E chi lo ha detto? Da cosa l'hai evinta una conclusione del genere? %$)) Sarei felice se la nostra squadra si facesse onore come fece in altre, e purtroppo oramai lontane, occasioni, solo che l'accaduto degli ultimi tempi, a mio modesto parere, la dice lunga sulla condizione in cui versa il mondo del calcio. Ti argomento le motivazioni del mio pensiero
, premettendo che mai e poi mai tiferei per gli avversari (qui sei fuori strada, permettimi):
1- Il campionato diventa sempre più lungo, stressante, e denso d'impegni: questo comporta che i giocatori già sovraccaricati dall'enorme mole di lavoro (coppe internazionali, coppe nazionali e campionato stesso) arrivino comprensibilmente stremati in corrispondenza dei periodi in cui si svolgono le competizioni come gli europei o i mondiali. La vittoria della Grecia agli ultimi europei ne è la testimonianza;
2 - L'impoverimento dei nostri vivai è in corso già da parecchi anni, cioè da quando le nostre squadre di club hanno cominciato a fare man bassa di giocatori stranieri (spesso ingiustificatamente sopravvalutati), privando di fatto la nazionale di un nucleo forte e di un'identità: l'ultima Italia che vinse i mondiali nel 1982 era praticamente la Juventus, i giocatori si conoscevano tutti e c'era coesione nel gruppo: questo oramai è impossibile realizzarlo, dato che ogni club, anche il più prestigioso, fornisce un numero limitato di propri giocatori alla nazionale, determinandone così una formazione eterogenea di selezione, più che una vera e propria squadra.
3 - Il livello tecnico è calato (IMHO): non possiamo certo dire di avere grandi giocatori in squadra e di validi ricambi all'orizzonte non se ne vedono. Tanti campioni sono oramai a fine carriera e l'esperienza, per quanto importante, non può bastare per fare la differenza.
4 - Subiamo sempre una pressione enorme, da mass media e pubblico (esigentissimi, impietosi e iper critici), mettendo così a disagio gli atleti, che sanno di non poter fare male, pena il linciaggio mediatico. Partire favoriti o in pompa magna non aiuta di certo: ci si sente obbligati a vincere e questo non porta serenità nell'ambiente.
Sarei il primo a festeggiare una vittoria della nostra Nazionale, solo che non la reputo possibile, per i motivi che ho scritto. Nessuno è obbligato a condividerli comunque.
A scanso di equivoci, vorrei dire che il mio primo intervento era ironico.
Ciao