Calvana & M.Morello

Spettacolo!

La Calvana non mi ha tradito, nonostante il tempo grigio abbia cercato di rovinare la festa

Mi ritrovo molto nelle parole del Secco: i tipi loschi, le salite, la fatica, la libidine di una discesa infinita, oltre al panorama immaginato...............

Avevo proprio voglia di una giornata diversa
La salita è stata un calvario fino alla Foce ai Cerri, poi siamo entrati in territorio a me favorevole, cioè salite dalle pendenze impossibili con passaggi anche tecnici, ed una discesa spaccabraccia, infinita........

Il Tomb mi ha curato come un bambino, mi spiegava il percorso, la toponomastica, ma soprattutto mi incitava su quella salita interminabile che, 10 giorni d'influenza ed una scarsa attività, mi ha fatto sudare le proverbiali sette camicie :???:

grazie a tutti per la compagnia

tomb ha scritto:

per essere stato malato..........non male,ma quando stai bene che fai vai su una ruota???
:-?

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Quando sto bene sono sicuro di non poter reggere ugualmente il tuo passo :-P

Guardiamo se ho imparato bene la lezione del "maestro Tomb":

La Calvana

Partiamo dalla località La Chiusa e prendiamo la strada asfaltata in direzione delle Croci di Calenzano. Al km.3,6, nei pressi di una cava, si gira a sx per Secciano e cominciamo a salire lievemente su asfalto. Dopo circa un km. la pendenza aumenta e, a parte qualche tratto di recupero, si manterrà sostenuta per tutta la salita. Proseguiamo sempre sulla principale asfaltata fino a Secciano (km.6,5) dove la strada diviene finalmente sterrata. Successivamente troviamo un bivio (km.7,35) dove manteniamo ancora la principale a sx. Al km 7,9 incrociamo la strada che proviene da Regina del Bosco e proseguiamo a sx in salita. Adesso la pendenza si è fatta un po’ più lieve, ma qualche duro strappo ci fa ricordare che la salita è ancora lunga e dura. Dopo un breve tratto in discesa, continuiamo a salire ed arriviamo ad un bivio (km.10,5) dove teniamo ancora la sx e passiamo subito dopo tra alcune case diroccate in località Valibona. Ancora un po’ di salita ed al km.11 attingiamo il crinale a Foce ai Cerri, dove si congiungono più strade. Noi prendiamo a sx il sentiero segnato 20 che con faticosisssima salita fra praterie, rocce e gradoni, ci porterà in vetta al M.Cantagrilli (km13;mt.818), caratterizzato da una piccola croce. Inizia da qui un percorso di crinale molto panoramico e divertente, che con vari saliscendi, passa da Poggio Cocolla (km.14,7) ed arriva alla cima della Retaia (km.15,75), caratterizzata da una grossa croce, dove nelle giornate limpide possiamo godere di un panorama unico su gran parte della Toscana Settentrionale. Inizia qui un fantastico percorso di discesa piuttosto tecnico che, sempre seguendo la linea di crinale, porta ad un quadrivio (km.16,8). A dx scenderemo verso Casa Bastone, a dritto invece contineremo il percorso di crinale fino al Poggio Castiglioni. Noi invece giriamo a sx per uno stretto sentiero che brevemente ci porta ad un gruppo di case (km.17,3 loc. Cavagliano) dove proseguiamo dritto a mezza costa superando un cancello di legno (chiudere). Dopo un altro cancello prendiamo a dx ad un bivio e procediamo lungo un muro a secco che ci troviamo sulla nostra sx. Dopo poco che questo è terminato (km.18) giriamo a dx ad un bivio e continuiamo a scendere su un sentiero reso insidioso dalla vegetazione che frusta costantemente i nostri arti. Continuiamo ancora a scendere, adesso su vegetazione più aperta, ma facendo ancora molta attenzione al fondo disseminato di grossi pietroni e che presenta frequentemente qualche piccolo salto, fino ad arrivare in piano in località Travalle (km.21) dove ritroviamo l’asfalto che seguiamo brevemente in direzione Prato, fino ad arrivare ad un incrocio dove prendiamo la sterrata a sx in leggera salita. Dopo poco, ad un bivio, teniamo la dx in decisa salita, per proseguire poco dopo in leggera discesa fino ad arrivare nuovamente in località La Chiusa da dove eravamo partiti.

tomb ha scritto:

@renzo -esame:promoso
oggi x lavoro ero a barberino ,e mi sono visto la calvana ,come ci voleva a noi cielo terso si sarebbe visto anche il secco a rigovernare x pagare l'affitto

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Grazie per la promozione

Per quanto riguarda il tempo, magari lunedi c'era un vento in quota che ci si doveva mettere i sassi in tasca.
A me è andata bene così, anche con la foschia.
Tanto ci dovrò tornare a primavera con voi ed ad Ottobre con il Gumasio.
Spero di beccare almeno una giornata limpida :-?

Guarda che se mi avete manomesso i freni, vorra' dire che in discesa andrò più forte