biker-montagna

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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alberico

Biker superis
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Verona/Baldo/Lessinia/Carega
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Direi che l'argomento è di grande interesse e ci deve coinvolgere in tanti, perchè ne va del futuro possibile ed immaginabile del mezzo mtbike nella natura montana;
argomento delicato ma che può rivitalizzare luoghi oggi semi abbandonati dal turismo.

Dire in primis che condivido e mi sento coinvolto da ciò che ha detto Gatto , ma anche Muldox ha esposto chiaramente come l'uomo può rovinare l'ambiente (molto più di un po' di biciclette !).

L'importante è avere delle regole che non vietino la frequentazione, ma che la indirizzino verso zone meno sensibili-deteriorabili dal turista-ciclista.
Come con le palestre di roccia si vieta l'arrampicata in determinate pareti in periodi di riproduzione dei rapaci (nel Finalese), basta andare in altre pareti poco distanti ed altrettanto belle;
per i sentieri, se necessario, gli enti preposti alla protezione naturale, possono vietare la frequentazione sulla base del fatto di salvaguardare l'ambiente naturale e faunistico e floristico, non perchè si rovinano i sentieri come fatto ad Arco; mi sembra riduttivo ed anacronistico.
 

Scafoman

Biker forumensus
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muldox ha scritto:
Le montagne stanno morendo a causa dell'abbandono degli abitanti: no, le montagne non stanno morendo. Le montagne non hanno bisogno dell'uomo per sopravvivere. Ciò che sta morendo sono le opere create dall'uomo in montagna, il che è cosa ben diversa. Sentieri, terrazzamenti e quant'altro crolleranno e verranno ricoperti dalla vegetazione, com'era prima che l'uomo modificasse l'ambiente naturale.
Mi dispiace muldox ma per quest'ultima affermazione no sono per niente d'accordo:
Ciò che tu dici a senso nel caso in cui ci sitrovi davanti ad ambienti in cui non vi è stata nessuna influenza umana, nel caso di ambienti in cui vi è stato un grosso impatto antropico, (e le montagne per quanto incredibile sono così, basti pensare all'allevamento, alla viabilità, al disboscamento ecc..), perdurato per secoli, hanno bisogno che permanga almeno un minimo di intervento per limitare alcuni fenomeni tra cui il più pericoloso è il dissesto; vi ricordo che le alluvioni nascono in montagna .....

E' come dire che i boschi Italiani sopravvivono senza l'uomo...
Ma Quali, i boschi primordiali in Italia non esistono, gli attuali sono il risultato di un'utilizzaazione (purtroppo a volte incontrollata) di secoli.

Quindi, secondo me, il giusto sta in una via di mezzo, in quanto si possono pilotare interventi volti al riportare la situazione ad un equilibrio che penda verso la naturalità originale del loco (anche se in alcuni casi ci si può solo avvicinare), ma questi hanno bisogno di finanziamenti ingenti, e in Italia si sa che la tutela ambientale non da ritorno politico (nel senso che detti interventi hanno tempistiche di intervento decennali per vedere i risultati, mentre la politica gira su fasi che se va bene sono quinquennali...).

Infine: come detto dal grande Mau, per quanto riguarda il discorso iniziale si può solo dire è inutile generare guerre tra fazioni , l'idiozia è una classe trasversale a tutti...
Meditate gente

Ciaps
 

Nic

Biker ultra
3/11/02
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Passo Corese (RI)
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Non sono intervenuta nelle discussioni relative i divieti proprio perchè il discorso sarebbe stato lungo ed articolato.

Sono d'accordo con te, ma aggiungerei che non è necessario sgommare sui sentieri, spesso li si può percorrere divertendosi anche senza lasciare tracce. :D
 

marzia

Modera_i_tour?
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[quote="ScafomanMi dispiace muldox ma per quest'ultima affermazione no sono per niente d'accordo:
Ciò che tu dici a senso nel caso in cui ci sitrovi davanti ad ambienti in cui non vi è stata nessuna influenza umana, nel caso di ambienti in cui vi è stato un grosso impatto antropico, (e le montagne per quanto incredibile sono così, basti pensare all'allevamento, alla viabilità, al disboscamento ecc..), perdurato per secoli, hanno bisogno che permanga almeno un minimo di intervento per limitare alcuni fenomeni tra cui il più pericoloso è il dissesto; vi ricordo che le alluvioni nascono in montagna .....

