Punto di partenza: Calci (PI) nei pressi del campo sportivo, raggiungibile via SGC Firenze-Pisa-Livorno uscita Cascina (poi Uliveto Terme e Calci) o uscita Navacchio (poi Caprona e Calci).
Dislivello: 1700 metri, riducibili a 950
Km: 38, riducibili a 30
Difficoltà: elevata dal punto di vista fisico se si pedala anche la prima salita, le discese sono ripide ma piuttosto scorrevoli
Cartografia: "Monte Pisano tra natura e storia - carta degli itinerari escursionistici", 1:25.000 Felici Editore
Periodo migliore: aprile-maggio e settembre-ottobre, ma è praticabile tutto l'anno
Roadbook: lasciato il parcheggio a destra verso il monte si imbocca una stradina a destra che diventa lastricata prima e sterrata poi e che sale a tornanti in mezzo ad olivete fino all'asfalto, dove si tiene la destra continuando a salire. A Prato di Ceragiola (bar-ristorante) si gira a sinistra in salita fino a giungere ai piedi del Monte Serra, in località Colle del Prato di Calci. Chi volesse evitare la prima salita, lunga e piuttosto faticosa, può salire in auto e iniziare il giro da qui, per poi recuperare l'auto successivamente.
Si imbocca la stradina che sale per poi lasciarla a destra seguendo il segnato 00, che scende nel bosco e sbuca al Colle di Calci, dove si va diritto fino ad arrivare al Pratone di Santallago (bar-ristorante e bracieri pubblici).
Inizia ora la prima discesa sul versante lucchese: oltre il ristorante si prende la sterrata a destra ed al primo tornante si va diritto nel bosco sul primo tratto, denominato dai local Bauhaus. In fondo alla ripida discesa molto guidata si intercetta un sentiero CAI (n.7) e lo si segue a destra per poche decine di metri, fino a che si scorge a sinistra l'imbocco dell' Aretuska, un sentiero simile al precedente ma dotato di paio di ripidoni. Il sentiero termina in un trivio sterrato, si va a diritto in discesa fino ad una sella dove si scende a sinistra imboccando il SottoCroce, uno stretto ma scorrevole single che aggira il monte Zano e scende al paese di Vorno (CAI n.36).
Inizia la risalita: si prende a destra salendo in mezzo alle case su asfalto, poi si entra nel bosco e si sale su sterrato fino a raggiungere il trivio già incontrato alla fine del secondo sentiero. Qui si sale a sinistra verso casa Stanghella e Prato a Sigliori, dove lo stradello diventa single (CAI n.7). Si risale, immersi in un fitto bosco di castagni, fino ad incrociare il percorso fatto in discesa ed infine sboccare su un'ampia sterrata, che va seguita a sinistra in salita fino al Pratone.
Si riparte, stavolta dopo il ristorante si va a diritto scendendo su sterrata fino alla sella di Campo alla Croce, dove si va a diritto in salita sullo 00. Quasi subito si abbandona il sentiero segnato che si stacca a destra continuando a salire su una mulattiera che sale verso il Verruchino ed infine si arrampica sul monte Faeta.
Qui inizia la lunghissima discesa che riporta a valle: giusto a fianco della rete si imbocca un ripido e veloce sentierino (Eiaculazione Precoce) che termina presso un incrocio sotto al monte Conserva; qui si prende a sinistra sulla Casa del Guardia, che sbocca su uno stradello più ampio ed infine sulla Tobler. Si prende a sinistra ma subito si imbocca un sentierino un po' infrascato sulla destra, che attraversa il bosco e raggiunge la Foce di Calci, dove si gira a destra scendendo su una mulattiera sassosa. nei pressi di una curva a sinistra si va a diritto imboccando il Bagonghio, l'ultimo single che scende decisamente attraverso una bassa macchia seguendo il crinale. Il sentiero gira a sinistra e poi scende decisamente a destra attraversando un'oliveta raggiungendo la strada asfaltata che da Gabella porta a Calci: si gira a sinistra e si rientra in paese su pista ciclabile.
