Volendo acquistare una emtb ho deciso di affittare prima una haibike biammortizzata con motore bosch performance (full seven rx) e poi una focus con motore impulse, anch'essa biammortizzata (modelli 2015, ovviamente).Le bici sono molto simili: 27,5", biammortizzate con 120 mm di corsa.
Premetto che sono un pedalatore muscolare di lunga data, con una buona tecnica in fuoristrada e con un paio di marathon a tappe alle spalle.
Le ho provate sullo stesso percorso (percorso della gara della via del sale a limone piemonte che ha anche alcuni strappi da portage) per un weekend ciascuna e ne ho tratto un po' di riflessioni che qui condivido, a mò di prova comparativa.
1) gestione elettronica
Bosch è sicuramente più intuitiva: sembra davvero di pedalare con una bici normale, l'elettronica è molto ben calibrata e non richiede nessun adattamento nella guida. I molti livelli di assistenza permettono di calibrare l'aiuto in modo molto preciso in funzione delle esigenze.
Molto valido è il sistema fitness che permette di pedalare con sforzo costante al variare della pendenza: inutile per chi ha esperienza ma fondamentale per chi non sappia cosa è una soglia cardiaca e come gestirsi.
Il nyon di bosch poi è sontuoso: un bel display con un sacco di informazioni tra le quali i watt erogati dalle gambe (e tutti sappiamo quanto costi misurarli..)
L'impulse è un pò diverso: apparentemente è molto più povero, ha solo tre livelli di assistenza, è un pochino meno "trasparente" nella pedalata (nel senso che ogni tanto si sente una spinta innaturale) e ha due funzioni che si possono amare o odiare perché sono molto innaturali ma quando si imparano a sfruttare aiutano molto:
- quando si appoggia il piede sul pedale, spinge subito forte: in salita, nel brutto, aiuta molto a partire.
- quando si smette di pedalare, spinge ancora per qualche frazione di secondo: inizialmente è da panico specie nelle curve strette, ma poi, nel brutto, tra le pietre, si capisce che aiuta moltissimo: quando non c'è spazio per far girare la pedivella la bici va avanti senza piantarsi.
Quando ho preso la mano con questi sistemi li ho amati: permettono di avanzare anche nel brutto-tecnico (sentiero con sassi che impediscono la pedalata, etc.), quasi fosse una moto da trial.
Infine impulse ha un sistema che stacca la corrente durante la cambiata: è abbastanza fastidioso (quando stacca, si sente per un momento tutto il peso dei 20 e passa kg della bici), ma penso sia necessario per preservare la trasmissione e, comunque, si può escludere.
AGGIORNAMENTO:
con il tempo (e l'aiuto dell'utente jack the bike) ho capito che la funzione hill assist di cui è dotata l'impulse (cioè quella che mantiene la spinta per qualche secondo dopo che si è finita la spinta del pedale) è veramente una "killer application" perché permette di usare rapporti più lunghi in modo molto più naturale e di mantenere l'aderenza anche dove sarebbe impossibile con il solo sistema a torsimetro (che, in questo contesto, finisce per amplificare l'andamento sinusoidale della spinta). Ho dedicato alla questione un post apposito più avanti in questa discussione
2 Autonomia-batteria
Qui la situazione vede un chiaro vantaggio di impulse: batteria da 600 anziché 400 significa il 50% di autonomia in più. Inoltre promettono 1100 cicli di ricarica contro i 500 di bosch.
Inoltre il primo livello di assistenza di impulse è (imho) sufficiente per quasi tutte le situazioni non estreme, quindi si usa moltissimo (anche perché la posizione in sella aiuta a spingere bene sui pedali), mentre bosch per avere un aiuto simile richiede almeno il secondo se non anche il terzo livello, con conseguente maggior consumo della batteria.
AGGIORNAMENTO
Al momento del test non mi sono concentrato sui consumi ma l'impressione era che ci fosse molta differenza a favore di impulse.
Dai dati riportati sul forum vedo che con BOSCH è pressochè impossibile arrivare a 2000 mt di dislivello.
Avendo comprato impulse ho qualche dato in più.
Dopo vari test su strada, ho visto che mediamente il consumo è di una tacca (su 10) ogni ora.
Oggi ho fatto un giro all'80% fuoristrada, da 50 km e poco più di 2000 mt di dislivello (misurato con garmin):io peso 83 kg e avevo lo zaino e l'ho finito con ancora 5 tacche su 10 accese: ho usato molto l'eco ma non ho evitato lo sport.