Ciaps[/quote]

il problema non è quanto vi sia di rimaneggiato: i tempi possono essere più lunghi, ma a UN climax prima o poi ci si arriva!! Lascia fare!

ovviamente si trattava di una provocazione (credo), ed è altrettanto certo che il problema non è il ciclo naturale delle cose: la presenza umana fa si che la pericolosità diventi RISCHIO, come anche tu hai notato!

Allo stato attuale intervenire serve, in fondo ancora all'uomo..
 

Scafoman

Biker forumensus
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marzia ha scritto:
il problema non è quanto vi sia di rimaneggiato: i tempi possono essere più lunghi, ma a UN climax prima o poi ci si arriva!! Lascia fare!
ovviamente si trattava di una provocazione (credo), ed è altrettanto certo che il problema non è il ciclo naturale delle cose: la presenza umana fa si che la pericolosità diventi RISCHIO, come anche tu hai notato!
Allo stato attuale intervenire serve, in fondo ancora all'uomo..

Infatti il prb su cui volevo far porre attenzione è il fatto che si la natura riesce a ricondursi da sola ad un proprio equilibrio, ma:
1) al giorno d'oggi volenti o nolenti dobbiamo porci di fronte ad essa, nel senso che l'uomo (per quanto questo non ci piaccia) è parte fondamentale di un climax (inteso come relazioni che si sono instaurate nel tempo e futura) e di conseguenza è impensabile credere che tutto si metta a posto da solo e che noi non interveniamo....(sarebbe bellissimo, sono il primo a desiderarlo).

2) il problema forse più grosso sono i tempi di reazione delle risposte naturali, soprattutto se paragonati a quelli di intervento dell'uomo.

Quindi pienamente d'accordo sul fatto che la natura sia in grado di riequilibrarsi da sola , ma al gg d'oggi ritengo che questo, in certi luoghi d'Italia sia utopistico sperarlo, soprattutto se si mettono in conto i possibili disastri dovuti ai cambiamenti nei regimi pluviometrici e nivologici degli ultimi anni relazionati alla totale mancanza in certe zone di un assestamento idraulico-forestale adeguato (conseguenza dellì'abbandono e della mancanza di fondi :???: :???: ).
Alcuni esempi: Alluvione del '94 Piemonte, quella del 2000, Sarno e in tempi più remoti la Valtellina ecc...

PS: Cmq fa veramente piacere una dedizione all'ambiente così diffusa e soprattutto parlare più o meno tecnicamente (riferito a me) con persone competenti (vedi Marzia), mi fa tornare alla mia vocazione di futuro dottore in Scienze Forestali e ambientali.
PS2: quanto vorrei vedere un commento di Mau a riguardo.....
 

Mau

Biker infernalis
30/10/02
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Olera - Bergamo
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et volà :8):
ragazzi siete peggio del peggiore canto delle sirene ...
devo lavorare e voi mi provocate così ....
con argomenti interessanti e scafo che mi vuole :smile:
Commentino veloce, poi questa sera rileggo con calma e cercherò di pontificare autocompiacente :smile:

Scherzi a parte, gran bel problema quello sollevato dalla storia del Gatto (evviva il Gatto) :-o , io non vedrei la questione in termini vecchi montanari saggi e buoni, nuovi biker stupidi e cattivi, come al solito ci sono mille sfumature. Sono le modalità di utilizzo della risorsa naturale intesa come bene finito che devono essere oggetto di attenzione, montanari e biker possono essere entrambi elementi di forte disturbo dell'ambiente, come invece il loro operato si può inserire a basso impatto nell'ambiente medesimo.
Un bosco tagliato lascerà a lungo il suo segno, come a lungo resterà il segno di un orda di bikers lungo un sentiero in un giorno di pioggia.
Quindi tutto sta nei modi e la soluzione sta in una corretta pianificazione del territorio sia per quanto riguarda il settore primario che in quello terziario, verificandone le potenzialità e definendone i livelli d'utilizzo/fruizione.
Da montanaro/biker spero che chi vive in montagna e di montagna comprenda questo obbligando le propie amministrazioni ad un utilizzo assenato e razionale del territorio che porti si ricchezza ma nel rispetto della natura e ciò non è utopia in tante piccole realtà ciò sta già succedendo.

