Le previsioni meteo questa volta sembrano "sponsorizzare" la gita che quindi possiamo iniziare ad organizzare:
ore 6.50 ritrovo a Ponte Nossa (parcheggio davanti all'ufficio turistico), ore 7.00 MAX partenza verso Valcanale, meglio su asfalto per non perdere tempo oppure via pineta e strade secondarie fino ad Ardesio poi salita a Valcanale.
Ore 9.00/9.15 dovremmo essere a Valcanale (1.000 mt) dove percorreremo prima il tratto della vecchia strada, e poi il fuoristrada verso i vecchi impianti e sui prati dei campi da sci, sotto le pareti verticali dell'Arera (versante nord) e della Corna Piana. Il tutto fino alla Baita di Neel a mt. 1.613 (CAI 266). Da qui si sale ancora verso il lago ed il passo Branchino quasi tutto a spinta, fino a mt. 1.821 (CAI 218) dove si dovrebbe arrivare al più tardi verso le 11.00.
Breve rifocillo, foto di rito, contemplazione del panorama, confidando in un 100% di sereno (sarà difficile in questa zona!), poi si prosegue per il sentiero dei fiori (quello basso, CAI 222) fino a Capanna 2000 a 2.000 mt dove ci aspetta, verso le 12.45/13.00 un panzo tipico da rifugio alpino ..... Questo sentiero è pedalabile ai più per un buon 70%, mantenedosi in quota sui 1.850 mt per almeno 3 km. con un continuo su e giù in mezzacosta, poi alla fine solo su, per una ripida pietraia..... (paesaggio spettacolare e se ci va bene potremmo vedere anche le aquile .... e qualche animale "cornuto", a parte il sottoscritto!).
Alle 14.00/14.15 al massimo bisogna ripartire dalla capanna 2000, seguendo prima la mulattiera velocissima che scende verso Zambla, poi dopo ca. 1,5 km si prende il CAI 237 che traversa verso la baita di Camplano a 1.826 mt, poi il su e giù in mezzo ai pascoli e l'inizio della discesa nella isolatissima e spettacolare Valmora con omonima baita a 1.723 mt. (CAI 240).
Qui, se non si conosce bene la strada, è molto difficile "centrare" il sentiero dove inizia la discesa interminabile fino a Parre.
Il sentiero (CAI 245) inizia proprio nel greto di un torrente alluvionale, senza segnavia visibili e senza altre indicazioni, poi "precipita per ben 9 km., prima nella valle Gorgolina, poi nella valle Nossana.
Questo tratto è una sorta di "single rail" a volte molto ripido, a volte molto esposto, un pò nei prati e molto di più in mezzo alle piante, dove non mancano tornantini stretti, sassi, radici, salti e tutto quanto fa .... adrenalina pura ...
Conoscendolo, sarebbe un percorso da fare a "tutta canna", ma per conoscerlo .... bisogna percorrerlo almeno una volta!
Qui non si incontra mai nessuno e se fatto in solitaria (a me capita ...... sempre ....!!) meglio stare attenti.
Il telefono non prende e l'elicottero non saprebbe dove atterrare, sempre che qualcuno sappia dove cercarti ....!!
lL parte finale è molto più "pulita" perchè diventa un attrezzato "sentiero vita" molto, molto divertente.
Alle 16.00 ca. dovremmo essere a Parre, dove l'asfalto ci accompagnerà per gli ultimi 2 km. ca. al parcheggio di Ponte Nossa.
Ci sarebbe un ulteriore sentiero, per evitare l'asfalto, ma bisogna risalire per un paio di km e ci scommetto che questo punto l'asfalto non sarà poi cosi "indesiderato".
Nei tempi ho considerato una andatura molto lenta, i momenti di contemplazione, le foto ed i filmati, ma non inconvenienti meccanici o rovinose cadute.
Dovremo comunque prestare attenzione, in certi punti non si può sbagliare, se no sono caxx.!
Io mi auguro di avere compagnia, perchè sono convinto che questa avventura vi regalerà ricordi per molto tempo.
Certo, non è la solita uscita con le "prove speciali", i "sit in", i "repeats", ma sicuramente sarà una vera, affascinante, faticosa avventura di sano mountainbiking.
I km totali dovrebbero essere (solo) ca. 43 di cui ca. 17 su asfalto per arrivare a Valcanale, il dislivello dovrebbe essere di ca. 1.850/1.900 mt. a piedi si fanno ca. dai 3 ai 6 km. a secondo delle forze o della tecnica di ogni uno (i km. indicati non sono consecutivi, ma il totale dei vari tratti) .
Sul tragitto si trova acqua, ma meglio avere proprie riserve, perchè di solito si beve come dei cammelli dopo l'attraversamento del deserto. Il sole, se c'è, picchia come ai caraibi ....
Alla capanna 2000 si mangia molto bene ed anche tanto, ma dopo NON c'è solo discesa, quindi .......
Le
protezioni che usate voi possono sicuramente servire, ma ricordate che è "tutto peso in più" da portare per molte ore.
Nello
zaino invece bisogna avere anche un giubbino antiacqua ed antivento oltre ai soliti cambi, qualche attrezzo ed un a cassa di ..... camere d'aria ....
Un giro cosi, fatto con calma, impegna per ca. 9 ore, ma solo 6 e in effettivo movimento, per cui non è una impresa "impossibile", anzi in compagnia sarà una ..... passeggiata.
Venite convinti, psicologicamente pronti e concentrati e non ve ne pentirete, o manica di "freeriders del piccio"!!
PS: nelle foto:
1) in lago Branchino in cima al salitone a piedi
2) la sede dellantico nevaio sotto la parete nord ovest dell'Arera
3) il sentiero dei fiori
4) la valle Mora
5) la valle Gorgolina