Oggi sono andato e ho fatto un bel po' di discese allo Jafferau e al Colomion, niente Melezet, quindi potrei fornire delle indicazioni incomplete. Alcune cose mi sono piaciute, altre no.
-Il disegno dei tracciati è bello e divertente, specialmente al Colomion dove si passa dai pezzi lenti e tecnici nel bosco ai pezzi un po' più scorrevoli che attraversano le piste da sci.
- Il costo del giornaliero rapportato con la grande quantità e diversità di sentieri che si possono imboccare è onesto: 9 euro.
- Il fondo dei sentieri fa invece abbastanza schifo: terra smossa che a volte nasconde qualche radice o qualche pietra ballerina; al manubrio ci sono troppe vibrazioni per i miei gusti. Ho idea che i sentieri siano stati tracciati un po' di fretta senza rifinirli bene, bisognerebbe bagnarli e compattarli senza farci girare nessuno per un paio di giorni.
- I traversi non sono orizzontali, ma hanno esattemente la stessa inclinazione del pendio su cui sono tracciati e le curve con un minimo di appoggio esterno si contano sui una mano, io spesso le facevo in derapata col piede a terra.
- L'unico salto che ho trovato è un piccolo dosso giù da pian del sole dopo una compressione che se si riesce a prendere a manetta ti alza di 30 cm.
- Dall'una alle due gli impianti sono fermi per la pausa pranzo... ma allora che ca22o di giornaliero è?
- Lo Jafferau mi è sembrato più veloce, il Colomion più tecnico.
- Nell'ovovia dello Jafferau ci stanno due bici al pelo. Abbiamo provato a mettere una xlr8 e una dawg e le porte si chiudevano appena appena. Al Colomion si appendono invece al gancio della seggiovia.
- Alla base della seggiovia del Colomion c'è una bella idropulitrice con tanto di spazio attrezzato di ghiaia, cavalletto e tombino per lavare la bici. Forse c'è anche allo Jafferau, ma non l'ho visto.
Nel complesso direi che ci sono tante cose da migliorare, ma i propositi di chi organizza l'ambaradàn sono ottimi. Speriamo che Bardonecchia diventi un paradiso della mountain bike.