Cacciatori lungo il percorso

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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akiro

Biker tremendus
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Non è assurdo. Non credo che a casa tua troveresti accettabile che un estraneo parcheggiasse nel tuo posto auto, o che ti costringessero ad accettare che perfetti estranei passeggiassero nel tuo giardino. In Italia i limiti alla proprietà privata possono essere imposti solo per legge: il che significa per esempio che se tu sei proprietario di un campo e vuoi lasciarlo incolto nessuno può costringerti a coltivarlo; se hai un terreno e se è edificabile puoi farci una casa ma anche no. E se nel tuo bosco non vuoi farci entrare gli estranei o determinate categorie di essi hai tutto il diritto di farlo. Non esiste un diritto di accesso alla natura nell' ordinamento italiano (sentenza n. 8997 del 27/08/99, III sez.Cassazione Civile).

il principio è assurdo, la natura è di tutti. A questo punto, per assurdo, basterebbe che qualcuno investisse svariati trilioni di euro per comprare tutta la natura rimanente e lasciarci a casa.
E non si sta parlando della perdita di un banale parcheggio per auto, ma della salute dato che sfido chiunque a far sport in città e poi in un bosco.

Dovrebbe proprio esistere la legge che tutela l'accesso all'ambiente.


Comunque i cacciatori li ho visti addirittura di fianco a questa strada provinciale saran anche stati 50 metri, ma per me devi avere qualche problema a sparare lì.
 

sembola

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il principio è assurdo, la natura è di tutti.
A questo punto, per assurdo, basterebbe che qualcuno investisse svariati trilioni di euro per comprare tutta la natura rimanente e lasciarci a casa.
E non si sta parlando della perdita di un banale parcheggio per auto, ma della salute dato che sfido chiunque a far sport in città e poi in un bosco.

Dovrebbe proprio esistere la legge che tutela l'accesso all'ambiente.

Putroppo non esiste, ed è bene saperlo per evitare di passare dalla parte del torto in caso di disputa con i proprietari.
A scanso di equivoci ribadisco ancora che il discorso vale per le proprietà di natura privata. Per i beni di proprietà pubblica la cosa è diversa, in questo caso l'accesso deve essere libero, salvo specifiche limitazioni motivate e segnalate.


Comunque i cacciatori li ho visti addirittura di fianco a questa strada provinciale saran anche stati 50 metri, ma per me devi avere qualche problema a sparare lì.[/COLOR]
E' possibile che, al di là del limite di 50 metri dalle strade e dalle abitazioni, non ci siano specifici divieti... qui da noi cinghiali e caprioli arrivano sotto le finestre, figurati.
 

Pape

Biker tremendus
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A proposito.
Ieri durante una mia uscita in solitaria sui Monti Pisani ho notato la nascita di un nuovo capanno da caccia, in un posto che a leggere qui e a ripensarci meglio mi pare davvero inadatto.

Si trova proprio sul percorso "00", nella parte tra Prato a Ceragiola e le antenne del Monte Serra, in un punto in cui il percorso è una carrareccia larga un paio di metri, con fondo erboso (quindi ci si arriva molto silenziosi salendo).
Il capanno è proprio sul bordo della sterrata!
Infatti ieri, quando l'ho notato a 100 mt di distanza, ho iniziato a fischiettare e canticchiare, nel caso ci fosse stato dentro qualche matto col fucile pronto.
In questo caso la distanza limite non andrebbe rispettata?!?
Mi pare anche di non aver visto il cartello del capanno denunciato alla autorità, quindi, potrebbe trattarsi di capanno abusivo, oppure di capanno destinato ad altre attività (bird-watching, potta-watching?!? :smile:)
 

sembola

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A proposito.
Ieri durante una mia uscita in solitaria sui Monti Pisani ho notato la nascita di un nuovo capanno da caccia, in un posto che a leggere qui e a ripensarci meglio mi pare davvero inadatto.

Si trova proprio sul percorso "00", nella parte tra Prato a Ceragiola e le antenne del Monte Serra, in un punto in cui il percorso è una carrareccia larga un paio di metri, con fondo erboso (quindi ci si arriva molto silenziosi salendo).
Il capanno è proprio sul bordo della sterrata!
Infatti ieri, quando l'ho notato a 100 mt di distanza, ho iniziato a fischiettare e canticchiare, nel caso ci fosse stato dentro qualche matto col fucile pronto.
In questo caso la distanza limite non andrebbe rispettata?!?
Mi pare anche di non aver visto il cartello del capanno denunciato alla autorità, quindi, potrebbe trattarsi di capanno abusivo, oppure di capanno destinato ad altre attività (bird-watching, potta-watching?!? :smile:)

Mi risulta che i capanni, o meglio gli "appostamenti fissi di caccia" siano soggetti ad autorizzazione della Provincia e devono essere conformi alle norme edilizie del Comune. Occorrerebbe quindi reperire i regolamenti venatori provinciali e quelli edilizi comunali per avere un'idea sulla corrispondenza o meno alla legge di un capanno.

