Eccomi rientrato da Santiago da qualche giorno ormai.
Volevo condividere alcuni aspetti pratici riscontrati a beneficio di chi volesse provare l'esperienza.
Ho fatto il "Camino" francese partendo da Léon (310km) in 6 giorni (avrei potuto chiuderlo in 5 ma ho voluto rallentare negli untimi 2 giorni).
Con la MTB biammortizzata è praticamente tutto fattibile sul tracciato utilizzato da chi va a piedi (con riserva, vedi sotto), compreso un paio di salite ripide su mulattiera (prima di o Cebrerio) che al massimo si spinge un pochino. Idem per le discese su sentiero che, a volte, presentano brevi passaggi un po' difficili ma comunque fattibili per chi ha un po' di pratica. Insomma, ho cercato di fare tutta la fatica possibile del pellegrino
.
La riserva sta nel fatto che la presenza di molti pedoni su alcune tratte obbliga (de facto) a prendere l'alternativa sulla strada per non "rompere le balle" inutilmente (soprattutto laddove il Camino costeggia la strada).
Con gentilezza e salutando cortesemente, oltre a suonare il campanello, si superano senza problemi i pedoni augurando loro "buen camino".
Tra circa un migliaio di persone superate, ho avuto soltanto rari casi di persone stizzite (ci sta) malgrado usassi tutta la cordialità possibile.
Attribuisco questo a pregiudizi o a cattive esperienze con ciclisti meno rispettosi
.
Durante il Camino ho dormito quasi esclusivamente negli "albergue" (che sono ostelli) più qualche hotel e motel all'inizio e alla fine.
Come era già stato scritto, non ho trovato difficoltà alcuna visto l'ampia scelte, anche se alcuni risultavano completi.
L'App "Camino Pilgrim", in questo frangente è stata molto utile per la lista degli "albergue" e le mappe che indicano la posizione, oltre al tracciato del Camino.
A proposito di tracciato, le indicazioni con le frecce gialle e gli appositi cippi, non sono sempre omogenee e a volte ci si perde. Soprattutto in Castilla y Léon, meno in Galizia.
Non ci sono molti ciclisti, o meglio, se ne incontrano pochi viaggiando, ma li si incontrano alla fine delle tappe negli alloggi più frequentati.
Io ho avuto la fortuna di aggregarmi a un gruppetto di spagnoli, vivendo anche in bici quello che à piedi è più frequente, ossia: "L'incontro tra pellegrini sulla via di Santiago".
Da questo punto di vista, concordo sul fatto che a piedi è tutt'altra esperienza umana.
Tuttavia, nel mio viaggio ho potuto beneficiare anche dell'aspetto interiore, quasi spirituale
, del pellegrinaggio. Questo dipende molto dal modo come ci si pone rispetto al viaggio e alle altre persone.
In pratica, se ne vedono di tutti i colori, soprattutto tra chi va a piedi. Si va dall'approccio spirituale/religioso, fino a quello totalmente turistico, anche molto spinto commercialmente in loco tra negozi di souvenir, gadget e giri guidati (pure in e-bike
).
Concludendo, per me è stata un'esperienza positiva ed arricchente che magari potrei rifare con più tempo su un Camino meno frequentato come quello del nord. Stimo moltissimo chi fa il Camino completo a piedi (+ di 800km) per la determinazione e tutto quello che debbono affrontare camminando in ogni condizione per un mesetto abbondante. Non fa per me. Mi accontento e sorrido