Ragazzi è stata dura, dura ,dura.
La ns. piccola spedizione in terra barbaricina si componeva di 8 bikers:
Io, Pigaro, Pijack, Oidime (più Francesca e Daniela in veste di accompagnatrici) che avendo deciso che oltre alla pedalata avremmo fatto anche un po di turismo siamo arrivati a Belvì di sabato; mentre Francheddu, Maude 84, Federico e Daniele ci hanno raggiunto la domenica mattina alla partenza.
Sapevamo dalle notizie meteo che sarebbe stata una bella giornata di sole, anche se Bustianu da questo forum aveva cercato di sviarci, tantè che io mettendo insieme le due cose per non sbagliare sopra la maglietta mi son messo una giacchina leggera, pensando che se lo dice uno del luogo magari quando saliamo in quota si sente un po di freddo ed è meglio coprirsi.
Invece più salivamo in alto e più caldo faceva, per intenderci una di quelle giornate che ti facevano pensare ma perché oggi non sono andato al mare?.
Comunque non so il come non so il perché ,insieme ad un gruppetto che, deviato per il giro corto, ma intenzionato a fare quello lungo, chiedendo informazioni qua e là ed avendo nel gruppo stesso due bikers di Aritzo, siamo riusciti a ricongiungerci al tracciato lungo facendo tutte quelle ultime salitone in cemento e potendo raggiungere così la discesa del bike park.
Ne è venuto fuori un giro medio di circa 27 Km.
Così allarrivo in paese ero si molto stanco ma non sfinito anche se mi rendo conto, visto le condizioni in cui sono arrivati molti del giro lungo, che sono stato fortunato a saltare qualche km.
Giro lungo che è stato percorso invece da tutti gli altri miei compagni.
Benissimo Federico e Daniele, arrivati tra i primissimi e con ancora qualche energia da spendere. Bene anche Oidime e Pigaro che allarrivo dichiarava che è stata dura (detto da lui e tutto dire) così come Maude84 e Francheddu che anche se un po attardati son riusciti comunque a percorre tutto il tracciato senza problemi.
Problemi che invece hanno attanagliato nelle ultime salite Pijack, che sicuramente a causa di un calo glicemico, visto che la mattina non si era alimentato bene o forse dovuto al gran caldo ha avuto un calo di pressione ed è stato preso dai crampi non riuscendo più a muoversi, comunque grazie allaiuto ed alla compagnia del presidente di SMB sig.Tore, anche se con grave ritardo è riuscito alla fine a raggiungere Belvì.
Quindi dopo una visita in infermeria dove il medico consigliava Pijack di assumere liquidi
integratori e frutta, era il turno di Oidime che lamentava un dolore ad una spalla dovuto ad una caduta nella discesa del bike park; diagnosi del medico: lussazione della spalla dx.
Così dopo aver pranzato anche se il programma originario era quello di restare ancora per qualche ora, io ed Oidime abbiamo lasciato la compagnia verso le 16,30 con destinazione Sassari, dove al pronto soccorso dellospedale dopo lastra e visita ortopedica è stata confermata la diagnosi fatta a Belvì con prescrizione di portare un tutore per un mese, visto che per il tipo di lussazione non si poteva intervenire subito.
Rientrati a Perfugas verso le 21,15.
Che dire, giornata bellissima (anche troppo), magnifica organizzazione (credo che in Sardegna non esista niente di simile a Sardinia Mountain Bike nel settore ciclo escursionistico), grazie anche a tutti i volontari di Belvì. Ho conosciuto un piccolo paese, ben tenuto e con la gente che ha voglia di farlo progredire con tante idee. Bravi continuate così.
Peccato per Oidime (lui era rammaricato che per un po dovrà stare fermo), ma vedrà che un mese passa in fretta.
Ciao a tutti, alla prossima.
Qualche foto.
Il nostro alloggio
in attesa dellesibizione di Riffo
prima della partenza
lo sguardo stupito di due signore belviesi
e quello del loro cagnolino
la famigerata salita tagliafuoco
è proprio vero che lobiettivo della fotocamera riprende quello che i nostri occhi vedono. Ecco come vedevo dopo qualche salita
the president
ancora salita
Tonara
Antonello di Aritzo, compagno di pedalata e mio nume tutelare nella parte finale dellescursione
Belvì
anche il pony guarda sbalordito limpresa di questo ragazzo di Aritzo che si è fatto tutto il percorso in sella a questa vecchia bici senza ammortizzatori e con i
freni a pattino che nelle discese ripide non ce la facevano a frenare, tantè che nellultima, quella del bike park è stato protagonista di qualche ruzzolone, anche se salvarlo è stato il
perfetto abbigliamento tecnico che indossava!!
Antonè, (questo il suo nome) la prossima volta porta almeno il casco, non si sa mai !!
Gippy e Geggetto
altri amici