AQ - Pescasseroli - Macchiarvana

Frodo

Biker perfektus
11/12/05
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Abruzzo
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Bike
Specialized Turbo Levo SL Comp Carbon
Difficoltà tecnica (salita/discesa) * : MC / MC (BC, solo per la discesa lungo il sentiero D3 indicato in variante)
* scala delle difficoltà tecniche CAI

Descrizione:
Il percorso si svolge all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, nei boschi tra Pescasseroli e Forca d’Acero. Periodo consigliato: autunno.

Come arrivare:
Si parte da Pescasseroli, raggiungibile dall’uscita di Pescina della A25 seguendo le indicazioni per Pescina, Venere, Gioia dei Marsi, Pescasseroli.

Cartografia consigliata:
Carta Turistica del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Roadbook:
Arrivati a Pescasseroli si prosegue uscendo dal paese in direzione Opi, ma già alla prima curva a sx si lascia la statale (SS 83) per svoltare a dx su una strada secondaria (indicazioni per il santuario della Madonna di Monte Tranquillo).
Si parcheggia davanti alla piscina comunale e si prosegue in bici, inizialmente su asfalto, in direzione del santuario. Superato un bivio, che si imbocca a dx, la strada diventa sterrata ed inizia il sentiero del Parco C1.
Si prosegue sul sentiero in salita fino ad un bivio con dei cartelli indicatori: a dx si raggiunge il santuario, a sx (sentiero C3) si attraversa Macchiarvana fino a Forca d’Acero. Consiglio di salire fino al santuario (1597 mt) e da qui, per chi ne ha voglia, con brevissimo tragitto (a spinta nell’ultimo tratto) fino al valico di Monte Tranquillo (1673 mt).
A questo punto si torna indietro fino al bivio a valle e, questa volta, si imbocca la sterrata per Macchiarvana. Senza alcuna difficoltà (e dopo aver superato un’altra sterrata che scende dal lato destro: la si percorrerà al ritoro) si giunge ad una valletta aperta, al termine della quale si notano delle cassette in legno: segnano l’ingresso delle piste di sci di fondo.
Si continua ancora dritto in direzione delle casette, si superano e si inizia a salire verso la statale che porta a Forca d’Acero.
Attenzione: poco prima di raggiungere la sbarra di metallo che indica la fine del sentiero del Parco C3 si deve imboccare un sentiero sulla dx, invertendo il senso di marcia. Lo si segue costeggiando la statale che si trova, non visibile, un pò più in alto finchè questo sembra perdersi nel bosco. Si prosegue fiduciosi e, un pò intuitivamente, si inizia a dirigersi a monte sulla sx, finchè poco oltre, bici in spalla, si sbuca sulla statale, proprio alle spalle di un bar-ristoro. Siamo arrivati a Forca d’Acero.
Superato il bar, poche decine di metri più avanti, in corrispondenza di alcuni cartelli stradali, si deve abbandonare di nuovo l’asfalto ed imboccare il sentiero P4 sulla nostra dx (ci sono indicazioni su un albero).
Si segue il P4 in discesa finchè si incontra un altro sentiero (P6). Invertendo il senso di marcia, si lascia il P4 e si percorre il P6, proseguendo nel bosco fino a sbucare sulla Piana di Campolungo. Si continua tornando nel bosco e si segue la sterrata in discesa (ponendo attenzione si svoltare a dx ad una biforcazione) fino a sbucare di nuovo sul sentiero C3 (tra il bivio per Monte Tranquillo e Macchiarvana: è la sterrata che avevamo incontrato all’andata).
A questo punto si svolta a sx e si torna, sulla strada già percorsa, fino al parcheggio.

Varianti:
Una interessante variante al percorso (si tratta del giro riportato nella traccia gps ed al quale si riferiscono dislivello e distanza sopra indicati) può avere inizio dal punto in cui si ritrova il sentiero C3 dopo essere scesi da Campolungo. Invece di tornare indietro girando a sx, si svolta a dx, si ripercorre parte dell’itinerario fatto all’andata fino a sbucare di nuovo sulla valletta dove si trovano le casette di legno. Invece di proseguire dritto, questa volta si svolta a sx. Si attraversano i prati cercando di mantenere la direzione (in questo tratto non ci sono riferimenti a terra) fino ad una macchia di alberi: la si attraversa ed appena superata si incontra il sentiero segnato D3. Lo si segue in divertente discesa fino ad incontrare una strada di fondovalle che riporta a Pescasseroli.
 

Allegati

  • Macchiarvana.zip
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Tany-Kely

Biker popularis
25/7/06
77
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0
Roma
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ho fatto la "divertente" discesa della varinate che proponi: io la trovo una specie di incubo dove a tratti per non mettere i piedi a terra bisogna essere matti...
 

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