Potendo scegliere, sempre e solo sacca idrica. Il peso sulle spalle non lo vedo un punto negativo, perché è levato dal telaio, dove costituisce una massa non sospesa rispetto al corpo del ciclista, per il quale dunque la bici è più difficile da gestire se ha un peso più elevato.
Dicevo "potendo scegliere", perché d'estate porto sempre e solo lo zaino idrico, mentre d'inverno sono costretto a usare la borraccia perché la giacca invernale, di ottima qualità per quanto riguarda la tenuta termica e la traspirazione, viene letteralmente mangiata dalle bretelle dello zaino idrico (e nessuno dei due è di bassa lega: Santini l'una e Camelbak l'altro).
Il caldo è un problema relativo: d'estate sudo comunque come una fontana e l'esiguo Camelbak non cambia di molto la situazione. D'inverno il fatto che lo zaino tenga un po' calda la schiena non è negativo, senza contare che il corpo tiene calda l'acqua che si beve (cosa che ricordo di quando avevo la giacca precedente e che ora rimpiango con la borraccia che parte calda, dopo tre quarti d'ora è fresca e dopo un'ora e un quarto circa è ghiacciata). La temperatura dell'acqua non è un fattore secondario: tiene calda la gola, cosa importante se si respira attorno allo 0 o anche al di sotto. Bere tanti piccoli sorsi di acqua calda è l'ideale, ma farlo con la borraccia è davvero difficile.
Con le sacche Camelbak mai avuto un problema di pulizia, con quelle Decathlon vecchie sì ma sostenibilissimo (sembravano più prone ad accumulare calcare; non so se quelle di oggi siano migliorate, immagino di sì), anche se preferivo l'ergonomia dello zaino Decathlon.