Anello spettacolare con partenza e arrivo a Cogne (Ao) lungo i valloni dell'Urtier e del Grauson, in buona parte all'interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, con salita al Colle dell'Invergneux (2905) e vista spettacolare su ghiacciai e vette del gruppo del Gran Paradiso e della Grivola.
Partenza da Cogne (1534 ) in direzione Lillaz su asfalto ( possibile variante è la pista da fondo che tra sali-scendi impegnativi vi porta a Lillaz attraverso lo splendido piano di Sylvenoire ), dopo circa 3 km in leggera salita, poco prima del paese, si svolta a sinistra ( è l'unico bivio di una certa importanza, c'è un grande tabellone in legno e alcune paline per gli escursionisti ), da qui si comincia a salire decisamente, a ncora su asflato con una lunga serie di tornanti, fino a scavalcare il salto di roccia che forma le cascate di Lillaz. E' forse la parte meno bella del giro, direi che sono circa 2,5 km di asfalto con pendenza media del 10% e punte anche del 15%. Finito l'asfalto si entra finalmente nel Vallone dell'Urtier ( quello che porta al rifugio Berdzè e alla Finestra di Champorcher ). Comincia una rotabile sterrata in buone condizioni, si attraversa l'abitato di Gollie Superiore, si tiene la sinistra e si continua a salire sul fianco destro orografico del vallone ( non prendete a destra in discesa per Gollie Inf. ). Con alternanza di strappi duri e tratti più agevoli si arriva alla chiesetta del Cret a quota 2000 ( fontana ) e ci si inolltra sempre di più nel Vallone con scorci sul torrente in basso alla nostra destra , trascurando il bivio a sinistra che indica Alpe Tavaronaz si continua fino all'incrocio ( ben segnalato ) in cui a destra si salirebbe al Rifugio Berdzè e svoltiamo quindi a sinistra seguendo il cartello Alpeggio Invergneux. Passato un ponticello la strada si fa più ripida e il fondo più sconnesso ( comunque fino a qui è tutto pedalabile ), si continua a salire su rotabile verso l'Alpeggio fino ad un tornante a destra in cui alla nostra sinistra parte il sentiero ( segnalato da cartello giallo ) per il colle dell'Invergneux. Lo si immbocca a piedi e da qui in poi i tratti ciclabili sono pochissimi fino al colle che si vede in alto a sinistra. Il bivio è ad una quota compresa tra i 2500 e i 2600 , il colle è a quota 2905. Questo tratto l'ho fatto quasi tutto a piedi spingendo, l'ultima parte sul ghiaione è davvero duro e si fa a bici in spalla. E' la parte più dura del giro, ma ci permette di completare un a nello davvero spettacolare. Arrivati al Colle, dopo una sosta obbligata per rifiatare , comincia la discesa spettacolare nel vallone del Grauson, seguendo i segna via gialli non ci si puo' sbagliare. Si comincia subito in sella con tratti ripidi ma non impossibili, si passa vicino a i laghi Doreire tra pascoli e pianori, con traccia sempre evidente, alternando tratti veloci ad altri più tecnici. Sempre dritti in discesa, trascurate le poche tracce laterali che salgono ( quella più importante è a sinistra per il colle di S. Marcel ) e fate attenzione ad alcuni scalini in cui bisogna scendere dalla bici, dopo l'Alpage de Pilaz c'è il tratto più veloce con un lungo dritto fra i pascoli da fare a bomba, alla fine del quale si attraversa un ponticello, ci si porta dall'altra parte del vallone e per un breve tratto si torna a salire, superata la bastionata rocciosa si torna a scendere verso la chiesetta di Tarrabouc ( 1835 ) e si giunge quindi all'abitato di Gimillan ( 1787 - fontana-) sopra Cogne , di fronte al Gran Paradiso. Da qui si rientra a Cogne su asfalto in discesa ( 3 km ).
Giro magnifico, panorami mozzafiato sia in salita che in discesa.
Dislivello m.1400
Lunghezza : ...direi circa 40 km ( scusate ma non ho il comtachilometri!)
Effettuato il 13 agosto 2009 con Riccardo di Vignola, incontrati numerosi biker.