Per quanto riguarda la vicinanza alla strada, vale il discorso fatto in precedenza: se la strada non è di proprietà od uso pubblico credo che non ci sia la possiblità di contestare nulla. Vista la zona e la quota, ad occhio direi che è un appostamento per i colombi.
 

MAX17

Biker tremendus
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1)il principio è assurdo, la natura è di tutti. A questo punto, per assurdo, basterebbe che qualcuno investisse svariati trilioni di euro per comprare tutta la natura rimanente e lasciarci a casa.

2)Comunque i cacciatori li ho visti addirittura di fianco a questa strada provinciale saran anche stati 50 metri, ma per me devi avere qualche problema a sparare lì.

1) Ok, ma prova a metterti nei panni di chi investe soldi per un qualunque motivo e si ritrova estranei sul suo terreno.... Come ha già detto qualcuno (Sembola se non erro) tu che diresti se qualcuno ti passa nel giardino di casa solo perchè la natura è di tutti???

2) Pensa che la stagione scorsa (e credo accadrà pure quet'anno) me li sono trovati a pochi metri dalla recinzione di casa e sparavano verso casa. Non c'è stato verso di farli allontanare fino a quando il mio vicino non è uscito col fucile sul balcone....
 

MAX17

Biker tremendus
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Alba Asti
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Mica ho detto che gli ha sparato. Solo che appena l'han visto hanno capito che era bene di allontanarsi, forse le parole non le conoscono. Sai, non è bello aprire la porta di casa e trovarsi uno che con un fucile mira verso di te.....
 

fugassa town

Biker novus
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vicino genova
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Meta 5.5 carbon Ancillotti Dhy Sintesi e-Bazooka
i primi giorni di caccia sono i + difficili, quindi è meglio girare al largo dalle loro zone, anche se uno non condivide la loro passione, è giusto avere un pò di rispetto per il loro "sport", visto che poi la maggior parte dei sentieri vengono ripuliti dai cacciatori, altrimenti incobono in sanzioni, cosi mi ha detto un cacciatore biker. Le loro regole non le conosco, se non quella che non possono sparare vicino a strade e mi sembra che non possano sparare nemmeno nella direzione dei sentieri, anche nei capanni la direzione delle ficilate deve essere nel lato opposto al sentiero..(chissa poi a cosa sparano...:nunsacci:)

Dalle mie parti al 90% è grazie a loro che riesco ancora ad andare in mtb.

P.S. NON sono cacciatore e non lo sarò mai.
 

trekker

Biker urlandum
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Manfredonia
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La legge “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, Legge 11 febbraio 1992 n.157 (c.d. legge sulla caccia) dice che l'autorizzazione agli appostamenti fissi viene regolata da legge regionale (art 5 c. 3), ma rilasciata dalle province (art. 5 c. 3; art. 14 c. 12) e che è sufficiente "il consenso del proprietario o del conduttore del fondo, lago o stagno privato"; i capanni mobili ("appostamenti temporanei"), invece, non necessitano di nessuna autorizzazione, in quanto assimilati alla "caccia vagante" (art. 14 c. 13), "a condizione che non si produca modifica di sito".

Riguardo alle distanze, la caccia non è consentita "nelle zone comprese nel raggio di cento metri da immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro e a distanza inferiore a cinquanta metri da vie di comunicazione ferroviaria e da strade carrozzabili, eccettuate le strade poderali ed interpoderali" (art. 21, c. 1, p. e).
Inoltre, è vietato "sparare da distanza inferiore a centocinquanta metri con uso di fucile da caccia con canna ad anima liscia, o da distanza corrispondente a meno di una volta e mezza la gittata massima in caso di uso di altre armi, in direzione di immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro; di vie di comunicazione ferroviaria e di strade carrozzabili, eccettuate quelle poderali ed interpoderali; di funivie, filovie ed altri impianti di trasporto a sospensione; di stabbi, stazzi, recinti ed altre aree delimitate destinate al ricovero ed all'alimentazione del bestiame nel periodo di utilizzazione agro-silvo-pastorale".

Detto questo, però c'è da aggiungere che i proventi delle tasse di concessione pagate dai cacciatori "sono utilizzati anche per il finanziamento o il concorso nel finanziamento di progetti di valorizzazione del territorio (...), che (...) contemplino, tra l'altro, la creazione di strutture per l'allevamento di fauna selvatica nonché dei riproduttori nel periodo autunnale; la manutenzione degli apprestamenti di ambientamento della fauna selvatica; l'adozione di forme di lotta integrata e di lotta guidata; il ricorso a tecniche colturali e tecnologie innovative non pregiudizievoli per l'ambiente; la valorizzazione agri-turistica di percorsi per l'accesso alla natura e alla conoscenza scientifica e culturale della fauna ospite; la manutenzione e pulizia dei boschi anche al fine di prevenire incendi" (art. 23 c. 4) e che questi fondi sono spesso i soli a garantire la gestione ambientale in aree non soggette a vincoli paesaggistici, naturalistici o ambientali.
 

