bikepacking.com

[cesare RBO]

Sicuramente molti lo conosceranno già...
bel sito dove vedere un sacco di bici, di attrezzatura e componenti interessanti, molte (e bellissime) gravel e gravelplus di produttori meno conosciuti al grande pubblico.

Drop-bar & Gravel Bike Reviews Archives

Find our drop-bar and gravel bike reviews here...

bikepacking.com

Prodotti MTB scontati

 

[andy_g]

Molto bello, sicuramente di grande ispirazione, purtroppo anche molto americano, gli itinerari sono quasi tutti lonranissimi per noi come le attrezzature presentate generalmente a chilometri zero, per loro, e carissime per noi.

 

[cesare RBO]

Molto bello, sicuramente di grande ispirazione, purtroppo anche molto americano, gli itinerari sono quasi tutti lonranissimi per noi come le attrezzature presentate generalmente a chilometri zero, per loro, e carissime per noi.

trovi tutto online ormai... ed i prezzi quelli sono per tutto, che sia made in Italy o in USA non ho visto grandi divari...

 

[andy_g]

trovi tutto online ormai... ed i prezzi quelli sono per tutto, che sia made in Italy o in USA non ho visto grandi divari...

Sì, certo, e ci sono anche i link agli shop online dei produttori. Intendo dire che ci sono marchi, europei, taiwanesi e anche americani, ma decisamente meno esclusivi, che producono prodotti simili a prezzi decisamente più abbordabili di quelli proposti e testati sul sito. Per esempio, per quanto riguarda le borse e gli accessori, ho comprato tutto Topeak, Lezyne e Daikine perlopiù su alcuni grandi siti europei di e-commerce specializzati e qualcosa anche su Amazon al prezzo forse di una delle borse recensite dal sito.
Comunque, ripeto, il sito è bello e interessante e molti spunti sono validi. Io consulto molti siti simili italiani ed europei e nessuno è allo stesso livello, vuoi per qualità o quantità degli articoli.

 

[Ivo]

Non so l'inglese ma mi sa che il titolo è sbagliato

 

[cesare RBO]

Sì, certo, e ci sono anche i link agli shop online dei produttori. Intendo dire che ci sono marchi, europei, taiwanesi e anche americani, ma decisamente meno esclusivi, che producono prodotti simili a prezzi decisamente più abbordabili di quelli proposti e testati sul sito. Per esempio, per quanto riguarda le borse e gli accessori, ho comprato tutto Topeak, Lezyne e Daikine perlopiù su alcuni grandi siti europei di e-commerce specializzati e qualcosa anche su Amazon al prezzo forse di una delle borse recensite dal sito.
Comunque, ripeto, il sito è bello e interessante e molti spunti sono validi. Io consulto molti siti simili italiani ed europei e nessuno è allo stesso livello, vuoi per qualità o quantità degli articoli.

Quello penso dipenda dal fatto che essendo un sito americano (che si rivolge chiaramente ad una utenza prevalentemente continentale) da, secondo me più che giustamente, un discreto spazio alle creazioni artigianali locali. Del resto tra USA e Canada sono molti gli artigiani e piccoli produttori che producono gioiellini (spesso su misura e/o con possibilità di personalizzazioni notevoli) per attività di nicchia o comunque non mainstream. E occorre ricordare che sono le stesse realtà artigianali che hanno contribuito alla nascita e alla diffusione del Gravel stesso, del Bikepacking, di tante bici specialistiche e/o "strane" come le cargo bike, le Fat bike ecc ecc.
Anche io son partito con prodotti industriali (proprio Topeak tra le altre) ma poi con gli anni e l'esperienza pratica sul campo ti rendi conto che un prodotto fatto a mano, su misura, con materiali di prim'ordine (e volendo pure customizzabile su richiesta) è un altro universo per durata (e durata senza intoppi sopratutto, perché la tankbag Topeak è ancora al suo posto ma la chiusura lampo è la seconda che cambio ed è quella antiacqua...), praticità e prestazioni generali. Poi c'è anche la possibilità dell'usato (io l'ho fatto per la framebag di revelate design, presa senza un graffio o segnetto qui sul mercatino) da non sottovalutare per contenere i costi.

 

[cesare RBO]

comunque di italiano c'è MissGrape che fa belle cose... dagli un'occhiata...

