il fatto è che noi, geneticamente, non eravamo portati per correre preferendo di gran lunga la cicloescursione in buona compagnia che ti fa scoprire e apprezzare il territorio... ah, dimenticavo, la cosa più assurda consisteva nel fatto che il predicatore era il più scarso di tutti !
Beh, insomma, convinti dallo scilinguagnolo professionale (e qui non aveva rivali!), del ns. amico decidemmo, io e Luca (ben più noto come Il Sagace) di iscriverci al Campionato Mondiale Uisp di mtb in quel di Batignano a 12 km da Grosseto.
La gara consisteva nel percorrere per 3 volte e mezzo un circuito; il mezzo era rappresentato da un tratto iniziale prima di entrare nellanello.
Effettuate le operazioni di iscrizione mi ritrovai tra una settantina di personcine tutte tirate fisicamente e vestite con dei completini tanto attillati che si intravedevano decine e decine di muscoli tonici e frementi pronti a scattare!
Il loro abbigliamento, super sponsorizzato, era molto variopinto e con colori sgargianti e cerano tanti gruppetti di ciclisti vestiti uguale che ridevano un po nervosamente in sella alle loro superleggere; questi mi indirizzarono una fugace occhiata e, subito dopo, valutarono anche la mia bici da turista evoluto e poi non mi degnarono più di nessun altra considerazione.
Un certo qual senso di prudenza e di venerazione verso quei super-ciclisti che si accalcavano quasi sopra la linea di partenza mi consigliò di mettermi nellultima posizione, lasciando al mio amico, ben più giovane e allenato, una sistemazione centrale.
Pronti, partenza via !
Schizzarono come molle cariche!!!
Quelli davanti, per conquistare subito e saggiamente delle buone posizioni partirono schiacciando i pedali quasi che volessero piantarli per terra! Dentro di me mi congratulai per la felice scelta del mio piazzamento nelle retrovie, proprio in fondo al gruppo, altrimenti mi avrebbero spiaccicato sullasfalto o, magari (!), spinto per qualche centinaio di metri !
Comunque anche io e un cicciotello si partì al massimo, per non sfigurare troppo rispetto agli altri, ma tra le due velocità cera un abisso, e poi si cominciò ad ansimare quasi subito sullasfalto che saliva impietoso . dopo un po, anche il mio compagno di (s)ventura cominciò, molto lentamente a staccarmi, maledetto!
Ultimo.
Lunica cosa buona era che, ormai, ero uscito dal campo visivo del pubblico tra cui cerano anche degli amici e conoscenti. Perciò smisi di accanirmi contro il mio sofferente apparato cardio-respiratorio-muscolare optando per una andatura più consona ad un adeguato riscaldamento a cui il mio fisico non sa proprio rinunciare!
Oohh, ora sì che andavo bene.
In tranquilla solitaria, senza più lo stress da prestazione o, meglio, da figuraccia, sentivo che anche il fisico cominciava a rendere di più! E così rinfrancato attaccai deciso il primo anello salite, discese, tratti tecnici che conoscevo benissimo, infatti mi stupii davvero molto quando mi ritrovai in una ripida e stretta discesa che finisce agli antichi lavatoi del paesino in sella! Già, perché lavevo sempre fatta a piedi e a maggior ragione lavrei dovuta fare questa volta in cui i grossi sassi erano nascosti dallerba alta e pericolosamente viscida perché bagnata!
Mah, ormai cero!
Evidentemente esaltato dalla competizione e dallaver raggiunto il cicciottello avevo allentato i miei freni inibitori e gli stavo dando di brutto! Anche in salita!
E così completai il primo giro non più ultimo grazie anche a qualche foratura o guasto meccanico o grossolano errore di interpretazione della gara.
Nel secondo giro, dato il ritmo decisamente ardito per le mie possibilità, cominciai a domandarmi che cavolo ci facevo io in quella situazione che oscillava tra il ridicolo e il penoso. La classica domanda Ma chi me lo ha fatto fare? riecheggiava sempre più spesso nella mia mente e non sapevo cosa rispondere, ero stanco e stufo: non era intelligente partecipare ad una gara senza un adeguato allenamento!
Sicché, in vista del traguardo, decisi di ritirarmi e porre fine in modo allegro e autoironico a quel calvario, infatti sfoggiai un grosso sorriso e alzai le braccia al cielo a simulare la felicità per una splendida vittoria , ma, in cuor mio, ringraziavo per aver posto fine a quel tormento!
Tutta questa esultanza fu amplificata dagli amici che mi applaudirono e che quasi mi portarono in trionfo!
Fu anche bello e originale trovare la doccia con lacqua calda , non il solito pantano nello spogliatoio e molta più calma e spazio.
Arrivai anche in tempo per pranzare alla sagra con gli amici e, a tavola, mi dissero che dalle liste appese risultavo primo di categoria!!!