Insomma, con impulse si dovrebbe arrivare almeno a 3000 mt di dislivello mentre su asfalto i 100 km si dovrebbero fare senza problemi
II Aggiornamento
Ho fatto un altro giro senza ricaricare la batteria per capire quanto sia l'autonomia: ho fatto altri 50 km e altri 1000 mt di dislivello e residua ancoa una tacca, quindi confermato che con un pieno riesco a fare almeno 100 km e 3000 mt di dislivello (peso 82 kg e spingo abbastanza sui pedali, quindi dovrei far erogare una buona potenza al motore).
Vedrò se riesco a far fare a mia moglie un giro da 100 km: sono sicuro che con il suo peso (50 kg) e la sua (poca) potenza di gambe, consumi molto meno di me !
3 Potenza massima
Anche qui la differenza è piuttosto netta a favore di impulse. Sui ripidoni (ad esempio le strade sterrate di servizio per gli impianti di sci, non pedalabili con bici normali), impulse sale dove bosch non riesce (entrambe al massimo livello di assistenza), nel senso che con bosch bisogna fare una fatica che io non sono in grado di fare.
AGGIORNAMENTO
Il pacco pignoni è lo stesso per le due bici. Impulse davanti ha una corona 38, bosch un 16 moltiplicato 2,5, quindi 40.
In pratica, quindi, i rapporti sono uguali e la differenza nella pendenza massima superabile dovrebbe essere una differenza di potenza dei due motori.
Comunque, anche impulse ha rapporti troppo lunghi (per le mie gambe) da pedalare per molte ore: o si usa un livello di assistenza elevata oppure, con l'eco, la cadenza è troppo bassa e da fastidio alle ginocchia e ai muscoli
4 Altre cosette
Di impulse mi è piaciuta la sistemazione del motore nel telaio (sotto al motore c'è il tubo di alluminio che lo protegge dai colpi), la corona anteriore di dimensioni normali (che penso aiuti ad allungare la vita della catena) e il blocchetto comandi che è piccolino e ben protetto. Non mi sono piaciuti i cablaggi a vista del motore, il display, veramente minimale e la impossibilità di interfaccia la bici con pc/smartphone per scaricare i dati. Follia montare un disco da 180 davanti su una bici che pesa 20kg.
Di bosch mi è piaciuta molto l'elettronica, davvero sofisticata e di haibike il livello di finitura. Inoltre penso che abbia una migliore rinvendibilità sul mercato dell'usato e quindi tenga anche meglio il prezzo
Com'è finita ? Ho comprato la impulse...
Premetto che sono un pedalatore muscolare di lunga data, con una buona tecnica in fuoristrada e con un paio di marathon a tappe alle spalle.
Le ho provate sullo stesso percorso (percorso della gara della via del sale a limone piemonte che ha anche alcuni strappi da portage) per un weekend ciascuna e ne ho tratto un po' di riflessioni che qui condivido, a mò di prova comparativa.
1) gestione elettronica
Bosch è sicuramente più intuitiva: sembra davvero di pedalare con una bici normale, l'elettronica è molto ben calibrata e non richiede nessun adattamento nella guida. I molti livelli di assistenza permettono di calibrare l'aiuto in modo molto preciso in funzione delle esigenze.
Molto valido è il sistema fitness che permette di pedalare con sforzo costante al variare della pendenza: inutile per chi ha esperienza ma fondamentale per chi non sappia cosa è una soglia cardiaca e come gestirsi.
Il nyon di bosch poi è sontuoso: un bel display con un sacco di informazioni tra le quali i watt erogati dalle gambe (e tutti sappiamo quanto costi misurarli..)
L'impulse è un pò diverso: apparentemente è molto più povero, ha solo tre livelli di assistenza, è un pochino meno "trasparente" nella pedalata (nel senso che ogni tanto si sente una spinta innaturale) e ha due funzioni che si possono amare o odiare perché sono molto innaturali ma quando si imparano a sfruttare aiutano molto:
- quando si appoggia il piede sul pedale, spinge subito forte: in salita, nel brutto, aiuta molto a partire.
- quando si smette di pedalare, spinge ancora per qualche frazione di secondo: inizialmente è da panico specie nelle curve strette, ma poi, nel brutto, tra le pietre, si capisce che aiuta moltissimo: quando non c'è spazio per far girare la pedivella la bici va avanti senza piantarsi.
Quando ho preso la mano con questi sistemi li ho amati: permettono di avanzare anche nel brutto-tecnico (sentiero con sassi che impediscono la pedalata, etc.), quasi fosse una moto da trial.