Dislivello: 1700 metri, riducibili a 950
Km: 38, riducibili a 30
Difficoltà: elevata dal punto di vista fisico se si pedala anche la prima salita, le discese sono ripide ma piuttosto scorrevoli
Cartografia: "Monte Pisano tra natura e storia - carta degli itinerari escursionistici", 1:25.000 Felici Editore
Periodo migliore: aprile-maggio e settembre-ottobre, ma è praticabile tutto l'anno
Roadbook: lasciato il parcheggio a destra verso il monte si imbocca una stradina a destra che diventa lastricata prima e sterrata poi e che sale a tornanti in mezzo ad olivete fino all'asfalto, dove si tiene la destra continuando a salire. A Prato di Ceragiola (bar-ristorante) si gira a sinistra in salita fino a giungere ai piedi del Monte Serra, in località Colle del Prato di Calci. Chi volesse evitare la prima salita, lunga e piuttosto faticosa, può salire in auto e iniziare il giro da qui, per poi recuperare l'auto successivamente.
Si imbocca la stradina che sale per poi lasciarla a destra seguendo il segnato 00, che scende nel bosco e sbuca al Colle di Calci, dove si va diritto fino ad arrivare al Pratone di Santallago (bar-ristorante e bracieri pubblici).
Inizia ora la prima discesa sul versante lucchese: oltre il ristorante si prende la sterrata a destra ed al primo tornante si va diritto nel bosco sul primo tratto, denominato dai local Bauhaus. In fondo alla ripida discesa molto guidata si intercetta un sentiero CAI (n.7) e lo si segue a destra per poche decine di metri, fino a che si scorge a sinistra l'imbocco dell' Aretuska, un sentiero simile al precedente ma dotato di paio di ripidoni. Il sentiero termina in un trivio sterrato, si va a diritto in discesa fino ad una sella dove si scende a sinistra imboccando il SottoCroce, uno stretto ma scorrevole single che aggira il monte Zano e scende al paese di Vorno (CAI n.36).
Inizia la risalita: si prende a destra salendo in mezzo alle case su asfalto, poi si entra nel bosco e si sale su sterrato fino a raggiungere il trivio già incontrato alla fine del secondo sentiero. Qui si sale a sinistra verso casa Stanghella e Prato a Sigliori, dove lo stradello diventa single (CAI n.7). Si risale, immersi in un fitto bosco di castagni, fino ad incrociare il percorso fatto in discesa ed infine sboccare su un'ampia sterrata, che va seguita a sinistra in salita fino al Pratone.
Si riparte, stavolta dopo il ristorante si va a diritto scendendo su sterrata fino alla sella di Campo alla Croce, dove si va a diritto in salita sullo 00. Quasi subito si abbandona il sentiero segnato che si stacca a destra continuando a salire su una mulattiera che sale verso il Verruchino ed infine si arrampica sul monte Faeta.
Qui inizia la lunghissima discesa che riporta a valle: giusto a fianco della rete si imbocca un ripido e veloce sentierino (Eiaculazione Precoce) che termina presso un incrocio sotto al monte Conserva; qui si prende a sinistra sulla Casa del Guardia, che sbocca su uno stradello più ampio ed infine sulla Tobler. Si prende a sinistra ma subito si imbocca un sentierino un po' infrascato sulla destra, che attraversa il bosco e raggiunge la Foce di Calci, dove si gira a destra scendendo su una mulattiera sassosa. nei pressi di una curva a sinistra si va a diritto imboccando il Bagonghio, l'ultimo single che scende decisamente attraverso una bassa macchia seguendo il crinale. Il sentiero gira a sinistra e poi scende decisamente a destra attraversando un'oliveta raggiungendo la strada asfaltata che da Gabella porta a Calci: si gira a sinistra e si rientra in paese su pista ciclabile.