Articolo sulle piste ciclabili a Cagliari

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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cagliari
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ciao Amos, un saluto a te e buon anno
una serie di notazioni sull'articolo di BC
accordo con l'ARST? sono almeno 10 anni (gli ultimi sei regolarmente) che carico la bici sui bus dell'ARST (tratta Cagliari-Villasimius) pagando il doppio biglietto... e per la cronaca: dovrebbero pagarlo tutti i bagagli oltre una certa misura e peso invece pagano solo le bici....
altro dettaglio: l'inverno certe tratte non fanno il "pienone" (non di turisti con borsone al seguito almeno) ma l'estate? sembra di essere su quei bus del terzo mondo dove devi essere un mago del Tetris (e della diplomazia) per farci stare tutto.
l'estate infatti torno a Cagliari sempre in bici invece che in bus, mi diverto, faccio sport e non ho sbattimenti di palle...
lo stesso regolamento ARST ci vede (noi biker) come un problema ed è escludente nei confronti delle bici, tanto che sono l'unico che paga (per il bagaglio), e salato, ma in teoria non godrei di alcun diritto... ed in qualsiasi momento a discrezione dell'autista/controllore/capo piazzale potrei essere "scaricato"... in realtà la legge (italiana) la pensa diversamente dall'ARST in quanto io sto acquistando (con il biglietto e sua obliterazione) il diritto ad un servizio (a differenza degli altri con bagagli di ingombro anche superiore e peso sicuramente superiore).
le rare occasioni in cui è capitato ovviamente non mi sono certo fatto "scaricare"... ormai gli autisti mi conoscono praticamente tutti e con molti di loro c'è un ottimo rapporto, li ho "abituati" alla possibile presenza delle bici a bordo spiegando anche come tali pratiche siano la norma in molti paesi (mooolto più avanti di noi...) e come prima o poi anche noi dovremmo organizzarci in tal senso.
siamo ben lontani insomma da quell'ottimismo forzato dell'articolo, sia per quanto concerne il sistema integrato dei trasporti (che in pratica non esiste) che per la ciclabilità urbana... preferisce chiamarli "percorsi ciclabili" per il semplice motivo che a rigor di leggi e normative quelle non possono essere definite "piste ciclabili", tutto qui...
personalmente sono molto più sicuro in strada (col codice della strada) che su quei "percorsi" dove al momento non sono, tra le altre cose, nemmeno molto chiare e definite le norme di circolazione e vale per i biker come per i pedoni e gli automobilisti... ho dei seri dubbi (ma me lo auguro di cuore) che questo paese sia pronto a questo "salto culturale" e non mi pare di vedere neppure in nuce i prodromi di un tale rivolgimento.
altro dettaglio: ok, tutti in bici... bello... ma poi dove le lasciamo, leghiamo, parcheggiamo??? legate al palo della luce? con quello che costa una bici (anche di gamma medio bassa)... ogni volta devi inventarti i numeri da circo per metterla in sicurezza ed in modo che non disturbi...
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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la prima cosa che va capita (sopratutto da chi ci amministra) è che se vuoi dare realmente spazio alla mobilità alternativa (in questo caso bici) devi porre in essere le condizioni perché sia (o possa divenire) "vantaggiosa", altrimenti resta confinata quasi esclusivamente a chi ne fa "una scelta di vita"... le ciclabili non servono per andare a fare una passeggiata "turistica" (come purtroppo la maggior parte degli amministratori ritiene, sigh... ma questa è solo una delle innumerevoli interpretazioni ciclistiche a disposizione e certamente non la più "corposa" e nemmeno la più "utile") con gli eventuali pargoli al seguito, servono per spostarsi e se vuoi rendere questo mezzo di trasporto "competitivo" sugli altri devi poterlo fare con rapidità ed in sicurezza. è un fatto, non un'opinione... basta vedere come funzionano e vengono regolate/normate queste pratiche nei paesi dove sono in "funzione" da anni quando non da decenni, del resto...
un tale "pressapochismo" (nella migliore delle ipotesi) è comprensibile anche alla luce del fatto che da noi (a differenza dei succitati paesi "evoluti" in tal senso) quanti sono gli amministratori pubblici che usano la bicicletta non per fare "spot" promozionali ma sul serio, realmente, quotidianamente? pochi? quasi nessuno? nessuno?
in altri paesi abbiamo visto il premier (ed i ministri) andare alla spicciolata (e non per fare gli spot autopromozionali di cui sopra) in bici al lavoro praticamente tutti i giorni... compreso il giorno dell'insediamento/giuramento... altro che auto blu :smile:
è verissimo che è una questione "culturale" ma proprio per questo investe in prima istanza ed in prima persona proprio i vertici istituzionali-amministrativi che se non in grado di "afferrare" il reale significato e portata di questi passi e di queste scelte ben difficilmente potranno tradurle in atti concreti, incisivi, coerenti e di lungo respiro...
un saluto, ciao