Tornando al discorso del Gatto
Da piccolo giravo per i monti con mio nonno a tagliare legna e montare teleferiche, oggi ci giro correndo e rincorrendo quei pazzi di Tarantola, Stynki, Albe e Sergio, ma il mio modo di sentire ed il sentimento di chi mi stava e mi sta vicino è sempre il medesimo, utilzzare questa risorsa, questo dono, con rispetto, non sono il primo e non sarà l'ultimo e voglio che i miei figli possano godere (se lo vorranno) delle stese cose.

@ MUldox :-o
e dopo l'intro stile amaro montenegro, beccti l'epilogo stile maulino bianco :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile: :smile:
 

Scafoman

Biker forumensus
2/11/02
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Eccolo li, tu lo chiami e lui arriva proprio come RalphSuperMaxyEroe
:smile: :smile: :smile: :smile:
Cmq niente di più vero, hai pienamente centrato ciò che intendevo, cioè il problema nella sua "semplicità", ovvero la mancanza in molti casi di pianificazioni e assestamenti coerenti e in equilibrio ai vari settori.
Sei sempre il solito!!!!!!
8-) 8-)
Ciao Grande Mau
 

ZioBis ©

Niente pasti a menù fisso
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dipende
Mio Padre che era un muratore mi ha trasmesso la voglia di edificare ovunque.
Sono maturato cibandomi di cemento armato con posate di tondino sagomato. Ho trangugiato frullati di sabbia al ghiaino e inalato polvere di calce fine.Ho dormito su strapunti ripieni di cartongesso e mi sono strofinato le unghie con lana di vetro. Ho tinto i miei capelli di catrame nitrosolubile e infilato scarpe chiodate….
Grazie a mio Padre se avvisto un avanzo di terra inedificata in qualunque luogo, prato, foresta o deserto…,
basta che sia di terra, mi dimeno, smanio, dal desiderio di edificare: dal cielo non dalla terra.
Si tratta di costruzioni spirituali di scompigliata armonia dove neppure uno sia a suo agio, comodo.
Altrimenti che edificio è … ordinaria pietra conficcata in terra.

Mia Madre… che muratore non era (continua…) :D
 

marzia

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Scafoman ha scritto:
PS: Cmq fa veramente piacere una dedizione all'ambiente così diffusa e soprattutto parlare più o meno tecnicamente (riferito a me) con persone competenti (vedi Marzia), mi fa tornare alla mia vocazione di futuro dottore in Scienze Forestali e ambientali.
PS2: quanto vorrei vedere un commento di Mau a riguardo.....


ehi..mi sa che fra tutti stiamo tentando di farci pubblicità lavorativa.. del resto o li convinciamo che noi serviamo....oppure....
:smile: :smile: :smile: :smile: :smile:

:-x
 

ilGATTO®

Biker tremendus
27/3/03
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Inchigollo [co]
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Purtroppo il senso del mio msg è stato travisato. Non è colpa vostra, ma mia che non ho molta confidenza con la scrittura. Inizio a scrivere con le idee chiare e poi scrivendo mi faccio trasportare e vado fuori tema.

Davanti ad una birra potremmo chiarirci meglio....mi spiace ma il forum, per le mie capacità, mi è troppo stretto e non riesco a spiegarmi.

Ciao....
 

Scafoman

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ilGATTO ha scritto:
Purtroppo il senso del mio msg è stato travisato. Non è colpa vostra, ma mia che non ho molta confidenza con la scrittura. Inizio a scrivere con le idee chiare e poi scrivendo mi faccio trasportare e vado fuori tema.

Davanti ad una birra potremmo chiarirci meglio....mi spiace ma il forum, per le mie capacità, mi è troppo stretto e non riesco a spiegarmi.

Ciao....
Ma no, mi sembra che quello che tu hai espresso sia stato chiaro, e lo condivido quasi totalmente,
Sei grande (in tutti i sensi :smile: :smile: ) Gatto :eek: :eek:
Ciaps
 

ZioBis ©

Niente pasti a menù fisso
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ilGATTO ha scritto:
Purtroppo il senso del mio msg è stato travisato. Non è colpa vostra, ma mia che non ho molta confidenza con la scrittura. Inizio a scrivere con le idee chiare e poi scrivendo mi faccio trasportare e vado fuori tema.

Davanti ad una birra potremmo chiarirci meglio....mi spiace ma il forum, per le mie capacità, mi è troppo stretto e non riesco a spiegarmi.