Ma a chi volete prendere per i fondelli, bischeri! Risposi di getto, ma, alle loro insistenze mi alzai per vedere la bacheca: ero primo, campione mondiale di categoria!!!
Che sballo! Meglio dellesame di stato solo che era un errore!
Infatti, a causa dellinsistenza petulante ed esageratamente cavillosa del secondo arrivato che non si rendeva conto di come era stato possibile che un altro lo avesse superato senza accorgersene, i giudici, stressati da tanta pignoleria, indagarono. Purtroppo tra gli organizzatori cera l'amico Ivo che mi conosceva bene anche sotto il profilo ciclistico, infatti, informato del problema so che esclamò: Ma figurati, Vincenzo primo!!!. Bastardo! Evidentemente non sopportava che andassi ben più forte di lui!
La gloria (immeritata, ma comunque piacevole!) durò il tempo di mangiare gli ottimi gnocchi, già alle salsicce alla brace si era dissolta come il fumo del grosso braciere della sagra: depennato con un enorme pennarello nero con punta magnum.
Tutto qui? Triste fine di un successo rubato? Tuttaltro!
Il giorno dopo, lunedì, comera abitudine a quei tempi, passai dal mio ciclista Robertino per le solite chiacchiere di rito a fine giornata e , quando si complimentò con un tono decisamente sorpreso del mio successo, gli dissi di non prendermi troppo in giro.
Ma che dici, è scritto sul giornale! Guarda qui!
Era così, in un trafiletto nelle pagine sportive locali erano riportati i primi classificati della gara
domenicale e, nero su bianco, cero io vincitore di categoria!
Seppi poi che il giornalista aveva copiato la prima stesura delle classifiche ed era andato via subito probabilmente per altri impegni un po mi dispiacque per il vero primo e per il terzo che, ovviamente, non compariva, ma quel trafiletto è stato incorniciato e posto in bella vista tra i miei trofei della mia lunga carriera , anche se modesta sotto il profilo corsaiolo!
A volte mi rammarico di non essere sufficientemente falso per vantarmi (con chi mi conosce poco, ovviamente!) dei miei magnifici trascorsi sportivi, avrei anche una prova eccezionale! Ma è più forte di me, non ci riesco, mi scappa subito da ridere
Firmato
Sterro Campione Mondiale uisp 2000....
In quel periodo eravamo sotto la nefasta ed utopica influenza di SuperMax .
Questo ciclista in erba, scriteriato e dotato di uno smisurato super-ego che gli faceva dimenticare le sue modeste possibilità fisiche , appena iscritto nel ns. RampiGrifo, iniziò a predicare e a fare proseliti per la sua grande passione: lagonismo!
Tanto per darvi unidea del suo livello patologico non avrei difficoltà a credere che farebbe gareggiare la moglie anche per il miglior tempo del travaglio !
Il fatto è che noi, geneticamente, non eravamo portati per correre preferendo di gran lunga la cicloescursione in buona compagnia che ti fa scoprire e apprezzare il territorio... ah, dimenticavo, la cosa più assurda consisteva nel fatto che il predicatore era il più scarso di tutti !
Beh, insomma, convinti dallo scilinguagnolo professionale (e qui non aveva rivali!), del ns. amico decidemmo, io e Luca (ben più noto come Il Sagace) di iscriverci al Campionato Mondiale Uisp di mtb in quel di Batignano a 12 km da Grosseto.
La gara consisteva nel percorrere per 3 volte e mezzo un circuito; il mezzo era rappresentato da un tratto iniziale prima di entrare nellanello.
Effettuate le operazioni di iscrizione mi ritrovai tra una settantina di personcine tutte tirate fisicamente e vestite con dei completini tanto attillati che si intravedevano decine e decine di muscoli tonici e frementi pronti a scattare!
Il loro abbigliamento, super sponsorizzato, era molto variopinto e con colori sgargianti e cerano tanti gruppetti di ciclisti vestiti uguale che ridevano un po nervosamente in sella alle loro superleggere; questi mi indirizzarono una fugace occhiata e, subito dopo, valutarono anche la mia bici da turista evoluto e poi non mi degnarono più di nessun altra considerazione.
Un certo qual senso di prudenza e di venerazione verso quei super-ciclisti che si accalcavano quasi sopra la linea di partenza mi consigliò di mettermi nellultima posizione, lasciando al mio amico, ben più giovane e allenato, una sistemazione centrale.
Pronti, partenza via !
Schizzarono come molle cariche!!!
Quelli davanti, per conquistare subito e saggiamente delle buone posizioni partirono schiacciando i pedali quasi che volessero piantarli per terra! Dentro di me mi congratulai per la felice scelta del mio piazzamento nelle retrovie, proprio in fondo al gruppo, altrimenti mi avrebbero spiaccicato sullasfalto o, magari (!), spinto per qualche centinaio di metri !
Comunque anche io e un cicciotello si partì al massimo, per non sfigurare troppo rispetto agli altri, ma tra le due velocità cera un abisso, e poi si cominciò ad ansimare quasi subito sullasfalto che saliva impietoso . dopo un po, anche il mio compagno di (s)ventura cominciò, molto lentamente a staccarmi, maledetto!