Negozio - Miss Grape | Bikepacking Bags

Shop Progetta la tua prossima avventura. NOVITà Il supporto per borsa da manubrio che rivoluzionerà il mondo del bikepacking. ROAD Resistenza, leggerezza e funzionalità. Progettate da ciclisti per ciclisti. ADVENTURE…

missgrape.net

 

[andy_g]

comunque di italiano c'è MissGrape che fa belle cose... dagli un'occhiata...

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missgrape.net

Le ho viste, sembrano molto belle, se mi dici che sono anche buone le terrò sicuramente in considerazione in futuro.
Piccolo OT: nel mio caso, la scelta di prodotti industriali, comunque di qualità, l'ho fatta per ridurre il rischio legato a scelte iniziali sbagliate e in un caso, la frame bag Lezyne, perché era l'unica con fascette intercambiabili, cosa necessaria perché ho una ciclocross di qualche anno fa, quindi con le guaine dei cavi interrotte sopra il tubo orizzontale. Per il sottosella poi si tratta di un recupero, una vecchia borsa da due litri, comprata per la MTB perché mi ero stufato di portare lo zainetto d'estate e poi dismessa nell'era del telescopico. Alla fine mi basta, tanto non campeggio mai.

 

[cesare RBO]

Le ho viste, sembrano molto belle, se mi dici che sono anche buone le terrò sicuramente in considerazione in futuro.
Piccolo OT: nel mio caso, la scelta di prodotti industriali, comunque di qualità, l'ho fatta per ridurre il rischio legato a scelte iniziali sbagliate e in un caso, la frame bag Lezyne, perché era l'unica con fascette intercambiabili, cosa necessaria perché ho una ciclocross di qualche anno fa, quindi con le guaine dei cavi interrotte sopra il tubo orizzontale. Per il sottosella poi si tratta di un recupero, una vecchia borsa da due litri, comprata per la MTB perché mi ero stufato di portare lo zainetto d'estate e poi dismessa nell'era del telescopico. Alla fine mi basta, tanto non campeggio mai.

Ti capisco benissimo, anche io sulla bici rigida che uso come mulo quotidiano (telaio Sworks M5 SJ HT del 2006, preso per la leggerezza, le geometrie old skool e per il fatto di avere la predisposizione per i Vbrake che uso come punto di aggangio per il rack posteriore oltreché... per il prezzaccio) mi sono trovato le asole per i cavi interrotti ma me ne sono fottuto e ho messo quelli a tutta lunghezza, tanto una volta che ha le borse su è tutto "impacchettato" e nascosto alla vista.
Ti ho portato l'esempio di MissGrape perché mi dicevi dei prodotti made in USA a prezzi (oggettivamente) piuttosto alti e queste (fatte in Italy) sono perfettamente allineate su quei prezzi, quindi (come dicevo precedentemente) non è questione di dove le fai ma delle caratteristiche del prodotto. Io non le ho mai provate (ho tankbag Topeak, framebag RevelateDesign e borse posteriori Ortlieb su rack OldManMountain, due zaini Camelbak ed uno Osprey) ma chi le usa ne parla bene e a vedere il sito mi sembrano in linea con le realizzazioni americane.

 

[Ivo]

Non so l'inglese ma mi sa che il titolo è sbagliato

 

[cesare RBO]

Non so l'inglese ma mi sa che il titolo è sbagliato

e lo è si.. . non me n'ero accorto...

 

[Ivo]

e lo è si.. . non me n'ero accorto...

Stavolta ci siamo però un nome italiano avremmo potuto inventarcelo, sopratutto adesso che c'è la brexit

 

[cesare RBO]

Stavolta ci siamo però un nome italiano avremmo potuto inventarcelo, sopratutto adesso che c'è la brexit

Il sito cosi si chiama... eppoi il nome (in ambito scientifico ma non solo) glielo da lo "scopritore" o chi se lo inventa... siamo su un Forum che si chiama MTB...
l'autarchia e l'italianizzazione forzata dei nomi (oltre ad avere tristi precedenti) mi ha sempre fatto ridere tamto quanto la tendenza opposta di infilare inglesismi (ma non solo) in ogni dove per sembrare più uomini di mondo mooolto trendy e moderni. Sono a mio parere le forzature a stonare... non c'è flow...