Infine impulse ha un sistema che stacca la corrente durante la cambiata: è abbastanza fastidioso (quando stacca, si sente per un momento tutto il peso dei 20 e passa kg della bici), ma penso sia necessario per preservare la trasmissione e, comunque, si può escludere.
AGGIORNAMENTO:
con il tempo (e l'aiuto dell'utente jack the bike) ho capito che la funzione hill assist di cui è dotata l'impulse (cioè quella che mantiene la spinta per qualche secondo dopo che si è finita la spinta del pedale) è veramente una "killer application" perché permette di usare rapporti più lunghi in modo molto più naturale e di mantenere l'aderenza anche dove sarebbe impossibile con il solo sistema a torsimetro (che, in questo contesto, finisce per amplificare l'andamento sinusoidale della spinta). Ho dedicato alla questione un post apposito più avanti in questa discussione
2 Autonomia-batteria
Qui la situazione vede un chiaro vantaggio di impulse: batteria da 600 anziché 400 significa il 50% di autonomia in più. Inoltre promettono 1100 cicli di ricarica contro i 500 di bosch.
Inoltre il primo livello di assistenza di impulse è (imho) sufficiente per quasi tutte le situazioni non estreme, quindi si usa moltissimo (anche perché la posizione in sella aiuta a spingere bene sui pedali), mentre bosch per avere un aiuto simile richiede almeno il secondo se non anche il terzo livello, con conseguente maggior consumo della batteria.
AGGIORNAMENTO
Al momento del test non mi sono concentrato sui consumi ma l'impressione era che ci fosse molta differenza a favore di impulse.
Dai dati riportati sul forum vedo che con BOSCH è pressochè impossibile arrivare a 2000 mt di dislivello.
Avendo comprato impulse ho qualche dato in più.
Dopo vari test su strada, ho visto che mediamente il consumo è di una tacca (su 10) ogni ora.
Oggi ho fatto un giro all'80% fuoristrada, da 50 km e poco più di 2000 mt di dislivello (misurato con garmin):io peso 83 kg e avevo lo zaino e l'ho finito con ancora 5 tacche su 10 accese: ho usato molto l'eco ma non ho evitato lo sport.
Insomma, con impulse si dovrebbe arrivare almeno a 3000 mt di dislivello mentre su asfalto i 100 km si dovrebbero fare senza problemi
II Aggiornamento
Ho fatto un altro giro senza ricaricare la batteria per capire quanto sia l'autonomia: ho fatto altri 50 km e altri 1000 mt di dislivello e residua ancoa una tacca, quindi confermato che con un pieno riesco a fare almeno 100 km e 3000 mt di dislivello (peso 82 kg e spingo abbastanza sui pedali, quindi dovrei far erogare una buona potenza al motore).
Vedrò se riesco a far fare a mia moglie un giro da 100 km: sono sicuro che con il suo peso (50 kg) e la sua (poca) potenza di gambe, consumi molto meno di me !
3 Potenza massima
Anche qui la differenza è piuttosto netta a favore di impulse. Sui ripidoni (ad esempio le strade sterrate di servizio per gli impianti di sci, non pedalabili con bici normali), impulse sale dove bosch non riesce (entrambe al massimo livello di assistenza), nel senso che con bosch bisogna fare una fatica che io non sono in grado di fare.
AGGIORNAMENTO
Il pacco pignoni è lo stesso per le due bici. Impulse davanti ha una corona 38, bosch un 16 moltiplicato 2,5, quindi 40.
In pratica, quindi, i rapporti sono uguali e la differenza nella pendenza massima superabile dovrebbe essere una differenza di potenza dei due motori.
Comunque, anche impulse ha rapporti troppo lunghi (per le mie gambe) da pedalare per molte ore: o si usa un livello di assistenza elevata oppure, con l'eco, la cadenza è troppo bassa e da fastidio alle ginocchia e ai muscoli
4 Altre cosette
Di impulse mi è piaciuta la sistemazione del motore nel telaio (sotto al motore c'è il tubo di alluminio che lo protegge dai colpi), la corona anteriore di dimensioni normali (che penso aiuti ad allungare la vita della catena) e il blocchetto comandi che è piccolino e ben protetto. Non mi sono piaciuti i cablaggi a vista del motore, il display, veramente minimale e la impossibilità di interfaccia la bici con pc/smartphone per scaricare i dati. Follia montare un disco da 180 davanti su una bici che pesa 20kg.
Di bosch mi è piaciuta molto l'elettronica, davvero sofisticata e di haibike il livello di finitura. Inoltre penso che abbia una migliore rinvendibilità sul mercato dell'usato e quindi tenga anche meglio il prezzo
Com'è finita ? Ho comprato la impulse...