La domanda ha senso, francamente non capisco perché si faccia ironia. Quello che vuoi ottenere è una via di mezzo tra una
cyclette e una bici. Visto che le prime hanno elaborato diversi metodi per creare attrito, tanto vale attingere da quelli. Sono generalmente tre:
freni classici (anche se si tratta di pattini in feltro che insistono sulla pista lucidata del volano), frenatura idraulica (in pratica una girante affogata in
olio, come nei
rulli idraulici), frenatura a induzione (a corrente parassita, in pratica dei magneti accostati a un disco elettricamente conduttivo). La cosa interessante è che l'ultimo tipo di freno viene utilizzato anche da un rullo specifico (lo STAC Zero) che sfrutta il cerchione posteriore (se in alluminio) come disco. Quindi, se applichi dei magneti al telaio e li accosti al cerchione (si parla di millimetri) ottieni una frenatura tanto più elevata quanto è elevata la velocità di rotazione. Il tutto senza attriti. L'unico effetto collaterale è la temperatura: il cerchio si scalda, ma l'aria è sufficiente a dissipare il calore in eccesso. Dei magneti in neodimio hanno costi relativamente bassi e con del fai da te si possono fissare con relativa facilità.
Molti hanno suggerito di appesantire la bici, i pedali, i polpacci e quant'altro. Ciò ha un effetto blando sullo sforzo di pedalata soprattutto se si va in piano a velocità costante. Anzi, in determinate situazioni può invece aiutare perché rende più rotonda la pedalata (grazie all'inerzia) e dà comunque inerzia all'intero sistema.
Infine, appoggio l'idea del tandem. Credo sia molto più divertente e sicuramente è allenante. Penso che poi per una coppia aggiunga una diversa dinamica al modo di andare in bici. Il costo, soprattutto di seconda mano, è più basso di quello di una e-bike. Certo, bisogna avere lo spazio dove metterlo.