Ciao....

Da parte mia in questo caso... :razz: non prima mi confondi... i :D Tuoi scritti sono ricchi di sollecitazioni... :-? soprattutto per chi come me è astemio...
rimani sempre fuori tema... :D
 

marzia

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ilGATTO ha scritto:
Purtroppo il senso del mio msg è stato travisato. Non è colpa vostra, ma mia che non ho molta confidenza con la scrittura. Inizio a scrivere con le idee chiare e poi scrivendo mi faccio trasportare e vado fuori tema.

Davanti ad una birra potremmo chiarirci meglio....mi spiace ma il forum, per le mie capacità, mi è troppo stretto e non riesco a spiegarmi.

Ciao....

sarà la vena poetica :-P !
 

unoqualsiasi

Biker tremendus
ilGATTO ha scritto:
La montagna sta morendo. Non è + luogo di vita. La gente di montagna e i giovani non esistono. Muoiono i sentieri, crollano i pendii, muoiono le coltivazioni. Vivere in montagna costa fatica, la gente fugge. Non esiste solo Torbole e Riva, dove la montagna è una fonte di guadagno. Esistono montagne dove puoi pedalare 5 ore senza incontrare nessuno. Montagne dove una sgommata di una Gazza svanisce perché ha il tempo di essere coperta dalle foglie. Esistono montagne dove non è necessario mettere un orrendo cartello di divieto con plinto in cemento (identici agli obbrobri che si vedono in città) per impedire l’accesso di biker…..ma dove i biker sarebbero una risorsa. Perché porterebbero ricchezza, pulirebbero i sentieri, farebbero rivivere gli alpeggi.

Sono daccordo su tutto tranne che su questo passaggio.
La montagna non sta morendo, sta morendo la montagna antropizzata ma questo non significa nulla. Non è la presenza dell'uomo a tenere su le montagne, ne ora ne in passato ne tantomeno in futuro. La montagna è destinata a franare a valle, ad essere erosa e sedimentata in fondo ad un mare, ad essere sollevata dalle spinte tettoniche. Ed a tutto questo nessuno può porre rimedio. Domenica sono stato in montagna. Alpeggi abbandonati, che ancora 15 anni fa venivano caricati e che oggi crollano... prati che 15 anni fa ad Ottobre erano popolati al massimo da fringuelli e gracchi e che invece domenica ospitavano le marmotte ritardatarie ed una mandria (branco è riduttivo) di camosci come se ne vedono poche in Piemonte, anche due grandi rapaci in alto a sorvegliare. La montagna si sta ripopolando di quelli che erano i suoi abitanti originari. Questo non è morire, è rinascere. Poi tra 10 anni la mulattiera della val Clarea non sarà piu percorribile in bici (mi dicono che sia bellissima....) e va bene, pazienza.... ci andremo a piedi. Silenziosi e rispettosi, ascoltando i richiami degli animali ed il tuono delle scariche nei canaloni.
I bikers. Mica dappertutto sono ricchezza. Li vedo, arrivano in otto, due macchine fino a dove la sterrata è aperta al traffico. Sbarcano le bici e partono... sono le 10 del mattino, io pedalo da un'ora e mezza, ho gia mille metri di dislivello nelle gambe, mi sorpassano e sghignazzano perchè arranco a 5kmh e vanno.... anello in quota 30km, ne bar ne rifugi. Reimbarcano le bici e via, autostrada.
Ricchezza? Mah... Sono andato al Piccolo Moncenisio a prendere la toma: "Ah... sevi voiatri... a ven pa mai gnun a pie dl'e tome in bici, mac voi doi" dice il malgaro (la o in piemontese si legge u) eppure la strada del Piccolo è frequentatissima, a decine scendono dal colle del Sollier. Si fermano al rifugio a prendere il caffè, ma il rifugio è gestito da guide alpine di Chambery... che proprio montagna non è.
Non sono un ambientalista integralista, ma se i frequentatori della montagna continuano a voler vedere bella solo la montagna degli alpeggi, delle mulattiere e dei rifugi allora è meglio che la mongagna muoia. Ergo ridiventi selvaggia e paurosa.
 

