gurubb ha scritto:
La contraddizione sta nel fatto che quando dici che il campionato è strassante è vero ma non solo per gli italiani, poi dici che in italia preferiamo pescare all'estero invece di valorizzre i vivai sostenendo che ci sono troppi stranieri, loro non si stancano?
gurada l'inter che non ha neanche un italiano titolare (materazzi a parte quando gioca).
Si ma i giocatori stranieri importanti, che poi giocano nelle rispettive nazionali, spesso provengono da clubs grossi che dispongono di rose molto ampie (in relazione ai mezzi di cui dispongono, cosa che consente anche l'applicazione del turnover) senza contare che molti di loro, a differenza dei nostri, si trasformano in positivo quando vestono i colori della loro bandiera, oppure rendono meglio perchè vengono utilizzati in modo più consono alle loro caratteristiche. Le rose ampie delle nostre squadre più ricche spesso sono mal assortite, piene di doppioni, di giocatori acquistati per fare sensazione e in odore di chissà quali miracoli ed illusioni, impiegati fuori ruolo o -peggio- per nulla impiegati e valorizzati. Non sarà che costoro, mi riferisco sempre agli stranieri, danno la preminenza alla nazionale, anzichè ad un club italiano che li ricopre d'oro e in cui giocano senza tanta convinzione? Una competizione internazionale è una vetrina non da poco per farsi notare e questo dovrebbe essere di stimolo soprattutto per le nuove generazioni, non certo per i senatori affermati e adagiati sugli allori. Per questo, secondo me, sarebbe da valorizzare i giovani non ancora appagati, con motivazioni, freschezza atletica e mentale e voglia di emergere.
Ciò che affermi dell'Inter mi fa convincere ancor di più di quel che penso, cioè che non disponiamo di un ricambio generazionale all'altezza e che la strategia di mercato di alcuni nostri grandi clubs non sia stata poi così valida, anche in prospettiva della nazionale.
gurubb ha scritto:
I brasiliani saranno tecnicamente supereiori a noi ma in fatto di tattica, quella gliela insegnamo noi.
In parte è vero, ma la tattica si impara più facilmente mentre la tecnica, la fantasia e la genialità non sono di così sicuro apprendimento se non si possiede una predisposizione naturale a padroneggiarle: i sudamericani hanno una tradizione in tal senso, perchè -forse- diversa è la mentalità con la quale guardano a questo sport, che dovrebbe soprattutto essere un divertimento, mentre da noi sembra diventato principalmente uno stress e uno show-business.
gurubb ha scritto:
L'ultima coppa intercontinentale persa ma dominata dal Liverpool (squadra non eccezionale) ne è la testimonianza.
Anche la figura fatta dal Milan con il Liverpool in Champions League è una testimonianza di come presumere di essere superiori e di aver già vinto una partita può giocare brutti scherzi. Ci vuole un pizzico in più di umiltà da parte dei nostri clubs e dai nostri giocatori, mentre spesso essi partono col presupposto di conquistare la gloria in relazione alla loro presunta superiorità, salvo poi trovarsi con un pugno di mosche in mano. Che figure!
gurubb ha scritto:
Poi ti chiedo per favore non tiriamo in ballo il caso Grecia seppur riposati hanno fatto un a figuraccia alle qualificazioni. Se si ripetesse l'europeo 100 volte nelle stesse condizioni fisiche e mentali per i gicatori la grecia non ariverebbe mai a giocare contro la Francia
Tutto è possibile, perfino che l'Italia faccia bene ai prossimi mondiali.