Note: a Luglio sul colle Invergneux c'era ancora un sacco di neve e visto la pendenza dell'ultimo tratto, era secondo me impossibile ( o comunque molto rischioso ) arrivarci.
Partenza da Cogne (1534 ) in direzione Lillaz su asfalto ( possibile variante è la pista da fondo che tra sali-scendi impegnativi vi porta a Lillaz attraverso lo splendido piano di Sylvenoire ), dopo circa 3 km in leggera salita, poco prima del paese, si svolta a sinistra ( è l'unico bivio di una certa importanza, c'è un grande tabellone in legno e alcune paline per gli escursionisti ), da qui si comincia a salire decisamente, a ncora su asflato con una lunga serie di tornanti, fino a scavalcare il salto di roccia che forma le cascate di Lillaz. E' forse la parte meno bella del giro, direi che sono circa 2,5 km di asfalto con pendenza media del 10% e punte anche del 15%. Finito l'asfalto si entra finalmente nel Vallone dell'Urtier ( quello che porta al rifugio Berdzè e alla Finestra di Champorcher ). Comincia una rotabile sterrata in buone condizioni, si attraversa l'abitato di Gollie Superiore, si tiene la sinistra e si continua a salire sul fianco destro orografico del vallone ( non prendete a destra in discesa per Gollie Inf. ). Con alternanza di strappi duri e tratti più agevoli si arriva alla chiesetta del Cret a quota 2000 ( fontana ) e ci si inolltra sempre di più nel Vallone con scorci sul torrente in basso alla nostra destra , trascurando il bivio a sinistra che indica Alpe Tavaronaz si continua fino all'incrocio ( ben segnalato ) in cui a destra si salirebbe al Rifugio Berdzè e svoltiamo quindi a sinistra seguendo il cartello Alpeggio Invergneux. Passato un ponticello la strada si fa più ripida e il fondo più sconnesso ( comunque fino a qui è tutto pedalabile ), si continua a salire su rotabile verso l'Alpeggio fino ad un tornante a destra in cui alla nostra sinistra parte il sentiero ( segnalato da cartello giallo ) per il colle dell'Invergneux. Lo si immbocca a piedi e da qui in poi i tratti ciclabili sono pochissimi fino al colle che si vede in alto a sinistra. Il bivio è ad una quota compresa tra i 2500 e i 2600 , il colle è a quota 2905. Questo tratto l'ho fatto quasi tutto a piedi spingendo, l'ultima parte sul ghiaione è davvero duro e si fa a bici in spalla. E' la parte più dura del giro, ma ci permette di completare un a nello davvero spettacolare. Arrivati al Colle, dopo una sosta obbligata per rifiatare , comincia la discesa spettacolare nel vallone del Grauson, seguendo i segna via gialli non ci si puo' sbagliare. Si comincia subito in sella con tratti ripidi ma non impossibili, si passa vicino a i laghi Doreire tra pascoli e pianori, con traccia sempre evidente, alternando tratti veloci ad altri più tecnici. Sempre dritti in discesa, trascurate le poche tracce laterali che salgono ( quella più importante è a sinistra per il colle di S. Marcel ) e fate attenzione ad alcuni scalini in cui bisogna scendere dalla bici, dopo l'Alpage de Pilaz c'è il tratto più veloce con un lungo dritto fra i pascoli da fare a bomba, alla fine del quale si attraversa un ponticello, ci si porta dall'altra parte del vallone e per un breve tratto si torna a salire, superata la bastionata rocciosa si torna a scendere verso la chiesetta di Tarrabouc ( 1835 ) e si giunge quindi all'abitato di Gimillan ( 1787 - fontana-) sopra Cogne , di fronte al Gran Paradiso. Da qui si rientra a Cogne su asfalto in discesa ( 3 km ).
Giro magnifico, panorami mozzafiato sia in salita che in discesa.
Dislivello m.1400
Lunghezza : ...direi circa 40 km ( scusate ma non ho il comtachilometri!)
Effettuato il 13 agosto 2009 con Riccardo di Vignola, incontrati numerosi biker.
Note: a Luglio sul colle Invergneux c'era ancora un sacco di neve e visto la pendenza dell'ultimo tratto, era secondo me impossibile ( o comunque molto rischioso ) arrivarci.