Scafoman

Biker forumensus
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unoqualsiasi ha scritto:
ilGATTO ha scritto:
La montagna sta morendo. Non è + luogo di vita. La gente di montagna e i giovani non esistono. Muoiono i sentieri, crollano i pendii, muoiono le coltivazioni. Vivere in montagna costa fatica, la gente fugge. Non esiste solo Torbole e Riva, dove la montagna è una fonte di guadagno. Esistono montagne dove puoi pedalare 5 ore senza incontrare nessuno. Montagne dove una sgommata di una Gazza svanisce perché ha il tempo di essere coperta dalle foglie. Esistono montagne dove non è necessario mettere un orrendo cartello di divieto con plinto in cemento (identici agli obbrobri che si vedono in città) per impedire l’accesso di biker…..ma dove i biker sarebbero una risorsa. Perché porterebbero ricchezza, pulirebbero i sentieri, farebbero rivivere gli alpeggi.

Sono daccordo su tutto tranne che su questo passaggio.
La montagna non sta morendo, sta morendo la montagna antropizzata ma questo non significa nulla. Non è la presenza dell'uomo a tenere su le montagne, ne ora ne in passato ne tantomeno in futuro. La montagna è destinata a franare a valle, ad essere erosa e sedimentata in fondo ad un mare, ad essere sollevata dalle spinte tettoniche. Ed a tutto questo nessuno può porre rimedio. Domenica sono stato in montagna. Alpeggi abbandonati, che ancora 15 anni fa venivano caricati e che oggi crollano... prati che 15 anni fa ad Ottobre erano popolati al massimo da fringuelli e gracchi e che invece domenica ospitavano le marmotte ritardatarie ed una mandria (branco è riduttivo) di camosci come se ne vedono poche in Piemonte, anche due grandi rapaci in alto a sorvegliare. La montagna si sta ripopolando di quelli che erano i suoi abitanti originari. Questo non è morire, è rinascere. Poi tra 10 anni la mulattiera della val Clarea non sarà piu percorribile in bici (mi dicono che sia bellissima....) e va bene, pazienza.... ci andremo a piedi. Silenziosi e rispettosi, ascoltando i richiami degli animali ed il tuono delle scariche nei canaloni.
I bikers. Mica dappertutto sono ricchezza. Li vedo, arrivano in otto, due macchine fino a dove la sterrata è aperta al traffico. Sbarcano le bici e partono... sono le 10 del mattino, io pedalo da un'ora e mezza, ho gia mille metri di dislivello nelle gambe, mi sorpassano e sghignazzano perchè arranco a 5kmh e vanno.... anello in quota 30km, ne bar ne rifugi. Reimbarcano le bici e via, autostrada.
Ricchezza? Mah... Sono andato al Piccolo Moncenisio a prendere la toma: "Ah... sevi voiatri... a ven pa mai gnun a pie dl'e tome in bici, mac voi doi" dice il malgaro (la o in piemontese si legge u) eppure la strada del Piccolo è frequentatissima, a decine scendono dal colle del Sollier. Si fermano al rifugio a prendere il caffè, ma il rifugio è gestito da guide alpine di Chambery... che proprio montagna non è.
Non sono un ambientalista integralista, ma se i frequentatori della montagna continuano a voler vedere bella solo la montagna degli alpeggi, delle mulattiere e dei rifugi allora è meglio che la mongagna muoia. Ergo ridiventi selvaggia e paurosa.



NON HO PAROLE............. :???: :???: :???:
Ennesimo caso di guerra tra poveri.......
Ennesimo caso di visione limitata ad un concetto senza prendere in considerazione l'integralità della situazione.....
Mi dispiace ma queste affermazioni te le boccio su tutta la linea.....
Daltronde non si può pensarla tutti allo stesso modo.
 

Scafoman

Biker forumensus
2/11/02
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Biker contro biker
Escursionisti contro biker
Malgari che si lamentano
Montagna antropizzata vs montagna selvaggia.....
Selvaggia.... dove, e soprattutto tra quanto???
 

marco

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Bike
Diverse
Scafoman ha scritto:
Selvaggia.... dove, e soprattutto tra quanto???

caro scafo, tu dovevi venire con me a fare la traversata ventimiglia-monviso. Avresti visto dei posti così selvaggi (a 2 ore di macchina da casa tua) che avresti potuto pensare di essere in Canada.
Le Alpi Occidentali tornano selvagge. I paesi si spopolano. Gli animali ritornano. E noi abbiamo lo spazio di cui sogniamo. Megareportage su TuttoMTB di marzo, credo.
 

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