sia in qualifica che durante la prima manche si è avuta contezza del fatto che la francese Caroline Riou fosse più forte della nostra Valentina Asti , che peraltro era alla sua prima Avalanche.
Ora, preso atto che durante la prima manche valentina è scesa con troppa ansia sbagliando a ripetizione ed incappotandosi di conseguenza, accadeva che nella seconda manche Caroline oltre a bucare rompeva la
catena e quindi valentina aveva la strada spianata verso il successo (le donne erano solo due).
Ma proprio in soccorso della giovane pilota transalpina chi arrivava? L'allenatore di Valentina!
Che dapprima si adoperava per aiutarla a riparare e non riuscendoci addirittura gli prestava la sua bici personale per consentirle di terminare la gara!!
Come ho detto in radiocronaca riflettete su questo particolare:
Valentina viaggiava serena perchè sapeva di non avere pressione alle spalle, e non voleva sbagliare.
Caroline menava come una pazza, quindi l'allenatore di Valentina sapeva che stava correndo il rischio che caroline avrebbe potuto raggiungerla!
Guardate i tempi:
Valentina Asti : 21,36,400
Caroline Riou : 22,41,700
un minuto!! per un minuto non l'ha presa!
Ora la domanda è: In quanti e quali altri sport sarebbe accaduto un simile episodio?
Vi immaginate Armstrong che presta una bici a Cunego?
O Rossi che presta il muletto a Lorenzo?
E non mi si venga a dire che lì ballano milioni di euro.
E' il gesto che conta!
Per questo sono infinitamente grato all'allenatore di Valentina.
Ha cancellato con un bellissimo gesto lo scandaloso epilogo al termine della prima manche.
Ugo