PS: mi sto interessando alla possibilità di dotare i mezzi pubblici di "portabiciclette" a rastrelliera esterna (la più utilizzata e la più semplice da installare), sto' studiando la cosa da qualche tempo ed ho visto e valutato varie soluzioni adottate in molti paesi ma, date le nostre condizioni "particolari" (porca zozza!), non ho ancora trovato quello che potrebbe fare al caso nostro...
 

hesediel

Biker poeticus
11/5/11
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Cagliari - Posada
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Allora riguardo l'articolo io non sono daccordo sull'ultima parte.

La mia modestissima opinione è che a Cagliari, il problema della viabilità così anche del mancato rispetto delle piste e dei ciclisti, sia molto farina del sacco della polizia municipale. Cagliari è un casino immane sia quando esco in bici che quando esco in macchina...e vedo auto della municipale passare...non fermarsi mai, personalmente mi chiedo dove vadano ogni volta.

E' anche vero che è fisiologico che durante i mesi piovosi, inverno specialmente, ci siano meno persone che girano in bicicletta...Ma grazie al tipo di clima che c'è praticamente tutta la primavera, estate e un po' d autunno sono sicuro che saranno trafficate.

Quello dei parcheggi è veramente un problema, io la mia bici, ci vado al mare per esempio...me la porto in spiaggia, perchè ho paura.

Nel resto del mondo esistono cose del genere Smart bike parking: where bikes are safer than cars - YouTube

new technology for parking bicycles - YouTube

ma noi siamo troppo indietro, non credo le vedremo mai
 

baapsi

Biker novus
14/11/12
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cagliari
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...e pensare che in Germania hanno addirittura le corsie(!!!) per le bici,che usano come mezzo di mobilità quotidiano e non hanno il nostro clima mite!!.Parallelamente ai percorsi ciclabili( e non chiamiamole piste,che non lo sono!!) l'illuminata giunta comunale avrebbe dovuto procedere anche con un programma di sensibilizzazione all'uso della bici evidenziandone i vantaggi, sia singoli che collettivi,ed alla fruizione dei suddetti percorsi,istruendo tutti coloro che usano la strada al rispetto dei ciclisti.Inoltre i percorsi,cosi come sono,in particolare quello menzionato nell'articolo,che arriva dal porto alle saline,hanno diversi deficit quali la pendenza irregolare,le corsie troppo strette,l'assenza di protezioni laterali.Dire con enfasi che hanno reso la città ciclabile o che è il loro obiettivo,avrebbe senso e renderebbe tale giunta un pò più credibile,se lo facessero con razionalità e mossi da reale spirito ecologista/ambientalista/sportivo.
 

cesare RBO

Biker perfektus
8/7/08
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che poi, volendo fare i puntigliosi, non credo nemmeno serva un particolare spirito "ambientalista o ecologista" per imboccare con maggior decisione questa strada, basta un po' di sano buonsenso... ed è applicabile a tanti altri campi oltre a quello della mobilità/trasporti... energia, gestione rifiuti, edilizia, gestione patrimonio ambientale ecc ecc
poi è ovvio che se il ruolo di un amministratore pubblico, come avviene "apertamente" negli USA (ma non solo, gli italici esempi non mancano ma sono meno "dichiarati"... gestione rifiuti, TAV, Fiat, ILVA solo gli esempi + noti), diviene e si riduce a quello di mero terminale (un "facilitatore" insomma...) di un coacervo di interessi economici e lobby di potere operare scelte di "buon senso" diviene a dir poco impossibile...
in molti casi è, come dicevo precedentemente, "solo" una questione "culturale" comunque...
 

baapsi

Biker novus
14/11/12
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se il buon senso è la capacità di capire e distinguere il logico dall'illogico,l'opportuno dall'inopportuno,è evidente che gli attuali amministratori,regionali come pure quelli nazionali,ne sono privi e alcune delle azioni fatte sin'oggi dal sig. Zedda & C. lo dimostrano;se,intuendo ciò che è logico ed opportuno, capissero che investire nelle peculiari risorse che offre il territorio(per tutto ciò che,ad esempio, è inerente la pratica sportiva ed il benessere) gli porterebbe benefit e vantaggi economici maggiori e non solo consensi elettorali, troverebbero risorse finanziarie che, causa crisi,non ci sono o sono scarse. E'certamente un problema di non-cultura....loro e di chi li crede portatori di rinnovamento...
 

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