sembola

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La legge “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, Legge 11 febbraio 1992 n.157 (c.d. legge sulla caccia) dice che l'autorizzazione agli appostamenti fissi viene regolata da legge regionale (art 5 c. 3), ma rilasciata dalle province (art. 5 c. 3; art. 14 c. 12) e che è sufficiente "il consenso del proprietario o del conduttore del fondo, lago o stagno privato"; i capanni mobili ("appostamenti temporanei"), invece, non necessitano di nessuna autorizzazione, in quanto assimilati alla "caccia vagante" (art. 14 c. 13), "a condizione che non si produca modifica di sito".
Esattamente. Ma nei regolamenti provinciali riguardanti gli appostamenti fissi, che sono nominali, sono quasi sempre inseriti dei rimandi alle norme edilizie o di edilizia rurale dei Comuni. Il fatto che il proprietario del fondo abbia dato il suo assenso ad un capanno non autorizza cero a costruire un palazzo...;-)



Per quanto riguarda il mancato rispetto delle distanze, se non si tratta di un'infrazione casuale ma reiterata il mio consiglio è di telefonare alla Polizia Provinciale o ai Carabinieri. La prossima volta vedrai che sparano più lontano. :celopiùg:
 

akiro

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1) Ok, ma prova a metterti nei panni di chi investe soldi per un qualunque motivo e si ritrova estranei sul suo terreno.... Come ha già detto qualcuno (Sembola se non erro) tu che diresti se qualcuno ti passa nel giardino di casa solo perchè la natura è di tutti???


Se tutti avessimo un giardino la cosa sarebbe leggermente diversa, ma non cambierebbe il mio pensiero. Non tutto deve essere venduto per far cassa dato che le cose presenti in natura non sono lì per essere sfruttate da pochi.
Il problema è che nella società moderna si giustifica ogni cosa con i soldi: poche persone hanno la maggioranza delle risorse del pianeta e si possono permettere di fare tutto quello che vogliono dei loro beni... ed io non lo trovo corretto.

Ovviamente mi girerebbero assai a vedere qualcuno calpestare l'erba del mio giardino, ma dubito fortemente che sarei dello stesso parere se avessi un bosco in cima ad una collina, ovviamente escludendo vandali ed incivili.
 

akiro

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non avrà sparato ma intanto è uscito con un fucile... poteva uscire con un bicchiere di birra e non l'ha fatto.
Per me doveva chiamare i carabinieri.
 

akiro

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piacerebbe sapere come fanno ad incolpare i cacciatori se il bosco è sporco. Sulle lattine non c'è il nome del proprietario.

Non è che si son dimenticati di dire che i sentieri che ripuliscono sono quelli che sporcano loro con cartucce, trappole, ecc...?
 

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Se tutti avessimo un giardino la cosa sarebbe leggermente diversa, ma non cambierebbe il mio pensiero. Non tutto deve essere venduto per far cassa dato che le cose presenti in natura non sono lì per essere sfruttate da pochi.
Il problema è che nella società moderna si giustifica ogni cosa con i soldi: poche persone hanno la maggioranza delle risorse del pianeta e si possono permettere di fare tutto quello che vogliono dei loro beni... ed io non lo trovo corretto.
Ovviamente mi girerebbero assai a vedere qualcuno calpestare l'erba del mio giardino, ma dubito fortemente che sarei dello stesso parere se avessi un bosco in cima ad una collina, ovviamente escludendo vandali ed incivili.[/COLOR]
Mi permetto di farti notare che la proprietà privata e lo "ius excludendi" non è roba della "società moderna", ma esiste da sempre praticamente in tutti gli ordinamenti giuridici.

non avrà sparato ma intanto è uscito con un fucile... poteva uscire con un bicchiere di birra e non l'ha fatto.
Per me doveva chiamare i carabinieri.
Pienamente d'accordo :prost:
 

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piacerebbe sapere come fanno ad incolpare i cacciatori se il bosco è sporco. Sulle lattine non c'è il nome del proprietario.

Non è che si son dimenticati di dire che i sentieri che ripuliscono sono quelli che sporcano loro con cartucce, trappole, ecc...?

Akiro, permettimi di dire che tra i cacciatori, categoria alla quale NON appartengo e per la quale NON ho simpatia, non sono nè migliori nè peggiori di tutti gli altri frequentatori del bosco. Gli incarti delle barrette o dei gel di zuccheri non le lasciano certamente loro, così come non sono di sicuro loro quelli che lasciano i divani o le lavatrici nei boschi o buttano le batterie esaurite nei fossi.
La ragione ed il torto non stanno mai da una parte sola, e non è corretto criminalizzare una categoria intera per le malefatte di una parte di essa.
 

akiro

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Mi permetto di farti notare che la proprietà privata e lo "ius excludendi" non è roba della "società moderna", ma esiste da sempre praticamente in tutti gli ordinamenti giuridici.

si, ma una volta esistevano i signorotti ora multinazionali & co., mi pare che il potere di pochi di devastare o goder privatamente delle bellezze della natura sia aumentato esponenzialmente.
 

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