APOTEOSI DEI '08 -- sabato 25 ottobre

HardJumper ha scritto:

GM, grazie! E’stato un piacere venirsene giù in compagnia, ...oooohhh!!! ...però se vuoi riuscire con noi, leva la frase “Bitume? ..No, Grazie!” dalla firma: in salita, in falsopiano, e tra breve anche in discesa, noialtri siamo dei cultori!! :D

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snowrider ha scritto:

.......di la verità hardjumper...te lo sei fatto scrive da quarcuno???...de fino a ieri mandami i post con i geroglifici!!................o bravo hardegiampe

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HardJumper ha scritto:

..avevo scritto dù righe sulle mie impressioni e ricordi di quel giorno.. ..ma dopo stà (spettaolo) di vignetta la mia credibilità è ormai sotto ai piedi..

..comunque.. ...le cogitazioni di un lunedì mattina, in auto, intruppato in un'autostrada, circondato da stressati. Il pensiero corre al w.e precedente, passato immerso nella natura

“…stai morbido, stai concentrato, non prendere velocità..”. Lo ripeto di nuovo nella testa: “…stai morbido, stai concentrato…”
E’l’ultimo sentiero. E’tutto “mio”: per non trovare intoppi abbiamo lasciato agli altri, MrGarmin in coda, dei minuti di distacco.
Il corpo, messo alla prova dai circa 2000 mt di dislivello (oramai interamente butttati nelle gambe) e dalle dicese (fatte – causa front – interamente in piedi), tenderebbe ad irrigidirsi; e con i muscoli contratti, nella migliore delle ipotesi, quantomeno ti perdi il divertimento. Se poi perdi invece il controllo… ..DDDAI-no! ..vediamo di tornare a casa con il solo lividone muscolare allegramente rimediato sugli ultimi infidi metri della goduriosa discesa sul versante lucchese (Korova?).
E’vero.. ..il fisico.. ..ma anche la mente è avviluppata dalla stanchezza, che qui può avere anzi effetti anche più subdoli. Come istigarti a lasciarti supinamente cullare dal divertimento, dimenticando che, per i motivi di cui sopra, i tempi con i quali gli arti rispondono agli impulsi dettatigli sono da differita.
Per fortuna anche i tornantini strettissimi (e che tendono a spingerti fuori traiettoria) aiutano a tenere velocità irrisorie. Tra un tratto tecnico e l’altro, però, la tentazione sarebbe forte!

Torchiati da quel che resta delle pastiglie, i dischi del Grande Mago fischiano qualche metro dietro di me. Il sentiero è piacevole, il sentiero per lui è nuovo, entrambi ottimi motivi per goderselo metro per metro.

Ormai circa metà traccia è andata, la direzione è ormai sud-sud ovest fisso; il bosco si dirada appena e... ..WOW! Caldo in petto e brivido sulla schiena: cessa la semioscurità e mi si presenta dritto in faccia un sole arancio, sovrastante un calmo panorama abitato. Non disturba, non abbaglia, è un Dio Sole spettatore divertito. E’una frazione di secondo, ma lo guardo e mi riempie. E subito risono immerso nella guida.

Praticamente il giro è andato, non c’è più da faticare né da stare concentrati. La tensione cala, la goduria cresce: esplode nello stomaco e sale sotto forma di urlo animale e liberatorio che fa vibrare e quasi scolla la mentoniera di quell “elmo da palombaro che mi ostino a chiamare casco”.
Al primo ne segue un altro, poi un altro ancora, e così sguaiatamente proseguiamo noi tre ritardatari (io, il Grande Mago e Pierats) sugli ultimi tratti di sentiero, sugli impegnativi gradini ricavati nella roccia, e poi a fiancheggiare i primi abitati, fino ad arrivare in Montemagno.

Qui ci attende un gruppetto, in testa il Pazzo. Sono immobili, bici di traverso e sguardo verso di noi, con in faccia quel sorriso stordito e complice di chi ha appena ululato esattamente come noi.

Il tempo che GN svesta i panni di cameraman, riinforchi la bici, e via: siamo già in marcia, per gli scalini nell’abitato. Ed appena le ruote riiniziano a girare, con loro partono ancora le ugole.
Un’anziana uscendo dall’uscio di casa si imbatte in noi. Ci osserva sorpresa e prende fiato. Credo che ci stia per offendere, invece ci mette in guardia sui gradini, che proseguono anche dopo la curva..(!!) Sorrido forte dentro me, ché la simpatica nonnetta ignora da dove veniamo..

Di lì al parcheggio è trasferimento, alla spicciolata ci ricongiungiamo tutti, stanchi e contenti.
Oramai anche questa Apoteosi è nel passato.
Forse, causa pioggia fino alla vigilia, è stata un po’ più “intima”del solito, ma chissà che non tutte le disgrazie vengono per nuocere, visto che alla fine ce l’hai fatta a fare due chiacchere con la quasi totalità dei compagni di giro.. ..già ora mi sento di poter dire che ne conserverò un ricordo particolare…

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