Ultimo.
Lunica cosa buona era che, ormai, ero uscito dal campo visivo del pubblico tra cui cerano anche degli amici e conoscenti. Perciò smisi di accanirmi contro il mio sofferente apparato cardio-respiratorio-muscolare optando per una andatura più consona ad un adeguato riscaldamento a cui il mio fisico non sa proprio rinunciare!
Oohh, ora sì che andavo bene.
In tranquilla solitaria, senza più lo stress da prestazione o, meglio, da figuraccia, sentivo che anche il fisico cominciava a rendere di più! E così rinfrancato attaccai deciso il primo anello salite, discese, tratti tecnici che conoscevo benissimo, infatti mi stupii davvero molto quando mi ritrovai in una ripida e stretta discesa che finisce agli antichi lavatoi del paesino in sella! Già, perché lavevo sempre fatta a piedi e a maggior ragione lavrei dovuta fare questa volta in cui i grossi sassi erano nascosti dallerba alta e pericolosamente viscida perché bagnata!
Mah, ormai cero!
Evidentemente esaltato dalla competizione e dallaver raggiunto il cicciottello avevo allentato i miei freni inibitori e gli stavo dando di brutto! Anche in salita!
E così completai il primo giro non più ultimo grazie anche a qualche foratura o guasto meccanico o grossolano errore di interpretazione della gara.
Nel secondo giro, dato il ritmo decisamente ardito per le mie possibilità, cominciai a domandarmi che cavolo ci facevo io in quella situazione che oscillava tra il ridicolo e il penoso. La classica domanda Ma chi me lo ha fatto fare? riecheggiava sempre più spesso nella mia mente e non sapevo cosa rispondere, ero stanco e stufo: non era intelligente partecipare ad una gara senza un adeguato allenamento!
Sicché, in vista del traguardo, decisi di ritirarmi e porre fine in modo allegro e autoironico a quel calvario, infatti sfoggiai un grosso sorriso e alzai le braccia al cielo a simulare la felicità per una splendida vittoria , ma, in cuor mio, ringraziavo per aver posto fine a quel tormento!
Tutta questa esultanza fu amplificata dagli amici che mi applaudirono e che quasi mi portarono in trionfo!
Fu anche bello e originale trovare la doccia con lacqua calda , non il solito pantano nello spogliatoio e molta più calma e spazio.
Arrivai anche in tempo per pranzare alla sagra con gli amici e, a tavola, mi dissero che dalle liste appese risultavo primo di categoria!!!
Ma a chi volete prendere per i fondelli, bischeri! Risposi di getto, ma, alle loro insistenze mi alzai per vedere la bacheca: ero primo, campione mondiale di categoria!!!
Che sballo! Meglio dellesame di stato solo che era un errore!
Infatti, a causa dellinsistenza petulante ed esageratamente cavillosa del secondo arrivato che non si rendeva conto di come era stato possibile che un altro lo avesse superato senza accorgersene, i giudici, stressati da tanta pignoleria, indagarono. Purtroppo tra gli organizzatori cera l'amico Ivo che mi conosceva bene anche sotto il profilo ciclistico, infatti, informato del problema so che esclamò: Ma figurati, Vincenzo primo!!!. Bastardo! Evidentemente non sopportava che andassi ben più forte di lui!
La gloria (immeritata, ma comunque piacevole!) durò il tempo di mangiare gli ottimi gnocchi, già alle salsicce alla brace si era dissolta come il fumo del grosso braciere della sagra: depennato con un enorme pennarello nero con punta magnum.
Tutto qui? Triste fine di un successo rubato? Tuttaltro!
Il giorno dopo, lunedì, comera abitudine a quei tempi, passai dal mio ciclista Robertino per le solite chiacchiere di rito a fine giornata e , quando si complimentò con un tono decisamente sorpreso del mio successo, gli dissi di non prendermi troppo in giro.
Ma che dici, è scritto sul giornale! Guarda qui!
Era così, in un trafiletto nelle pagine sportive locali erano riportati i primi classificati della gara
domenicale e, nero su bianco, cero io vincitore di categoria!
Seppi poi che il giornalista aveva copiato la prima stesura delle classifiche ed era andato via subito probabilmente per altri impegni un po mi dispiacque per il vero primo e per il terzo che, ovviamente, non compariva, ma quel trafiletto è stato incorniciato e posto in bella vista tra i miei trofei della mia lunga carriera , anche se modesta sotto il profilo corsaiolo!
A volte mi rammarico di non essere sufficientemente falso per vantarmi (con chi mi conosce poco, ovviamente!) dei miei magnifici trascorsi sportivi, avrei anche una prova eccezionale! Ma è più forte di me, non ci riesco, mi scappa subito da ridere
Firmato
Sterro Campione Mondiale uisp 2000....