 

[Ivo]

Il sito cosi si chiama... eppoi il nome (in ambito scientifico ma non solo) glielo da lo "scopritore" o chi se lo inventa... siamo su un Forum che si chiama MTB...
l'autarchia e l'italianizzazione forzata dei nomi (oltre ad avere tristi precedenti) mi ha sempre fatto ridere tamto quanto la tendenza opposta di infilare inglesismi (ma non solo) in ogni dove per sembrare più uomini di mondo mooolto trendy e moderni. Sono a mio parere le forzature a stonare... non c'è flow...

Giustissimo ma ho un amico che mi invita spesso a girare con lui e ogni volta: è un giro da front, l'altra volta da full o da gravel, un giro di più giorni da bikepacking, sarà che sono vecchio ma è un mondo complesso, una volta s'andava in bici.

 

[andy_g]

Il sito cosi si chiama...

Tra l'altro "bikepacking" si ispira a "backpacking", che vuol dire viaggiare leggeri e in libertà con tutto ciò che serve in uno zaino, utilizzando il campeggio o alloggi informali. Il bikepacking è quindi come concezione il backpacking in bicicletta. In Italiano ci sono termini antichi come "cicloturismo", o più recenti come "cicloviaggio", "cicloavventura", ma solo quest'ultimo termine corrisponde abbastanza al concetto di bikepacking, pur senza alcun riferimento all'utilizzo di borse montate direttamente sulla bicicletta.
Infatti uno dei siti italiani che se ne occupano si chiama proprio bikepacking.it.

 

[cesare RBO]

Giustissimo ma ho un amico che mi invita spesso a girare con lui e ogni volta: è un giro da front, l'altra volta da full o da gravel, un giro di più giorni da bikepacking, sarà che sono vecchio ma è un mondo complesso, una volta s'andava in bici.

Una volta facevamo tutto con niente... anche perché spesso non esisteva niente e se esisteva o noi non lo sapevamo o comunque non era roba per il nostro mercato (rionale), quindi virtualmente irraggiungibile... ma alla fine l'inglese un pregio cel'ha... è sintetico, conciso e preciso. Se ripenso a che mezzi avevo sotto al culo negli anni 80 e primi 90
ed ero contentissimo ed estremamente grato di averceli a dosposizione... e vogliamo parlare dell'abbigliamento???
ma ieri come oggi l'unica cosa che conta è fare, uscire, andare, pedalare... cerchiamo solo di farlo al meglio, più "comodi", più veloci, più sicuri, più caldi o asciutti o freschi... in fondo non è cambiato molto, forse nulla... ed io, sinceramente, degli anni "eroici" rimpiango solo una cosa... il fatto che ero una "macchina da guerra" (giovane, sempre allenato ed in cerca di "guai"). Per il resto meglio adesso...

 

[andy_g]

Una volta facevamo tutto con niente... anche perché spesso non esisteva niente e se esisteva o noi non lo sapevamo o comunque non era roba per il nostro mercato (rionale), quindi virtualmente irraggiungibile... ma alla fine l'inglese un pregio cel'ha... è sintetico, conciso e preciso. Se ripenso a che mezzi avevo sotto al culo negli anni 80 e primi 90
ed ero contentissimo ed estremamente grato di averceli a dosposizione... e vogliamo parlare dell'abbigliamento???
ma ieri come oggi l'unica cosa che conta è fare, uscire, andare, pedalare... cerchiamo solo di farlo al meglio, più "comodi", più veloci, più sicuri, più caldi o asciutti o freschi... in fondo non è cambiato molto, forse nulla... ed io, sinceramente, degli anni "eroici" rimpiango solo una cosa... il fatto che ero una "macchina da guerra" (giovane, sempre allenato ed in cerca di "guai"). Per il resto meglio adesso...

Ahah, ricordo il mio primo tentativo, con bici a nolo in Irlanda nel 1987, le bici da turismo (neanche malvagie a dire il vero) che annaspavano sui sentieri, le borse di sacchi a pelo e tende fissate con cinghie elastiche comprate da un benzinaio al portapacchi della bici, delle improbabili mantelle impermeabili militari che svolazzavano ovunque. Gli zaini con tutto ciò di cui potevamo fare a meno li lasciammo per qualche giorno in custodia al noleggiatore, che ci guardava un po' scettico e preoccupato per le bici. Al ritorno erano ancora tutte sane, ma cigolavano come carretti agricoli.